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Autore: DreamWriter    22/11/2009    1 recensioni
La Terra è apparentemente tranquilla. Ma gli Umani non possono sapere che nel Mondo della Notte si sta combattendo una devastante guerra fra Vampiri e Licantropi alleati con altri esseri della notte. Dov’è realmente custodita la Porpora Divina capace di rendere immortali e potenti? Il re Vlad IX, sovrano del regno di Emox, abitato dai Vampiri, riuscirà finalmente a trovare un accordo di pace con i Licantropi? Cosa succederà se la pace non dovesse arrivare? E gli Umani saranno al sicuro sotto la protezione degli Angeli? Storia di lotte, intrighi e amori ambientata in un mondo parallelo. Spero che vi appassionerete e spero che leggendo lasciate qualche commento per aiutare a migliorarmi. È la prima volta che scrivo un racconto sovrannaturale…speriamo bene! [REVISIONATI E CORRETTI PROLOGO E PRIMO CAPITOLO]  
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II

“Almeno ci restituiranno il corpo?” chiese la regina Maya, che aveva ormai consumato tutte le sue lacrime. Vlad diede un rapido sguardo alla lettera. “No: hanno scritto che il corpo è stato disonorato e poi bruciato e le ceneri disperse in un letamaio” rispose con gli occhi rossi.
I Licantropi avevano liberato un messaggero Vampiro per farlo tornare in patria a comunicare al principe Vlad, con una lettera scritta da Khan in persona, l’uccisione del re Vlad. Purtroppo era una notizia scontata. “Nella lettera c’è scritto anche che la Stella di Sangue è stata presa da Khan il Selvaggio che la farà modellare da alcuni artisti locali per renderla un nuovo simbolo della lotta fra Vampiri e Licantropi” aggiunse Vlad. “E pensare che tuo padre andava fiero di quella Stella…ora invece diventerà un simbolo di odio” scosse la testa Maya. “Quello che mi stupisce è come mai Khan il Selvaggio prova tanto odio nei nostri confronti? In fondo è un Vampicantropo…sua madre poi era una Vampira” esclamò Vlad. “Sai benissimo che i Vampicantropi prendono le caratteristiche dei Licantropi…e che anzi sono proprio quelli che ci odiano di più perché dicono che per colpa nostra non hanno un’identità definita…e poi la madre Khan non l’ha mai conosciuta: fu uccisa da suo padre e dalla gente del suo villaggio…” rispose Maya. “E perché? Il padre di Khan non l’amava?” domandò Vlad. “Certo che non l’amava: era solo una prigioniera di guerra e lui l’aveva messa incinta per sfregio…una volta nato Khan la Vampira non serviva più e l’hanno uccisa” rispose Maya. “Papà voleva evitare proprio i comportamenti del genere, voleva che fra Vampiri e Licantropi non ci fosse più odio…e io continuerò il suo progetto” affermò Vlad. “Divenire re in questo momento è un grosso rischio e una grossa responsabilità: tu te la senti?” domandò Maya. “Madre, io sono stato educato fin da piccolo ad essere re ed è arrivato il momento di mettere in pratica tutti gli insegnamenti appresi” rispose Vlad. “Soffrirei se anche a te succedesse qualcosa” disse Maya. Vlad strinse le mani della madre. “E io soffrirei nel vederti soffrire…ma so che ancora di più soffrirei nel vedere il mio regno andare a rotoli senza poter fare nulla: diventerò re e lotterò fino alla fine” esclamò Vlad. “Tuo padre sarebbe stato fiero di te ma…ricordati che sei ancora in tempo per rinunciare alla tua carica: se scegli di ritirarti sarà nominato al tuo posto il migliore fra i Warrier” cercò di distoglierlo dalla sua decisione Maya. “Madre, so che se non andassi io al trono ci sarebbero i sostituti pronti, ma non posso comportarmi da vigliacco, non dopo l’insegnamento di papà” replicò Vlad. “Ecco, visto che non hai mostrato alcun segno di cedimento o di paura non mi resta altro da fare che accettare la tua decisione: domani stesso sarai nominato nuovo sovrano di Emox!” esclamò Maya accarezzando i capelli del figlio.

“Khan, ti ricordo che domani si terrà la riunione dei capi tribù” diede l’avviso Emanuel. Khan sbuffò. “E’ solo una buffonata per perdere tempo! Tanto si sa che in quell’occasione ci diciamo tutti belle parole e che una volta tornati ai villaggi organizziamo dei piani per farci la guerra fra di noi!” disse. “sarà pure una buffonata ma è opportuno lo stesso andarci” notò Emanuel. “Sì, certo che ci andrò…chi presiederà stavolta la riunione?” domandò Khan. “Mexis, il capo della tribù dei Rives” rispose Emanuel. “Mexis è un ignorante!” esclamò Khan. “Perché?” domandò Emanuel. “Perché apparte la forza non possiede null’altro: non sa ragionare e ha poco ingegno…questo è il motivo per cui la sua tribù resta sempre ai margini” rispose Khan. Emanuel annuì. “E poi è un debole: si fa troppo assoggettare dai suoi Predatori: non durerà a lungo come capo” aggiunse Khan. “Già…ma poi il solo fatto che sia stato l’unico dei capi tribù ad andare incontro alle richieste di re Vlad VIII cercando la pace coi Vampiri lo rende un disonore per tutta la tribù!” disse Emanuel. “Ecco: questo è un elemento su cui ci sarà da discutere domani! Potrei addirittura riuscire a farlo scacciare e a prendere il suo posto nella tribù! Così noi Epoos, unendoci con i Rives, diverremmo ancora più numerosi!” rifletté ad alta voce Khan. “Ma come fanno a venirti sempre queste idee brillanti?” domandò Emanuel. “Semplice: io non sono un ignorante come Mexis!” rispose Khan.   

   
 
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