Salve a tutti,
eccomi qui! Tra una pausa studio e l’altro, sono
venuta a postare il successivo capitolo, mi spiace molto che non piaccia, so
bene che ora è statico, ma poi ci sarà da dannarsi parecchio, eh!!!
Midnightsummerdrems:
grazie
cara…beh si Eric ha commesso degli errori, ma anche Marghe, quindi la sua
reazione in parte è giustificabile. La ama ancora e certe cose non riesce
proprio ad accettarle…
Piccola
Ketty: ehehe beh allora mi sa che mi scriverai queste decine di righe XD, perché
sarà qualcosa di bello tosto da mandar giù…aspettati di tutto, ma ricorda
comunque che io sono per i lieto fine :D. Si, sono teneri, non hai idea di come
mi senta quando scrivo queste cose, come se le vivessi io in prima persona…ed è
bellissimo…
Ho terminato di sproloquiare e quindi vi lascio in
pace a leggere…commentate, ne sarei davvero felice, anche se negativo, va bene,
mi aiuta a crescere…
Facemmo
colazione in religioso silenzio, Rob rispettò il mio dolore, mi guardava
preoccupato, odiavo i miei sbalzi d’umore, probabilmente dovuti anche alla
gravidanza.
Appena finii di
bere il mio latte, Rob mi venne vicino, alzò il mio viso con la mano e mi fissò
dritto negli occhi “Come ti senti?” “Meglio, grazie…” sospirai “Scusami…”
mormori “Non c’è bisogno di scusarsi, non hai fatto niente” rispose dolce, poi
mi prese per mano aiutandomi ad alzarmi “E ora Signora Pattinson” mi fece fare
una giravolta su me stessa “Si prepari che dobbiamo andare dai suoceri” strizzò
l’occhio ed io sorrisi, aveva risollevato il mio umore. Quei giorni erano stati
tanto frenetici che avevo dimenticato di telefonare a mia madre, ancora non le
avevo comunicato la bella notizia. Così andai nella mia stanza, presi il
cellulare, lo guardai per dieci minuti poi digitai il numero “Mamma” dissi
deglutendo “Tesoro mio, finalmente ti fai sentire!” mi rispose con tono
preoccupato “Scusa, ho avuto un bel po’ da fare, poi con il ritorno di Rob non
ho capito più nulla” “E’ già di ritorno?” chiese curiosa “Si…starà una
settimana, voleva essermi vicino…in questo momento” mormorai “Bene…” si fermò
“In che senso <
Alla fine del
tutto, ancora una volta ci guardammo, sorrisi e lo fece anche lui, mi prese la
mano e insieme scegliemmo gli abiti da indossare e ci recammo a casa Pattinson.
“Claudiaaaaaa!!!”
Lizzy spalancò la porta con un mega sorriso “Ah ancora con questo nome?!?”
rispose imbarazzato Rob, mentre io ero piegata in due dalle risate “E tu non
ridere!” mi fulminò con lo sguardo, ma non riuscivo a fermarmi “Scusami, ma non
ce la faccio” dissi in preda alle risate, mi appoggiai alla spalla di Lizzy che,
come me, stava morendo dal ridere “Uff” Rob sbuffò e entrò senza aspettarci, lo
seguimmo a ruota nell’ingresso; nel frattempo, cercai di ricompormi, ma piangevo
dalle risate, adoravo troppo Lizzy. “Bau bau” ed ecco la piccola Patty: “Patty
amore, come stai?” Rob faceva effusioni col suo cane, quando mi vide venne a
scodinzolare vicino a me “Ehi Patty, cucciola” e l’accarezzai “Ma possibile che
il mio cane preferisca te a me?” domandò un Robert stranito “E che ci vuoi
fare? Comunque ti ricordo che all’inizio mi odiava” rise “Era gelosa, perché
stavo sempre con te” rispose sogghignando “Già, per fortuna ha capito che non
c’è n’è bisogno” dissi continuando ad accarezzare il cane; d’improvviso una
voce interruppe la nostra conversazione: “Robert caro, Marghe tesoro!” la mia
adorata suocera “Buongiorno Signora” risposi contenta “Finalmente siete
arrivati, ci stavamo preoccupando!” disse guardandoci con amore, io e Rob ci
fissammo, entrambi ricordavamo la piacevole causa del nostro ritardo “Mamma
abbiamo avuto un contrattempo” ammiccò Robert, io arrossi, abbassando il capo “Va
bene, l’importante è che ora siete qui. Accomodatevi sul divano, ora mio marito
ci raggiunge, siamo in ansia” disse fremendo. Ci sedemmo, poi guardai Rob e gli
bisbigliai all’orecchio: “Poverini, li hai fatti spaventare!” rise “Sei proprio
un monello” constatai, dandogli una piccola pacca sulla testa.
