Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Salice    16/11/2009    1 recensioni
Itachi ha ucciso i suoi amici, ha ucciso i suoi superiori… Ha ucciso la sua amata […] L’uomo che versando lacrime di sangue e soffocando ogni sentimento sterminò i propri consanguinei per il bene del villaggio…
Tobi Alias Madara Uchiha
(Tratta dal primo capitolo)
Non si curava dei petali che gli si fermavano addosso, ma respirava a pieni polmoni il profumo dei fiori di mandorlo. Era in quella posizione da diversi minuti, quando udì una risatina alle sue spalle. Si voltò di scatto, infuriato per essersi fatto cogliere di sorpresa. Verso di lui stava avanzando Hanayuki, la sua promessa sposa.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Itachi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2Pioggia_di_petali.html

Pioggia di Petali

Il sole era appena sorto oltre la collina, ed illuminava le cime dei mandorli in fiore, facendoli sembrare una distesa innevata. Un giovane avanzava silenzioso tra gli alberi, interamente vestito di nero, salvo il corpetto bianco dell’AMBU che proteggeva il torace. Appesa alla cintura portava una maschera, e legata sulla schiena aveva una corta katana*. Quando raggiunse una piccola radura tra gli alberi fioriti, si fermò a lungo, osservando una ragazza dai lunghi capelli neri appoggiata con la schiena ad un albero. Aveva il volto candido rivolto verso il sole e sorrideva appena, ad occhi chiusi, come se fosse a conoscenza di qualche divertente segreto.
Il ragazzo avanzò di un passo al sole, e per la prima volta da quando era uscito dal villaggio, fece rumore schiacciando un rametto.
- Hana… - Soffiò appena il nome della ragazza, che si voltò a sorridergli, raggiante, facendosi schermo dal sole con la mano.
- Itachi! Ti aspettavo – Lui abbozzò un sorriso di rimando.
- E io ti guardavo, da un po’! -
- Ah! Lo hai fatto ancora! Non riesco mai ad accorgermi della tua presenza, quando arrivi! – Sbuffò lei, attorcigliandosi una ciocca di capelli sull’indice, e facendogli cenno di seguirla. Lui le andò dietro in silenzio, mentre i primi raggi filtravano tra i rami riscaldando l’aria. La ragazza indossava una tenuta da chunin, e portava il coprifronte della foglia legato al collo. Lo condusse di nuovo tra gli alberi, e si appoggiò al tronco di un albero particolarmente alto e vecchio. Itachi la seguiva passo passo, e posò entrambe le mani sul tronco, all’altezza delle spalle della ragazza, fissandola.
- Itachi… - Lei lo guardava senza nessun imbarazzo, ma una leggera ombra di preoccupazione le attraversò il volto.
- Si, Hanayuki? – Lui le rispose calmo e misurato, con un sorriso appena accennato a fior di labbra.
- E’ molto tempo che ti vedo strano, Itachi. E non vieni neanche alle riunioni del clan. -
Lui si scostò bruscamente, e si allontanò di qualche metro, dandole le spalle. Per i primi istanti non le rispose, ma un leggero tremito delle mani sfuggiva al suo controllo.
- Lo so, Hanayuki, ma sono stato davvero molto, molto impegnato. – Fu la risposta controllata del ragazzo, che tuttavia continuava a rimanere voltato di schiena.
- Itachi… E’ per Shisui, vero? – Hanayuki gli si avvicinò, sfiorandogli il gomito con le dita e proseguendo:
- Io ti credo, so che non lo avresti mai ucciso tu. E mi dispiace per quello che ti ha detto mio padre l’altro giorno… - Le parole le morirono in gola quando Itachi si allontanò di un passo, lasciandola con la mano a mezz’aria.
- Perché lo fai? – Le chiese, improvvisamente duro. Lei batté le palpebre un paio di volte prima di rispondere.
- Che cosa? –
Il ragazzo si voltò, guardandola seriamente. Lei lo fissò, con il sole negli occhi.
- Perché partecipi alle riunioni di Clan, e ascolti tutto quello che quei vecchi pazzi hanno da dire? – Parlava lentamente, come se gli costasse molta fatica mantenere il controllo, e lo sguardo del giovane saettava a destra e a sinistra, sulle fronde degli alberi che avevano iniziato a stormire in una brezza fresca, riversando su di loro i petali profumati, dando quasi l’impressione che nevicasse.
- Come perché? E’ il mio… Il nostro Clan! La nostra famiglia, la cosa più importante! – Sbottò la ragazza, apparentemente inorridita.
- La famiglia dici? – Improvvisamente le sembrò minaccioso, al punto da farla indietreggiare. Lui le afferrò un polso tirandola a sé, e lei, nonostante fosse una combattente, non accennò neanche a reagire. Rimase a fissare dritto negli occhi neri il ragazzo che aveva di fronte, con il fiato mozzo. Un istante dopo Itachi le strinse la vita con le braccia, sorridendole con quella sua espressione sofferente che lei aveva imparato ad amare.
