Eccomi
qui ad augurarvi un Buon Sabato^^. Sinceramente oggi ero indecisa se pubblicare
o meno, devo essere sincera son rimasta un po’ delusa dal numero di recensioni
dello scorso capitolo. Ovviamente
ringrazio infinitamente le ragazze che hanno recensito, siete state fantastiche
e adoro leggere il vostro parere, spero che continuate a farlo, però
onestamente mi aspettavo di leggere qualche recensione in più…e
poi ripiombo nei miei interrogativi O.o . Ma per caso
non vi è piaciuto?? Sono stata troppo sdolcinata?? Preferivate qualcosa di più
dolce o qualcosa di più spinto … Beh direi che ormai per lo scorso capitolo è
andata, ma mi farebbe piacere sentire il vostro parere, pur avendo un bel po’
di capitoli già pronti (diciamo un bel po’ U.ù )
potrei sempre modificarli… o lasciarli li per come stanno…Vedremo !!!
Ok
come al solito un saluto davvero speciale va alla mia Saretta,
che oramai tutti conoscete come la mia Beta, e a Flo
il mio altro tesoro^^ ragazze vi voglio davvero bene ♥♥♥.
P.s
la foto di questo capitolo vi sembrerà un po’ particolare ma leggendo capirete
^^ sotto ne troverete un’altra anche essa speciale
Capitolo
10 Ashley
Jay,
Amanda o Adam?
Quella
notte trascorsa con Jackson era stata la più bella della mia vita, ero persino
divertita dalle battute dei suoi amici, tanto che lo provocai un po’ -Tranquillo, stavano solo scherzando! E poi
avevano ragione, non si può certo dire che stanotte abbiamo dormito tanto!-
dissi scherzosa riuscendo a farlo sorridere.
Gli diedi un
bacio e poi scappai per le scale, correndo verso la sua stanza, lo sentii
lanciarsi al mio inseguimento e poi
raggiungermi in camera buttandomi sul letto per continuare a giocare
insieme. Dopo un paio di coccole e una doccia veloce, visto che stavamo morendo
entrambi di fame, uscimmo di casa diretti al primo Café disponibile. In sella
alla moto, avvinghiata alla sua schiena, mi sentivo davvero felice; dopo la
colazione andammo a fare un giro sulla spiaggia, finimmo col rotolarci sulla
sabbia giocando ancora come due ragazzini, ed era proprio cosi che mi sentivo,
come un’adolescente di fronte al suo primo amore.
Ovviamente
dovevamo limitarci con le effusioni, scherzare in pubblico era una cosa, ma
baciarci, e soprattutto venire fotografati in quei momenti, sarebbe stato
difficile da giustificare con una frase
come “una semplice amicizia”.
Così
ben presto, stanchi di scambiarci sguardi carichi di desiderio, finimmo per
trascorrere il resto della domenica in casa mia, anche se in realtà passammo
più tempo nella mia camera da letto che nel resto della casa. La settimana
successiva fu qualcosa di unico, passammo la maggior parte del tempo libero stando
insieme, ovviamente per sfuggire ai paparazzi eravamo costretti a rimanere in
casa, ma non era affatto un sacrificio, anzi.
Molto spesso uscivamo ancora con Nikki, Rob,
Kellan e Kris, ma diversamente da prima, finivamo quasi sempre per concluderle
o nella mia camera da letto, il più delle volte, o, più raramente, nella sua,
il che non mi dispiaceva affatto. Era bello potersi lasciare andare liberamente
in casa con lui, senza preoccuparsi della possibilità di trovarsi di fronte ad
un paparazzo, o dover sfuggire alle battute dei suoi amici che, anche se
divertenti erano comunque imbarazzanti. Era bello addormentarsi tra le sue
braccia, sentire il suo profumo sul cuscino e sentirmi finalmente completa.
I
giorni trascorrevano veloci e noi scoprivamo di stare bene insieme ogni giorno
di più: avevo scoperto in Jackson un favoloso cuoco, anche se avrei dovuto
aspettarmelo vista la bravura che dimostrava in tutto quello che faceva. Quasi
tutte le mattine mi viziava portandomi la colazione al letto, preparandomi
frittelle, uova, toast... di tutto insomma. Ciò accadeva soprattutto in quelle
rare mattine in cui ci trovavamo a casa sua, sospettavo che in quei casi però
lo facesse più per gelosia che per viziarmi: non sopportava che i suoi amici
potessero vedermi in deshabillé ma non mi lamentavo affatto.
