Salve a tutti! Benvenuti nel
secondo capitolo!^___^ Grazie a tutti per aver letto il primo!
Vi auguro buona lettura!
Harry Potter e
L’Angelo della Morte
Cap. 2: Demoni
e Cacciatori di Taglie!!!
“Mamma!!!
Dove sono i miei libri di Antiche Rune e di Pozioni?!”
“ Guarda in camera di Ron!”
“ Non ci sono,
ho già controllato!”
“ Guarda meglio!”
“ Non ci sono!”
“ Ron, guarda se nella tua stanza ci
sono i libri di tua sorella!”
“ Non posso,
devo ancora preparare il baule!”
“ Eh?! Che
cosa hai fatto fino ad ora!? Possibile che ancora devi prepararti!?”
“ Non trovo la gabbia di Leo!”
“ Aspetta, vengo su io e vi do una mano, Ginny tu intanto cerca nella stanza
di Fred e George!”
“ Perché
Fred e George dovrebbero avere i miei libri?”
“ Già perché dovremmo avere noi i
suoi libri?”
“ Ronnino vengo io a darti una
mano aspettami, eh?!”
“ Scemo!”
“ Piantala
George!”
“ Ma io
non ho fatto nulla mamma! Mi sono solo proposto di dare una mano a ‘Ronnino,
piccolino che non riesce a prepararsi neanche un panino!”
“ aaahhh, smettila!”
“ Ahahah, ammettilo Ron, è vero!”
“ No, non è vero!!!”
“Ahahah! È diventato tutto rosso!”
“ Fred smettila, e aiuta tua
sorella con i libri!”
“ Si
mamma…”
“ Io intanto potrei insegnare a
Ron come si prepara un panino! Magari stavolta riesce a non accoltellarsi!”
“ Vai ad aiutare Hermione!”
“
Ma Hermione lo sa preparare un panino!”
“ George!”
“ Vado, vado!”
“ Mamma! Non trovo i libri!”
“ Non è possibile! Fred ti ho
chiesto di dargli una mano!”
“ Non li abbiamo noi i suoi
libri!”
“ Si, invece! Vi ho visto ieri
sera mentre li prendevate e li portavate in camera!”
“ Cosa?
Hermione così mi ferisci!”
“ Oh, ma smettila Fred! Chissà
cosa starete preparando se utilizzate dei libri di Pozione e di
Antiche Rune …..!!!?”
“ Non so proprio di cosa parli!”
“ E lo dici con quella faccia!?”
“ Quale faccia!?”
“ Mmmm..!!!!!!”
“Dai Ginny non arrabbiarti!”
“ Si, in fondo ci guadagni anche
tu, sono le due materie più noiose che esistano a
Hogwarts!”
“ George!”
“ Che c’è!?”
“ Tieni ecco i tuoi libri Ginny,
andiamo da Harry, vediamo se ha bisogno di una mano!”
“ Nooo, Hermione! Ma come hai fatto a scoprire dove erano?”
“ Ho cercato nell’unico posto dove
non avreste mai pensato che andassi a cercare!”
“ …”
“ Nel vostro armadio!”
“ Ma
come? C’erano i nuovi articoli!!”
“ Si, infatti, quelli che vostra
madre a giudicato ‘trappole mortali per
poveri sventurati che aprono l’armadio’ e ha riposto in cantina… perciò non c’è
stato problema!”
“ Nooo, domani dovevamo esporli!!!!”
“ Mamma!!!???”
“ Leo, entra nella gabbia avanti!!!”
“ Ron, smettila di rincorrerlo! Lo
spaventi!”
“ Allora prova tu a farlo entrare visto che sei tanto brava Hermione!”
“ Leo! Vieni giù! Lo vuoi un
biscottino?”
“ Mamma!!!”
“ Smettila di urlare George!”
“ Perché?!
Mi divertiva, ormai stiamo urlando da tre quarti
d’ora!”
“ Si, ma se vieni giù succede
che…”
“
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah, maledetti babbanofili! Nella mia casa! Nella
mia adorata e nobile villa! Sporchi mezzosangue, infestate le mie stanze!
Maledetti, se solo mio marito fosse vivo! Ahhhhhhhh! Come ti permetti
di chiudere le tende! Maledetto licantropo da quattro soldi!!!”
