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Autore: Le Streghe    16/11/2009    9 recensioni
Inevitabile. Una parola per descrivere il destino che li unisce e che li condurrà tutti insieme verso una meta comune.
Una storia dove troverete amore, magia, puro angst, yaoi, graditi (o sgraditi) ritorni.
Con "Intrecci" si apre (ahinoi) l'ultimo arco narrativo di questa lunghissima storia.
Il promesso yaoi è finalmente alle porte, siete pronti/e a beccarvi le conseguenze?
Scritta in collaborazione da Le streghe, ovvero Lay e Harianne.
Capitolo 49: ‘In altri tempi, forse, una simile scena lo avrebbe fatto infuriare al punto da spingerlo ad urlare contro Doumeki, ora invece…’
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Destino Inevitabile - Connessioni
Capitolo 21
Incontri


La luna alta nel cielo ed i contorni fin troppo noti dei grandi alberi di ciliegio gli rivelarono di essere in un sogno.
Non si sarebbe trovato al tempio, altrimenti, pensò con struggente amarezza.
L'uomo, che come sempre stava attendendolo sotto il portico, lo osservò con espressione triste. Tra le dita di una mano aveva una sigaretta che non stava fumando.
Non sorrideva e non era difficile intuirne i motivi.
«Kimihiro-kun...» Lo salutò, rivolgendogli un breve cenno del capo.
Quella totale assenza di serenità lo gelò nel profondo, portandolo ad usare un tono di voce piuttosto incerto. «Haruka-san... Buona sera...»
L'uomo sembrò studiarlo per qualche istante. «Qualcosa non va..? Volevi parlarmi, forse?» Domandò poi.
Watanuki lo osservò a sua volta, cercando di cogliere in lui anche un solo barlume del sacerdote sorridente che conosceva.
«Io... non pensavo di... incontrarla.» Ammise timidamente.
Intenerito dal turbamento del ragazzo, Haruka si alzò andando a scompirgliargli i capelli. «Non preoccuparti, qualsiasi cosa sia successa.» Disse, rivolgendogli un lieve sorriso. «Con me puoi parlarne.»
Quelle parole sembrarono rilassare il più piccolo, che ricambiò il sorriso dell'uomo con uno più grande. «Grazie...» Mormorò. «La verità è che sono tante... le cose che mi preoccupano.» Seguì un breve istante, nel quale il silenzio fu l'incontrastato sovrano di quel luogo. «Alcune...» Riprese poco dopo. «Riguardando Dou... Shizuka.»
«Già...» Replicò l'uomo, guardando un punto non ben definito, in lontananza. «La situazione si è fatta pesante, non è vero?»
Watanuki annuì. «Lei.. sa già tutto, non è così?»
«Ho qualche idea ma... vorrei fossi tu a dirmi cosa succede.» Ammise, senza problemi.
Quella richiesta strappò un sorrisetto amaro al più piccolo. «Avrei preferito evitarlo ma... il punto è che lo sto facendo soffrire. Io... gli ho detto delle cose orribili.» Dichiarò, abbassando lo sguardo. «Non avevo scelta...»
«C'è sempre una scelta.» Fu la pronta risposta dell'uomo. «Anche quando sembra che ci sia una sia direzione da prendere, sta a te decidere se prenderla o meno. Inoltre, ogni scelta ha un prezzo.» Ribadì, facendosi estremamente serio. «Sei sicuro che un frammento della tua anima sia un prezzo da pagare così alla leggera?»
A quelle parole Watanuki ebbe un sussulto. «Io... non posso fare altrimenti.» Mormorò, stringendo i pugni. «Non c'è scelta!» Esclamò, ripensando immediatamente alle parole di Haruka, guardandolo senza riuscire a reprimere le lacrime. «Mi dica lei cosa fare. Qual'è l'altra strada!» Urlò, pentendosi subito dopo e distogliendo lo sguardo. «Mi scusi... io. Non importa. Ormai ho deciso e se questo richiederà un pezzo della mia anima... ne sarà valsa la pena.»
"Almeno non perderò lui..." Pensò tristemente.
Nel vederlo in quello stato, consapevole di dover far arrivare il messaggio a destinazione, Haruka passò un braccio sulle spalle del ragazzo, portandoselo più vicino e guardandolo dritto negli occhi. «Pensi davvero che Shizuka sarebbe contento di sapere cosa stai pagando per la sua salvezza?» Domandò a bassa voce. «Non credi che, sapendolo, sceglierebbe di aiutarti in questa... impresa?»
Quelle parole giunsero dritte al cuore di Watanuki, spezzandoglielo un po'. «Non... non posso permetterglielo.» Mormorò, mentre calde lacrime iniziavano a scendergli sulle guance.
Rimase immobile per qualche istante, avvertendo un senso di solitudine devastante, poi, ancor prima di rendersene conto, si trovò a nascondere il viso contro il petto del sacerdote.
«Io... non voglio che... muoia a causa mia...» Mormorò tra le lacrime.
Commosso dalla purezza di quel dolore, Haruka abbracciò il ragazzo, tentando di calmarlo. «Non credi che Shizuka possa pensarla nello stesso modo? Che sia altrettanto preoccupato per te?» Domandò sorridendogli. «Un frammento di anima deve sembrare ad entrambi un prezzo irrisorio...» Mormorò poi, più a se stesso che al ragazzo.
«Sai...» Disse infine, tornando a guardare Watanuki. «L'altro giorno, nel mondo del ciliegio, ha ucciso due persone... per te.» Sussurrò.
«Lui cosa..?» Domandò il più piccolo, allargando gli occhi per lo stupore.
Un attimo dopo sollevò lo sguardo sul sacerdote, i suoi occhi però incontrarono solo il buio, per poi riaprirsi nuovamente nella sua camera.
Shizuka...