“Buongiorno
figlioli!” esclamò Richard entrano in salotto “Oh buongiorno Signor Pattinson”
risposi io “Allora cosa ci dovete dire?” incalzò preoccupata mia suocera,
guardai Rob che annuì ”Mamma, papà sedetevi!” obbedirono, ci raggiunse anche
Lizzy che rimase in piedi vicino al camino “Non so come dirvi questa cosa…è
difficile trovare le parole giuste…” “Ah Rob però non recitare!” disse Lizzy
interrompendolo, io risi “Devi sempre rovinare tutto!” disse Robert
accompagnando il tutto con un movimento teatrale delle mani “Ok la smetto”
riprese poi “Non è niente di preoccupante, ho voluto solo tenervi sulle spine”
rise e si passò la mano tra i capelli “Marghe…” e tutti mi guardarono,
arrossii, ma cercai di sorridere “…aspetta un bambino…” nuovamente
silenzio…tutti continuavano a fissarmi con occhi spalancati, perfino Rob, non
sapevo che fare, che dire, li guardai ad uno ad uno, temendo il peggio poi
d’improvviso un boato: “Ahhhhhh!” in tre secondi tutti mi furono addosso, chi
mi abbracciava di qua, chi mi abbracciava di là, non capii più nulla “Che
notizia strepitosa! Sono tanto felice. Diventerò nonna!” urlò felice Claire “Figliolo”
disse mio suocero abbracciando commosso Rob, Lizzy mi venne incontro e mi
strinse “Auguri Marghe” “Grazie”, anche Patty partecipò ai festeggiamenti,
scodinzolando allegramente.
La giornata
trascorse tranquillamente tra una risata e l’altra, il papà di Rob era identico
a lui, stessa simpatia e stesso modo di fare, era il mio mito, mi prendeva
sempre in giro ed io mi facevo un mucchio di risate. Amavo stare in compagnia
di quella famiglia, mi facevano sentire a casa…grazie a loro dimenticai i
pensieri negativi della mattinata.
“Amore,
adoro i
tuoi genitori!” dissi a Rob una volta seduti in macchina
“Modestamente sono
loro figlio” rispose dandosi delle aree, io gli diedi una pacca
sulla spalla “E
che centra, ho detto che adoro loro!” mi guardò spaesato,
risi “Scemolotto!
Adoro anche te, ma in modo diverso…io ti amo…” la
sua bocca si piegò
immediatamente in un sorriso che mi spezzò il fiato “Ah
ora andiamo meglio”
sogghignò divertito, mettendo in moto l’auto. Durante il
tragitto, Rob riprese
l’argomento <
Una volta aperta
la porta, feci una corsa in bagno, avevo la nausea, possibile che mi sentissi
già così dopo solo un mese e mezzo di gravidanza? Quando tornai in salotto, Rob
aveva acceso la tv e la stava guardando, mi accoccolai vicino a lui, il quale
aprì le braccia: immediatamente mi sentii pervadere dal calore del suo corpo
“Come va con lo stomaco?” domandò accarezzandomi i capelli “Meglio…ho già
cominciato con le nausee uff.” sbuffai, facendolo ridere, poi allegro mi
scompigliò i capelli con la mano “Comunque ritornando al discorso di prima,
volevo scusarmi. Non dovrei parlare di lui davanti a te” mormorai guardando
verso la tv, lui però non rispose, così alzai la testa per osservarlo, aveva
chiuso gli occhi, allora mi avvicinai al suo volto e lo fissai “Rob…” lo
chiamai, lui inspirò e riaprì le sue palpebre, gli accarezzai la guancia, lui
poggiò la sua mano sulla mia “Non voglio perderti” sussurrò lieve, non me
l’aveva mai detto, rimasi sbalordita “Ma tu non mi perderai mai! Come ti
vengono in mente certe cose?” chiesi confusa “Lo so…mi sento un bambino viziato
dalla tua presenza e so che, oramai, non ne potrei più fare a meno” brontolò
“In primis, ti ricordo che siamo sposati e quindi ho deciso di condividere la
mia vita con te, punto secondo se è per Eric, ti ripeto che mi manca come
amico, ti ricordo che mi è stato molto vicino e non posso dimenticarlo! Gli
voglio bene e vorrei condividere anche con lui la mia felicità…la gioia di
questo nostro bambino…fraintendi sempre” irritata, mi alzai e me ne andai in
stanza sul letto, Rob mi raggiunse subito dopo “Sono il solito stupido” disse
avvicinandosi, portandosi la mano tra i capelli “Ma capiscimi! Eric urta il mio
sistema nervoso” ammise imbarazzato “Gelosone” dissi correndogli incontro “E
comunque darebbe fastidio anche a me. Basta chiudiamo qui l’argomento e
godiamoci questi giorni insieme. Voglio ricordarmeli bene, visto che poi non ti
vedrò per altri 3 mesi” dissi “Hai ragione” mi baciò la fronte “Che ne dici di
cominciare da questo?” disse mordicchiando le mie labbra “Mmm” mugugnai “Direi
che è perfetto” mi prese tra le sue braccia e baciandomi mi condusse verso il nostro paradiso.