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Autore: angiechan 92    15/11/2009    8 recensioni
In harry Potter la coppia RemusxTonks è una delle più amate e dolci... ma la Row ci dice veramente poco su loro due e sulla loro relazione. Come ha fatto il tranquillo e razionale Remus Lupin ad innamorarsi di una pestifera ma dolcissima Ninfadora Tonks? Leggendo questa storia entrerete in un mondo di retroscena che hanno dato origine alla loro relazione e che ha portato a far sbocciare l'amore tra due persone all'apparenza così diverse eppure entrambe accomunate da un sentimento incontrastabile come l'amore...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi.. Eh, dai, nemmeno un mese e già aggiorno.. Sto migliorando.. XD

Mi scuso ancora con tutti per i precedenti ritardi e sono felice di vedere che, nonostante tutto la fic ancora piace..(grazie per i commenti.. In fondo alla pagina vi ho lasciato una rispostina.. ^^)

Meno male perché adesso entriamo nel vivo del racconto..

Dopo questo capitolo ci tufferemo nel mondo dei manari di greyback..

Con un po’ d’azione (e sadicismo.. Lo ammetto.. Le situazioni drammatiche che fanno star male sono il mio forte.. XD) in più!!

Spero che questo ultimo cappy “soft” carico d’emozioni vi piaccia, perché sarà l’ultimo saluto tra remus e dora per molto tempo.. Li ritroveremo assieme parecchi capitoli dopo..

Godetevi la dolcezza smielata e la malinconia di questo capitolo..

Buona lettura e… TONKS&REMUS per sempre!!

p.s. dimenticavo.. Dopodomani esce il DVD del Principe Mezzosague… buona visione!! (hihihi me vola a comprarlo..)

Wotcher!!

Angie

 

NOTA: capitolo scritto mentre mi crogiolavo nell'emotività della canzone degli Heart, "Alone" cantata da Celine Dion, che ha ispirato quello che segue.. vi consigli di ascoltarla mentre leggete.. ^^

 

 

 

CAPITOLO 32: HOW DO I GET YOU ALONE?

Quanto tempo era passato?

Un ora?

Due ore?

O forse un solo istante?

Ora, Remus Lupin capiva cosa volesse dire per molte persone che il tempo era relativo, che occupava una posizione secondaria, che variava a seconda delle nostre emozioni, delle nostre percezioni come singolo individuo…

Da quando Tonks si era chiusa quella porta alle spalle, con le lacrime che ancora cadevano e bagnavano il pavimento, il tempo pareva non avere più senso, a dire il vero, ora nulla pareva avere più senso…

Era stato uno stupido, come al solito aveva pensato di fare di testa sua, aveva cercato di seguire la sua parte razionale, quella incondizionata dai sentimenti… e aveva sbagliato!

Aveva sbagliato a dimostrarsi così freddo, aveva sbagliato a non confidarsi con lei, aveva sbagliato ad ignorarla, aveva sbagliato tutto!

Era forse l’ultima volta che la vedeva per chissà quanto tempo e l’unica cosa che era stato capace di fare era stato ignorarla e trattarla in una maniera orribile…

Idiota…

I hear the ticking of the clock
I'm lying here the room's pitch dark

La vecchia pendola, dal piano di sotto ricordò a Remus che il tempo, suo malgrado, non si era fermato, anzi, scorreva più veloce di quanto immaginasse… le tre di mattina.

Lì, in quella stanza buia, avvolta dall’oscurità che solo un raggio di sole avrebbe potuto illuminare, Remus se ne stava ancora fermo, immobile, fissando la porta…

Ma era tardi, troppo tardi e, nonostante tutto, Lupin sarebbe dovuto partire di lì a poco; terminò di sistemare in fretta e furia le poche cose che aveva deciso di portare con sé e, data un ultima occhiata al buio di quella che era stata la sua stanza per quel lungo e intenso periodo della sua vita, uscì e si chiuse delicatamente la porta dietro di sé, attento a fare il minor rumore possibile…

Ma prima di partire aveva ancora un’ultima cosa da fare…

I wonder where you are tonight
No answer on the telephone

Si fermò e indugiò, davanti alla porta di Tonks, riuscendo solo ad immaginare cosa stesse provando la ragazza in quel momento, cosa stesse pensando, cosa stesse facendo la sua piccola, adorabile testolina rosa; stava ancora piangendo? Stava ancora soffrendo a causa della sua decisione?

