Fanfic su attori
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Autore: Sognatrice85    14/11/2009    3 recensioni
Eccomi qui, come promesso, posto il prologo del seguito della fan fiction "Il cielo ha una porta sola". Ritroviamo i nostri due protagonisti, sposati. La vita gli riserverà inizialmente una bella sorpresa, per poi lasciare spazio ad una serie di problematiche, anche traumatiche che Marghe e Robert dovranno affrontare con tanta forza e tanto coraggio. Sceglierò un raiting arancione per i temi che tratterò, nulla di troppo forte, ma avverto le persone estremamente sensibili e amanti di Robert che ci sarà parecchio da soffrire. Vi chiedo scusa in anticipo per certe mie scelte, mi farò perdonare e spero che nonostante quello che accadrà, continuerete a seguirmi e a non accusarmi di niente. Vi lascio al prologo, pubblicherò ogni sabato come sempre. Ps: questa volta mi affianca una beta, Dark Angel, che voglio ringraziare dal profondo, perchè mi sta dando tanto e collaborerà anche lei con la stesura di alcuni capitoli. Ovviamente man mano vi avviserò. SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Notizie e gelosia

Salve a tutti,
eccomi qui! Tra una pausa studio e l’altro, sono venuta a postare il successivo capitolo, mi spiace molto che non piaccia, so bene che ora è statico, ma poi ci sarà da dannarsi parecchio, eh!!!

 

Midnightsummerdrems: grazie cara…beh si Eric ha commesso degli errori, ma anche Marghe, quindi la sua reazione in parte è giustificabile. La ama ancora e certe cose non riesce proprio ad accettarle…

 

Piccola Ketty: ehehe beh allora mi sa che mi scriverai queste decine di righe XD, perché sarà qualcosa di bello tosto da mandar giù…aspettati di tutto, ma ricorda comunque che io sono per i lieto fine :D. Si, sono teneri, non hai idea di come mi senta quando scrivo queste cose, come se le vivessi io in prima persona…ed è bellissimo…

Ho terminato di sproloquiare e quindi vi lascio in pace a leggere…commentate, ne sarei davvero felice, anche se negativo, va bene, mi aiuta a crescere…

Facemmo colazione in religioso silenzio, Rob rispettò il mio dolore, mi guardava preoccupato, odiavo i miei sbalzi d’umore, probabilmente dovuti anche alla gravidanza.

Appena finii di bere il mio latte, Rob mi venne vicino, alzò il mio viso con la mano e mi fissò dritto negli occhi “Come ti senti?” “Meglio, grazie…” sospirai “Scusami…” mormori “Non c’è bisogno di scusarsi, non hai fatto niente” rispose dolce, poi mi prese per mano aiutandomi ad alzarmi “E ora Signora Pattinson” mi fece fare una giravolta su me stessa “Si prepari che dobbiamo andare dai suoceri” strizzò l’occhio ed io sorrisi, aveva risollevato il mio umore. Quei giorni erano stati tanto frenetici che avevo dimenticato di telefonare a mia madre, ancora non le avevo comunicato la bella notizia. Così andai nella mia stanza, presi il cellulare, lo guardai per dieci minuti poi digitai il numero “Mamma” dissi deglutendo “Tesoro mio, finalmente ti fai sentire!” mi rispose con tono preoccupato “Scusa, ho avuto un bel po’ da fare, poi con il ritorno di Rob non ho capito più nulla” “E’ già di ritorno?” chiese curiosa “Si…starà una settimana, voleva essermi vicino…in questo momento” mormorai “Bene…” si fermò “In che senso <>? Cos’è successo?” come al solito tutti pensavano in negativo “Tranquilla mamma, niente di preoccupante. Aspetto un bambino” ed ecco anche il silenzio…odiavo questa pausa forzata che si insinuava ogni qualvolta pronunciavo le parole <> “Oddio” singhiozzava “A mamma…ma è una cosa bellissima. Sei andata dal ginecologo, hai fatto tutti gli accertamenti necessari?” cominciò a farmi tremila domande a raffica “Calmati! Sono andata ieri alla visita…è tutto apposto, sono incinta di un mese e mezzo. Ora ho appuntamento tra due mesi” “Figlia mia, non sai che gioia mi stai dando e ora che lo dirò a papà sarà pazzo di felicità. Dovresti riposarti e…” ed ecco che iniziava con la predica, sospirai “Non ti ci mettere anche tu! Starò attenta, ora mi aspetta una giornata dai suoceri per comunicare loro la notizia” “Va bene, però riguardati figlia mia e salutami Claire e Richard”. Quando attaccai, due braccia si avvinghiarono alla mia vita, facendomi sobbalzare “Amore mi hai spaventato!” rise “Sciocchina chi ti pensavi che fosse? Hai parlato con tua madre?” annuii “E’ felice per noi” mi voltai verso di lui senza sciogliermi dalla sua presa e lo fissai “Chi non lo sarebbe? Ora preparati che andiamo dai miei…sono impazienti, ho detto loro che avevamo urgenza di parlargli” sogghignò “Ah Rob, sei il solito!” mi portai una mano tra i capelli, scuotendo il capo “Li starai facendo preoccupare” ridemmo entrambi, poi d’un tratto mi fermai, rimasi a guardarlo, come mio solito; poggiai le mie mani sul suo petto, mi alzai in punta di piedi e lo baciai a fior di labbra…lui mi accolse ben volentieri e mi strinse di più; piano le mie mani si incatenarono al suo collo e le sue sulla mia schiena facevano su e giù. Ci staccammo e ci fissammo “Ti amo” sussurrò con voce roca, gli sorrisi incantata “Anche io…” si percepiva chiaramente il desiderio che avevamo l’uno dell’altro e infatti, dopo poco, ci ritrovammo sul letto: lui mi accarezzò piano il viso, scendendo sul mio collo e  provocandomi brividi di piacere, ciò lo fece ridere. Io mi accigliai, ma non mi diede il tempo di ribattere perchè ricominciò a baciarmi; baciò ogni parte del mio corpo e quando giunse sul mio ventre si fermò, con un dito iniziò a creare dei cerci intorno al mio ombelico, lo scrutai attenta, poi incrociai il suo dito al mio e insieme continuammo a creare quelle geometrie perfette sulla mia pancia, fissando entrambi quel punto. D’improvviso ci bloccammo, io mi sedetti, presi il suo viso tra le mani e lo avvicinai al mio, deciso e voglioso mi ribaciò e con delicatezza si pose su di me…questa volta il contatto tra i nostri corpi, fu più delicato e dolce del solito…

