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Autore: Miyu Orwell    16/06/2005    6 recensioni
Quando la tua anima è rimasta oppressa dal tuo modo di fare e dalle azioni che sei stato costretto a compiere, questa, prima o poi, farà a pezzi la tua maschera, dando libero sfogo al tuo rammarico, perché ciò che è stato fatto, non si può più cambiare.
Ma forse, un modo per evitare la distruzione c’è… un modo che, probabilmente, solo le stelle hanno potuto predire…
Ginny Weasley e Draco Malfoy, riusciranno ad esaudire il loro desiderio? Forse si, ma con un "piccolo" imprevisto.
Dalle menti geniali di Toru_Honda e Miyu68, sono felice di presentarvi The Desire! ^_^
Genere: Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo ottavo

-Ferite indelebili -



Accadde una mattina… una mattina il cui cielo era coperto da grossi nuvoloni neri… una mattina di inizio Dicembre… fu nel vestirsi che lei si accorse di segni di cui non si era mai accorta prima.. segni comparsi perché l’effetto dell’incantesimo che serviva a renderli invisibili era terminato…

Cicatrici…
*


Ginevra Weasley entrò nella Stanza delle Necessità alle nove e mezza in punto. Era lì, infatti, che i due avrebbero svolto la loro nuova lezione, quella sera… questa volta Ginny avrebbe dovuto imparare a scrivere elegantemente come faceva Draco…