Bussò delicatamente alla porta… attese… nessuna risposta…

And the night goes by so very slow
Oh I hope that it won't end though
Alone

Se prima il tempo era passato anche fin troppo velocemente, gli istanti passati davanti all’uscio della camera di Ninfadora sembrarono passare lentamente, sembrarono durare un eternità…

Eppure, in cuor suo, Remus sperava che quegli istanti, che quell’ultima notte passata a Grimmauld Place, con lei, non finissero mai…

Perché quella casa era la sede di ricordi, seppur a volte spiacevoli, che gli avevano regalato alcune delle emozioni più intense della sua vita…

Avrebbe tanto voluto starsene lì, fermo, immobile, ancora a lungo… da solo…

Till now I always got by on my own
I never really cared until I met you

Che cosa gli imponeva di restare? Cosa lo tratteneva? Fino ad ora se l’era sempre cavata da solo; non gli era mai importato molto di gioire, di piangere, di vivere… finchè non aveva incontrato lei.

And now it chills me to the bone

E ora, il solo pensiero di lasciarla da sola, il solo pensiero di averla fatta soffrire, lo faceva raggelare fino alle ossa…

How do I get you alone
How do I get you alone

Come poteva lasciarla da sola? Come poteva lasciarla a soffrire, a causa sua? Come poteva?

Non se ne sarebbe andato, non prima di aver chiarito, di essersi scusato, non prima di averle fatto capire quanto era importante per lui saperla al sicuro, saperla felice…

Bussò nuovamente e, senza aspettare risposta, entrò cautamente nella stanza, trovando la sua piccola Dora, rannicchiata sul letto, immersa nel buio, apparentemente addormentata.

Ma Tonks, da quando si era rifugiata nella sua stanza, non aveva chiuso occhio, non riuscendo nemmeno ad immaginare di poter dormire con tutto quello che era accaduto in quelle poche ore che, da sole, erano bastate a sconvolgere mesi e mesi di relativa calma e tranquillità.

Lo aveva sentito bussare alla porta, la prima volta, ignorandolo come, poco prima, aveva fatto lui; aveva atteso, nel silenzio, sperando che se ne fosse andato, non desiderando altro che essere lasciata da sola…

Ma ecco che, di nuovo, Remus aveva bussato e, questa volta, niente silenzio, solo lo scricchiolio dell’uscio che si apriva, la fioca luce che filtrava dall’apertura della porta e che si proiettava sul pavimento, i passi esitanti di Remus che si facevano strada nel caos della sua stanza, dirigendosi verso di lei.

Non aveva il coraggio di affrontarlo, non di nuovo, non ora…

Chiuse gli occhi, cercando di evadere, di nascondersi da lui…

Sentì Remus sedersi accanto a lei, sul bordo del materasso, lo sentì sospirare, sentì le sue dita che, delicatamente, le scostavano, dal viso ancora bagnato, ciocche di capelli cupe e spente, lo sentì chinarsi verso di lei e posarle un timido e delicato bacio sulla fronte, mormorandole dolcemente parole di scuse…

-Non era mia intenzione farti soffrire piccola, scusami…- calò il silenzio e Tonks dovette fare appello a tutte le sue forze per rimanere immobile e impassibile, lasciandolo andar via, in silenzio così come era venuto…

Pochi istanti dopo, infatti, Remus si alzò lentamente, attento a non svegliare una apparentemente addormentata Ninfadora, dirigendosi verso la porta…

-Te ne vai senza salutare?- la voce di Tonks alle sue spalle fece voltare Remus; non era riuscita ad ignorarlo, non era riuscita a lasciarlo andare senza fare niente ed ora era lì, di fronte a lui, osservandolo da lontano, quasi aspettasse il permesso di avvicinarsi…

-Io… pensavo dormissi…- rispose Remus dopo una lunga pausa, voltandosi per poterla vedere meglio, avvicinandosi a lei…

Erano faccia a faccia, come sempre, ma questa volta Tonks, mortificata, teneva ostinatamente lo sguardo abbassato, stringendosi nervosamente le mani, senza avere il coraggio di guardarlo, forse per l’ultima volta per chissà quanto tempo…

-Non… non volevo svegliarti, scusa, ero venuto solo per dirti che non era affatto mia intenzione trattarti in quel modo, perdonami…-

Tonks rimase in silenzio, in attesa, avendo appena la forza di deglutire, timorosamente, come per paura di fare troppo rumore…

-E’ solo che… tutto quello che è successo stasera… questa missione… è accaduto tutto così in fretta e io… non credo di essermi ancora reso conto bene di quello che è successo, di quello che ho fatto…- dalla voce del licantropo si percepiva chiaramente il timore nel pronunciare quelle parole -mi sono trovato come te, travolto dagli eventi e…-

E adesso? Come le spiegava il modo orribile in cui si era comportato se nemmeno lui ne conosceva bene il motivo?