Le grida della signora Black
furono opportunamente fermate dall’intervento provvidenziale di Lupin, che,
trafelato, arrivò dal salotto dove Tonks, e altre tre signore stavano
apparecchiando per la cena che avrebbe preceduto il ritorno a Hogwarts,
parlottando fra loro, scherzando con Dedalus Lux che sembrava già ubriaco ancor prima di
cominciare a bere. L’atmosfera non sarebbe potuta essere più diversa della
settimana scorsa, quando, seduti accanto a Silente, tutti loro discutevano del
loro destino con sguardi amari e rassegnati… nessuno sapeva bene come mai si
era sparsa quella sorta di allegria contagiosa che
ormai si manifestava nei sorrisi di tutti, Fred e George attribuivano il merito
ai loro nuovi scherzi, ma Harry, Ron e Hermione erano più propensi a credere
che la causa fosse stata la notizia che Silente, sorridendo amabilmente, aveva
annunciato all’inizio della settimana…
“ Abbiamo ancora delle possibilità, non perdete la
speranza, qualunque cosa accada, non dovete mai
distogliere lo sguardo dall’ultima speranza e se anche questa dovesse
scomparire, cercatene sempre un’altra, non arrendetevi nel farlo, se non
troverete la forza neanche di trovare un’altra speranza… non abbiamo
possibilità già da ora!”
Ripensando a quelle parole con la
freddezza creata dal non dover dimostrare agli altri di essere
fiduciosi, sembravano quasi false… senza fondamento, quasi come se Silente le
avesse dette solo per illuderli… ma non era così… Il preside era riuscito a
convincere tutti loro, aveva riacquistato a pieno la sua solita sicurezza che
aveva vacillato terribilmente solo la settimana precedente, inoltre i ragazzi
avevano ascoltato distintamente i discorsi più rilassati dei membri
dell’Ordine…
Eppure c’era ancora qualcosa che
non convinceva Harry… sembrava quasi che queste ‘possibilità’ comprendessero alti rischi… compromessi… ma nessuno si era
arrischiato a spiegare per bene la faccenda, così le sue rimanevano solo
preoccupazioni, congetture date dall’intercettazione di silenziosi sguardi tra
i professori e gli altri…
“ Harry, hai preparato i tuoi bagagli caro?” La signora Weasley si era affacciata
nella sua stanza ora gli sorrideva gentilmente attraverso la porta.
“ Si” Rispose cortesemente alla
domanda della donna paffutella che scomparve dalla porta, lasciandolo di nuovo
a parlare con Ginny e Hermione che erano sedute sul letto e accarezzavano
Edvige attraverso le sbarre della gabbia.
“ Chissà che atmosfera troveremo a
Hogwarts…?” Disse la rossa, fissando le lucide piume della civetta con occhi
leggermente tristi. Hermione la guardò, poi spostò gli occhi su Harry, che
aveva fissato i suoi su un vecchio quadro polveroso.
“ Bhè, non ci deve importare, quel
che sarà, sarà, quindi basta pensarci!” Fece, ostentando una noncuranza quasi
un po’ eccessiva.
“ Ehi, ragazzi! Leo ha parlato!!!”
“…”
“ Bè? Che
vi prende, vi ho detto che Leo ha parlato e fate quelle facce?!” Ron era
entrato di corsa nella stanza e ora, con un lieve fiatone guardava i tre, che
sembravano aver appena appreso la malattia mentale dell’amico.
“ Emh… Ron… Leo è un gufo…” disse
perplesso il moro fissando l’amico di bieco, crucciando le sopracciglia.
“ Harry ti dico che ha parlato!
Davvero!” aggiunse, intuendo ancora l’incertezza del gruppetto. Ginny e
Hermione si guardarono preoccupate, poi si rivolsero ad
Harry, come per chiedergli di aiutarlo a tornare normale.
“ Cosa ha
detto?”
“ Non importa cosa ha detto,
avanti! Venite a vedere!”
“ Ha detto ‘ Ronnino non imparerà
mai neanche a farsi un tramezzino!’ ahahahah!” Fred era entrato con George al
seguito e ora rideva di gusto appoggiato allo stipite della porta, sorreggendo
anche il gemello che non riusciva neanche a parlare per lo sforzo delle risate.
“ Voi!” Ron li stava guardando,
infuriato, le orecchie rosse. “ Eravate voi poco fa!”
