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Autore: KatyCullen    28/11/2009    6 recensioni
La storia d'amore tra Ashley Greene e Jackson Rathbone, un mio delirio personale tra due personaggi che adoro...^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ashley Greene, Jackson Rathbone
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui ad augurarvi un Buon Sabato^^. Sinceramente oggi ero indecisa se pubblicare o meno, devo essere sincera son rimasta un po’ delusa dal numero di recensioni dello scorso capitolo.  Ovviamente ringrazio infinitamente le ragazze che hanno recensito, siete state fantastiche e adoro leggere il vostro parere, spero che continuate a farlo, però onestamente mi aspettavo di leggere qualche recensione in più…e poi ripiombo nei miei interrogativi O.o . Ma per caso non vi è piaciuto?? Sono stata troppo sdolcinata?? Preferivate qualcosa di più dolce o qualcosa di più spinto … Beh direi che ormai per lo scorso capitolo è andata, ma mi farebbe piacere sentire il vostro parere, pur avendo un bel po’ di capitoli già pronti (diciamo un bel po’ U.ù ) potrei sempre modificarli… o lasciarli li per come stanno…Vedremo !!!

Ok come al solito un saluto davvero speciale va alla mia Saretta, che oramai tutti conoscete come la mia Beta, e a Flo il mio altro tesoro^^ ragazze vi voglio davvero bene ♥♥♥.

P.s la foto di questo capitolo vi sembrerà un po’ particolare ma leggendo capirete ^^ sotto ne troverete un’altra anche essa speciale

 

Capitolo 10 Ashley

Jay, Amanda o Adam?

Quella notte trascorsa con Jackson era stata la più bella della mia vita, ero persino divertita dalle battute dei suoi amici, tanto che lo provocai un po’ -Tranquillo, stavano solo scherzando! E poi avevano ragione, non si può certo dire che stanotte abbiamo dormito tanto!- dissi scherzosa riuscendo a farlo sorridere.

Gli diedi un bacio e poi scappai per le scale, correndo verso la sua stanza, lo sentii lanciarsi al mio inseguimento e poi  raggiungermi in camera buttandomi sul letto per continuare a giocare insieme. Dopo un paio di coccole e una doccia veloce, visto che stavamo morendo entrambi di fame, uscimmo di casa diretti al primo Café disponibile. In sella alla moto, avvinghiata alla sua schiena, mi sentivo davvero felice; dopo la colazione andammo a fare un giro sulla spiaggia, finimmo col rotolarci sulla sabbia giocando ancora come due ragazzini, ed era proprio cosi che mi sentivo, come un’adolescente di fronte al suo primo amore.

Ovviamente dovevamo limitarci con le effusioni, scherzare in pubblico era una cosa, ma baciarci, e soprattutto venire fotografati in quei momenti, sarebbe stato difficile da  giustificare con una frase come “una semplice amicizia”.

Così ben presto, stanchi di scambiarci sguardi carichi di desiderio, finimmo per trascorrere il resto della domenica in casa mia, anche se in realtà passammo più tempo nella mia camera da letto che nel resto della casa. La settimana successiva fu qualcosa di unico, passammo la maggior parte del tempo libero stando insieme, ovviamente per sfuggire ai paparazzi eravamo costretti a rimanere in casa, ma non era affatto un sacrificio, anzi.

Molto spesso uscivamo ancora con Nikki, Rob, Kellan e Kris, ma diversamente da prima, finivamo quasi sempre per concluderle o nella mia camera da letto, il più delle volte, o, più raramente, nella sua, il che non mi dispiaceva affatto. Era bello potersi lasciare andare liberamente in casa con lui, senza preoccuparsi della possibilità di trovarsi di fronte ad un paparazzo, o dover sfuggire alle battute dei suoi amici che, anche se divertenti erano comunque imbarazzanti. Era bello addormentarsi tra le sue braccia, sentire il suo profumo sul cuscino e sentirmi finalmente completa.