- Hai ragione, la famiglia è importante. E’ per questo che non vengo alle riunioni di Clan. Devo stare un po’ con mio fratello. – Hanayuki gli cinse il collo, facendo una smorfia.
- Ma come? Quando non sei in missione sei sempre con Sasuke! Mi tocca alzarmi all’alba per poterti incontrare. Possibile che il mio rivale in amore debba essere il fratellino del mio promesso sposo? – Brontolò lei, sciogliendosi dall’abbraccio e allontanandosi leggera, ridendo dopo un istante. Itachi rimase immobile, lasciando ricadere le braccia e sorridendo ancora, gli occhi stanchi.
- Chi lo sa? Forse è proprio così. E’ il mio caro fratellino e quando saremo sposati sarà anche il tuo. -
- Beh, credo proprio che tu abbia il complesso del fratello, Itachi… -
Il vento si fece più forte, scuotendo i rami carichi di fiori e trasformando la pioggia bianca in un turbine di petali. Hanayuki si scostò i capelli dal volto con la mano, ma, mentre cercava di sistemarli dietro l’orecchio, Itachi le prese il volto tra le mani, baciandola sulle labbra appena schiuse. Lei lo abbracciò di nuovo, stringendosi a lui, ma dopo pochi istanti, come sempre, il tocco gentile del giovane la respinse, allontanandola.
- Tu mi rifiuti sempre, Itachi! – Non c’era più traccia del sorriso di pochi istanti prima sul volto della ragazza. Pareva sul punto di infuriarsi mentre si mordicchiava nervosamente il labbro inferiore. L’espressione piena di senso di colpa con cui lui la stava guardando non faceva che peggiorare le cose, ai suoi occhi.
- Io ti Rispetto. – Le disse, in un sospiro triste, afferrandola per le spalle. Lei si divincolò con uno strattone, consapevole di ferirlo, ed in un certo qual modo soddisfatta di farlo.
- Sarò tua moglie… Siamo promessi! Eppure nemmeno mi sfiori. – Improvvisamente una lacrima luccicante le scese lungo la guancia e Itachi la fissò attonito.
- Fai presto ad essere un Ninja straordinario, tu! Non provi emozioni, non pensi mai a quello che succede alle riunioni di Clan, quando tutti guardano il tuo posto vuoto e poi me! – Singhiozzò la ragazza, coprendosi il volto con le mani. Pianse così per diversi minuti, e quando si decise finalmente a scostare le mani dal viso, con gli occhi arrossati e il naso lucido, non vide nessuno davanti a sé. Rimase impietrita dallo stupore. Itachi era insondabile per tutto il clan, e, negli ultimi tempi lo era anche per suo padre, ma con lei era sempre stato gentile, fin da quando erano bambini. Era impossibile ricordare tutte le volte in cui lei lo aveva inseguito negli allenamenti, finendo solo con l’intralciarlo e farsi aiutare da lui, interrompendolo. E ora l’aveva lasciata da sola! Stava quasi per voltarsi quando due braccia forti, bardate con i paracolpi metallici della squadra AMBU le cinsero le spalle da dietro. Tra le dita della mano destra, proprio davanti al suo naso, c’era un piccolo fiorellino di Mandorlo. La bocca di Itachi era accanto al suo orecchio, e il suo respiro caldo le faceva battere il cuore.
- Un Fiore per un fiore. Non piangere Hana, mi sembra di impazzire. – Le sussurrò con voce bassa e roca e lei annuì, tirando su con il naso e voltandosi verso di lui.
- Perdonami Itachi. Tuo padre ti ha destinato una moglie pretenziosa, che si lamenta senza alcun rispetto. – Gli disse, abbassando lo sguardo dopo aver preso delicatamente tra le dita il fiore che le stava porgendo. Lui sorrise, dolce, e afferrandole delicatamente il mento tra le dita, la costrinse ad alzare il volto per guardarlo.
- Mio padre mi ha destinato una moglie che mi piace, Hanayuki. – Per la prima volta dopo molti anni, la ragazza vide sul volto del suo promesso sposo un sorriso dolce e sincero, privo dell’ombra e dell’angoscia che lo attanagliava da quando era divenuto capo della squadra speciale.
- Ti piace solo, Itachi Uchiha? Non la ami? – Gli domandò, spostando lo sguardo attorno a loro, improvvisamente intimidita dalla frase che aveva appena pronunciato. Lui le lasciò andare il mento ed indietreggiò di un passo. Lei si fece coraggio, tornando a fissarlo. Gli angoli delle labbra del ragazzo erano rivolti all’insù, come se stesse trattenendo una risata.
- Adesso devo andare in missione, Hana, magari un giorno il tuo promesso sposo verrà alle riunioni del clan, e… Chissà. Forse un giorno riuscirà anche a dirti che ti ama. Ci penserà, te lo prometto. – Detto questo, fece un balzo e sparì dalla radura, lasciandola sola sotto una pioggia incessante di petali.