“ Ahahah! Avanti ‘Ronnino’ non
prendertela!”
“ Se vi prendo…!!!!”
“ Che
fai?!”
“eheheh”
“ Aiuto Ronnino mi vuole infilzare
come se fossi un pesciolino!”
“ Pesciolino!? Ma
dai Fred, potevi fare di meglio! Aaaahhh! Ora corri però altrimenti finiamo
come condimenti del panino del nostro
piccolo Ronnino!”
“ahahah!”
“ AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH! Voi
maledetti schifosi insetti rossi! Non toccate i miei prestigiosi
mobili….”
I tre fratelli scomparvero per il
corridoio scatenando ancora la suscettibile donna dell’entrata, lasciando però
gli altri ragazzi tra le risate.
Poco dopo erano tutti nel salotto
sotterraneo della casa, la tavola era apparecchiata con una vivace tovaglia rossa
che cambiava colore a seconda delle posate che vi si
poggiavano, dalla cucina proveniva un buon odore di pollo e patate, la signora
Weasley si era impegnata affinché la serata passasse con la gioia di tutti quei
golosi, i bauli, ormai pronti, erano stati posti all’ingresso in modo tale che
fossero già predisposti, quando, l’indomani tutti loro si sarebbero diretti a
Hogwarts.
Nella camera da pranzo erano nuovamente
riuniti tutti i membri dell’ordine, Harry ormai ne conosceva una gran parte… se
si potesse considerare un ‘Lato positivo’ scaturito
dal ritorno di Voldemort, forse poteva essere giusto quello… i componenti dell’Ordine
della Fenice erano aumentati di molto, Malocchio Moody aveva addirittura detto
che si era superato il numero dei componenti che vi era sedici anni fa…
Appena entrarono nella sala, Tonks gli fece segno di avvicinarsi:
“ Allora, siete pronti per il ritorno?” disse guardando i ragazzi sorridendo
debolmente, intuendo che molto probabilmente i ragazzi non avevano la stessa
voglia che li aveva accompagnati gli anni precedenti;
“ I bagagli sono pronti” disse
Hermione terminando lì il discorso.
La cena
trascorse serena, Fred cercò di
scendere in cantina senza farsi vedere dalla madre nel tentativo di recuperare
i nuovi articoli del negozio, ma fu imprigionato da una sua stessa creazione
che la signora Weasley aveva posto di proposito sul primo gradino, conoscendo
già le intenzioni dei gemelli.
Tra le risate di tutti, dunque
Fred era rientrato nella stanza completamente bagnato,
e stavolta persino la signora Weasley rise di gusto, tralasciando le lamentele
e apprezzando per la prima volta la produzione dei figli.
I ragazzi dunque presero a giocare
insieme a SparaSchiocco, mentre la signora Weasley, insieme a Tonks, la signora
Vance,la signora Jones, si diressero verso la cucina facendo
galleggiare sopra le teste i piatti e le posate da lavare; nel parlottio
generale ora prevalevano di nuovo toni meno allegri.
Moody era accanto a Silente,
sembravano parlare piuttosto seriamente, ma il preside non perdeva comunque la sua solita espressione rilassata, poco dopo si aggiunsero
alla conversazione anche gli altri.
“ Albus… forse è giunto il momento
di dirlo anche ai ragazzi…” la McGranitt aveva quasi sussurrato a Silente,
cercando di sfuggire alle orecchie attente dei finti-bravi giocatori. “ Lo
penso anch’io Minerva” il preside aveva risposto con un lieve accenno del capo.
“ Dovete parlarci per caso!?” fece George, scattando in piedi, con una finta
espressione di meraviglia che mal celava il volto poco sorpreso.
Charley scosse la testa, Bill rise
di gusto, sdrammatizzando un po’ l’aria tesa che si stava andando a ricreare.
“ Si, George” sorrise il preside,
i ragazzi si avvicinarono. “ Riguarda le ‘ possibilità’… vero?” Harry era
intervenuto, mirando al nocciolo della questione, guardava diritto negli occhi
il preside, che ricambiava sempre con aria rilassata.
“ Esattamente Harry”
“ Hermione tu sai di cosa sono
capaci le creature a cui Voldemort si è alleato, non è vero?”. Brividi.