xXx

In quel preciso istante anche Doumeki era sveglio.
Ormai in piedi da alcune ore, era già pronto per andare a scuola, e questo nonostante fosse ancora presto.
Deciso comunque ad uscire, al fine di distrarsi dai troppi pensieri, l'arciere si chiuse la porta di casa alle spalle, incamminandosi lungo il sentiero alberato.
Passando davanti al portico, notò di colpo una figura là dove usava sedersi sempre suo nonno.
Incapace di riconoscere lo strano individuo, si avvicinò quindi di qualche passo, fermandosi ad osservarlo.
Si trattava di un uomo di bell'aspetto, intorno ai trentacinque anni e dall'aria vagamente familiare.
Fu solo quando lo vide voltarsi nella sua direzione che notò la sorprendente somiglianza che aveva con Watanuki.
«Chi è lei..?» Domandò, sospettoso.
L'uomo gli rivolse uno sguardo gentile. «Tu devi essere Doumeki Shizuka...» Dichiarò con aria soddisfatta, tornando ad osservare il cielo. «Non è un po' presto per andare a scuola?» Domandò, come se la sua presenza in quel luogo fosse del tutto normale.
Doumeki continuò a fissarlo. «Lei... mi conosce?» Chiese.
«Non personalmente... Diciamo che ho sentito parlare di te.» Replicò, studiandolo per un breve istante. «Gli somigli molto...» Continuò poco dopo. «Proprio come aveva detto.»
Quelle parole sembrarono colpire l'arciere. «Lei conosceva... mio nonno?» Domandò.
«Si... abbiamo avuto modo di conoscerci e... di collaborare per un po'.»
«Collaborare..?» Ripeté l'altro. «Non può spiegarsi meglio?»
L'uomo gli sorrise gentilmente. «Temo di no, Doumeki-kun...» Poi, si guardò intorno, lo sguardo che sembrava studiare i confini del tempio. «Tuo nonno mi ha parlato a lungo di questo luogo... e anche di te. Per questo ho pensato di passare a dare un'occhiata.» Dichiarò infine, tornando a fissarlo.
«Quindi lei... non è mai stato qui..?» Domandò il ragazzo, mentre l'altro annuiva soddisfatto dalla sua intuizione. «Devo dedurre che mio nonno le sia apparso in sogno. Posso sapere perchè le ha parlato di me?» Domandò, improvvisamente sospettoso.
«Sei un tipo diretto tu, eh?» Ribatté l'altro con fare ilare. «Vediamo..? Come direbbe lei...» Disse con aria pensosa. «Ah, giusto. Per il bene del futuro che verrà, suppongo.» Dichiarò, sorridendogli in un modo che sembrò quasi scontrarsi con lo sguardo fattosi improvvisamente più serio.
Nonostante l'indubbia stranezza di quel messaggio, Doumeki non sembrò affatto stupito. «La persona in questione è Yuuko-san, non è così?» Domandò quindi, deciso a capire qualcosa su quell'incontro del tutto inatteso.
L'altro annuì per l'ennesima volta.
«Questo fa di lei una persona non comune.» Asserì l'arciere.
«Esattamente come te.» Rispose l'altro, in tono quasi cupo.
Quello sguardo tanto intenso portò Doumeki ad una riflessione già fatta. «Lei... somiglia molto ad una persona...» Asserì.
«Immagino tu intenda Watanuki-kun...»
«Lo conosce?» Domandò l'arciere.
Invece di rispondere l'uomo si alzò in piedi, tornando a guardare i contorni del tempio. «Eh si... è davvero bello qui.» Disse, muovendosi in direzione dell'uscita. «Purtroppo non posso ancora risponderti...» Aggiunse, alzando una mano in segno di saluto. «Ma lo scoprirai presto.»