Alla fine del tutto, ancora una volta ci guardammo, sorrisi e lo fece anche lui, mi prese la mano e insieme scegliemmo gli abiti da indossare e ci recammo a casa Pattinson.

“Claudiaaaaaa!!!” Lizzy spalancò la porta con un mega sorriso “Ah ancora con questo nome?!?” rispose imbarazzato Rob, mentre io ero piegata in due dalle risate “E tu non ridere!” mi fulminò con lo sguardo, ma non riuscivo a fermarmi “Scusami, ma non ce la faccio” dissi in preda alle risate, mi appoggiai alla spalla di Lizzy che, come me, stava morendo dal ridere “Uff” Rob sbuffò e entrò senza aspettarci, lo seguimmo a ruota nell’ingresso; nel frattempo, cercai di ricompormi, ma piangevo dalle risate, adoravo troppo Lizzy. “Bau bau” ed ecco la piccola Patty: “Patty amore, come stai?” Rob faceva effusioni col suo cane, quando mi vide venne a scodinzolare vicino a me “Ehi Patty, cucciola” e l’accarezzai “Ma possibile che il mio cane preferisca te a me?” domandò un Robert stranito “E che ci vuoi fare? Comunque ti ricordo che all’inizio mi odiava” rise “Era gelosa, perché stavo sempre con te” rispose sogghignando “Già, per fortuna ha capito che non c’è n’è bisogno” dissi continuando ad accarezzare il cane; d’improvviso una voce interruppe la nostra conversazione: “Robert caro, Marghe tesoro!” la mia adorata suocera “Buongiorno Signora” risposi contenta “Finalmente siete arrivati, ci stavamo preoccupando!” disse guardandoci con amore, io e Rob ci fissammo, entrambi ricordavamo la piacevole causa del nostro ritardo “Mamma abbiamo avuto un contrattempo” ammiccò Robert, io arrossi, abbassando il capo “Va bene, l’importante è che ora siete qui. Accomodatevi sul divano, ora mio marito ci raggiunge, siamo in ansia” disse fremendo. Ci sedemmo, poi guardai Rob e gli bisbigliai all’orecchio: “Poverini, li hai fatti spaventare!” rise “Sei proprio un monello” constatai, dandogli una piccola pacca sulla testa.

“Buongiorno figlioli!” esclamò Richard entrano in salotto “Oh buongiorno Signor Pattinson” risposi io “Allora cosa ci dovete dire?” incalzò preoccupata mia suocera, guardai Rob che annuì ”Mamma, papà sedetevi!” obbedirono, ci raggiunse anche Lizzy che rimase in piedi vicino al camino “Non so come dirvi questa cosa…è difficile trovare le parole giuste…” “Ah Rob però non recitare!” disse Lizzy interrompendolo, io risi “Devi sempre rovinare tutto!” disse Robert accompagnando il tutto con un movimento teatrale delle mani “Ok la smetto” riprese poi “Non è niente di preoccupante, ho voluto solo tenervi sulle spine” rise e si passò la mano tra i capelli “Marghe…” e tutti mi guardarono, arrossii, ma cercai di sorridere “…aspetta un bambino…” nuovamente silenzio…tutti continuavano a fissarmi con occhi spalancati, perfino Rob, non sapevo che fare, che dire, li guardai ad uno ad uno, temendo il peggio poi d’improvviso un boato: “Ahhhhhh!” in tre secondi tutti mi furono addosso, chi mi abbracciava di qua, chi mi abbracciava di là, non capii più nulla “Che notizia strepitosa! Sono tanto felice. Diventerò nonna!” urlò felice Claire “Figliolo” disse mio suocero abbracciando commosso Rob, Lizzy mi venne incontro e mi strinse “Auguri Marghe” “Grazie”, anche Patty partecipò ai festeggiamenti, scodinzolando allegramente.