“ Emh… si… ho letto un libro che
ne parlava ma… emh… non credo di essere ancora
pienamente cosciente…”
“ Non importa, talvolta è meglio
non avere coscienza di certe cose” il signor Weasley intervenne sorridendo leggermente,
non estendendo la scarsa ironia agli occhi.
“ Si… bhè, sono creature per lo
più notturne, possono adattare le loro caratteristiche fisiche all’ambiente in
cui si trovano, quindi non sono confinati in determinate zone, ma possono
liberamente abitare qualsiasi zona, tuttavia le loro esigenze principali prevedono
luoghi bui, con poca luce…
Sono divisi in diverse classi…
partono dall’Omega fino ad arrivare all’Alfa… e salendo per ordine di alfabeto sono sempre più potenti…”
“ Omega? Alfa?”
“ Si Ron,
sono lettere arcaiche dell’alfabeto Greco….quindi
considerando che le lettere sono.. emh…24…?” intervenne Ginny, spiegando;
“ Esatto” acconsentì
la riccia.
“ Ci sono 24 categorie di demoni!”
concluse Ginny.
“ Non solo… queste erano quelle
originarie… in realtà ce ne sono altre… nate dagli incroci delle varie razze… e
poi ancora altre tre categorie… le Categorie Supreme… rappresentate anche
queste da tre lettere greche… Yod, Digamma, Koppa… e sono molto potenti… troppo..” Hermione aveva abbassato lo sguardo.
“ Emh… le classi inferiori sono di aspetto mostruoso… man mano che si cresce di categoria alcuni
demoni possono assumere aspetto umano, alcuni possono mutare… cioè… camuffarsi…
fingere un aspetto umano…. Vengono chiamati mutaformi….”
Riprese.
“ Esatto…”
“ Si cibano di carne… umana… emh…
ma non sono obbligati a cacciare uomini… possono vivere senza problemi mangiando
i nostri stessi alimenti… lo fanno solo per puro divertimento… e inoltre…”
titubò.
“ Le anime di coloro
che muoiono per mano dei demoni… non possono raggiungere l’al di là… vagano….
Alcune sottoforma di fantasma…”
Ron, Harry, i gemelli, Ginny, ma
non solo nella sala, ascoltavano Hermione con gli occhi spalancati, in
silenzio.
“ Per… per fare in modo che le
anime raggiungano la giusta destinazione… si deve… uccidere il demone che ha
ucciso i loro corpi…” Hermione ora guardava Silente quasi non
certa delle sue parole.
“ Esatto…” Ora lo sguardo era grave,
comprensivo.
“ Non basta ucciderli con dei
semplici incantesimi , anche se riuscissimo a farlo, si intende … si
deve ricorrere ad un combattimento con armi magiche…” Malocchio, occhio normale
fisso su Hermione, magico, roteante per la stanza.
“ Armi Magiche?”
“ Si Ron,
sono come delle comuni armi babbane ma strutturate in modo tale che possano
venire in contatto con i poteri del mago che le possiede, in questo modo è
possibile combattere un demone… ma non è così semplice… usare queste armi è
molto difficile… inoltre significa presentarsi come sfidante ad un demone…e
ingaggiare un duello all’ultimo sangue contro di esso…” spiegò Bill al fratello
guardandolo negli occhi. Non pochi tremarono.
“ Prima, al tempo dei fondatori di
Hogwarts, queste armi venivano usate da tutti i maghi,
era essenziale saperlo fare.. specie tra le famiglie più prestigiose, oggi
penso che non ci sia più nessuno in grado di farlo… o sbaglio?” Hermione si
rivolse direttamente a Silente.
“ Che cosa succede se usiamo degli
anatemi o altri incantesimi per ucciderli?” una donna con i capelli scuri e gli
occhi spaventati intervenne.
“ Ammesso che l’incantesimo abbia effetto…
è come rinviare lo scontro… il Demone muore… ma rinasce, salendo di classe, più
forte, perché si avvalora della forza dell’incantesimo che gli viene scagliato contro…” Kingsley Shacklebolt intervenne con
la sua voce profonda, emergendo dal buio.
Ora sguardi ancor più spaventati
serpeggiavano tra i presenti, un uomo che Harry non conosceva si sedette di
botto, quasi come se gli fossero cedute le gambe.