xXx

Il momento della pausa pranzo, specialmente in quel periodo dell'anno, era l'ideale per mostrare l'edificio scolastico ai nuovi studenti.
«Già...» Borbottò Watanuki, camminando nel corridoio che, dalle aule vuote, portava alle scale. «Come vedi sono tutti fuori a mangiare o chiacchierare o... a fare altro insomma!»
Il ragazzo, a cui stava facendo da guida dietro richiesta dell'insegnante, si osservò intorno con sguardo annoiato.
«Senti...» Iniziò questi di colpo, fermandosi a guardarlo. «Com'è che ti chiami? Scusami ma faccio fatica a ricordare i nomi.»
Dopo un sonoro sospiro, Watanuki si voltò, ricambiandone lo sguardo. «Watanuki. Watanuki Kimihiro.» Esclamò, sforzandosi di apparire gentile.
«Ecco, Watanuki...» Riprese il nuovo studente. «Non sei costretto a farmi da guida se non vuoi... Mi basta sapere come raggiungere il tetto...»
«Che?» Ribatté il ragazzo squadrandolo con aria perplessa. «No, ho promesso che ti avrei mostrato la scuola e... non mi da fastidio... Quindi, continuiamo, ok?»
Per tutta risposta l'altro sbuffò, volgendo lo sguardo verso una delle grandi finestre. «Come vuoi...» Commentò, con la mente persa in chissà quali pensieri.
Watanuki rimase ad osservarlo per diversi secondi, nei quali si ripetè che non aveva alcun motivo per odiarlo. Insomma, era un artista, aver notato un ritratto di Doumeki tra i suoi disegni non significava nulla, nulla. «Beh, quello è il parco, comunque...» Disse, seguendone lo sguardo per scoprire la figura dell'arciere, in compagnia di Himawari e di una ragazza mai vista prima.
«Senti... Ti dispiacerebbe portarmi là?» Chiese l'altro.
«Da... loro?» Domandò Watanuki. «Li conosci..?»
«Si, vivo in casa di quella ragazza.» Replicò l'altro, indicando la sconosciuta che in quel momento si era avvicinata a Doumeki, parlandogli come se lo conoscesse da sempre.
Watanuki fissò la scena con sguardo cupo. «Vivace la tua amica» Ribatté, muovendosi verso le scale. «Ti accompagnerò, visto che dovevo andarci comunque.» Dichiarò, ormai in collera.