* In realtà a quanto ho letto in giro la spada della squadra AMBU si chiama shinobigatana. Altro non è che una katana più corta per avere maggiore manovrabilità. Per rendere quindi immediata la visualizzazione dell’equipaggiamento di Itachi ho preferito lasciare “corta Katana” visto che pensavo potesse essere più presente nell’immaginario collettivo



---------------------------------------
Breve spazio per l'autrice: Eccoci qua, qui si parla della morte di Shisui. Nel mio piccolo mondo (che poi è l'Elosaliceverso) Itachi non ha affatto ucciso Shisui, ma è stato Madara a farlo. Qui ho volutamente lasciato la questione in sospeso, perchè la storia possa essere letta in ogni chiave possibile. Shisui è morto (purtroppo!) Ma se è stato Itachi, Madara o un'altro dello stesso clan ad ucciderlo... Questo dovete deciderlo voi.


Ringrazio Elos : Eh! Lo so! La storia è quel che è, purtroppo ci si può far poco! Si quel "Yasu" e anche "Hotaru" sono un riflesso di quello che ha detto Madara di Itachi. "Itachi era un pacifista" e la sua scelta, a parer mio, è stata sofferta ma dettata dalla sua necessità di stabilità e pace, per quanto assurdo possa sembrare. D'altra parte, diventare assassini a tredici anni non credo contribuisca a formare personalità del tutto equilibrate!
Ringrazio anche CissYMalfoY: Fa piacere di non essere l'unica pazza ad aver rimuginato su quelle tre paroline, che hanno illuminato un aspetto della vita di Itachi mai svelato prima. Un vero perccato è pensare che Masashi Kishimoto difficilmente ci dirà di più su questa fantomatica ragazza!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Salice