“ In pratica non c’è alcuna via di uscita… noi tutti sappiamo che anche combattere un Demone
appena nato di classe omega tutti insieme significherebbe andare incontro a morte
certa… inoltre senza saper usare le armi… senza poter usare la magia…!!!!” Ora
guardava con occhi vacui i presenti, quasi come se li stesse osservando da
lontano.
Silenzio.
Quali erano dunque le ‘possibilità’
che Silente aveva bellamente annunciato loro? In cosa
consistevano queste speranze? In castelli di fumo?
“ Professore..” disse
Harry, rompendo il silenzio…
“ Ti sbagli Hermione…” Disse
Silente, Gli occhi puntati su Hermione, un debolissimo sorriso.
“ Mi scusi?” fece lei, non
ricordando.
“ C’è ancora qualcuno che è in
grado di usare le armi magiche e dannatamente bene aggiungerei…”
Niente si muoveva,
niente guardava altro all’infuori del vecchio viso del preside… ora era
lui l’unica speranza.
“ Silente… ne sei sicuro? Sai a
cosa andiamo incontro… vero?” disse Malocchio, molto
probabilmente riprendendo un vecchio discorso.
“ Cacciatori di taglie…?” Piton...
nuovamente il professore dal naso adunco ( Scusate l’epiteto… ^___^’’ ah,ah, sempre lui a rompere cmq… n.d. ChibiCia!)
anticipò i pensieri
del preside.
“ Cosa?”.
Stupore generale. A quanto pare Silente ne aveva
parlato solo a Moody, molto probabilmente i discorsi più rilassati che in quei
giorni si sentivano in giro per casa derivavano dalla sicurezza che le parole
di Silente avevano infuso in tutti loro e non dalla conoscenza di ciò che
comprendevano davvero le ‘possibilità’.
“ C-cacciatori di… taglie!?” Dedalus Lux con i suoi soliti modi eccitabili,
intervenne, quasi come ripreso dalla sbornia.
“ Chi sono i cacciatori di taglie?”
Harry osservava i professori, corrucciando le sopracciglia. Ron era appena
intervenuto.
“ Ma loro…
come…? Vuole per caso allearsi a loro professore? Ma, non accetteranno mai!” Hermione ignorando completamente
Ron era saltata in piedi.
“ Ehiiii!” Ron sentendosi messo da
parte cercò di farsi notare.
“ è questo il problema… ma da
altra parte non abbiamo che questa possibilità… e forse avremmo occasione di
scoprire che in realtà alcuni di loro saranno disposti ad aiutarci…” il preside
guardò i visi di tutti loro… incertezze, ma consensi.
“ Insomma!”
“ Ron, la vuoi piantare!”
“ Ma
come!? Io vorrei solo sapere chi sono ‘sti tizi!”
“ Chi?”
“ I Cacciatori di Taglie”
“ Oh… bhè… sono…”
“ Assassini”
“ Ladri”
“ Briganti”
“ Tagliagole”
“ Ohh, smettetela voi due, state
usano solo sinonimi!” La riccia intervenne, ponendo fine al discorso dei
fratelli.
“ Come sarebbe?” Ron dimostrava di
avere molta paura.
“ Bhè… diciamo che non sono
esattamente… emh… brave persone… ecco…”spiegò Tonks, riacquistando un po’ di
remota allegria.
“ Abitano delle zone chiamate ‘Terre
del Fuoco di Ghiaccio’…” Malocchio guardava ora con entrambi gli occhi il visi interrogativo di Ron, non tralasciando però
quello di Harry che gli faceva sana concorrenza.
“ Sono chiamate così perché in
queste zone le temperature variano improvvisamente… si passa da eccessi di ogni tipo… e sono anche le zone maggiormente abitate dai
demoni di tutta la terra! E per questo anche da coloro che
cercano le loro taglie…” concluse Moody.
“ Taglie?” tutti avevano capito ormai
che Ron non era molto informato sulla questione ( -___-‘’ n.d. ChibiCia!)
“ Si Ron,
alcuni demoni sono tanto ricercati perché hanno compiuto così tanti omicidi che
gli viene posta addirittura una taglia sulla testa… e queste persone… questi
Cacciatori di Taglie… si procurano da vivere dando la caccia a questi demoni…”
ancora una volta Hermione chiarì la situazione.
“Oh!” Fece Ron, gli occhi ancora
presi da molta curiosità.