<< Bene, Weasley… stavolta vediamo di finire in fretta perché oggi non ho proprio voglia di urlare… >> disse subito Draco, appena messo piede nella Stanza. Ginny annuì, facendo finta di nulla. I suoi pensieri erano rivolti ad altro.
<< Iniziamo subito >> Draco prese un foglio di pergamena, un calamaio e una piuma. Iniziò a scrivere per bene tutto l’alfabeto e, una volta finito, passò il tutto a Ginny, in modo che lei ripetesse l’operazione alcune volte, cercando di memorizzare la calligrafia ordinata del biondo.
Draco, che non aveva nulla da fare, decise che nel frattempo poteva anche riposarsi un po’, data la giornata piuttosto pesante. Si sdraiò a terra e chiuse gli occhi… l’unico rumore era la piuma che grattava contro la pergamena.
Dopo dieci minuti, Draco aprì di nuovo gli occhi e guardò Ginny, che aveva posato sul tavolo la piuma e ora fissava con sguardo vuoto davanti a sé. Lui si alzò e le si avvicinò, pensando che avesse finito.
Quando le fu vicino e lesse ciò che aveva fatto, le disse irato: << Weasley! Ma che cavolo è ‘sta roba? Non ce ne è una che assomigli nemmeno lontanamente alle lettere scritte da me… senza contare che hai fatto solo metà alfabeto! Perché cavolo ti sei fermata?? >>
Ginny lo guardò, incerta: c’era qualcosa che aveva paura di fare, glielo si leggeva negli occhi… era spaventata, terribilmente spaventata e di questo Draco si accorse.
<< Che c’è Weasley? >> le chiese lui, sbuffando. << Di che hai paura? >>
Lei abbassò lo sguardo, mentre sentiva le lacrime salirle agli occhi.
<< Oh, Weasley! Ma ci sei?? Che cavolo ti prende? >> chiese Draco, un po’ allarmato dalla reazione della rossa. Si aspettava che gli urlasse contro che lei non aveva paura di nulla o cose simili, invece stava praticamente per scoppiare a piangere. Che cosa diavolo le era successo? Lui, sbuffando ancora, si chinò, piegandosi sulle ginocchia, per poter essere all’altezza di lei, ancora seduta sulla sedia.
<< Cosa è successo? >> le chiese più dolcemente cercando in questo modo di farla calmare.
Lui la vide muovere le labbra sottili, ma non udì alcun suono uscirne. << Non ho capito… puoi ripetere? >> le chiese.
<< Chi è stato… a fartele? >> chiese lei con voce strozzata.
<< Di che stai parlando, Weasley? >> domandò lui, perplesso.
<< Le… le tue… cicatrici… >> rispose lei. Lui spalancò gli occhi, sorpreso. Si era dimenticato che l’effetto dell’incantesimo durava solo quattro settimane.
<< Senti Weasley… lascia perdere quelle cicatrici… ora, togliti la camicia, così le faccio sparire… avanti >> disse lui, rialzandosi velocemente.
<< No… non voglio che tu faccia una cosa simile… >> disse lei, amaramente. Poi riprese. << È stato tuo padre, vero? È lui che ti ha fatto questo? >>
<< Non sono affari che ti riguardano, Weasley! >> rispose lui, risoluto. Ma lei non lo ascoltava neanche.
<< Come può… come può un padre fare una cosa simile a suo figlio?! Come può essere così crudele? >> sussurrava lei, ora preda dei singhiozzi.
<< Che cosa ti importa di cosa mi fa mio padre, eh Weasley? Che cosa te ne può fregare? >> chiese Draco, irato. Non si capacitava di come una Weasley potesse piangere per come suo padre lo trattava…
Non capiva perché lei stesse piangendo per lui…
<< Mi importa perché anche tu, nonostante le apparenza, hai dei sentimenti! Sei solo un ragazzo eppure lui ti picchia e ti tortura! E lo fa da quando eri piccolo, non è vero? L’ha sempre fatto, vero? >> gli urlò lei, tra le lacrime, alzandosi in piedi per fronteggiarlo.
Draco si girò, dandole le spalle. << Non sono affari tuoi… >> disse poi, in un sussurro.
<< Be’, mi dispiace per te, ma si che lo sono… io ora sono nel tuo corpo.. io ora per tutti sono te… e con “per tutti”, intendo anche tuo padre! Tu dici che io non ti somiglio per niente… che sono una frana nel fare la dura, come facevi tu… be’, credi che tuo padre non si accorgerà di niente? >>
<< Cosa intendi dire? >> chiese lui, voltandosi di scatto.
<< Oggi mi è arrivata la lettera di risposta… ha detto no: dovrò andare a casa tua per le vacanze di Natale… >> rispose Ginny, estraendo la lettera da una tasca della divisa.
Draco la prese con dita tremanti. << Se dovesse scoprire.. ciò che ci è successo.. chi sei tu… ti u-ucciderebbe… >> sussurrò Draco più a sé stesso che a Ginny, la quale annuì, rispondendo: << Lo so… >> Draco si sedette di peso per terra.
<< N-No, non posso permettere che faccia una cosa simile… lui… oddio, non puoi tornare… dobbiamo convincerlo… dobbiamo riuscirci a tutti i costi… >>
<< Me la caverò… >> rispose lei, cercando di convincerlo, ma lui continuava a sussurrare le stesse parole, stringendo con forza la lettera e scuotendo la testa.
Lei si mise in ginocchio, davanti al ragazzo, cercando di calmarlo. La situazione si era decisamente ribaltata.
<< Malfoy, calmati… andrà tutto bene… saprò cavarmela… non sono stupida… >>
Lui continuava a non ascoltarla.
<< Malfoy! Malfoy, sta calmo! Ascoltami ti prego! >> disse lei, più forte. Non ricevendo alcuna risposta, cercò di riprovarci. Gli poggiò le mani lattee sulle spalle e con forza lo fece raddrizzare… quando vide il suo sguardo, si paralizzò. Per la prima volta vide Draco Malfoy letteralmente terrorizzato. Glielo si leggeva perfettamente negli occhi. In quel momento, quel ragazzo era vulnerabile… e molto.
Ginny si avvicinò un po’ di più e strinse forte a sé il suo stesso corpo (sensazione strana, in effetti) e si passò una mano sulla propria chioma rossa.
<< Stai tranquillo… >> ripeté lei.
Lui fece un respiro profondo e poi disse, con la voce incrinata: << Avevi ragione… >>
<< Su cosa? >> chiese lei, stupita del fatto che finalmente lui avesse smesso di scuotere la testa e ripetere le stesse frasi.
<< Su mio padre… lui lo fa ogni volta che io sbaglio… che io lo deludo, anche per qualcosa di stupido… >> Lei lo strinse più forte, preda di un raptus di rabbia.
<< E lei… mia madre.. lei non ha mai fatto nulla per evitarlo… non ha mai fatto nulla per essere definita madre, a parte tenermi dentro di sé per nove mesi e partorirmi… >> continuò lui. << Non posso mandarti la… non riusciresti a tornare viva… >> disse tenendo lo sguardo basso.
<< Me la caverò… >> ripeté Ginevra.
<< E se avessi bisogno di aiuto, che cosa farai? Se fossi in pericolo, che faresti? >>
Lei sospirò e gli disse: << …Draco, ascoltami… facciamo così, ti manderò una lettera ogni giorno… così saprai che sto bene, che non è successo nulla, che tuo padre non ha scoperto nulla… che ne dici, eh? >> Ginevra gli sorrise incerta.
Lui sollevò il capo. Le guance un po’ colorate. << È strano… >>
<< Che cosa? >> chiese lei, stupita.
<< Essere abbracciati dal proprio corpo… >> rispose Draco.
<< Oh, be’… hai ragione… >> rise Ginny, staccandosi.
I due si rialzarono, Draco molto più calmo di prima, Ginevra leggermente imbarazzata.
<< È meglio… continuare questi esercizi… >> disse lui, incerto. Lei annuì, con un sorriso, per poi riprendere a scrivere. Questa volta lui non si sdraiò a terra per riposare, ma rimase a controllare come lei stava procedendo.

