Cap.
15
La
cosa più dolce
Andiamo fuori che nevica
e sembra vero questo finto inverno
si può sorridere si può sperare
per quanto strana
la vita a volte sembra normale
Io che ho avuto tanto
non mi rendevo conto
che in fondo quel che conta
è dividere con te
ogni attimo...
Per tutto il tempo- Raf
Harry sospirò guardando il libro di pozioni
contrariato, c’era decisamente qualcosa che non andava, il problema era solo
capire se questo qualcosa era un problema suo o della materia, “Ron sei
riuscito a capire questo passaggio?” chiese il moro affacciandosi sul libro
dell’amico, il rosso scosse la testa sbuffando e in fine chiuse il libro con un
colpo secco, “Miseraccia no” esclamò il ragazzo, ok, è un problema della
materia, decretò Harry chiudendo il libro e accatastandolo sulla lunga fila di
libri ai loro piedi, “Non ditemi che stavate studiando?!?” la voce di Ginny
arrivò dietro di loro e pochi secondi dopo la ragazza apparve in tutta la sua
esile figura buttandosi a peso morto sulla poltrona accanto al divano, “Studiando…”
sbuffò Ron con voce annoiata, “A proposito dov’è la nostra studiosa?” chiese
Harry rivolgendo a Ginny uno sguardo indagatore, la rossa si strinse nelle
spalle, “C’è qualche problema tra di voi?!?” chiese Harry con tono naturale,
Ginny si girò con uno scatto verso di lui, “Da quando sei diventato il mio
psicologo Harry?!?” sbottò infastidita, Ron sospirò, “Avete litigato” e la
rossa gli lanciò un occhiata assassina, “Comunque non sono fatti vostri”
dichiarò alzandosi dalla poltrona e allontanandosi impettita. I due ragazzi si
guardarono, “è arrabbiata” dichiararono all’unisolo.
Hermione si guardò intorno agitata mentre lasciava la
stanza dei prefetti avviandosi lungo il corridoio silenzioso, era nervosa e
sentiva il nervosismo crescere ad ogni passo verso di lui, mentre si avvicinava
a quel corridoio silenzioso si guardò intorno nervosamente in cerca di lui, non
c’era, la stava già aspettando dentro, guardò il muro imponente che si ergeva
davanti a lei e iniziando a girare in tondo pensò ardentemente a ciò di cui
aveva bisogno, lui. La porta comparve rivelando una stanza, Hermione l’aprì
piano, con mani tremanti, l’atmosfera all’interno era calda e familiare, un
dolce tepore e profumo di rose invadeva l’aria e le luci erano basse creando un
atmosfera soffusa, Hermione camminò tra le tendine colorate e finalmente lo
vide, fermo accanto al letto basso, colorato di rosso con striature argento,
era bello, bellissimo, con i pantaloni neri della divisa e una maglietta nera a
maniche corte che stringeva il suo corpo mettendo in risalto il fisico ben
scolpito e improvvisamente tutta l’ansia sparì, non c’era più nervosismo né
tensione, solo lui, e lei, e quella bellissima stanza, “Sei bellissimo” non
riuscì a trattenere quel commento che le scivolò di bocca, il ragazzo sorrise,
un sorrisetto leggero, appena accennato e mosse pochi passi verso di lei, “Tu
sei bellissima” e lo disse con una tale convinzione che Hermione si sentì
davvero bellissima in quel momento, Draco la raggiunse e si fermò davanti a
lei, a pochi centimetri dal suo corpo allungando le braccia e stringendole la
vita, si accosto a lei spingendola verso di sé, era calda, morbida e
bellissima, piegò lentamente il capo e iniziò a sfiorarle i capelli con le
lebbra delicate, per poi scendere sulla fronte, sul naso, scivolare su una
guancia e sfiorare le sua bocca scendendo più giù verso il collo, Hermione
sospirò circondando le spalle di Draco e stringendolo forte, il ragazzo alzò di
nuovo il capo e soffiò sulle sue labbra prima di baciarla piano, un bacio lento
e casto e veloce, penetrante, eccitante, Hermione fu colta da un impeto di
passione, con un gesto veloce infilò le mani sotto la maglietta del ragazzo e
la sfilò via velocemente, poi sfiorò il suo corpo con mani veloci e insicure, scese
sfiorando la cintura dei pantoli e sentì Draco trattenere il respiro mentre le
