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Autore: Lione94    14/11/2009    2 recensioni
Ecco una fanfiction su Angel's Friends scritta dal punto di vista della diavoletta Kabalè che narra delle sue avventure e di come tutto può cambiare, anche il suo cuore da Devil.
I personaggi sono quasi tutti gli stessi della serie e si svolge nella scuola della città terrena.
Spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kabalé, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 La prima prova:
 Quando l’inganno si confonde con realtà sono così difficili da distinguere












Iniziai a camminare, cercando la via d’uscita di quell’intricato labirinto, girando per le vie che m’indicava il mio settimo senso. Tutto era silenzioso non riuscivo a sentire né una voce né il sussurro del vento, ma solo il rumore dei miei passi veloci. I grigi muri di pietra erano tutti uguali, non c’era neanche un segno che li distingueva quindi non riuscivo a capire dove mi trovavo o se stavo girando in tondo.
Sfiorai la fredda parete vicina, scura quanto lo smalto sulle mie dita, e scalciai un sassolino davanti a me con la punta dello stivale mentre i pensieri che fino a quel momento avevo cercato di evitare ritornavano molesti nella mia mente.
…Insomma io ero una Devil!
“Eppure ti sei innamorata di un Angel!”
Già, mi ero innamorata e per di più di un Angel, uno della banda degli sfigati… ma la voglia del divertimento sfrenato tipico dei Devil non mi era passata, anzi era sempre la stessa! Non ero cambiata poi molto, apparte un piccolo dettaglio...
Mi fermai a osservare il lungo corridoio davanti a me: sembrava infinito. Alzai lo sguardo verso il cielo coperto di nebbia grigia e spessa, assomigliava a un vero soffitto ed era impossibile volarci dentro senza perdersi. Arkhan e la Temptel dovevano averlo fatto di proposito, per evitare che noi Devil imbrogliassimo.
Mi sembrava che fossero passate ore da quando ero entrata nel labirinto e camminavo senza una meta quando una voce mi fece fermare.
<< Kabalé! >> esclamò la voce di Cabiria dietro di me, facendomi trasalire.
Mi girai a guardarla e la vidi all’angolo di una piccola via che incrociava la strada dove io mi trovavo. Strano… in quella stradina c’ero già stata ed era un vicolo cieco…
<< Non dirmi che ti ho fatto spaventare >> rise Cabiria scuotendo la testa con aria divertita.
<< Un po’ >> ammisi osservandola attentamente: il mio settimo senso mi diceva che c’era qualcosa che non andava.
“Smettila di fare la sciocca, è solo Cabiria”
Umpf! Ma non c’era un interruttore per spegnere quella fastidiosa vocina?!
<< Vieni Kabalé, il mio settimo senso mi dice che l’uscita è da questa parte >> mi chiamò Cabiria indicando la strada da cui ero venuta.
Incerta, mossi un passo per avvicinarmi quando all’improvviso qualcosa di nero si avventò su di lei mandandola a terra con un gemito. Oh no, che cos’era quella cosa? Sicuramente doveva essere una delle prove di cui ci avevano parlato i professori. Non sapevo se intervenire, d’altronde doveva essere la sua sfida…
<< Kabalé aiutami! >> urlò allora la mia amica, confutando ogni mio dubbio.
Volai veloce verso di lei. Quella cosa nera la stava mettendo in difficoltà! E non avrei permesso che le facesse qualcosa di male… anche per i Devil l’amicizia - e quindi gli amici - erano importanti!
 << Arrivo Cabiria, resisti! >>
Mi avvicinai non sapendo bene che fare quando a un tratto quella cosa nera sparì e vidi che lo sguardo di Cabiria non era rosso come al solito, ma nero come la pece, allora compresi: quella non era la vera Cabiria ma era la mia prima prova! E adesso mi ero avvicinata troppo…
La bocca della mia finta migliore amica si aprì in un ghigno mostrandomi una chiostra di affilate zanne.
<< Vieni qui, mia dolce Kabalè >>

Cercai di fuggire ma Cabiria mi aveva afferrato per un braccio e lentamente si stava trasformando in un essere nero come quello che prima aveva fatto finta di attaccarla per farmi cadere nella sua trappola. Mi accorsi che ero appena caduta nell’inganno di un’Ombra degli Inferi. Dovevo riuscire a liberarmi altrimenti mi avrebbe trascinano nell’ombra e sarei diventata anch’io come lei!
<< Double fly! >>
Utilizzai il mio potere per creare più illusioni di me stessa e l’Ombra degli Inferi indietreggiò confusa cercando di capire quale Kabalè fosse quella vera.
<< Dai, brutto mostro, forza! Prendimi! >> esclamai insieme alle altre Kabalè girandole intorno.
Alla fine il mostro infuriato si scagliò contro una delle illusioni e prima che si accorgesse del mio inganno scappai, volando lontano da lei il più veloce possibile, senza fermarmi a guardare indietro. Sentii l'eco del suo urlo di sconfitta.
Svoltai in più vie con il fiatone, mentre il mio settimo senso mi diceva che il pericolo era passato, così mi poggiai lungo un muro e scivolai a terra con le ali doloranti a causa del grande sforzo che le avevo fatto fare per scappare dall’Ombra degli Inferi.
Respirai ansante per qualche secondo (tutto era successo così velocemente!) e poi, finalmente, realizzai: ce l’avevo fatta! Avevo superato la prima sfida!!
Certo che quando l’inganno si confondeva con la realtà erano davvero così difficili da distinguere…



  
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