Un’ora e mezza dopo, lui si ritrovò finalmente soddisfatto dai risultati ottenuti da Ginevra.
Una volta uscita dalla Stanza delle Necessità, Draco iniziò a camminare speditamente lungo il corridoio, ma a metà si fermò, richiamando l’attenzione di Ginny, che stava andando dalla parte opposta.
<< Ginevra… >> la chiamò Draco. Ginny sussultò sentendosi chiamare per la prima volta per nome. << Buonanotte e… grazie… >> le disse.
Lei con un sorriso, gli rispose. << Di niente. Buonanotte anche a te, Draco… >>
Lui fece un debole sorriso e poi si girò, diretto verso la Torre dei Grifondoro.

*



Un fischio acuto riempì l’aria, unendosi alle risate e ai saluti tra i ragazzi sul treno pronti per partire e coloro che sarebbero rimasti a scuola.
Draco stava per salire in quel momento, quando si accorse che anche il suo corpo, ovvero Ginny, stava facendo lo stesso. La ragazza, sentendo la voce di suo fratello chiamarla, si voltò e lo fissò.
<< Salutami tutti a casa, Ginny, ok? >> chiese Ron, mentre dietro di lui Harry e Hermione salutavano Draco con la mano. Ma il ragazzo non stava ascoltando… era intento a fissare Ginny, che se ne accorse. Lui fece un lieve cenno con il capo, in segno di saluto e anche di buona fortuna, al quale lei sorrise; dopodiché Draco salì sul treno con Ron dietro che lo richiamava insistentemente.

*



Intanto…
<< Ho bisogno che tu trovi il modo di fare quella cosa di cui abbiamo parlato… >> disse l’anziano.
<< Sì, signore... cercherò di non deluderla… >> rispose l’altro uomo.
<< Grazie… >>
L’uomo più giovane uscì e il vecchio mago si alzò in piedi, volgendo il proprio sguardo verso la finestra chiusa.
<< Speriamo.. che vada tutto bene… >> sussurrò tristemente.

