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Autore: nerDyWolf    19/11/2009    2 recensioni
ed eccomi di nuovo qui.. sono la vecchia Hermione17 tornata con un altro accout per ripostare la vecchia ff che non avevo terminato.. un po' rivista e con qualche piccola correzione, ma tutto sommato sempre la stessa storia..a voi la lettura della storia riguardante un certo principe verde-argento che si ritrova a cercare una misteriosa pantera che gli ha salvato la vita e a cercare di dimostrare i suoi sentimenti ad una grifondoro.. se volete sapere come andrà a finire dovete solo leggere!
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando riaprì i suoi occhi dalle iridi dorate, la sua attenzione fu catturata da una figura che si stava dirigendo verso il Lago Nero..
Chi poteva mai essere?

Poco prima..
Draco, dopo cena, si diresse come di consueto verso i dormitori di Serpeverde, dove avrebbe dovuto trascorrere la serata in compagnia.
Ma qualcosa in lui scattò: aveva voglia di starsene un po' tranquillo e con una scusa liquidò Blaise.
Ehi, Dra, ma dove vai?” chiese Zabini.
A farmi un giro, Blaise. Non ho voglia di sentirvi urlale per la centesima volta stasera. Voglio starmene un po' tranquillo” rispose il biondo.
ok.. come preferisci, ma se ti stufi della tua tranquillità, torna tra noi solitario!” disse Blaise di rimando.
va bene”.
Stava per uscire dalla sua Sala Comune quando improvvisamente qualcosa, o meglio, qualcuno gli saltò addosso.
Dracuccio, amore. Dove credi di andare tutto solo? Se vuoi posso tenerti compagnia io, che ne dici?”
Chi volete che sia se non la nostra arpia preferita? Ma certo, proprio Pansy Parkinson!
Evidentemente non le andava giù il fatto che Draco l'avesse scaricata davanti a tutta la scuola umiliandola. Che poi aveva fatto tutto da sola quell'oca!
Pansy, levati di dosso” disse scorbuticamente il ragazzo per poi aggiungere: “Sbaglio o avevi chiaramente urlato che fra noi era finita e che non volevi più avere niente a che fare con il sottoscritto?”
Pansy staccandosi deglutì vistosamente. Draco proseguì:
E io ti avevo risposto di esserne contento? Te lo sei già scordata? Hai la memoria corta a quanto pare”
Ma amore.. io non dicevo sul serio.. lo sai..” iniziò lei cominciando a strusciarsi contro il ragazzo.
Amore un emerito cazzo! Io dicevo sul serio!” sbottò lui spingendola via.
Ma non..” cercò di dire lei riavvicinandosi al bel biondino che la bloccò subito.
Levati, Pansy. E d'ora in poi stammi alla larga o saranno problemi per te. Sei avvisata, ritieniti solo fortunata per questo.”
La ragazza si girò per andarsene, ma non prima di averlo mandato poco cortesemente in un certo posto.
Draco ghignò soddisfatto della sua performance e uscì finalmente dalla Sala Comune.
Poco dopo era all'esterno e stava camminando verso il Lago Nero con la speranza che nessuno venisse a “rompergli i coglioni”, come disse lui fra sé.
Decise di sedersi sotto il suo solito albero, lo stesso dove solo qualche giorno fa si era seduto con la Granger e dove avevano avuto una delle rarissime, se non inesistenti, conversazioni civili senza insultarsi a vicenda.