Una sera in cui
i ragazzi non c’erano mi costrinse in un angolo della sua cucina ad osservarlo
mentre mi preparava la cena; guardandolo appoggiata ad un mobile l’avevo
trovato dannatamente sexy, aveva le maniche della camicia arrotolate sul
bicipite e uno strofinaccio appoggiato sulla spalla per pulirsi le mani, i
capelli gli ricadevano sulla fronte e mettevano in risalto il suo profilo
perfetto e quelle labbra assolutamente irresistibili, mi ero spostata dal
mobile e gli ero andata incontro e, inutile dirlo, anche quella sera avevamo
finito per cenare molto tardi.
Mi
sentivo in paradiso, non avevo bisogno di nient’altro: avevo accanto a me
l’uomo dei miei sogni, il lavoro andava bene, tra servizi fotografici, interviste
e provini, ogni giorno c’era sempre qualcosa da fare, e anche Jackson era
concentrato sulla sua carriera, aveva ricevuto proposte per vari film e, in
quelle settimane, aveva recitato in un episodio di Criminal Minds, una serie
televisiva in cui un gruppo di poliziotti specializzati nell’analisi
psicologica delle menti criminali gira l’America, cercando di trovare i
colpevoli dei delitti che avvengono.
“Per ogni puntata un crimine, molto spesso un
omicidio o una serie di omicidi, e per ogni crimine un colpevole”, era stata
questa la frase esatta che mi aveva detto parlandomi di questo suo ultimo
lavoro. Prendere parte a quell’episodio lo aveva elettrizzato tantissimo,
recitare la parte dello psicopatico lo entusiasmava davvero, ogni volta che me
ne parlava il suo sguardo sembrava accendersi di un nuovo entusiasmo e io
adoravo vederlo in quel modo.
Lui era il mio
psicopatico personale ed io non desideravo altro che essere rapita da lui ed
essere sottoposta alle torture che sapeva infliggermi... Se solo ci pensavo, mi
ritrovavo eccitata e tutta rossa in viso, trattenendomi dalla voglia di
saltargli a dosso e fargli vedere quanto fossi psicopatica anch’io...
Così,
quel venerdì, non potei rifiutare di trascorrere la serata con lui a guardare
la puntata che i produttori gli avevano consegnato in anteprima in dvd. Dopo
aver preparato i popcorn e aver indossato il mio pigiama, mi accomodai sul
divano accanto a lui che prima di premere play sul telecomando mi fissò serio -Ti prego sii gentile e se fa troppo schifo dimmelo
in maniera soft. Sono convinto che in alcuni pezzi ti sorprenderà ma potresti
anche rimanere delusa.- mi disse poi.
Io scossi la
testa divertita da quel suo atteggiamento nervoso, -Smettila di fare lo stupido, sono sicura che invece mi piacerà molto-
risposi convinta, lo avevo già visto al
lavoro e sapevo perfettamente che Jackson era un bravissimo attore.
Lui mi sorrise -Io invece sono sicuro che ti sorprenderà! Adesso prometti che non mi
prenderai in giro!- continuò serio lasciandomi sbalordita, non riuscivo a
capire il perché di quella richiesta, perché mai avrei dovuto prenderlo in
giro, comunque finii per acconsentire.
-Ok, prometto che per nessuna ragione ti
prenderò in giro, ma vorrei anche capire perché dovrei. Non è che per caso il
tuo serial killer va in giro vestito da Clown?- chiesi curiosa, iniziando a
mangiare i popcorn.
Lui
sorrise -Diciamo che il mio serial killer
è un po’ particolare- rispose continuando a sorridere e aumentando la mia
curiosità, ovviamente sapevo che non mi avrebbe dato altri dettagli così misi
da parte le centinaia di domande che volevo ancora fargli.
-Avanti dai, che aspetti a far partire il
dvd, mi stai facendo incuriosire troppo!- dissi arricciando il naso e
accoccolandomi accanto a lui.
-Ok! Ricordati che hai promesso però!-
disse semplicemente premendo play e allungando un braccio sulle mie spalle,
rilassandosi anche lui sul divano.
