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Autore: _EpicLoVe_    13/11/2009    1 recensioni
L'odio è tutto ciò che li accomuna, ma poi un giorno uno sguardo mette in discussione tutte le loro certezze, facendo tornare a galla quel sentimento sepolto nel profondo, quelle paure più segrete cercate di dimenticare. E loro si trovano a combaciare come i pezzi perfetti di un puzzle. Un'anima in due corpi divisi da un profondo solco di ipocrisia e disprezzo, regole severe e rigida educazione. Ma l'amore è davvero più forte di tutto? E per amore saranno disposti a mettere in gioco tutti i principi in cui hanno sempre creduto? Questo tanto sospirato amore riuscirà a vincere? Dalla shot "Solo per te".
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore del silenzio cap.15

Cap. 15

La cosa più dolce

Andiamo fuori che nevica
e sembra vero questo finto inverno
si può sorridere si può sperare
per quanto strana
la vita a volte sembra normale

Io che ho avuto tanto
non mi rendevo conto
che in fondo quel che conta
è dividere con te
ogni attimo...

 Per tutto il tempo- Raf

 

Harry sospirò guardando il libro di pozioni contrariato, c’era decisamente qualcosa che non andava, il problema era solo capire se questo qualcosa era un problema suo o della materia, “Ron sei riuscito a capire questo passaggio?” chiese il moro affacciandosi sul libro dell’amico, il rosso scosse la testa sbuffando e in fine chiuse il libro con un colpo secco, “Miseraccia no” esclamò il ragazzo, ok, è un problema della materia, decretò Harry chiudendo il libro e accatastandolo sulla lunga fila di libri ai loro piedi, “Non ditemi che stavate studiando?!?” la voce di Ginny arrivò dietro di loro e pochi secondi dopo la ragazza apparve in tutta la sua esile figura buttandosi a peso morto sulla poltrona accanto al divano, “Studiando…” sbuffò Ron con voce annoiata, “A proposito dov’è la nostra studiosa?” chiese Harry rivolgendo a Ginny uno sguardo indagatore, la rossa si strinse nelle spalle, “C’è qualche problema tra di voi?!?” chiese Harry con tono naturale, Ginny si girò con uno scatto verso di lui, “Da quando sei diventato il mio psicologo Harry?!?” sbottò infastidita, Ron sospirò, “Avete litigato” e la rossa gli lanciò un occhiata assassina, “Comunque non sono fatti vostri” dichiarò alzandosi dalla poltrona e allontanandosi impettita. I due ragazzi si guardarono, “è arrabbiata” dichiararono all’unisolo.