-La verità è che avevi ragione tu, probabilmente ho accettato troppo in fretta, senza pensare bene alle conseguenze del mio gesto, spinto da uno strano sentimento di “espiazione della colpa” se così la vogliamo chiamare…- sul volto un sorriso amaro, lo sguardo che si perdeva nel vuoto della stanza -ma non voglio che a qualche altro innocente venga fatto del male, non voglio che qualcun altro subisca quello che ho subito io, non… non posso permetterlo… non posso…- i pugni che si stringevano contro il mantello da viaggio gia sulle spalle, una strana rabbia che gli ribolliva dentro…

-Lo so…- Remus alzò lo sguardo e vide comprensione sul viso di Tonks, vide sincerità, vide un sorriso, un sorriso che gli si faceva più vicino -e ti capisco… capisco quello che stai provando in questo momento e mi rendo conto di essermi comportata da egoista, non rispettando le tue scelte ma ero così… spaventata, sono ancora spaventata all’idea che ti possa accadere qualcosa, talmente spaventata che…- sospirò, incerta, titubante, decidendo di non dire niente, di non proseguire, di tenere il suo piccolo sentimento, le sue emozioni ancora per sé…

-E’ giusto che tu vada…- concluse poi con uno sforzo enorme Tonks -è giusto che aiuti l’Ordine e tutte le persone che ne hanno bisogno, Remus e, quando tornerai, io sarò qua…- Ninfadora osservò con dolcezza il licantropo di fronte a lei, che ricambiò lo sguardo, cercando di trattenere le lacrime ancora per un po’…

-Oh, aspetta un momento…- riprese poi la ragazza, prendendo da una piccola scatola posta sul comodino accanto al letto, un piccolo ciondolo che Remus prese delicatamente tra le mani, osservandolo in silenzio -quando l‘ho visto ho pensato subito a te…-

-Fa parte della cultura babbana…- continuò poi, notando il silenzio interrogativo da parte di Remus -è un ciondolo che rappresenta… una teoria, se così si può dire; il nome giusto credo che sia Tao, ed è l’emblema dell’equilibrio e del legame degli eterni opposti, dell’uno che si divide in due parti, due parti che si uniscono a formare l’unità, due entità opposte ma che si completano a vicenda, non riuscendo ad esistere l‘una senza l‘altra… -

Mentre Tonks parlava, Remus ascoltava rapito e si faceva rigirare quel piccolo disco simile ad una moneta tra le dita, notando come, in effetti, vi erano rappresentati i due opposti, queste due “gocce”, una bianca e una nera, divise ma al contempo unite in perfetta armonia…

-Lo Yin e lo Yang…- continuò Ninfadora alludendo al ciondolo -il bianco e il nero, il bene e il male, la luce e il buio, il giorno e la notte, il sole… e la luna…- si soffermò sull’ultima parola e alzò lo sguardo ad osservare Lupin, trovandolo intento ad osservare il ciondolo…

Gli fece chiudere le dita attorno al ciondolo, stringendo a sua volta la mano del licantropo…

-Mentre sei via… non dimenticarti chi sei, Remus…- lo guardava intensamente, supplichevole -tu sei sia lo Yin che lo Yang, sia l’uomo che il lupo… dovrai convivere con entrambi… ma ricordati che vivere da lupo per un po’ di tempo non escluderà il tuo essere uomo, non devi dimenticare la persona fantastica che sei, ti prego non dimenticarlo…-

Le lacrime erano sull’orlo del precipizio, pronte a cadere, ma Ninfadora non voleva piangere di nuovo di fronte a lui, non voleva mostrarsi debole, voleva dargli tutto il sostegno e tutta la forza di cui aveva bisogno…

-Non dimenticarti di me, Remus…-

Il viso di Remus si aprì nel primo, vero sorriso di quel primo giorno del nuovo anno; sorrise a Tonks e l’attirò a sé, liberandosi dalla sua stretta e circondandola con le braccia, stringendola più forte che poteva, assaporando ogni dettaglio, ogni attimo di quegli ultimi istanti insieme a lei, cercando di scaldarsi in quegli ultimi momenti di luce, prima di sprofondare nel buio…