*


Era pomeriggio inoltrato e si era già fatto buio, essendo in periodo invernale. Mancava poco più di mezz’ora all’arrivo alla stazione di Londra, quando una ragazza con folti capelli rossi uscì dal suo scompartimento, diretta verso il fondo del treno, dove sapeva avrebbe trovato la persona con cui voleva parlare.
Quando aprì la porta dello scompartimento, Draco vide Ginny, intenta a fissare fuori dal finestrino, lo sguardo spento, perso. Il ragazzo chiuse la porta, abbassò le tendine, giusto per non farsi vedere da nessuno, e si sedette sul sedile di fronte alla ragazza, la quale non si era ancora accorta di nulla.
<< Ehi… >> la chiamò lui, ma lei sembrò non sentirlo. << Weasley?? >> riprovò, a voce un po’ più alta. In quel momento, Draco notò lo sguardo di Ginny posarsi su di lui e un accenno di sorriso comparire sul volto pallido.
<< Credevo avessimo cominciato a chiamarci per nome e smetterla con il cognome… >>
Lui sbuffò. << Ora che sei tornata tra di noi comuni mortali, rispondi a una mia domanda >> disse Draco.
Lei roteò gli occhi. << Chiedere “Per favore” è troppo difficile, vero? >>
<< Cerca di non montarti la testa, adesso… sei fortunata ad avermi sentito pronunciare una parola di ringraziamento… accontentati di questo, Ginevra… >>
<< D’accordo, Draco… >> rispose lei, con un sorrisetto. << Allora? >>
<< Allora cosa? >> domandò lui.
<< Che cosa volevi chiedermi? >> chiese lei, sbuffando.
<< Oh, giusto… chi viene a prenderti… cioè... a prendermi alla stazione? >>
<< Mia madre e forse mio fratello Bill… >> rispose lei. << E chi viene a prendere me? >>
<< Mia madre… >> Lei annuì. << Ricordati che se hai bisogno di qualcosa, se vuoi sapere dov’è la mia stanza, perché sicuramente ti perderai un miliardo di volte, basta che chiedi ad un elfo domestico… però stai attenta a Riel… se scopre che tu non sei me, si metterà a piangere disperata e a sbattere la testa contro il muro, dandosi la colpa di tutto… >> disse Draco, roteando gli occhi.
<< O-Ok… >> rispose lei, con un sorriso stiracchiato al solo pensiero del piccolo elfo. Poi pensando ad Hermione, Ginny iniziò a ridacchiare.
<< Che hai da ridere? >> chiese Draco, alzando un sopracciglio.
<< Stavo pensando alla faccia che Hermione farebbe se vedesse il tuo elfo domestico disperarsi per te… >>
<< Oh, sì… quella sua strana roba… come si chiama?... crepa? >> chiese Draco.
<< No, no! Non si chiama crepa! Si chiama C.R.E.P.A.! >> rispose Ginny, imitando Hermione.
<< La Granger è decisamente fuori di testa… >> disse Draco, scuotendo la testa divertito.
<< No, non è vero! È solo una ragazza particolare, estremamente intelligente e piena di buona volontà! >> rispose Ginny, guardando storto Draco.
<< Sì, sì… >> disse Draco, senza smettere di ridacchiare.
Ginny sbuffò e spostò nuovamente il suo sguardo all’esterno…
Londra è sempre più vicina… , pensò tristemente Ginny.
Draco notò lo sguardo incupito della ragazza. << Ricordati di scrivermi ogni giorno… non dimenticarti mai… >> le ricordò, fissandola serio.
Lei annuì, con un sorriso che voleva essere incoraggiante, ma che uscì sbilenco e piuttosto disperato.
<< Dimmi… dimmi che andrà tutto bene… dimmi che lui non scoprirà niente… ti prego… >> sussurrò lei, disperatamente.
Lui prese le mani di lei tra le sue, stringendogliele forte e fissandola deciso. << Andrà bene… non scoprirà niente… >> le disse. << Andrà bene >> ripeté, cercando di convincere più sé stesso che Ginny.
Lei annuì.
In quel momento, nella cabina risuonò una voce che annunciava che in cinque minuti, sarebbero giunti alla stazione di King’s Cross.
<< Devo andare… >> disse lui, alzandosi.
<< Buone vacanze… e comportati bene con la mia famiglia, chiaro? >> disse lei, cercando di mostrarsi allegra.
<< Va bene, va bene… prometto che non offenderò nessuno! >> disse lui, sbuffando.
<< Vedi di mantenere la tua promessa, chiaro? >>
<< Sono un Malfoy… e i Malfoy mantengono sempre le promesse >> rispose lui, con un ghignetto.
Lei accennò un sorriso. Dopodiché lui uscì, salutandola con un gesto della mano.



