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Autore: Smolly    15/11/2009    3 recensioni
[Garrett Hedlund] Un corso del cinema porta Sofia a New York. Ma uno scontro un po' imbarazzante e un corso che lo sarà ancora di più porterà la protagonista a vedersela con l'attore che ha deciso di odiare...ma le idee possono sempre cambiare in un modo o nell'altro...
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Attori film
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THe Dinner...

Capitolo VII:La Cena
 

-Professor Donovan, mi potrebbe rispiegare quel discorso sull'uso della cinepresa nella tecnica in 4D?-

-Certo cara, volentieri-

Giovedì mattina: ora di Effetti Speciali, tecniche di 3 e 4 D. Metà settimana passata tranquillamente, senza troppi problemi. Mailu si era presa il raffreddore, Esther aveva mal di testa e Garrett non si faceva vadere dall’intervista, cosa che francamente preoccupava la sua compagna. Anche perché le continuavano ad arrivare chiamate per interviste o cose del genere. Poi Garrett si fece improvvisamente vivo quel venerdì pomeriggio, così, di punto in bianco, e pure per telefono.

-Ma dove ti eri cacciato fino ad ora?-

senti, avevo da fare-

-E io ho dovuto inventare delle balle a scuola perché TU avevi da fare-

-Senti mi dispiace-

-Sì, certo-

-Davvero…è che davvero avevo  da fare e mi sono scordato-

-Ah, pure scordato. Lo so che non mi sopporti, ma dimenticare che dobbiamo vederci tutti i giorni…poi a raccontare bugie sono io-

-Scusa. Non volevo dimenticarmene…per perdonarmi vorresti venire…-

E la chiamata finì lì, di punto in bianco, su una frase non finita dell’attore. Poi si senti un leggero toc toc.

-Sofy, sei in camera?-

-Sì esther, entra pure-

-Con chi stavi parlando?-

-Garrett, è tutta la settimana che non ci vediamo, e ora mia ha chiamato per dirmi che aveva da fare e se n’era dimenticato-

-E tu cosa gli hai detto??-

-ero arrabbiata, perché anche se mi odia non può dimenticare che abbiamo del lavoro da fare…insomma alla fine gli ho riattaccato in faccia…-

-Per caso ti stava per dire qualcosa?-

-Sì, ma…-

-Allora faresti bene a richiamarlo-

E l’amica se ne andò così come era venuta.

-grazie, eh?!-

Detto fatto, Sofia sabato sera si trovava in piedi davanti all’albergo, vestita con lo stesso abito rosso della festa, ed era nervosa, molto nervosa. Mr G. le avevadi vedersi a quell’ora davanti all’hotel, e che lei doveva essere elegante. Chissà perché. Poi una limousine le sfilò davanti, si fermò pochi metri più avanti e dal retro scese lui, Garrett, che le fece cenno di salire con un sorriso.

-Ma come..?-

-Sorpresa! Non te l’aspettavi vero?-aspettavi vero?- avanti e dal retro scese leui, Garrett, che le fece cenno di salire con un sorriso.

e se n'

-No. Ma dove andiamo????-

-Lo scoprirai-

Dopo circa dieci minuti l'auto si fermò.

-Garrett, dove siamo?-

-Siamo al mio appartamento Newyorkese-

-Davvero?-

-l'isospettabile Garrett ti ha sorpreso vero?-

-Sì, devo dire che mi hai proprio sorpreso. Dobbiamo restare qui in macchina?-

-Certo che no!-

Appena scesi, un lieve fruscio attirò l'attenzione della ragazza.

-Che cos'era?-

-Sarà stato un giornalista curioso. Andiamo-

-Sempre nel mezzo!-

L'interno dell'appartamento era molto carino, aveva proprio un'aria dolce, e Sofia non potè fare a meno  di sorridere alle foto nell'ingresso, che ritraevano l'attore con la famiglia.

-E' bello qui-

-Mi fa piacere. Almeno una volta che ti sento dire che ho dei gusti buoni-

-Simpatico!-

-Dai, rilassati. Perché il meglio deve ancora venire-

-Che cosa hai fatto, adesso? stai impazzendo?-

-Credo di sì. Guarda-

-Sì, stai proprio impazzendo-

Infatti nel salotto c'era una bella tavola apparecchiata per due.

-che ti è preso?-

-Mi dovevo scusare in qualche modo, o sbaglio??-

-E hai anche cucinato?-

-Non proprio, ma se dovevo venire a prenderti non potevo fare tutto-

Sofia ebbe la netta sensazione di star diventando rossa come un peperone, e abbassò lo sguardo per cercare di nascondere l'imbarazzo. Poi successe un imprevisto: andò via la luce.

-Accidenti, non ci voleva- esclamò Garrett. -Dovrei avere le candele da qualche parte. Dove sono?-

-Ti posso aiutare?-

-Non so come ma sì, va bene-

Tastarono praticamente tutta la casa, e infine, con tutto il buio che c'era, si scontrarono. Sofia cascò in terra, come la prima volta che si erano incontrati, ma la differenza sostanziale era che Garrett era cascato sopra di lei. Sofia percepì il suo respiro, e si scoprì a cercare di andargli dietro con il proprio. Non si sentì per niente imbarazzata, e non si scostò quando si accorse che l'attore stava avvicinando pericolosamente il suo viso. Il bacio arrivò leggero, ma Sofia si sentì come congelata, non riusciva a muoversi. QUando Garrett la baciò per la seconda volta, lei si sentì piacevolmente attratta da quel profumo,e questa volta, riscossa dallo stato di coma in cui era finita, ricambiò. E a quel punto ambedue dimenticarono la cena e l'assenza di luce, e si godettero serenamente quel momento.

   
 
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