-Non ti dimenticherò, Dora… te lo prometto… non potrei mai dimenticarti… -

You don’t know how long i have wanted

to touch your clips and hold you tight

Tonks rispose all’abbraccio, stringendosi a Lupin, cercando di tenerlo accanto a sé il più a lungo possibile, perché sapeva che, quando sarebbe venuto il momento di separarsi, sarebbe stato doloroso; se solo Remus avesse saputo quanto la ragazza aveva desiderato quell’abbraccio, quanto desiderava tutt’ora toccare le sue labbra e baciarle con tutto l’amore che portava represso e rinchiuso dentro di sé…

You don't know how long I have waited
And I was going to tell you tonight

Aveva aspettato così tanto, aveva atteso così a lungo, e, quella notte, stava per dirglielo, stava per dirgli apertamente quello che provava…

But the secret is still my own
And my love for you is still unknown
Alone

Ma aveva deciso di tenere per sè questo segreto, ancora una volta, solo per sé, perché dirglielo ora sarebbe stato inutile, sarebbe stato sbagliato, sarebbe stato un errore…

Aveva deciso di tenere nascosto il suo amore per lui, aveva deciso di lasciarlo andare, aveva deciso di rimanere ancora una volta da sola…

-Grazie, Dora, grazie di tutto…- Remus la strinse ancora più forte, tanto da percepire il battito del cuore della ragazza che premeva contro il suo petto…

Till now I always got by on my own

I never really cared until I met you

Tonks si rese conto che, questa volta, non sarebbe riuscita ad andare avanti da sola, come aveva sempre fatto, prima di incontrare i suoi occhi limpidi e puri e il suo viso segnato; questa volta non sarebbe riuscita ad andare avanti, non senza di lui…


And now it chills me to the bone

E, ora che era costretta a separarsi da Remus, questa consapevolezza le faceva male, tanto male, un freddo che oltrepassava tutte le barriere fisiche, che penetrava attraverso la pelle e che arrivava a congelarla fino alle ossa…


How do I get you alone

Come poteva? Come poteva lasciarlo da solo ancora una volta? Perché doveva finire così?


How do I get you alone

Lei non voleva, non voleva lasciarlo da solo, non voleva lasciarlo, non voleva…

-Non… non voglio… Remus…- singhiozzava ormai, in preda ad un pianto liberatorio; se il freddo che sentiva era riuscito a congelarla fino alle ossa, non era però stato in grado di congelare le sue emozioni, non era riuscito a congelare tutto il dolore e l’amore che provava e che ora si riversava sulle sue guance, un caldo liquido che bruciava al suo passaggio…

How do I get you alone

-Shhh… stai tanquilla…- Remus le accarezzava il capo, ben consapevole che le sue parole non sarebbero servite a molto, cercando, consolandola, di convincere anche se stesso -andrà tutto bene, vedrai… andrà tutto bene…- le posò un bacio sulla nuca, affondando il viso tra i cupi e spenti capelli castani di lei, inspirando profondamente e sciogliendo il loro abbraccio…

How do I get you alone

Avrebbe dovuto lasciarla da sola… e rimandare questo momento avrebbe reso ancora più difficile e doloroso il loro addio…

La guardò per un attimo, sorridente nonostante le lacrime, al suo fianco nonostante tutto…

Trovò in quel sorriso tutta la forza di cui aveva bisogno; sarebbe tornato da lei, sarebbe tornato…

-A presto, Dora…- si voltò, senza esitazioni, senza ripensamenti, uscendo dalla stanza, correndo velocemente giù per le scale, incamminandosi nel buio della notte… da solo…

Alone

Ninfadora lo osservò andarsene, impotente, crollando sul pavimento, bagnandolo di lacrime, stringendo a sé il ciondolo che Remus le aveva regalato, piangendo, soffrendo… da sola…

Alone

 

 

 

 

 

 

 

 

@Evelyn: scusami tu per aver fatto aspettare così tanto.. XD Spero continui a seguire la fic.. ^^ E grazie..

@Pollon: Remus è un testone convinto.. Niente a fare..Dora è testona anche lei ma quando si tratta di mettere in luce quello che si prova si è tutti più fragili secondo me..Aspettiamo qualche capitolo e magari.. Magari qualcosa succederà.. ^_-

@Lucy: si.. Loro sono sfortunati e si beccano scrittori come la rw (e me) mooooolto sadici che a quanto pare si divertono a prolungare la loro agonia.. Così quando verrà il momento per la felicità sembrerà ancora più bello e meritato.. ^^ Sisi.. Garantito che d’ora in poi aggiornerò spesso!!

 

 

 

 

   
 
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