Hermione era ancora seduta sul davanzale della finestra della Torre di Astronomia e ancora cercava di capire chi ci fosse nei pressi del Lago Nero.
Scorse poi una capigliatura platinata.
Draco” sospirò.
Poi le venne un'idea improvvisa per avvicinarsi al ragazzo senza evitare di essere scacciata in malo modo.
Chissà se ne sono veramente capace, se ne ho pienamente il controllo o se invece rischio di fargli del male?” pensò fra sé la ragazza.
Scese velocemente le scale e in poco tempo raggiunse il portone d'entrata.
Uscì cercando di fare il meno rumore possibile.
S'apprestò poi a nascondersi nell'oscurità, se qualcuno l'avesse beccata in questa situazione avrebbe pensato che volesse evadere dalla scuola visto il suo atteggiamento.
Un brivido le percorse la schiena.
Cavoli, non pensavo facesse così freddo” sussurrò.
Le campane della torre campanaria del castello scandirono lentamente e ritmicamente nove rintocchi.
Aveva un'ora e mezza prima del coprifuoco, ce la poteva fare.
No, ce la doveva fare.
Si sedette a gambe incrociate sull’erba appena umida e si concentrò, chiudendo gli occhi.
Dopo cinque minuti che non accadeva nulla, la ragazza si sdraiò sconsolata e nervosa sull’erba, respirandone il profumo nella speranza di tranquillizzarsi un poco e di riacquistare un po’ di fiducia in sé stessa.
Ma come caspita ho fatto l’altra volta a trasformarmi? Forse è stato l’istinto protettivo nei confronti di Draco che mi ha permesso la trasformazione. Se così fosse allora non dipende dalla mia volontà.” Disse Hermione pensierosa e sfornado così una delle sue mega-spiegazioni.
Poi scosse la testa e aggiunse: “No, deve essere per forza un atto volontario, devo solo capire come funziona e il gioco è fatto”.
Scattò all’istante rimettendosi seduta nella stessa posizione di prima. Era più determinata che mai. Doveva assolutamente riuscire a ritrasformarsi in pantera per poi avvicinarsi a Draco.
Questo era l’ingegnosa idea che l’aveva folgorata quando aveva visto il bel Principe delle Serpi dalla Torre di Astronomia.
Chiuse nuovamente gli occhi e si concentrò.
Focalizzò quasi immediatamente l’immagine dello splendido felino.
Sentì ancora l’energia crescere in lei per poi sprigionarsi, come se fosse esplosa e lei ne fosse stata investita.
Quando si decise a riaprire gli occhi dorati si accorse di essere acquattata.
Notò con piacere che braccia e gambe si erano, per la seconda volta, tramutate in possenti zampe e le era spuntata la coda.
La prima cosa che constatò, con suo grande sollievo, fu che era pienamente consapevole delle sue azioni, l’istinto non aveva prevalso.
La volta precedente, infatti, non aveva neanche preso in considerazione questo fattore, visto che si era fiondata direttamente sul licantropo senza troppi complimenti con il solo e preciso scopo di salvare Draco.
Voleva andare immediatamente dal ragazzo, ma prima però decise di testare ogni sua possibile qualità, a partire dai sensi.
L’olfatto era molto sviluppato; sentiva perfettamente l’odore di ogni cosa e anche, da quella distanza, il profumo inconfondibile di Draco, menta e limone.
Vedeva a meraviglia anche nella più totale oscurità e sentiva ogni più minimo rumore.
Sarebbe stato impossibile coglierla di sorpresa.
Hermione si stupì anche della sua agilità, mentre si arrampicava sugli alberi della Foresta Proibita e saltava con disinvoltura ed eleganza dall’uno all’altro senza nemmeno la paura di cadere.
Per non parlare della velocità. Aveva attraversato in poco tempo la distanza fra castello e foresta.
Avrebbe anche voluto provare a ruggire, ci teneva molto, ma di sicuro avrebbe attirato l’attenzione di Hagrid e anche di qualcun altro probabilmente.
Non voleva assolutamente essere scambiata per una creatura pericolosa e di sicuro voleva evitare di farsi rincorrere per tutta Hogwarts dal guardiacaccia.
Così si limitò ad un ringhio basso.
Soddisfatta di tutto ciò, corse rapidamente nei pressi del Lago Nero, fermandosi, sempre nell’oscurità, dalla parte opposta a dove si trovava Draco.

*angolino dell'autrice*
pian piano cominciano a tornarmi le idee.. abbiate un po' di pazienza con me.. tra scuola e patente il tempo è sempre poco..
spero possa esservi piaciuto anche questo capitolo e mi raccomando recensite! fa sempre piacere ^^
un grazie speciale va a BeaTheBest e lunachan62 che hanno recensito lo scorso capitolo..
grazie mille ad entrambe ragazze..
bacetti a tutti quanti!! alla prossima.. spero sia molto presto..
   
 
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