Continuò ad avanzare con passo spedito, fermandosi solo davanti al grande ciliegio dove era solito incontrarsi con Doumeki ed Himawari.
«Scusate il ritardo...» Dichiarò, sorridendo ad Himawari. «Il professore mi ha chiesto di mostrare la scuola al nostro nuovo compagno.» Spiegò, andando a posare i bento-box, per poi notare che la ragazza intravista poco prima lo stava fissando.
«Sono Nakuru, tu sei... Watanuki, giusto?» Domandò, allegramente. «La tua amica ci stava spiegando che sei un asso in cucina!» Esclamò.
Il ragazzo annuì, proprio mentre il nuovo studente ne approfittava per presentarsi a sua volta.
«Io invece sono Giku Santsuki, piacere...» Lo sentì dire, notando come Himawari si fosse limitata ad un cenno del capo, unito ad un sorriso gentile. Non aveva mai fatto caso a come l'amica evitasse accuratamente il contatto fisico, pensò con tristezza.
Poi fu la volta di Doumeki, che si limitò ad un cenno del capo.
«Tu sei l'arciere che ho visto questa mattina!» Esclamò Santsuki, guardandolo con espressione assorta.
«Yo. E tu sei quello che era sugli spalti»
Il nuovo studente annuì e, improvvisamente turbato, Watanuki decise di farsi avanti. «Voi vi... conoscete?» Domandò, con aria perplessa.
«Si, l'ho notato stamattina quando sono andato a vedere come se la cavava Nakuru. Fa anche lei tiro con l'arco.» Spiegò il ragazzo.
«Ti ho anche fatto un ritratto.» Aggiunse poi, in direzione di Doumeki.
A quello Nakuru si mosse, afferrando Doumeki per un braccio. «Tu si che hai gusto, Giku!» Esclamò, sorridendogli, mentre l'arciere si scostava dalla sua presa.
Sforzandosi di ignorare la ragazza, Watanuki mosse un paio di passi verso il compagno. «Sei andato a tirare con l'arco in quelle condizioni?»
«Ti pare che con la spalla ferita possa tirare con l'arco?» Commentò. «Idiota...» Aggiunse subito dopo, per via dell'abitudine.
Watanuki accolse quelle parole con stizza ed Himawari, sollevata nell'assistere ad una scenetta tanto simile a quelle che iniziavano a mancarle, ne approfittò per le battere le mani entusiasta. «Watanuki-kun si preoccupa sempre per Doumeki-kun. Sono tanto amici!»
Le sue parole, però, sembrarono non sortire il solito effetto, ricevendo in risposta degli sguardi cupi, dai quali Watanuki fu il primo a riprendersi.
«Oh!» Esclamò, andando a recuperare i tre bento. «Himawari-chan... questo è per te.» Disse, porgendole il pranzo, per poi avvicinarsi a Doumeki, assumendo un tono stizzito. «Questo è tuo!»
«Cos'è?» Domandò l'arciere.
«E hai il coraggio di chiedermelo?» Strillò l'altro. «E' inari sushi, esattamente come avevi chiesto!»
Sanstuki osservò entrambi con fare pensieroso. «Beh, io vado a prendere qualcosa alla mensa.» Disse allontanandosi.
«Doumeki-kun...» Eslcamò Nakuru, con aria sospettosa. «Questo ragazzo che ti prepara il pranzo... è un tuo amico?»
«Ti sembra che siamo amici?» Protestò il cuoco, fissandola con disprezzo, per poi prendere posto al fianco di Himawari, inziando a mangiare.
La ragazza lo ignorò, continuando a fissare l'arciere.
«In un certo senso...» Disse lui, dopo aver rivolto uno sguardo pensieroso verso il compagno.
In quel mentre Santsuki fece ritorno con un vassoio, sedendosi e guarandosi intorno prima di assaggiare con aria curiosa alcuni dei cibi appena presi. Ogni tanto il suo sguardo andava da Doumeki al blocco da disegno che aveva portato con se.
«Posso vedere, Santsuki-kun?» Domandò poco dopo Himawari, incuriosita da quegli sguardi.
«Ho da definire i tratti del viso.» Rispose il ragazzo, mostrandole quanto fatto fino a quel momento.
«Wow sei bravissimo!» Esclamò la ragazza, avvicinandosi tanto da sfiorarlo inavvertitamente. A quello, il suo sguardo si incupì per un secondo.
«Sono sicura che verrà benissimo.» Aggiunse, guardando l'orologio. «Ora però devo andare. Ciao a tutti.» Disse, facendo un rapido inchino per poi allontanarsi.
«Tsè... Tanto ha sempre la stessa espressione!» Borbottò Watanuki con fare scocciato, seguendo i movimenti di Himawari con uno sguardo improvvisamente più triste.
«Che strana ragazza...» Mormorò Santsuki, richiudendo il suo blocco da disegno ed alzandosi. «Bene, io torno in classe. Tu che fai, Naku?»
«Arrivo, arrivo...» Borbottò lei, tornando a guardare l'arciere. «Sembri uno che ama mangiare, eh? Se vuoi domani ti porto qualcosa!»
Quella proposta sembrò peggiorare l'umore di Watanuki, che nonostante tutto rimase in silenzio, iniziando a sistemare le scatole del pranzo.
Doumeki guardò prima lui e poi la ragazza. «No grazie.. i bento-box di Watanuki vanno benissimo.» Dichiarò, chiudendo la sua scatola.
«Hei!» Protestò l'altro. «Chi ti dice che io voglia preparartelo!»
Ignorandone il commento, Doumeki gli porse la scatola, mettendo le mani in tasca. «Ci vediamo dopo da Yuuko-san.» Disse, salutando gli altri due con un cenno.
«Scordati di riavere gli inari sushi!» Urlò Watanuki, sempre più arrabbiato. «Domani solo onigiri!» Borbottò, terminando di sistemare le buste per poi alzarsi.
«Fortuna che non dovevi preparargli nulla.» Esclamò Nakuru, lanciandogli un'occhiataccia.
A quelle parole, Watanuki arrossì e senza dir nulla si allontanò, muovendosi nella direzione opposta a quella presa dall'arciere.
L'ultima cosa che voleva era riallacciare un rapporto simile a quello che infine lo aveva spinto ad innamorarsene, pensò amaramente.


