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Autore: potterfanlalla17    26/11/2009    6 recensioni
Ciao a tutti...questa è la mia prima DRaco/Hermione. Scritta e dedicata a Hily, la mia sorellinadolce che per prima mi ha fatto scoprire questa coppia inedita. Essendo la mia prima storia su questa coppia vi chiedo un po' di clemenza...non conosco molto bene questo pairing e ho cercato di rendere la storia più credibile possibile. Siamo al quarto anno, durante il Torneo Tremaghi. Ron ha appena chiesto a Hermione di accompagnarlo al Ballo del Ceppo, ma lo ha fatto nel modo maldestro che tutti conosciamo. Come reagirà Hermione? In questa storia c'è anche la coppia Harry/Ginny...anche loro alle prese con il loro amore che nasce. Come è evidente non seguirò gli avvenimenti della Rowling...spero mi perdonerà per questo! Buona lettura e...recensite. Grazie.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Ron
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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IL MATRIMONIO DI HERMIONE

 

Ritornare a Malfoy Manor dopo quello che in quel posto aveva passato era stato difficile e doloroso. Ma Harry doveva farlo, per Draco e per Hermione. Teneva a lei molto più di quanto avesse dato a vedere in quegli anni e non poteva permettere che si sposasse con Jesse. Lei amava Draco e se l’unico modo per renderla felice era affrontare di nuovo i Malfoy, lo avrebbe fatto.

Harry attese qualche minuto nascosto fuori dal cancello della grande e cupa casa. Aspettava che Lucius se ne andasse al lavoro per poter restare da solo con Narcissa. Lei era la sola che poteva aiutarlo, che poteva avere a cuore il futuro e la felicità di Draco.

Vide Lucius uscire di casa e salutare la moglie con un cenno del capo e dirigersi verso il cancello. Harry attese in silenzio e quando vide Malfoy smaterializzarsi attraversò il grande giardino e bussò alla porta pensando nel frattempo a cosa avrebbe detto. All’improvviso si sentì stupido per quello che aveva pensato di fare. Come poteva Narcissa Malfoy starlo a sentire? Harry era probabilmente la persona che Narcissa odiava di più al mondo. Harry aveva sconfitto l’Oscuro Signore per ben due volte portando i Malfoy per ben due volte davanti al Wizengamot. Avevano rischiato di finire ad Azkaban per causa sua. E soprattutto per lui Draco aveva tradito la sua famiglia. Ma era tardi per avere ripensamenti. Oramai doveva andare fino in fondo.

-Buongiorno signora Malfoy. Le posso parlare?

-Potter? Non credo che abbiamo qualcosa da dirci..- rispose la donna aprendo la porta e vedendo il volto del giovane mago davanti a lei.

-Si tratta di suo figlio, Draco.

Harry sperava che sentire il nome del ragazzo avrebbe scosso almeno un poco la donna. E infatti Narcissa sentendo il nome di Draco ebbe un fremito. Dopo un lunghissimo istante si fece da parte lasciando intendere ad Harry che poteva entrare.

Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e si infilò nel salotto buio che ricordava molto bene.

-Allora Potter! Che cosa vuoi?

-Vorrei chiederle un favore, signora.

Harry aveva deciso di andare diritto al punto. Non aveva né la voglia né la capacità di cercare di ammorbidire Narcissa. E soprattutto non voleva restare in quella casa per troppo tempo. Un senso di oppressione lo avvolgeva respirando quell’aria. Si sentiva soffocare.

-Un favore? Da me?- Narcissa sogghignò malignamente e Harry comprese da chi aveva ereditato Draco quel sorriso che tanto lo faceva infuriare.

-Sì…solo lei può salvare Draco. È tornato. So dove si trova e so che noi due siamo i soli che possiamo provare la sua innocenza.

-Non so di cosa stai parlando…e non mi interessa sapere dove è Draco- rispose fredda la donna.

-Non le credo! Se davvero non le importasse di lui non mi avrebbe fatto entrare e….non avrebbe impedito a Lucius di ucciderlo quando ne ha avuto l’occasione.

Quella frase fece capire a Narcissa che Harry aveva davvero parlato con suo figlio. Solo lui poteva sapere cosa era successo qual dannato giorno in cui Lucius aveva scoperto del tradimento del figlio.