La giornata trascorse tranquillamente tra una risata e l’altra, il papà di Rob era identico a lui, stessa simpatia e stesso modo di fare, era il mio mito, mi prendeva sempre in giro ed io mi facevo un mucchio di risate. Amavo stare in compagnia di quella famiglia, mi facevano sentire a casa…grazie a loro dimenticai i pensieri negativi della mattinata.

“Amore, adoro i tuoi genitori!” dissi a Rob una volta seduti in macchina “Modestamente sono loro figlio” rispose dandosi delle aree, io gli diedi una pacca sulla spalla “E che centra, ho detto che adoro loro!” mi guardò spaesato, risi “Scemolotto! Adoro anche te, ma in modo diverso…io ti amo…” la sua bocca si piegò immediatamente in un sorriso che mi spezzò il fiato “Ah ora andiamo meglio” sogghignò divertito, mettendo in moto l’auto. Durante il tragitto, Rob riprese l’argomento <> ”Marghe…ti manca?” domandò, ma non capii a cosa si riferisse “Chi?” chiesi “Eric” disse secco, io rabbrividii, guardai fuori dal finestrino e chiusi gli occhi “Si…era il mio migliore amico…era…” piano voltai lo sguardo verso Rob, per vedere la sua espressione: era triste e questo mi fece sentire tremendamente in colpa “Rob…” mi guardò “Non capire male: mi manca il mio vecchio gruppo di amici, quando li vedo e noto che lui non c’è, beh…mi sento come se avessi un pezzo in meno, non so se mi spiego” sospirai frustrata “Non hai mai pensato di telefonarlo?” sobbalzai “E come potrei? Cosa gli direi? No, no Rob…” dissi, muovendo il capo in senso di diniego “Perché no?” “Perché sarebbe inutile, lui non mi vuole più sentire…” rimanemmo in silenzio fino a quando non rientrammo a casa.

Una volta aperta la porta, feci una corsa in bagno, avevo la nausea, possibile che mi sentissi già così dopo solo un mese e mezzo di gravidanza? Quando tornai in salotto, Rob aveva acceso la tv e la stava guardando, mi accoccolai vicino a lui, il quale aprì le braccia: immediatamente mi sentii pervadere dal calore del suo corpo “Come va con lo stomaco?” domandò accarezzandomi i capelli “Meglio…ho già cominciato con le nausee uff.” sbuffai, facendolo ridere, poi allegro mi scompigliò i capelli con la mano “Comunque ritornando al discorso di prima, volevo scusarmi. Non dovrei parlare di lui davanti a te” mormorai guardando verso la tv, lui però non rispose, così alzai la testa per osservarlo, aveva chiuso gli occhi, allora mi avvicinai al suo volto e lo fissai “Rob…” lo chiamai, lui inspirò e riaprì le sue palpebre, gli accarezzai la guancia, lui poggiò la sua mano sulla mia “Non voglio perderti” sussurrò lieve, non me l’aveva mai detto, rimasi sbalordita “Ma tu non mi perderai mai! Come ti vengono in mente certe cose?” chiesi confusa “Lo so…mi sento un bambino viziato dalla tua presenza e so che, oramai, non ne potrei più fare a meno” brontolò “In primis, ti ricordo che siamo sposati e quindi ho deciso di condividere la mia vita con te, punto secondo se è per Eric, ti ripeto che mi manca come amico, ti ricordo che mi è stato molto vicino e non posso dimenticarlo! Gli voglio bene e vorrei condividere anche con lui la mia felicità…la gioia di questo nostro bambino…fraintendi sempre” irritata, mi alzai e me ne andai in stanza sul letto, Rob mi raggiunse subito dopo “Sono il solito stupido” disse avvicinandosi, portandosi la mano tra i capelli “Ma capiscimi! Eric urta il mio sistema nervoso” ammise imbarazzato “Gelosone” dissi correndogli incontro “E comunque darebbe fastidio anche a me. Basta chiudiamo qui l’argomento e godiamoci questi giorni insieme. Voglio ricordarmeli bene, visto che poi non ti vedrò per altri 3 mesi” dissi “Hai ragione” mi baciò la fronte “Che ne dici di cominciare da questo?” disse mordicchiando le mie labbra “Mmm” mugugnai “Direi che è perfetto” mi prese tra le sue braccia e baciandomi mi condusse verso il nostro paradiso.

   
 
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