I giorni trascorrevano veloci e noi scoprivamo di stare bene insieme ogni giorno di più: avevo scoperto in Jackson un favoloso cuoco, anche se avrei dovuto aspettarmelo vista la bravura che dimostrava in tutto quello che faceva. Quasi tutte le mattine mi viziava portandomi la colazione al letto, preparandomi frittelle, uova, toast... di tutto insomma. Ciò accadeva soprattutto in quelle rare mattine in cui ci trovavamo a casa sua, sospettavo che in quei casi però lo facesse più per gelosia che per viziarmi: non sopportava che i suoi amici potessero vedermi in deshabillé ma non mi lamentavo affatto.

Una sera in cui i ragazzi non c’erano mi costrinse in un angolo della sua cucina ad osservarlo mentre mi preparava la cena; guardandolo appoggiata ad un mobile l’avevo trovato dannatamente sexy, aveva le maniche della camicia arrotolate sul bicipite e uno strofinaccio appoggiato sulla spalla per pulirsi le mani, i capelli gli ricadevano sulla fronte e mettevano in risalto il suo profilo perfetto e quelle labbra assolutamente irresistibili, mi ero spostata dal mobile e gli ero andata incontro e, inutile dirlo, anche quella sera avevamo finito per cenare molto tardi.

Mi sentivo in paradiso, non avevo bisogno di nient’altro: avevo accanto a me l’uomo dei miei sogni, il lavoro andava bene, tra servizi fotografici, interviste e provini, ogni giorno c’era sempre qualcosa da fare, e anche Jackson era concentrato sulla sua carriera, aveva ricevuto proposte per vari film e, in quelle settimane, aveva recitato in un episodio di Criminal Minds, una serie televisiva in cui un gruppo di poliziotti specializzati nell’analisi psicologica delle menti criminali gira l’America, cercando di trovare i colpevoli dei delitti che avvengono.

“Per ogni puntata un crimine, molto spesso un omicidio o una serie di omicidi, e per ogni crimine un colpevole”, era stata questa la frase esatta che mi aveva detto parlandomi di questo suo ultimo lavoro. Prendere parte a quell’episodio lo aveva elettrizzato tantissimo, recitare la parte dello psicopatico lo entusiasmava davvero, ogni volta che me ne parlava il suo sguardo sembrava accendersi di un nuovo entusiasmo e io adoravo vederlo in quel modo.

Lui era il mio psicopatico personale ed io non desideravo altro che essere rapita da lui ed essere sottoposta alle torture che sapeva infliggermi... Se solo ci pensavo, mi ritrovavo eccitata e tutta rossa in viso, trattenendomi dalla voglia di saltargli a dosso e fargli vedere quanto fossi psicopatica anch’io...

Così, quel venerdì, non potei rifiutare di trascorrere la serata con lui a guardare la puntata che i produttori gli avevano consegnato in anteprima in dvd. Dopo aver preparato i popcorn e aver indossato il mio pigiama, mi accomodai sul divano accanto a lui che prima di premere play sul telecomando mi fissò serio -Ti prego sii gentile e se fa troppo schifo dimmelo in maniera soft. Sono convinto che in alcuni pezzi ti sorprenderà ma potresti anche rimanere delusa.- mi disse poi.

Io scossi la testa divertita da quel suo atteggiamento nervoso, -Smettila di fare lo stupido, sono sicura che invece mi piacerà molto- risposi convinta, lo avevo già  visto al lavoro e sapevo perfettamente che Jackson era un bravissimo attore.

Lui  mi sorrise -Io invece sono sicuro che ti sorprenderà! Adesso prometti che non mi prenderai in giro!- continuò serio lasciandomi sbalordita, non riuscivo a capire il perché di quella richiesta, perché mai avrei dovuto prenderlo in giro, comunque finii per acconsentire.

-Ok, prometto che per nessuna ragione ti prenderò in giro, ma vorrei anche capire perché dovrei. Non è che per caso il tuo serial killer va in giro vestito da Clown?- chiesi curiosa, iniziando a mangiare i popcorn.

Lui sorrise -Diciamo che il mio serial killer è un po’ particolare- rispose continuando a sorridere e aumentando la mia curiosità, ovviamente sapevo che non mi avrebbe dato altri dettagli così misi da parte le centinaia di domande che volevo ancora fargli.

-Avanti dai, che aspetti a far partire il dvd, mi stai facendo incuriosire troppo!- dissi arricciando il naso e accoccolandomi accanto a lui.