“ Ma
allora questi tizi sono più forti persino di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato?!”
esclamò il rosso.
“ Affatto… Voldemort ora è a
livello di un demone di classe Delta….” Brividi.
“ C-Cosa?”
“ Già… e che noi sappiamo nessun
Cacciatore attualmente in circolazione è in grado di
arrivare ad uccidere un demone di questa categoria…” Kingsley era nuovamente
intervenuto… silenzio.
“ Comunque
sia, costituiscono la nostra unica speranza … e anche essere in grado di
fronteggiare queste classi di Demoni non è cosa da poco…” concluse.
“ Dunque… se loro ci daranno una mano, potremmo anche riuscire a fronteggiare almeno
alcuni demoni che seguono Voi-Sapete-Chi!!!?”
“ Non è cosi
semplice Ron!” lo riprese il signor Weasley.
“ I Demoni saranno numerosi, e i Cacciatori
che si uniranno a noi… molto probabilmente, saranno davvero scarsi…” Charley aveva
ben inteso la perplessità che ormai ognuno di loro presentava.
“ Anche Caramell era d’accordo con
me… insieme abbiamo convenuto che ormai non c’è altra soluzione…”
“ Ma professore, questi Cacciatori
sono davvero tanto potenti da poter fronteggiare un numero tanto elevato di Demoni!?”
Silente sorrise dolcemente a Ginny.
“ Lo spero…”
“ Anche tra
i Cacciatori ci sono quelli più e meno potenti…” Piton era intervenuto nuovamente,
si vedeva che la questione aveva sconvolto anche lui perché non riuscì a mantenere
il suo solito distacco.
“ Già… però noi accetteremo l’aiuto
di tutti coloro che vorranno offrircelo…” disse Moody.
“ Però…” Ancora
parecchi sguardi spaventati erano sui visi di tutti loro.
Silente li guardò tutti. Si alzò. “
Si è fatto tardi signori, e domani c’è il ritorno a scuola, suggerirei di
ritirarci tutti.”
Silenzio.
Cupi strusci di sedie riempirono
la stanza. I ragazzi salutarono, e si diressero verso i piano
superiori, facendo ben attenzione a non svegliare la signora Black.
Sul pianerottolo del primo piano
si fermarono. Hermione fissava con attenzione il vuoto, l’indice sul labbro
inferiore. Ron la osservava. Ginny sbadigliava stanca. Harry li guardò. “
Vedrete si aggiusterà tutto” Ginny sorrise debolmente.
Gli altri ricambiarono tristi.
“ è vero… è
pur sempre una speranza!”
“ Già!” Hermione e Ron si unirono
alla rossa, guardando Harry; molto probabilmente Harry non si accorgeva del
fatto che più persone in quel momento stavano cercando di tirare su di morale
lui, piuttosto che loro stesse.
“ Harry…”
“ Shhhh!” Hermione interruppe il
rosso, qualcuno stava salendo le scale che portavano al salotto, verso l’uscita.
“ Albus, in realtà tu sai che c’è qualcuno
in grado di battere tutti i demoni, non è vero? Che
siano di classe Alfa o Omega …
Lo sai?!”
Nessuno rispose alle parole di
Malocchio.
“ Lui può farlo… lui può uccidere
persino Voldemort con facilità… Spero che comunque tu
non abbia intenzione di chiamarlo… altrimenti ci troveremmo in guai ancora peggiori
di ora!”
“Sta Tranquillo Alastor, comunque sia lui non credo accetterebbe di unirsi a noi…”
“ Albus, ma di chi state parlando?”
“ Di colui che
un tempo si dice sia stato il migliore amico di Voldemort…”
“…?”
“ è un Cacciatore di Taglie?”
“ Il più potente, Severus…”
“ ….?”
“ L’Angelo della Morte…”
CONTINUA……………
^________^ Allora, che ne dite?
Un capitolo leggermente più allegro del precedente… perdonatemi
ma era essenziale per dare il giusto tono alla storia! Prometto che a brave
diventerà tutto molto più allegro!^___^
Vorrei ringraziarvi tutti per
aver letto la fic e soprattutto tutti coloro che l’hanno
recensita! Grazie, per me è importante!^^
Aggiornerò presto! E se voi continuerete a recensire sarò ancora più felice e
veloce nel farlo perché mi date la
carica! Ciao, ciao!
ChibiCia!;-)