Breve riassunto : Dopo un estenuante
lavoro L’Arcadia è pronta alla partenza nel tentativo di sfuggire al campo
magnetico della nebulosa Ydra . Anche il satellite artificiale Ombra di morte
viene chiamato a svolgere un ruolo importante: frenare l’Arcadia una volta
uscita dal campo magnetico. Il piano sembra funzionare ma L’Arcadia si trova
proiettata nello spazio a velocità pazzesca. Tadashi non riesce a governare il
timone stremato dagli sforzi nel tentativo di mantenere stabile l’astronave quand’ecco
che al suo fianco compare Capitan Harlock pronto a prendere il comando della
situazione…..
L’arcadia continuò
la sua folle corsa attraverso lo spazio urtando piccoli frammenti di asteroidi
mentre la sua corazza nell’impatto
perdeva altri pezzi. Kei si riprese, aprì gli occhi e vide una catena di
piccoli corpi rocciosi proprio di fronte a loro “Ci sbatteremo contro! Tadashi
presto , ruota il timone o sarà troppo tardi!”
“Non succederà
niente. L’Arcadia è più forte di quanto crediamo. Anzi, quegli asteroidi rallenteranno
la nostra velocità, vedrai!”
A Kei tremarono le
gambe udendo quella voce “Harlock…..” mormorò girandosi verso il timone. La
vista le si annebbiò nuovamente ma questa volta non era colpa della velocità ma
bensì delle lacrime che riuscì a stento a trattenere. Il Capitano era lì al suo
posto e stava conducendo personalmente l’astronave. Aveva il suo solito aspetto
fiero e al tempo stesso rassicurante. Kei non riuscì a dire altro se non
“Asteroidi in avvicinamento! Impatto tra 5 secondi!” ancora una volta
l’ufficiale che era in lei aveva ripreso il sopravvento sulla donna.
L’urto contro la
fascia di asteroidi fermò lentamente L’Arcadia ma la danneggiò ulteriormente.
Gli strumenti funzionavano al 50 per cento e c’erano grossi danni anche ai
motori. Appena si furono stabilizzati Kei abbandonò il suo posto e raggiunse
Harlock fermandosi a pochi passi di fronte a lui. A terra c’era Tadashi ancora
svenuto come pure Meeme che giaceva accasciata sulla sua postazione.
“Harlock…..stai bene? Quando ti sei ripreso?? E cos’è successo a Tadashi?” .
Harlock lasciò il timone e a passi lenti andò a sedersi sulla sua poltrona appoggiando
il capo allo schienale, poi chiuse gli occhi senza rispondere. Kei gli si
avvicinò preoccupata : “cos’hai, stai male?” gli chiese inginocchiandosi
accanto alla poltrona. Harlock riaprì gli occhi e la guardò per alcuni
attimi senza parlare “No….va tutto
bene….ora.”
Kei era ancora
frastornata e confusa dagli eventi; si domandava se quello seduto davanti a lei
fosse davvero il capitano o se invece fosse solo il frutto di un’allucinazione.
Così senza nemmeno rendersene conto allungo’ una mano appoggiandola sulla
spalla sinistra di Harlock quasi a rendersi conto che fosse reale.
Inaspettatamente Harlock, tenendo chiusi gli occhi , le prese delicatamente quella
mano e la spostò al centro del suo petto dicendo “Non sono un fantasma…..puoi
sentire il battito del mio cuore?” poi aprì l’occhio e i loro sguardi si
incrociarono per un lungo istante. Kei colta di sorpresa da quel gesto così
confidenziale arrossì ritraendo la mano
“s-si…” fu l’unica cosa in grado di dire
mentre si rialzava e tornava verso la sua postazione. ‘Se solo tu potessi sentire quanto batte
forte il mio in questo momento……’ pensò tra sé e sé mentre si sedeva con le gambe ancora
tremanti.
Tadashi che si era
appena ripreso, ebbe modo di vedere quella scena ma non si mosse e non fiatò
per non rovinare a Kei quell’attimo così dolce : ‘…..che strano….non è da Harlock
concedere tanta confidenza....e il suo occhio solitamente serio aveva un’espressione così intensa mentre
la guardava….’ si disse mentalmente
mentre piano piano si rialzava. “Ci siamo fermati! Ce l’abbiamo fatta!!”
disse avvicinandosi a Kei . “Oh Tadashi! Ti sei ripreso!!! Per merito tuo ce
l’abbiamo fatta! Abbiamo portato in salvo l’Arcadia e tutto l’equipaggio….” gli
rispose. I due amici si abbracciarono ed entrambi scoppiarono a piangere, un
pianto liberatorio dopo tutta la tensione ed i pericoli che avevano dovuto
affrontare nelle ultime ore. Anche Meeme aveva ripreso i sensi : “Siamo usciti
dalla nebulosa, vero? Lo sapevo che ce l’avremmo fatta….” disse . Poi si alzò e
si diresse subito verso il Capitano che appariva molto affaticato “Harlock, hai
vinto il virus da solo….senza bisogno di medicinali !! Da te c’era da
aspettarselo!” Poi lo aiutò ad alzarsi e lo riaccompagnò nella sua cabina.