Ed eccoci nuovamente qui con questo capitolo ricco di nuovi arrivi. Li avete riconosciuti? Susu vediamo chi indovina! XD

Nya: Speriamo che le novità introdotte con questo capitolo siano state di tuo gradimento. ^_^
In fondo hai riletto anche Haruka-san! XD
Inoltre… Ci chiedevamo se per caso sei una delle ragazze del forum di Holic.
Se non ti va di rispondere, come non detto eh.
Tanto non pagheremo Yuuko-san per questo… chissà cosa vorrebbe in cambio. XD

Naco chan: Smettila di spoilerare inconsapevolmente, tu. U.U
Ah, gli esercizi... ce ne sarà qualcuno da qui in avanti, ovviamente servono per avvicinare i nostri due, anche se loro non sono d'accordo!
Eh si, Watanuki è un idiota su tutti i fronti, anche sul fare tutto da solo, ma che ci vogliamo fare.
Ci piace anche per questo.
Speriamo che il capitolo ti sia piaciuto, comunque.
Alla prossima!

Witch Of The Dimensions: Grazie come sempre per le bellissime parole. ^_^
Mmm riguardo alle tue domande… scoprirai presto cosa c'è di vero e cosa no… U.U
Yuuko-san ti ringrazia per i complimenti! XD
Al prossimo capitolo, allora. ^_^

WYWH: Hari prega gentilmente di non essere più chiamata in quel modo >.>.
E dopo la comunicazione di servizio, alla recensione :P
Ci fa piacere che la storia ti interessi sempre di più, speriamo che continui così, perché sta arrivando la parte dove le cose si complicano!
Quanto alle lezioni di Yuuko, ti consigliamo di non farci troppo affidamento, si sa che lei è un'ubriacon... *scappano rincorse da una Yuuko-san arrabbiatissima*
^^" Facciamo che ci aggiorniamo al prossimo capitoloo...

Eiden: Siamo liete di ciò. Eh si… siamo in due a scrivere. ^_^
Non possiamo che concordare su quanto dici riguardo alle serie clampiche...
Ah anche noi amiamo Ld e presto o tardi potresti trovare qualche fanfic anche su Kaza e Rikuo, essi. :P
Ti ringraziamo per i complimenti e speriamo di leggerti ancora. ^_^

SailoYuko: Anche se sei stanca, ci fa piacere sapere che ci leggi! ^.^ Grazie per i commenti!
Dunque, dunque, Doumeki è l'uomo dei sogni di chiunque, non solo di Watanuki e tuo... purtroppo è già preso, eh già!
Quanto a Yuuko... se la scrivessimo diversa da come è, probabilmente ci picchierebbe, quindi è meglio tenerla IC...
Comunque, continua a seguirci!
E se hai intensione di recensirci capitolo per capitolo, beh... a noi schifo non ci fa :P

Padme: In primis… Grazie ancora per la sorpresa regalosa! ^_^ (nd. Lay)
Siamo liete che la caratterizzazione ti piaccia e riguardo ad Haruka-san si, diciamo che è sia una guest star che un personaggio fondamentale per alcune parti della storia che verranno spiegate di volta in volta.
Riguardo ai pg… Wata ringrazia felice mentre Dou si è decisamente offeso. Nessuno pensa mai a lui. U.U
Ahahah Sei ghignava non a caso. Ma ci cuciamo la bocca, salutandoti e sperando di rileggerti presto! ^_^
   
 
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