Un giorno Pascal incontrò un brigante.
-O la borsa o la vita!-
-Oh, misera canna pensante! Come dev’essere buia e tetra una vita come la vostra!- lo compianse il filosofo tossendo paurosamente.
-Ma no... Vi assicuro che, tranne per qualche disavventura capitatami di recente, sono piuttosto felice della mia vita.- rispose il brigante perplesso.
-Ma la vostra felicità è falsa e apparente perché proviene dai divertissements. Voi credete in Dio?-
-Ecco, io... non ci ho mai pensato seriamente...-
-No, voi, visto il mestiere che fate, non credete di certo! Povero ateo che non siete altro! Vi compatisco: la vostra vita dev’essere terribile poiché vivete nella miseria della condizione umana e per giunta privo di Dio. Ma dovete scommettere su Dio: ecco, leggete questo.- disse Pascal dando un libretto al brigante -È solo un abbozzo di una mia opera che spero di riuscire a completare. Ma vi spiegherà comunque come diventare una persona migliore. Arrivederci.-
E così il filosofo si allontanò mentre il brigante cominciava a ragionare sull’eventualità di tornare a frequentare la sua parrocchia. Solo in seguito si accorse di essere stato messo nel sacco ancora una volta e sfogò la sua rabbia bestemmiando come un turco.
Ringrazio tutti quelli che hanno commentato:
Doralice: Mah, verrebbe un libro un po’ troppo piccolo... Per non parlare dello stile, anche se è vero che ormai pubblicano di tutto!
May90: Grazie! Però stavolta il brigante non le ha prese!
Livin Derevel: Direi che è tutto merito dello studio intensivo e ossessivo a cui mi ha costretto la mia prof di filosofia: per sopravvivere dovevo pensare a qualcosa che facesse ridere!
Suikotsu: Non sarà l’ultima volta che scomparirà.
DeathTheKid: Non credo di essere così bravo, ahimè!
Agata_Fisch: Sei senza parole, eh?