“che cosa ti ha
detto il capitano poco fa?” chiese sornione Tadashi avvicinandosi all’orecchio
di Kei. “A cosa ti riferisci ?” rispose lei con finta indifferenza . “Beh…suppongo
che tu stessi contando le sue pulsazioni……sai….quando….” Ma non riuscì a finire
la frase perché vide le lacrime nuovamente solcarle il viso. “s…scusami….forse
non era il momento…..” . “Va bene…..siamo tutti stanchi. Io me ne torno in
cabina a riposare. Dovresti farlo anche tu perché tra poco ci sarà da lavorare.
Buon riposo Tadashi.” Gli rispose Kei
allontanandosi verso il corridoio. Tadashi la raggiunse “ No,
davvero…..io ho visto tutta la scena…..è stato un gesto dolcissimo quello di
Harlock !! E’ come se ti avesse detto – Sei qui nel mio cuore - non credi ?” “Non lo ha detto però. Questa è l’unica cosa
certa. Il resto sono solo tue supposizioni.” rispose un po’ seccata Kei mentre
entrava nella sua stanza. Pochi attimi dopo era già immersa nella vasca da
bagno in cerca di ristoro ‘Chissà se quello che ha detto Tadashi corrisponde
alla verità….certo che la cosa mi ha proprio colta di sorpresa…….e in più sono
arrossita come una bambina accidenti!’ pensava mentre si immergeva
completamente nell’acqua.
Trascorsero alcune ore quando improvvisamente nel
silenzio risuonò la sirena di allarme. Tadashi stava arrivando di corsa dalla
sua cabina e si dirigeva sul ponte seguìto a breve distanza da Kei . “Che cosa
sta succedendo? Per quale motivo sta suonando l’allarme?” chiese Kei. “Non lo so.
Andiamo sul ponte di comando a vedere” rispose Tadashi. Appena entrarono videro
dalle vetrate delle luci lampeggianti di colore blu “cosa può essere? Provo a
trasmettere l’immagine sullo schermo principale” disse Kei. “ E’ un satellite
ospedale!!!! La fortuna comincia ad
assisterci! Presto, mandiamo una richiesta di aiuto”. Dal satellite risposero
velocemente alla richiesta dell’Arcadia. Le istruzioni dicevano di atterrare
sul molo numero 10 e attendere la navicella di soccorso con i medici che
sarebbero saliti sull’Arcadia per controllare
Sbarcarono due giovani
medici e alcuni assistenti che si fecero raccontare da Tadashi i dettagli dei
sintomi dell’equipaggio; Visitarono i pazienti uno ad uno e per ultimo si
diressero , accompagnati da Tadashi e Kei, nella cabina del Capitano a cui
praticarono una iniezione. “Grazie dottore, ora che ci ha confermato che tutti
si riprenderanno , ci sentiamo sollevati. Se lei è d’accordo, domani verrò io stessa a prendere i medicinali che
ci ha prescritto.” Disse Kei rivolgendosi ad uno dei dottori “Sarà un piacere
per me rivederla, signorina! Non capita tutti i giorni di incontrare nello
spazio una donna ufficiale bella come lei!” le rispose il dottore.
“ Dottore! Domani verrà Tadashi a prendere i
medicinali. Mi dispiace per lei ma Kei resterà qui a praticare le iniezioni e
ad assicurarsi che tutti assumano le loro pillole.” Tuonò Harlock con un tono che
non ammetteva repliche. “ss..ssi! naturalmente come vuole lei Capitan Harlock.”
Rispose imbarazzato il medico mentre si dirigeva all’esterno della stanza
seguito a ruota dai suoi assistenti, uno dei quali disse “Dottore, mi sa che ha
fatto troppi complimenti alla donna del capitano! E’ stato fortunato, quello le
avrebbe sparato senza pensarci due volte se solo ne avesse avuta la forza! Si
ricordi che è un pirata!!” . La navicella fece così ritorno al satellite
ospedale mentre all’Arcadia veniva accordato il permesso di rimanere sul molo
n.10 per il tempo necessario alla completa guarigione dell’equipaggio.
Nel frattempo anche
Tadashi e Kei uscirono dalla cabina del capitano “Tadashi, dobbiamo cominciare
ad organizzarci per riparare l’astronave. Inoltre il dottore ha detto che
basteranno 5 giorni all’equipaggio per riprendersi. Il virus in sé non ha
causato danni, ma gli uomini sono
rimasti a lungo senza mangiare e senza bere e nelle cucine non c’è praticamente
piu’ nulla ……” “Vorrà dire che Meeme ed io andremo a fare rifornimento di
viveri oltre che di medicinali” rispose Tadashi .“Perché ci andrai con Meeme?
Voglio venirci io!” …. “Scherzi??? Non hai sentito Harlock poco fa?? Non vorrai contrariarlo? TU resterai qui e noi andremo a
prendere quello che serve!!! E non discutere.” Concluse scherzoso Tadashi.
Doveva ammettere che
il ragazzo aveva ragione…….Harlock era stato molto chiaro : “ Dottore! Domani verrà Tadashi a prendere i
medicinali. Mi dispiace per lei ma Kei resterà qui a praticare le iniezioni e
ad assicurarsi che tutti assumano le loro pillole.”
‘ Probabilmente non ha gradito i
complimenti che mi ha fatto quel dottore……sembrava che fosse geloso!! No…ma che
vado a pensare…….lo ha detto solo perché non sopporta le persone troppo
mielose!!’ si disse Kei mentre entrava in infermeria a controllare i malati. In
realtà in fondo al suo cuore sperava proprio che l’avesse detto perché era
geloso di lei………………………