-Ok! Ricordati che hai promesso però!- disse semplicemente premendo play e allungando un braccio sulle mie spalle, rilassandosi anche lui sul divano.

Sullo schermo del televisore apparvero le mani di una donna di colore, che stringeva nella destra un accendino e, riflesso su quell’accendino, uno sguardo dagli occhi verdi; mi sembrò di riconoscere quello sguardo, ma pensai fosse impossibile, visto che apparteneva ad un’altra donna. La donna di colore fece accendere una sigaretta all’altra donna e iniziò una conversazione fra le due, dopodiché, la donna che fumava con il volto quasi oscurato, si rivolse all’ombra facendo uscire un altro personaggio fino a quel momento rimasto in disparte.

Non so perché, ma rimasi colpita dalle labbra della donna con il volto nascosto, mi sembravano molto familiari e, se proprio dovevo ammetterlo, anche attraenti decisamente sexy... arrossii di fronte a quel pensiero.

Iniziai a pensare che forse Jackson era preoccupato di una mia reazione gelosa, magari aveva dovuto baciare quella donna; mentre guardavo assorta il film mangiando ogni tanto qualche popcorn, mi resi conto che Jackson ogni tanto mi osservava, ma non ne capivo il perché. Dopo un paio di minuti partì un flashback di sette giorni prima che riguardava l’assassinio di un ragazzo la cui colpevole sembrava essere la stessa donna con il viso coperto dall’ombra e le labbra sexy.

La scena cambiò ancora e finalmente apparve lui nei panni di Adam. Appena lo vidi sullo schermo mi voltai e gli sorrisi, era così carino in quel ruolo, era il tuttofare dell’albergo, che però sotto ordini del capo faceva anche le pulizie, -Uhm, dovremmo giocare anche noi così, io sono il tuo capo tu ubbidisci!- gli dissi maliziosa, stuzzicandolo. Lo vidi scuotere la testa e sorridere, mentre il Jackson sullo schermo riordinava la stanza e scopriva il cadavere del ragazzo; da lì la storia si spostò ai veri protagonisti del telefilm e poi partì la sigla con il titolo dell’episodio “Mostri è fantasmi dell’anima”: titolo molto promettente. Poi i nomi dei protagonisti e, sotto la scritta Guest starring, in bella mostra, comparve il nome di Jackson; quando lo vidi non potei fare a meno di accarezzargli il torace e sorridergli contenta del suo lavoro.

Di lì in poi mi concentrai ancora sulla storia, continuando a seguirla mentre mangiavo popcorn, ogni tanto lo scoprivo ancora ad osservarmi e a scrutare le mie espressione, puntualmente, ogni volta rispondevo al suo sguardo scuotendo la testa come a chiedere che c’è?, ma lui tornava a guardare lo schermo lasciandomi in balia della mia curiosità e dei miei strani istinti verso quelle labbra. Iniziai a sospettare di star diventando lesbica, non riuscivo a capire come fosse possibile che quelle labbra mi avessero colpita e affascinata a quel modo; mentre guardavo lo schermo seguendo la trama dell’episodio, osservando il modo perfetto in cui Jackson interpretava il dolore e il tormento del personaggio che impersonava, la confusione e la paura di una mente tormentata, ero così orgogliosa di lui che mi tornarono alla mente le sue premesse prima di farmi vedere l’episodio, ancora confusa dalle sue parole mi chiedevo perché mai mi avesse chiesto di non prenderlo in giro, e soprattutto perche lo avrei dovuto fare.

Poi finalmente, verso la fine, tutto mi fu più chiaro, ecco spiegato il motivo delle sue richieste.

-Adesso prometti che non mi prenderai in giro?- le sue parole mi tornarono alla mente chiare e precise come se le avesse pronunciate proprio in quel secondo e, finalmente, fu chiaro anche il motivo di tanta attrazione e tanta familiarità con quelle labbra:  non era dovuta ad un mio improvviso cambiamento di gusti, anzi, i miei gusti erano sempre più chiari a quel punto, visto che quelle splendide labbra appartenevano a Jackson. Era lui la misteriosa donna con il volto nascosto dall’oscurità, il suo personaggio infatti aveva sviluppato una doppia personalità, le aveva dato il nome di Amanda, l’aveva fatta prevalere su Adam, e il colpevole infatti non era lui, ma la sua doppia personalità. Ero piacevolmente sorpresa dalla bravura di Jackson nell’interpretare un ruolo così controverso, non perché non fossi consapevole della sua bravura, ma perché fui sorpresa di scoprire che Jackson era proprio bello anche nei panni di una donna.