Hermione si guardò intorno agitata mentre lasciava la stanza dei prefetti avviandosi lungo il corridoio silenzioso, era nervosa e sentiva il nervosismo crescere ad ogni passo verso di lui, mentre si avvicinava a quel corridoio silenzioso si guardò intorno nervosamente in cerca di lui, non c’era, la stava già aspettando dentro, guardò il muro imponente che si ergeva davanti a lei e iniziando a girare in tondo pensò ardentemente a ciò di cui aveva bisogno, lui. La porta comparve rivelando una stanza, Hermione l’aprì piano, con mani tremanti, l’atmosfera all’interno era calda e familiare, un dolce tepore e profumo di rose invadeva l’aria e le luci erano basse creando un atmosfera soffusa, Hermione camminò tra le tendine colorate e finalmente lo vide, fermo accanto al letto basso, colorato di rosso con striature argento, era bello, bellissimo, con i pantaloni neri della divisa e una maglietta nera a maniche corte che stringeva il suo corpo mettendo in risalto il fisico ben scolpito e improvvisamente tutta l’ansia sparì, non c’era più nervosismo né tensione, solo lui, e lei, e quella bellissima stanza, “Sei bellissimo” non riuscì a trattenere quel commento che le scivolò di bocca, il ragazzo sorrise, un sorrisetto leggero, appena accennato e mosse pochi passi verso di lei, “Tu sei bellissima” e lo disse con una tale convinzione che Hermione si sentì davvero bellissima in quel momento, Draco la raggiunse e si fermò davanti a lei, a pochi centimetri dal suo corpo allungando le braccia e stringendole la vita, si accosto a lei spingendola verso di sé, era calda, morbida e bellissima, piegò lentamente il capo e iniziò a sfiorarle i capelli con le lebbra delicate, per poi scendere sulla fronte, sul naso, scivolare su una guancia e sfiorare le sua bocca scendendo più giù verso il collo, Hermione sospirò circondando le spalle di Draco e stringendolo forte, il ragazzo alzò di nuovo il capo e soffiò sulle sue labbra prima di baciarla piano, un bacio lento e casto e veloce, penetrante, eccitante, Hermione fu colta da un impeto di passione, con un gesto veloce infilò le mani sotto la maglietta del ragazzo e la sfilò via velocemente, poi sfiorò il suo corpo con mani veloci e insicure, scese sfiorando la cintura dei pantoli e sentì Draco trattenere il respiro mentre le sue mani forti e sicure le toglievano il golfino e accarezzavano delicatamente i bottoni della camicia sbottonandoli con mani esperte, Hermione abbandonò le sue labbra cercando di respirare, “Draco” mormorò accarezzandogli i capelli mentre lui si piegava a baciare il suo petto, il ragazzo alzò delicatamente le sguardo puntando i suoi occhi in quelli di lei, Hermione lo guardò attentamente, “Io no…” cercò di prendere fiato per continuare ma lui le accarezzò delicatamente le labbra sorridendo, “Sta tranquilla” mormorò piano, “Io voglio…stare con te, non mi importa come, voglio semplicemente non doverti stare lontano, ho bisogno di sentirti vicina, qui con me” ed Hermione riuscì per la prima volta a leggere dolcezza nei suoi occhi, in quegli occhi di ghiaccio profondi e imperscutabili c’era una strana e incredibile dolcezza, durò pochi attimo, eppure a lei bastò, sorrise accarezzandogli una guancia e il Draco ghignò, “C’è un pigiama lì sul letto”, la ragazza si voltò rimanendo ancora a lui e osservò i due pigiami poggiati sul letto, “Io ho già la parte sopra del mio” ghignò il biondo ed Hermione osservò i pantaloni di seta neri, poi spostò lo sguardo su una specie di kimono nero con decorazioni rosse, “Qesto è il mio?!?” chiese perplessa, “Non ti piace?”, lei si voltò a guardarlo e sorrise stampandogli un bacio sulle labbra, “Si, è bello” sospirò allungando le mani per prenderlo. Draco si spogliò tranquillamente, senza alcuna vergogna e continuò a tenere gli occhi fissi su di lei per tutto il tempo, Hermione sospirò finendo di sbottonare i pochi bottoni della camicetta rimasti allacciati e la sfilò velocemente con un gesto imbarazzato, poi si voltò dandogli le spalle mentre lasciava scivolare a terra la gonna e i collant, prese un altro pofondo respiro, chiuse per un attimo gli occhi e in fine si girò, Draco era rimasto immobile ad osservarla, i suoi occhi profondi la scrutavano e lo sguardo scivolò avido su di lei mentre con gesti minuziosi infilava il pigiama, “Come mi sta?!?” chiese in fine sorridendo e piroettando su se stessa, il ragazzo le sorrise, “Mi dispiace ma sei brutta anche con il pigiama” sentenziò lo Slyterin, Hermione mise su un finto broncio e Draco le si avvicinò baciandole le labbra, “Allora cosa proponi di fare?!?” chiese la Griffindor, il biondo si strinse nelle spalle, “Tu cosa vorresti fare?”, “Chiacchieriamo” rispose la ragazza sedendosi a gambe intrecciate sul letto, Draco sorrise e la seguì sedendosi di fronte a lei sul morbido letto, “Ti propongo una specie di gioco” sospirò a quel punto Hermione, il ragazzo la guardò, “Io ti faccio una domanda e tu rispondi, poi tu ne fai una a me e io rispondo”, Malfoy annuì con un elegante movimento del capo ed Hermione sospirò, “Inizio io” dichiarò asciutta guardandosi intorno con aria vaga, “Perché io? Insomma perché hai…deciso di stare con me?”, ci fu un attimo di silenzio, in fine il biondo ghignò, “Inizi con domande semplici Granger” commentò ironico, poi ispirò a fondo e la guardò attentamente negli occhi, “Dovevo odiarti, fin dal primo momento che ti ho visto ho capito che avrei mai potuto fare altro, tu eri tutto ciò che io odiavo e io ero tutto ciò che tu odiavi, non avrei mai potuto amarti, e all’indifferenza preferisco l’odio. Non è mai stato particolarmente difficile, ti ho sempre osservato in silenzio, mi colpivi in un certo senso ma dovevo odiarti e così è stato poi quella sera mi sei praticamente svenuta in braccio e da lì ho capito che l’odio non bastava più”, Hermione era rimasta in silenzio, assorta nel discorso, concentrata ad ascoltare a capire e assorbire al pieno il significato di quelle parole, in fine sorrise, “Tocca a te” mormorò debolmente, Draco sorrise assottigliando lo sguardo con aria pensierosa, “Qual è il tuo colore