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Autore: salf    20/11/2009    1 recensioni
Storia arrivata quarta al Wolf's Pack Contest.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La storia è arrrivata quarta al Wolf's pack contest.
La dedico alle mie sorelline: Anna e Ilaria che in tutti questi anni mi hanno soppotato e supportato.
Stefy

Titolo: Sorelle
Tipologia: one shot
Genere: romantico
Avvertimenti: generale
Rating: verde
Note dell’autore:
Introduzione alla storia: era da un po’ che il personaggio di Emily stuzzicava la mia immaginazione: mi chiedevo come fosse andato quel weekend in cui Sam ha avuto l’imprinting con lei, soprattutto mi chiedevo come l’avrebbe presa Leah

Quando l’ho visto per la prima volta era insieme a lei e ho pensato che era passabile e se non fosse stato il fidanzato della mia miglior amica di certo gli avrei dedicato un pensierino, ma non avrei mai pensato che a distanza di qualche anno lo avrei voluto per me per tutta la mia vita. Forse voluto presuppone una scelta, ma io non avuto la possibilità di scelta in pochi secondi la mia vita è cambiata in modo talmente incredibile che se avessi potuto scegliere non sarebbe stata così perfetta. Tuttavia non dovete pensare alla solita storia d’amore dove due persone si incontrano e si amano e sono felici, abbiamo vissuto anzi viviamo ancora il nostro amore come una colpa, tuttavia come ho gia detto non abbiamo avuto scelta: l’imprinting fa in modo che il tuo corpo e la tua anima vengano completati, solo quella persona è la tua metà, e la tua vita è per sempre legata.
Io e Leah allora eravamo molto unite quasi sorelle, vivevamo lontane ma quello non era mai stato un problema anzi era una sfida, credo che i nostri genitori abbiano sempre pagato care le bollette del telefono senza parlare di quello che abbiamo speso in francobolli  ma non importava noi ci sentivamo come sorelle.
Siamo state sorelle fino a quel giorno, quel maledetto giorno in cui la mia favola ebbe inizio.
Dopo quasi un anno che non ci vedevamo siamo riuscite a convincere i nostri genitori a lasciarci vedere, spesso era lei a venire da noi qualche giorno durante le vacanze di natale o quelle estive ma questa volta sarei andata io da lei. Per settimane io e Leah avevamo fatto progetti ma alla fine avevamo organizzato la giornata: sveglia tardi, colazione, spiaggia se c’era il sole altrimenti chiacchiere, pranzo, spiaggia o chiacchiere dipendendo dal tempo, cena e chiacchiere; le avevo chiesto se a Sam avrebbe dato fastidio non vederla tutti i giorni ma lei mi disse: “non preoccuparti è un periodo che sta sempre male,  esce poco quindi ci vediamo poco, gli farà piacere sapere che non gli starò addosso tutto il giorno se ci sei tu a impegnarmi.”
La fortuna fu dalla nostra parte visto che stranamente il tempo era stato bello permettendoci di andare in spiaggia durante il sabato, ma vedevo che a Leah mancava Sam, lo capivo dai suoi occhi: lei poteva dire quello che voleva ma io la conoscevo molto bene ci sentivamo sorelle proprio per questo.
“Perché non inviti Sam a pranzo da tuoi domani cosi potete stare insieme”. Ovviamente Leah era entusiasta dell’idea e mi ha chiesto di fare la torta, mi è sempre piaciuto cucinare e la mia specialità erano i muffin ma per il pranzo di domenica avevo preparato una torta Sacher che sapevo piaceva a mio zio Harry.
Purtroppo come ho detto non ho scelto, ma sono stata scelta. Quella mattina io e Seth eravamo andati insieme a comprare le ultime cose per il pranzo al supermercato. Prima di andare a casa avevo voluto fare una passeggiata sulla spiaggia mentre Seth era tornato a casa.
Quando arrivai erano gia tutti a tavola, entrai nella sala da pranzo: lui era seduto di spalle alla porta e si alzò per salutarmi. Bastò un secondo o forse meno, i nostri occhi si sono incontrati e ho visto la nostra vita insieme, volevo abbracciarlo e baciarlo, ma poi senti la voce di Leah e mi sentì in colpa.
“Ti ricordi di Emliy mia cugina, è venuta a trovarmi, lui è Sam”. Il sorriso di Leah era pieno di amore.
Sam mi porse la mano per stringere la mia e sentì un calore immenso invadermi, non volevo lasciare la sua mano. I suoi occhi non lasciavano i miei anzi continuavano a fissarmi, avrei dovuto sentirmi in imbarazzo ma non riuscivo. Mentre i nostri sguardi erano ancora incatenati avevo deciso il colore delle tende del salotto e nomi per i nostri figli.
La voce di Leah mi riporto alla realtà: “Emily ti siedi qui vicino a Seth” forse mi sbagliavo ma il tono della sua voce era diverso da prima mi dava l’impressione di essere contrariato. Ci sedemmo a tavola e non riuscivo a smettere di fissarlo, anche lui però non lasciava i miei occhi.
Tutti a tavola chiacchieravano noi invece chiusi nella nostra bolla continuavamo a guardarci.
Sentivo Leah chiedergli qualcosa e Sam che rispondeva a monosillabi. Arrivò il momento del dolce e mia zia si complimentò con me per la torta e Sam mi disse che non aveva mai mangiato una torta cosi buona. Del resto ricordo solo le urla di Leah che si buttava su di me e qualcuno che l’allontanava e Sam che mi portava fuori di casa. Da quel momento non ci separammo più.
Ho trovato l’amore ma ho perso mia sorella, la mia unica sorella.  Leah per anni non mi rivolse la parola e quelle volte in cui ci incontravamo nella riserva si girava dall’ altra parte. Da quel giorno ho vissuto con Sam tutto, non potevamo comunicare con il pensiero come poteva lui con lei, ma a noi bastava uno sguardo. A entrambi mancava Leah, anche se lui non mi aveva mai detto l’amore che aveva provato per lei era profondo e vero, e il senso di colpa per aver avuto l’imprinting con me e non con lei lo aveva tormentato e perseguitato, anche dopo il suo ingresso nel branco lei non era mai venuta a casa nostra e aveva sempre cercato di mantenere le distanze tra lei i ragazzi.
Una sera Leah bussò alla nostra porta: Sam era di ronda e sapevo che Seth era con lui. E’ successo qualcosa pensai. Entrò nella mia cucina e si guardò intorno, vedendo il mio sguardo mi mormora qualcosa come non ti preoccupare stanno tutti bene
“Vuoi un caffé e un muffin, gli ho fatti oggi pomeriggio di norma quando i ragazzi tornano dai loro giri sono sempre affamati” le porgo una tazza vuota e indico il vassoi che trabocca di dolcetti.
“No, grazie.” i suoi occhi mi guardano nel modo peggiore che io conosca: mi guardano ma mi mostrano indifferenza.
“Leah io volevo chiederti scusa per…”
“Non dire ciò che non pensi”, la sua voce è dura e poi si avvicinò a me e mi accarezzò il viso dove Sam mi aveva ferito, per un attimo ho visto compassione nei suoi occhi e poi mi abbracciò.
Senza dire una parola uscì.
Ho ritrovato mia sorella in quel abbraccio e mi sentì di nuovo completa.


Ps: sono gradite recensioni.
  
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