-Io non posso fare niente per lui, mi dispiace!

-Non è vero! Dica piuttosto che non vuole farlo perché ha paura della reazione di suo marito!

-E cosa cambierebbe? Il punto è che non posso aiutare mio figlio! Dovrà cavarsela da solo!

-Ma lei è sua madre! Come può lasciare che soffra per il resto della sua vita?- per la prima volta da quando era lì, Harry sentì il desiderio impellente di prendere la bacchetta e minacciare quella donna glaciale. Come poteva abbandonare un figlio, il suo unico figlio nel momento in cui lui aveva più bisogno di lei?

-Sono sua madre ma quello che ha fatto…

-Cosa ha fatto di così orribile? Ha solo scelto si schierarsi dalla parte giusta! Senza il suo aiuto probabilmente tutti voi ora sareste morti! Crede davvero che Voldemort avrebbe risparmiato i servitori che lo aveva tradito quattordici anni prima? Vi ha usato…ha usato la vostra casa, ha messo in pericolo la vostra vita e lui non si è mai esposto! E Draco ha impedito che voi vi autodistruggeste! Come può essere così crudele con lui?

Narcissa respirava a fatica. Le sue pupille erano dilatate per la tensione. Come si permetteva quello stupido ragazzino di parlale in quel modo? Non sapeva che lei era Narcissa Malfoy?

-Mi ascolti, la prego! Ho bisogno che lei testimoni a favore di Draco! Se le sue parole confermeranno le mie Draco verrà prosciolto da ogni accusa! Ora si trova ad Azkaban…

-E’ solo uno sciocco! Si è fatto catturare per nulla!

-No! Si è costituito per amore! Per amore di Hermione!

A quel nome Narcissa sussultò con orrore. Ancora quella mezzosangue!

-Cosa c’entra quella ragazza?

-Hermione sa per sposarsi…e l’unico modo che Draco ha per impedirlo era di confessare la verità. Solo così può sperare di riconquistarla…

-E tu vorresti che io mi presti a vedere mio figlio sposato con una mezzosangue?

-NO! Io vorrei che lei si sforzasse per vedere suo figlio felice! È questo che una vera madre dovrebbe fare!

-Come osi? Piccolo insolente…

-Io oso eccome! Lei sta privando suo figlio dell’unica cosa che potrebbe concedergli la voglia di affrontare quell’infermo che è Azkaban!!! Lei è una donna mostruosa! Capisco perché Draco non ha remore per avervi tradito!

-ORA BASTA!- urlò la donna sull’orlo delle lacrime. – non dire un’altra parola Potter!

-Non si preoccupi…me ne vado! Draco aveva ragione….mi aveva detto che sarebbe stato inutile parlare con lei…

E senza aggiungere una sola parola uscì da quella casa sbattendo la porta. E lasciando Narcissa esausta e provata da quella discussione. Davvero Draco aveva detto quello? Davvero pensava che sua madre non lo amasse abbastanza? All’improvviso una dolorosa fitta al cuore la trafisse. Si accasciò a terra con un respiro affannoso. Era troppo. Non poteva sopportare anche questa sofferenza. Non poteva e non voleva…che cosa le restava da fare?

 

 

-Io non posso credere che tuo marito mi abbia fatto una cosa del genere!- Hermione era furiosa. Draco era spuntato il giorno prima del suo matrimonio con Jesse e ora era più confusa che mai. E quella assurda storia…Draco l’aveva lasciata per proteggerla! Ma cosa era preso a Harry? Si era bevuto il cervello? Certo se fosse stato vero….se davvero Draco l’aveva lasciata solo per amore…forse l’amava ancora. Ma che cosa andava a pensare? Era tutta una burla! L’ennesimo tentativo di salvarsi la pelle, ecco cos’era! E lei non ci sarebbe cascata come un’idiota! Non avrebbe buttato all’aria il suo matrimonio per questo!

-Mione…perché non dai a Harry e Draco una chanche!

-Non dirmi che gli credi anche tu, Gin!- sbottò Hermione richiamata dai suoi pensieri.

-Non lo so…non so cosa pensare, Hermione! Però non credi che dovresti rimandare le nozze?

-Che cosa?- sibilò Hermione, gli occhi ridotti a due fessure.