Allora? ^__^ Sono o non sono brava, eh? Ho aggiornato presto, vero?? ^____^
Be’… in effetti, questo è dovuto al fatto che sabato 18 parto per il mare e non torno per un paio di settimane… -_-“” se no, avreste dovuto aspettare ancora un poco ^^”””
Ma non parliamo di questo ora! /me cerca di cambiare argomento/
Avete visto che ho inserito un altro personaggio nella storia? *_* Chi mi dice chi potrà mai essere?? Si accettano scommesse! XD Comunque ricomparirà nel capitolo nono che avrà titolo: Vacanze... Weasley! XD
Adesso devo ringraziare quei tessori che hanno commentato il capitolo settimo! Ahaha! *me ha un attacco di sclero dovuto a non si sa che cosa*

_Kristel_: Sono contentissima che ti sia piaciuto il capitolo! ^^ Spero valga lo stesso per questo!
Comunque, non ti devi preoccupare: non abbandonerò mai questa storia, non lo faccio mai (a parte una volta, ma quella storia faceva decisamente schifo… -_-“”).
Ti scongiuro! Niente minacce di morteee!! ç_ç Non vedi che occhioni supplichevoli che ho???? Non ti dispiacerebbe tantissimo fare del mare a una povera disgraziata autrice? (*__* la tattica della povera autrice disgraziata funziona sempre… che brava Slytherin che sono… ^^ nd pensiero di Miyu) ………………………………….perché il mio pensiero è scritto qui? °-° E-Ehi.. n-no, Kristel! Stavo shcerzandooo!! Non era una tatticaaa! Sono davvero una povera autrice disgraziataaaaaaa ç__ç *Me fugge*

Eoril: Ciao tesssorooo!!! ^________________________^ sono contenta che ti piaccia così tanto!! ^____^ *Me salta di gioia… me picchia il piede contro la cyclette… me si da della cretina e decide di starsene seduta -_-“”*
Spero ti piaccia anche questo chap! *___*

Tiziana: Be’, noi ci siamo già sentite su BadTeste, in verità… quindi non credo di aver molto da dirti… ^^ solo un immenso GRAZIE per avermi contattata, nonostante io sia mancata così tanto da BadTaste… ^^
Ma davvero secondo te era corto il capitolo? °-° Di lunghezza è uguale agli altri… °-° Mah…


Ok, ho finito… ^^……………………………….. ç_ç di giàààà?? Ma come? Così pochi?? Uff… *me cade in depressione acuta*

Spero che almeno ci sia tanta gente che legge quello che scrivo, anche se alla fine non commenta… ç_ç datemi un segno, please… anche solo una righetta… non ho bisogno di commenti immensi: mi basta anche un “Brava” o “Non mi piace” o anhce “…” se siete senza paroleee!!! ç_ç ma vi pregoooooo ç_ç


Un bacione e buone vacanze a tutti ç_ç


Miyuncina

  
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