Nascosto da un velo di trucco e sotto una parrucca, era molto bello, decisamente affascinante anche in versione femminile.

A quel punto, finita la puntata e scoperto il motivo dei suoi avvertimenti precedenti, non riuscii a resistere a fargli qualche battutina -Ora finalmente mi spiego tutto! E mi sento anche più tranquilla- dissi cercando di rimanere seria, lui spense il televisore e accese la luce, poi, con uno sguardo interrogativo, si voltò a guardarmi attendendo che continuassi -Sai che per tutto il tempo ho pensato di star cambiando gusti? Avevo paura di doverti confessare l’attrazione per quella splendida donna, pensavo di star diventando lesbica- continuai seria, facendogli scuotere la testa e sentendolo sbuffare.

-Ash, guarda che hai promesso- disse lanciandomi un occhiata scocciata, a quel punto però non riuscii più a trattenermi.

-E dai, non ti sto prendendo in giro, sono serissima! Sei uno schianto anche in versione femminile, dovrò preoccuparmi anche di essere gelosa degli uomini adesso!- gli dissi sfoderando un’espressione preoccupata e mordendomi le labbra. Lui sbuffò ancora e fece per alzarsi dal divano scocciato dalle mie battute, ma non lo lasciai allontanare, lo acchiappai per un braccio e lo feci tornare a sedere al mio fianco, -Dove credi di andare Jay? O dovrei chiamarti Amanda?- chiesi maliziosa e poi mi spostai ritrovandomi a cavalcioni su di lui che mi osservava stupito, mentre portava le mani sui miei fianchi.

-Ash non lo trovo divertente, ero già abbastanza imbarazzato a dovermi far vedere da te in quel modo, ti dispiacerebbe non sfottere?- chiese serio, lo guardai imbronciata e avvolgendo le mie mani intorno al suo collo iniziai a baciarlo.

 

-Scusami- gli dissi con un sussurro, tra un bacio e un altro, e anche lui iniziò a baciarmi. Poi, continuando a baciarlo, mi avvicinai al suo orecchio, -Comunque eri davvero sexy nei panni di  Amanda!- dissi mentre mordicchiavo e stuzzicavo il suo orecchio.

Lo sentii scoppiare a ridere, e poi prese a farmi il solletico, provocando le mie risate incontrollate -Ti diverti a prendermi in giro!- disse minaccioso continuando a solleticarmi, mentre mi contorcevo e finivo sotto di lui sul divano -Merita una bella punizione signorina!- continuò minaccioso, senza lasciarmi un attimo di respiro.

-No... no ti prego!- lo scongiuravo cercando di controllare le mie risate, ma lui non si fermava, poi ad un tratto si fermò lasciandomi senza fiato e con le lacrime agli occhi.

Mi guardò fisso -Ti darò una possibilità, se risponderai seria ad una mia domanda...- disse serio ed io annuii, senza trovare la forza di parlare, ero completamente stregata dal suo sguardo -Sii sincera, per chi provi più attrazione? Per Jackson, Adam o Amanda?- chiese ammiccante, rimasi un attimo in silenzio sbalordita, senza sapere bene cosa rispondere.

Poi improvvisamente seppi cosa dire, mi allungai fino a prendere il suo viso tra le mani -Che tu sia Amanda, Adam, semplicemente Jackson o chiunque altro, sarò sempre attratta da te, dal tuo modo di essere e di agire, dal tuo cuore buono e dalla tua mente brillante, dai tuoi splendidi occhi e dalle tue labbra seducenti, dal…- avrei continuato a elencare all’infinito tutto ciò che mi attraeva in lui ma non ne ebbi il tempo perché mi zittì con un bacio e trovò un nuovo modo per torturarmi, ma questa volta molto più piacevole del solletico.

 

Eccovi l’altra foto speciale^^ Jay come appare nella puntata di Criminal Mind…Non lo trovate Bellissimo anche in versione femminile??? Io ne vado Pazza ..hihii

  
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