preferito?”, Hermione battè le palpebre perplessa, “Vuoi sapere il mio colore preferito?!?” chiese, Draco annuì, “Voglio conoscerti, voglio sapere tutto di te” e per la seconda volta Hermione rimase esterefatta dalle sue parole, “L’azzurro, tutte le tonalità dell’azzurro e anche un po’ il verde”, Draco le sorrise, “Ok preparati, questo è un domandone” esordì Hermione sistemandosi sul letto, “La tua storia con Pansy…insomma siete stati insieme davvero?” chiese tutto d’un fiato, Draco fece un espressione buffa, “Tipica curiosità femminile” sbuffò, poi ghignò, “Definisci la parola insieme. Insomma dire che io e la Parkinson siamo stati insieme…” il biondo lasciò la frase in sospesto lasciando sotto intendere il significato delle sue parole ed Hermione splancò gli occhi dandogli un debole pugno sulla spalla, “Ora tocca a me”, Draco sospirò, “Il tuo ricordo più bello”, la ragazza sembrò pensarci un attimo, abbassò lo sguardo per poi rialzarlo di nuovo, “Avevo cinque anni, era estate, dovevo andare con i miei genitori al mare dai miei zii. È stata una giornata bellissima, papà mi ha svegliata e siamo andati insieme a fare colazione e poi abbiamo raggiunto gli zii al mare. Ho passato tutta la giorna con i miei cugini, mi sono divertita da morire” mentre parlava la ragazza gli prese distrattamente la mano e aveva iniziato a giocare con le sue dita, Draco le sorrise facendo finta di nulla, “Un altro invece risale a pochi anni fa. Il primo Natale che ho passato dai Weasley, è stato bellissimo, io e Harry siamo stati con tutta la famiglia. È stato uno dei Natali più bello della mia vita” dichiarò entusiasta sorridendo e lanciandosi in una minuziosa descrizione della giornata, Draco continuò a sorridere, alla fine del racconto però il suo sorriso sembrava un pò teso, Hermione lo guardò attentamente, “Cosa c’è?” chiese, il ragazzo rimase in silenzio per un po’, in fine sospirò ed Hermione sentì la sua mano irrigidirsi, “Tra te e Ron Piattola Weasley c’è mai stato qualcosa?” chiese puntando i suoi occhi in quelli di lei, la ragazza trattenne per un attimo il respiro, in fine lo lasciò andare, “Si” confessò in un sussurro, “Per un periodo ci siamo avvicinati…un bacio, nulla di più”, Draco rimase immobile, nessuna espressione comparve sul suo viso, né un cenno che potesse tradire le sue emozioni in quel momento eppure Hermione notò il suo sguardo indurirsi leggermente, la ragazza sorrise, “Parlami dei tuoi ricordi invece”, e Draco sembrò sciogliersi, la mano tornò ad abbandonarsi al caldo tepore delle dita di lei e lui si fece un po’ più vicino, ma lo sguardo si fece distante, “Non ho ricordi felici” rispose, la ragazza spalancò gli occhi, “è impossibile, tutti hanno dei ricordi felici” dichiarò secca, lui si strinse nelle spalle, “Io no. Ho qualche ricordo piacevole…uno dei primi risale a secoli fa, io e Blaise avevamo circa otto anni, eravamo ad una cena, tutta gente importante, ne abbiamo combinate tante quella sera. Facevamo scherzi a tutti, di continuo…c’era anche Daphne con noi. Ci siamo divertiti da matti, in fine per non farci trovare ci siamo rifugiata nella mia camera, nell’armadio” il ragazzo sorrise perso nei ricordi, “è stata una delle serate più divertenti della mia vita” improvvisamente il sorriso sembrò spegnersi, “Ci trovarono a notte fonda, solo quando tutti gli invitati se ne furono andati. Daphne fu trascinata a casa dai suoi genitori che la rimproverarono imbestialiti per circa due ore prima di spedirla al letto, Blaise anche fu sgridato e riportato a casa, rimase in punizione per una settimana…”, Hermione attese che Draco continuasse ma lui non dava cenni di voler parlare, “E tu?” chiese timidamente lei, quasi avesse paura di spezzare quel silenzio, interrompere quel ricordo, “Mio padre mi fece scendere con lui in sala da pranzo e si accomodò sulla sua grande poltrona di pelle nera, non aveva urlato, non aveva sbraitato, mi sgridò con una calma irreale e con voce piatta, sapevo già cosa sarebbe successo…mi puntò la bacchetta contro e mi punì con il cruciatus…nella settimana successiva fui confinato in casa senza poter vedere nessuno, solo mio padre e il suo disprezzo nei miei confronti”, Hermione deglutì a fatica, sentire Draco parlare così le faceva male, tanto, troppo, si accostò a lui e passandogli le gambe intorno al bacino lo abbracciò stringendolo forte, sentì le mani del ragazzo accarezzarle delicatamente la schiena e poggiò la testa nell’incavo del suo collo, nascondendo il viso nella sua maglietta e perdendosi nel suo odore, attese qualche minuto, “Tu e Blaise siete molto amici, vi conoscete da molto?” chiese spezzando la tensione, sentì Draco sorridere e sospirare tra i suoi capelli, “Da una vita praticamente. Conosco Blaise e Daphne da quando sono nato. Zabini è sempre stato qualcosa di più di un amico per me, è un fratello, Blaise…” il ragazzo non finì la frase ma lei la comprese lo stesso, Blaise era tutto per lui, lo era sempre stato. E in quel momento desiderò essere anche lei come Blaise, desiderò di essere il suo mondo, la sua vita, quel tutto che l’avrebbe saziato, voleva essere indispensabile, “Ho fatto più domande del dovuto quindi tu sei in svantaggio di una” disse Hermione a quel punto alzando la testa e sorridendo, Draco le sorrise accarezzandole delicatamente una guancia, “Sta nevicando” la informò, Hermione spalancò gli occhi alzando la testa verso la finestra e si alzò dal letto raggiungendola con uno scatto veloce, “è bellissimo” mormorò estasiata ammirando lo spettacolo di neve che turbinava nel buio della notte, Draco la raggiunse abbracciandola da dietro e lei si abbandonò contro il suo corpo, “Sai Draco non pensavo fossi così” sospirò improvvisamente lei, “Così come?”, ci fu un attimo di silenzio, “Diciamo che non pensavo avessi un lato umano” disse scherzosamente la ragazza, lui sorrise e le baciò i capelli, “Tu invece sembri quasi simpatica” commentò il ragazzo, lei sorrise e si girò guardandolo in faccia e stampandogli un dolce bacio sulle labbra, “Mi piace molto la neve” dichiarò mentre lui la stringeva e la baciava di nuovo.