sue mani forti e sicure le toglievano il golfino e accarezzavano delicatamente
i bottoni della camicia sbottonandoli con mani esperte, Hermione abbandonò le
sue labbra cercando di respirare, “Draco” mormorò accarezzandogli i capelli
mentre lui si piegava a baciare il suo petto, il ragazzo alzò delicatamente le
sguardo puntando i suoi occhi in quelli di lei, Hermione lo guardò
attentamente, “Io no…” cercò di prendere fiato per continuare ma lui le
accarezzò delicatamente le labbra sorridendo, “Sta tranquilla” mormorò piano,
“Io voglio…stare con te, non mi importa come, voglio semplicemente non doverti
stare lontano, ho bisogno di sentirti vicina, qui con me” ed Hermione riuscì
per la prima volta a leggere dolcezza nei suoi occhi, in quegli occhi di
ghiaccio profondi e imperscutabili c’era una strana e incredibile dolcezza,
durò pochi attimo, eppure a lei bastò, sorrise accarezzandogli una guancia e il
Draco ghignò, “C’è un pigiama lì sul letto”, la ragazza si voltò rimanendo ancora
a lui e osservò i due pigiami poggiati sul letto, “Io ho già la parte sopra del
mio” ghignò il biondo ed Hermione osservò i pantaloni di seta neri, poi spostò
lo sguardo su una specie di kimono nero con decorazioni rosse, “Qesto è il
mio?!?” chiese perplessa, “Non ti piace?”, lei si voltò a guardarlo e sorrise
stampandogli un bacio sulle labbra, “Si, è bello” sospirò allungando le mani per
prenderlo. Draco si spogliò tranquillamente, senza alcuna vergogna e continuò a
tenere gli occhi fissi su di lei per tutto il tempo, Hermione sospirò finendo
di sbottonare i pochi bottoni della camicetta rimasti allacciati e la sfilò
velocemente con un gesto imbarazzato, poi si voltò dandogli le spalle mentre
lasciava scivolare a terra la gonna e i collant, prese un altro pofondo
respiro, chiuse per un attimo gli occhi e in fine si girò, Draco era rimasto
immobile ad osservarla, i suoi occhi profondi la scrutavano e lo sguardo
scivolò avido su di lei mentre con gesti minuziosi infilava il pigiama, “Come
mi sta?!?” chiese in fine sorridendo e piroettando su se stessa, il ragazzo le
sorrise, “Mi dispiace ma sei brutta anche con il pigiama” sentenziò lo
Slyterin, Hermione mise su un finto broncio e Draco le si avvicinò baciandole
le labbra, “Allora cosa proponi di fare?!?” chiese la Griffindor, il biondo si
strinse nelle spalle, “Tu cosa vorresti fare?”, “Chiacchieriamo” rispose la
ragazza sedendosi a gambe intrecciate sul letto, Draco sorrise e la seguì
sedendosi di fronte a lei sul morbido letto, “Ti propongo una specie di gioco”
sospirò a quel punto Hermione, il ragazzo la guardò, “Io ti faccio una domanda
e tu rispondi, poi tu ne fai una a me e io rispondo”, Malfoy annuì con un
elegante movimento del capo ed Hermione sospirò, “Inizio io” dichiarò asciutta
guardandosi intorno con aria vaga, “Perché io? Insomma perché hai…deciso di
stare con me?”, ci fu un attimo di silenzio, in fine il biondo ghignò, “Inizi
con domande semplici Granger” commentò ironico, poi ispirò a fondo e la guardò
attentamente negli occhi, “Dovevo odiarti, fin dal primo momento che ti ho
visto ho capito che avrei mai potuto fare altro, tu eri tutto ciò che io odiavo
e io ero tutto ciò che tu odiavi, non avrei mai potuto amarti, e
all’indifferenza preferisco l’odio. Non è mai stato particolarmente difficile,
ti ho sempre osservato in silenzio, mi colpivi in un certo senso ma dovevo
odiarti e così è stato poi quella sera mi sei praticamente svenuta in braccio e
da lì ho capito che l’odio non bastava più”, Hermione era rimasta in silenzio,
assorta nel discorso, concentrata ad ascoltare a capire e assorbire al pieno il
significato di quelle parole, in fine sorrise, “Tocca a te” mormorò debolmente,
Draco sorrise assottigliando lo sguardo con aria pensierosa, “Qual è il tuo
colore preferito?”, Hermione battè le palpebre perplessa, “Vuoi sapere il mio