Sullo
schermo del televisore apparvero le mani di una donna di colore, che stringeva
nella destra un accendino e, riflesso su quell’accendino, uno sguardo dagli
occhi verdi; mi sembrò di riconoscere quello sguardo, ma pensai fosse
impossibile, visto che apparteneva ad un’altra donna. La donna di colore fece
accendere una sigaretta all’altra donna e iniziò una conversazione fra le due,
dopodiché, la donna che fumava con il volto quasi oscurato, si rivolse
all’ombra facendo uscire un altro personaggio fino a quel momento rimasto in
disparte.
Non
so perché, ma rimasi colpita dalle labbra della donna con il volto nascosto, mi
sembravano molto familiari e, se proprio dovevo ammetterlo, anche attraenti
decisamente sexy... arrossii di fronte a quel pensiero.
Iniziai a
pensare che forse Jackson era preoccupato di una mia reazione gelosa, magari
aveva dovuto baciare quella donna; mentre guardavo assorta il film mangiando
ogni tanto qualche popcorn, mi resi conto che Jackson ogni tanto mi osservava,
ma non ne capivo il perché. Dopo un paio di minuti partì un flashback di sette
giorni prima che riguardava l’assassinio di un ragazzo la cui colpevole
sembrava essere la stessa donna con il viso coperto dall’ombra e le labbra
sexy.
La scena cambiò
ancora e finalmente apparve lui nei panni di Adam. Appena lo vidi sullo schermo
mi voltai e gli sorrisi, era così carino in quel ruolo, era il tuttofare dell’albergo,
che però sotto ordini del capo faceva anche le pulizie, -Uhm, dovremmo giocare anche noi così, io sono il tuo capo tu ubbidisci!-
gli dissi maliziosa, stuzzicandolo. Lo vidi scuotere la testa e sorridere,
mentre il Jackson sullo schermo riordinava la stanza e scopriva il cadavere del
ragazzo; da lì la storia si spostò ai veri protagonisti del telefilm e poi
partì la sigla con il titolo dell’episodio “Mostri è fantasmi dell’anima”:
titolo molto promettente. Poi i nomi dei protagonisti e, sotto la scritta Guest
starring, in bella mostra, comparve il nome di Jackson; quando lo vidi non
potei fare a meno di accarezzargli il torace e sorridergli contenta del suo
lavoro.
Di lì in poi mi
concentrai ancora sulla storia, continuando a seguirla mentre mangiavo popcorn,
ogni tanto lo scoprivo ancora ad osservarmi e a scrutare le mie espressione, puntualmente,
ogni volta rispondevo al suo sguardo scuotendo la testa come a chiedere che c’è?, ma lui tornava a guardare lo
schermo lasciandomi in balia della mia curiosità e dei miei strani istinti
verso quelle labbra. Iniziai a sospettare di star diventando lesbica, non
riuscivo a capire come fosse possibile che quelle labbra mi avessero colpita e
affascinata a quel modo; mentre guardavo lo schermo seguendo la trama
dell’episodio, osservando il modo perfetto in cui Jackson interpretava il
dolore e il tormento del personaggio che impersonava, la confusione e la paura
di una mente tormentata, ero così orgogliosa di lui che mi tornarono alla mente
le sue premesse prima di farmi vedere l’episodio, ancora confusa dalle sue
parole mi chiedevo perché mai mi avesse chiesto di non prenderlo in giro, e
soprattutto perche lo avrei dovuto fare.
Poi
finalmente, verso la fine, tutto mi fu più chiaro, ecco spiegato il motivo
delle sue richieste.
-Adesso prometti che non mi prenderai in
giro?- le sue parole mi tornarono
alla mente chiare e precise come se le avesse pronunciate proprio in quel
secondo e, finalmente, fu chiaro anche il motivo di tanta attrazione e tanta
familiarità con quelle labbra: non era
dovuta ad un mio improvviso cambiamento di gusti, anzi, i miei gusti erano
sempre più chiari a quel punto, visto che quelle splendide labbra appartenevano
a Jackson. Era lui la misteriosa donna con il volto nascosto dall’oscurità, il
suo personaggio infatti aveva sviluppato una doppia personalità, le aveva dato
il nome di Amanda, l’aveva fatta prevalere su Adam, e il colpevole infatti non
era lui, ma la sua doppia personalità. Ero piacevolmente sorpresa dalla bravura
di Jackson nell’interpretare un ruolo così controverso, non perché non fossi
consapevole della sua bravura, ma perché fui sorpresa di scoprire che Jackson
era proprio bello anche nei panni di una donna.