Spazio autrice:
Eccoci qui con il quindicesimo capitolo (già così tanti?!?), questo ho cercato di postarlo il prima possibile per compensare la lunga attesa del precedente. So che per questo capitolo vi aspettavate qualcosa di eclatante e infatti all'inizio era quella la mia intenzione, ma poi mentre scrivevo ci ho ripensato, mi sembrava quasi banale se li avessi fatti cedere alla passione proprio ora. Insomma era proprio quello che vi aspettavate...così ho deciso che mi serviva comunque qualcosa di importante ma diversa e ho pensato di risolvere in questo modo. Spero che il capitolo vi piaccia lo stesso...e non preoccupatevi non resteranno casti e puri a vita!! =)
La canzone in questo caso è stata come una specie di benedizione, già ero pronta a disperarmi nella ricerca, poi mentre ero "impegnatissima" in un esercizio in palestra mi sono concentrata su questa canzone (che Rtl manda almeno 50 volte al giorno) e poi l'ho risentita a casa (guarda caso sempre su Rtl) e ho capito che era quella giusta per questo capitolo. Smetto di riempirvi di chiacchiere e passo ai ringraziamenti per i preferiti (40) e i seguiti (48) e le letture, per cui vi sono infinitamente grata e naturalmente i fantastici commenti.

anna96: Già Ginny è forte! Per lo meno è così che la vedo io, secondo me non viene mai caratterizzata abbastanza nella saga. Tranquilla Jude tornerà presto. =) Baci

liven: Ciao tesoro, sei tornata!!!! Mi fa molto piacere che tu abbia letto e abbia apprezzato la dedica e il capitolo... si, anche io sarei cresciuta molto volentieri ad Hogwarts. I tuoi commenti mi fanno sempre molto piacere. Grazie infinite. Spero di sentirti presto. Un bacione

Haley_James: Grazie mille per la recensione!! =) Spero continuerai a seguire la storia.
  
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