colore preferito?!?” chiese, Draco annuì, “Voglio conoscerti, voglio sapere
tutto di te” e per la seconda volta Hermione rimase esterefatta dalle sue
parole, “L’azzurro, tutte le tonalità dell’azzurro e anche un po’ il verde”,
Draco le sorrise, “Ok preparati, questo è un domandone” esordì Hermione
sistemandosi sul letto, “La tua storia con Pansy…insomma siete stati insieme
davvero?” chiese tutto d’un fiato, Draco fece un espressione buffa, “Tipica
curiosità femminile” sbuffò, poi ghignò, “Definisci la parola insieme. Insomma
dire che io e la Parkinson siamo stati insieme…” il biondo lasciò la frase in
sospesto lasciando sotto intendere il significato delle sue parole ed Hermione
splancò gli occhi dandogli un debole pugno sulla spalla, “Ora tocca a me”,
Draco sospirò, “Il tuo ricordo più bello”, la ragazza sembrò pensarci un
attimo, abbassò lo sguardo per poi rialzarlo di nuovo, “Avevo cinque anni, era
estate, dovevo andare con i miei genitori al mare dai miei zii. È stata una
giornata bellissima, papà mi ha svegliata e siamo andati insieme a fare
colazione e poi abbiamo raggiunto gli zii al mare. Ho passato tutta la giorna
con i miei cugini, mi sono divertita da morire” mentre parlava la ragazza gli
prese distrattamente la mano e aveva iniziato a giocare con le sue dita, Draco
le sorrise facendo finta di nulla, “Un altro invece risale a pochi anni fa. Il
primo Natale che ho passato dai Weasley, è stato bellissimo, io e Harry siamo
stati con tutta la famiglia. È stato uno dei Natali più bello della mia vita”
dichiarò entusiasta sorridendo e lanciandosi in una minuziosa descrizione della
giornata, Draco continuò a sorridere, alla fine del racconto però il suo
sorriso sembrava un pò teso, Hermione lo guardò attentamente, “Cosa c’è?”
chiese, il ragazzo rimase in silenzio per un po’, in fine sospirò ed Hermione
sentì la sua mano irrigidirsi, “Tra te e Ron Piattola Weasley c’è mai stato
qualcosa?” chiese puntando i suoi occhi in quelli di lei, la ragazza trattenne
per un attimo il respiro, in fine lo lasciò andare, “Si” confessò in un
sussurro, “Per un periodo ci siamo avvicinati…un bacio, nulla di più”, Draco
rimase immobile, nessuna espressione comparve sul suo viso, né un cenno che
potesse tradire le sue emozioni in quel momento eppure Hermione notò il suo
sguardo indurirsi leggermente, la ragazza sorrise, “Parlami dei tuoi ricordi
invece”, e Draco sembrò sciogliersi, la mano tornò ad abbandonarsi al caldo
tepore delle dita di lei e lui si fece un po’ più vicino, ma lo sguardo si fece
distante, “Non ho ricordi felici” rispose, la ragazza spalancò gli occhi, “è
impossibile, tutti hanno dei ricordi felici” dichiarò secca, lui si strinse
nelle spalle, “Io no. Ho qualche ricordo piacevole…uno dei primi risale a
secoli fa, io e Blaise avevamo circa otto anni, eravamo ad una cena, tutta
gente importante, ne abbiamo combinate tante quella sera. Facevamo scherzi a
tutti, di continuo…c’era anche Daphne con noi. Ci siamo divertiti da matti, in
fine per non farci trovare ci siamo rifugiata nella mia camera, nell’armadio”
il ragazzo sorrise perso nei ricordi, “è stata una delle serate più divertenti
della mia vita” improvvisamente il sorriso sembrò spegnersi, “Ci trovarono a
notte fonda, solo quando tutti gli invitati se ne furono andati. Daphne fu
trascinata a casa dai suoi genitori che la rimproverarono imbestialiti per
circa due ore prima di spedirla al letto, Blaise anche fu sgridato e riportato
a casa, rimase in punizione per una settimana…”, Hermione attese che Draco
continuasse ma lui non dava cenni di voler parlare, “E tu?” chiese timidamente
lei, quasi avesse paura di spezzare quel silenzio, interrompere quel ricordo,
“Mio padre mi fece scendere con lui in sala da pranzo e si accomodò sulla sua
grande poltrona di pelle nera, non aveva urlato, non aveva sbraitato, mi sgridò
con una calma irreale e con voce piatta, sapevo già cosa sarebbe successo…mi