Nascosto da un
velo di trucco e sotto una parrucca, era molto bello, decisamente affascinante
anche in versione femminile.
A
quel punto, finita la puntata e scoperto il motivo dei suoi avvertimenti
precedenti, non riuscii a resistere a fargli qualche battutina -Ora finalmente mi spiego tutto! E mi sento anche più tranquilla- dissi
cercando di rimanere seria, lui spense il televisore e accese la luce, poi, con
uno sguardo interrogativo, si voltò a guardarmi attendendo che continuassi -Sai che per tutto il tempo ho pensato di
star cambiando gusti? Avevo paura di doverti confessare l’attrazione per quella
splendida donna, pensavo di star diventando lesbica- continuai seria,
facendogli scuotere la testa e sentendolo sbuffare.
-Ash, guarda
che hai promesso- disse
lanciandomi un occhiata scocciata, a quel punto però non riuscii più a
trattenermi.
-E dai, non ti sto prendendo in giro, sono
serissima! Sei uno schianto anche in versione femminile, dovrò preoccuparmi
anche di essere gelosa degli uomini adesso!- gli dissi sfoderando
un’espressione preoccupata e mordendomi le labbra. Lui sbuffò ancora e fece per
alzarsi dal divano scocciato dalle mie battute, ma non lo lasciai allontanare,
lo acchiappai per un braccio e lo feci tornare a sedere al mio fianco, -Dove credi di andare Jay? O dovrei chiamarti
Amanda?- chiesi maliziosa e poi mi spostai ritrovandomi a cavalcioni su di
lui che mi osservava stupito, mentre portava le mani sui miei fianchi.
-Ash non lo trovo divertente, ero già
abbastanza imbarazzato a dovermi far vedere da te in quel modo, ti
dispiacerebbe non sfottere?- chiese serio, lo guardai imbronciata e
avvolgendo le mie mani intorno al suo collo iniziai a baciarlo.
-Scusami- gli dissi con un sussurro, tra
un bacio e un altro, e anche lui iniziò a baciarmi. Poi, continuando a
baciarlo, mi avvicinai al suo orecchio, -Comunque
eri davvero sexy nei panni di Amanda!-
dissi mentre mordicchiavo e stuzzicavo il suo orecchio.
Lo
sentii scoppiare a ridere, e poi prese a farmi il solletico, provocando le mie
risate incontrollate -Ti diverti a
prendermi in giro!- disse minaccioso continuando a solleticarmi, mentre mi
contorcevo e finivo sotto di lui sul divano -Merita una bella punizione signorina!- continuò minaccioso, senza
lasciarmi un attimo di respiro.
-No... no ti prego!- lo scongiuravo
cercando di controllare le mie risate, ma lui non si fermava, poi ad un tratto
si fermò lasciandomi senza fiato e con le lacrime agli occhi.
Mi
guardò fisso -Ti darò una possibilità, se
risponderai seria ad una mia domanda...- disse serio ed io annuii, senza
trovare la forza di parlare, ero completamente stregata dal suo sguardo -Sii sincera, per chi provi più attrazione?
Per Jackson, Adam o Amanda?- chiese ammiccante, rimasi un attimo in
silenzio sbalordita, senza sapere bene cosa rispondere.
Poi
improvvisamente seppi cosa dire, mi allungai fino a prendere il suo viso tra le
mani -Che tu sia Amanda, Adam,
semplicemente Jackson o chiunque altro, sarò sempre attratta da te, dal tuo
modo di essere e di agire, dal tuo cuore buono e dalla tua mente brillante, dai
tuoi splendidi occhi e dalle tue labbra seducenti, dal…- avrei continuato a
elencare all’infinito tutto ciò che mi attraeva in lui ma non ne ebbi il tempo
perché mi zittì con un bacio e trovò un nuovo modo per torturarmi, ma questa
volta molto più piacevole del solletico.
Eccovi l’altra foto speciale^^ Jay come appare nella
puntata di Criminal Mind…Non lo trovate Bellissimo
anche in versione femminile??? Io ne vado Pazza ..hihii