-Sì, insomma…Mi sembra che il ritorno di Draco non ti abbia lasciata indifferente. Forse dovresti riflettere su questo…- Ginny era quanto mai convinta che l’amica stesse facendo l’errore più colossale della sua vita. Lo era già prima del ritorno di Draco, ma ora ne era davvero certa. Quando Draco era tornato, Hermione si era rifiutata di incontrarlo, ma era corsa subito da Ginny per chiedere consiglio all’amica. E in quell’occasione Ginny aveva capito che Hermione non avrebbe mai dimenticato Draco e che Jesse era solo un ripiego.

-Ci ho pensato bene, Gin! Cosa credi? Che io mi sposi così, senza pensarci?

-Non ho mai detto questo, mi sembra…dico solo che ora le cose sono cambiate. C’è un nuovo elemento di cui dovresti considerare l’esistenza!- la rossa non avrebbe mollato la presa tanto facilmente e questo fu chiaro ad Hermione che sospirò sempre più irritata.

-Io mi sposo fra un’ora Ginny. Mi sposo con Jesse. Amo Jesse e so che lui ama me. Fine della discussione. Draco è solo un ricordo del passato.

-No che non lo è! Lo sai tu e lo so io! Puoi prenderti in giro quanto vuoi Hermione, ma sai meglio di me che tutto questo è un errore. Farai soffrire Jesse e soffrirai anche tu..intrappolata in un matrimonio che non vuoi, con un uomo che non ami!

Dove aveva trovato il coraggio per dire tutto quello? Erano parole dure e amare, ma Ginny era assolutamente convinta che era di questo che Hermione aveva bisogno in quel momento. Sincerità.

-IO AMO JESSE!- urlò la riccia sull’orlo di una crisi di nervi.

-Gli vuoi bene…ma non lo ami. E non lo amerai mai! Perché non è Draco…sei una stupida, Herm! Sei stupida e cieca!- e Ginny dicendo questo prese la sua borsa e si avviò verso al porta della stanza in cui Hermione si stava preparando.

-Dove vai?- chiese brusca la riccia.

-Me ne vado…non starò qui ad assistere mentre ti fai del male da sola! Auguri Hermione!

 

 

L’aveva davvero fatto? Ginny se n’era andata veramente? Non poteva crederci, la sua migliore amica la stava abbandonando proprio nel momento in cui aveva più bisogno di lei. Perché non capiva? Hermione era così confusa! Da un lato Jesse e la sicurezza di un uomo che non l’avrebbe ami tradita. Dall’altra Draco, l’unico uomo che avesse mai amato. Ma la spaventava questo sentimento. Era troppo orgogliosa per ammetterlo, ma era così! Aveva paura di credere a quanto Harry le aveva detto…e se Draco l’avesse ferita di nuovo? Sarebbe riuscita a superarlo un’altra volta? No. Decisamente no.

Toc toc. Qualcuno aveva bussato alla porta richiamando Hermione dai suoi tormenti.

-Avanti!- disse Hermione convinta che fosse Ginny che pentita tornava sui suoi passi.

-Buongiorno, signorina Granger- una voce gelida e nota parlò alle spalle della riccia.

-Si…signora Malfoy. Che ci fa lei qui?

L’ultimo colloquio tra le due non era stato molto positivo per Hermione anche se poteva ricordare esattamente come Draco l’aveva consolata in quell’occasione. Avevano fatto l’amore per la prima volta. E una morsa allo stomaco la fece gemere di dolore.

-Vorrei parlarti, se non ti dispiace…

-Parlarmi? E cosa può volermi dire di così importante da non poter aspettare almeno qualche giorno? Forse non l’ha notato, ma sto per sposarmi.

-L’ho notato, grazie. E sono qui per impedirti di fare un errore. Devi ascoltarmi Hermione, o passerai il resto della tua vita a pentirtene.

 

 

Ci siamo quasi…siamo quasi alla fine di questa storia! Come è comprensibile Hermione non può fidarsi subito di Draco…non dopo come lui l’ha trattata! E di nuovo tocca a Narcissa fare qualcosa…riuscirà a convincere Hermione?

Vi aspetto al prossimo capitolo “E vissero tutti felici e contenti?”…e recensite!!!

   
 
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