puntò la bacchetta contro e mi punì con il cruciatus…nella settimana successiva
fui confinato in casa senza poter vedere nessuno, solo mio padre e il suo
disprezzo nei miei confronti”, Hermione deglutì a fatica, sentire Draco parlare
così le faceva male, tanto, troppo, si accostò a lui e passandogli le gambe
intorno al bacino lo abbracciò stringendolo forte, sentì le mani del ragazzo
accarezzarle delicatamente la schiena e poggiò la testa nell’incavo del suo
collo, nascondendo il viso nella sua maglietta e perdendosi nel suo odore, attese
qualche minuto, “Tu e Blaise siete molto amici, vi conoscete da molto?” chiese
spezzando la tensione, sentì Draco sorridere e sospirare tra i suoi capelli,
“Da una vita praticamente. Conosco Blaise e Daphne da quando sono nato. Zabini
è sempre stato qualcosa di più di un amico per me, è un fratello, Blaise…” il
ragazzo non finì la frase ma lei la comprese lo stesso, Blaise era tutto per
lui, lo era sempre stato. E in quel momento desiderò essere anche lei come
Blaise, desiderò di essere il suo mondo, la sua vita, quel tutto che l’avrebbe
saziato, voleva essere indispensabile, “Ho fatto più domande del dovuto quindi
tu sei in svantaggio di una” disse Hermione a quel punto alzando la testa e
sorridendo, Draco le sorrise accarezzandole delicatamente una guancia, “Sta
nevicando” la informò, Hermione spalancò gli occhi alzando la testa verso la
finestra e si alzò dal letto raggiungendola con uno scatto veloce, “è
bellissimo” mormorò estasiata ammirando lo spettacolo di neve che turbinava nel
buio della notte, Draco la raggiunse abbracciandola da dietro e lei si
abbandonò contro il suo corpo, “Sai Draco non pensavo fossi così” sospirò
improvvisamente lei, “Così come?”, ci fu un attimo di silenzio, “Diciamo che
non pensavo avessi un lato umano” disse scherzosamente la ragazza, lui sorrise
e le baciò i capelli, “Tu invece sembri quasi simpatica” commentò il ragazzo,
lei sorrise e si girò guardandolo in faccia e stampandogli un dolce bacio sulle
labbra, “Mi piace molto la neve” dichiarò mentre lui la stringeva e la baciava
di nuovo.
Spazio autrice: Eccoci qui con il quindicesimo capitolo (già così tanti?!?), questo ho cercato di postarlo il prima possibile per compensare la lunga attesa del precedente. So che per questo capitolo vi aspettavate qualcosa di eclatante e infatti all'inizio era quella la mia intenzione, ma poi mentre scrivevo ci ho ripensato, mi sembrava quasi banale se li avessi fatti cedere alla passione proprio ora. Insomma era proprio quello che vi aspettavate...così ho deciso che mi serviva comunque qualcosa di importante ma diversa e ho pensato di risolvere in questo modo. Spero che il capitolo vi piaccia lo stesso...e non preoccupatevi non resteranno casti e puri a vita!! =)
La canzone in questo caso è stata come una specie di benedizione, già ero pronta a disperarmi nella ricerca, poi mentre ero "impegnatissima" in un esercizio in palestra mi sono concentrata su questa canzone (che Rtl manda almeno 50 volte al giorno) e poi l'ho risentita a casa (guarda caso sempre su Rtl) e ho capito che era quella giusta per questo capitolo. Smetto di riempirvi di chiacchiere e passo ai ringraziamenti per i preferiti (40) e i seguiti (48) e le letture, per cui vi sono infinitamente grata e naturalmente i fantastici commenti.
anna96: Già Ginny è forte! Per lo meno è così che la vedo io, secondo me non viene mai caratterizzata abbastanza nella saga. Tranquilla Jude tornerà presto. =) Baci
liven: Ciao tesoro, sei tornata!!!! Mi fa molto piacere che tu abbia letto e abbia apprezzato la dedica e il capitolo... si, anche io sarei cresciuta molto volentieri ad Hogwarts. I tuoi commenti mi fanno sempre molto piacere. Grazie infinite. Spero di sentirti presto. Un bacione
Haley_James: Grazie mille per la recensione!! =) Spero continuerai a seguire la storia.