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Autore: x Naraku x    30/11/2009    6 recensioni
Ricordate la mia "Love is always like a storm?" molte di voi l'hanno amata, portandola al successo regalandomi ben 102 recensioni meravigliose. Bene, quello che vi apprestate a leggere è un piccolissimo spin-off... una scena che ho dovuto tagliare all'interno della storia originale per questioni di storyboard e che ripropongo adesso, dopo ben sette mesi dalla fine della pubblicazione. E' solo una scena, per cui è breve... ma trasuda tutto il mio amore e il mio impegno dalla prima all'ultima riga. Spero vi piaccia!^^
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Ruki, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: La seguente storia è uno spin-off della mia "Love is always like a storm"... per chi non l'ha letta, consiglio di leggerla, altrimenti non potete capire la parte ^^ per chi l'ha letta invece... avete presente la scena di violenza tra Reita e Ruki? Dopo quell'episodio ho scritto che Ruki va a stare da Uruha, che lo ama da sempre, ma... vi siete mai chieste che cosa è successo in quel lasso di tempo? L'avete visto qualche mese dopo felice insieme al suo nuovo amore, ma... credete che l'essere stato violentato dalla persona che amava è stato un fatto che è passato inosservato? Ovviamente no... Ruki ci ha ovviamente sofferto da morire. E stamattina, nelle ore buche che avrebbero dovuto essere quelle di pittura, seduta dietro il banco di scuola ho provato ad immaginare come mi sarei sentita io dopo aver subito una violenza del genere. Poi ho provato a mettermi nei panni di Uruha... se fossi stato al suo posto avrei desiderato che quegli occhioni stupendi non avrebbero più pianto. Avrei voluto fermare i suoi incubi, stringerlo tra le braccia e dimostrargli tutto il mio amore. L'ho fatto tramite la voce, le braccia e gli occhi del nostro bel biondone^^. Mi auguro che gradirete...BUONA LETTURA <3


Your love is my storm

Titolo: Your love is my storm
Fandom: the GazettE
Pairing: Uruha x Ruki
Rating: PG
Genere:Romantico / Sentimentale / Spin-off
Warning: I contenuti della storia che vi apprestate a leggere sono a tematica omosessuale. Pertanto, se tale argomento vi sconvolge, urta i vostri sensi, vi fa schifo, o vi disturba in qualsiasi altro modo, siete pregati gentilmente di abbandonare qua la lettura e non rompere le scatole alla sottoscritta ^^
Disclaimer: I personaggi sono realmente esistenti. Non mi appartengono e non ho nessun tipo di contatto con nessuno di loro. I fatti narrati non sono realmente accaduti, sono soltanto frutto della mia fantasia. Non scrivo assolutamente per scopi di lucro, ma solo per la mia autostima e per la gioia delle persone che leggono quello che io scrivo.
Dediche: A me stessa, perché ogni tanto ne ho bisogno ^^
Note: A distanza di sette mesi dall’ultimo capitolo pubblicato di “Love is always like a storm”, decido di riprenderla in mano con un piccolo spin-off. Un po’ perché mi mancava, un po’ per far capire che anche se ha trovato la felicità con Uruha, c’è stato un periodo in cui Ruki ha sofferto come un cane. Mi sono calata in quella sofferenza atroce e questo è il risultato… buona lettura ^^.
Status: One-shot completa.

 ~ • ~ • ~ • ~

Sembra di essermi appena addormentato, quando un’ombra improvvisa mi si staglia contro…
E’ come se camminassi in un tunnel, un vicolo cieco senza uscita, che mi rinchiude e mi soffoca in un buio senza fondo…

Avanzo annaspando, cercando una luce che non riesco a raggiungere, un equilibrio che non sono capace di trovare…

Sono completamente solo in queste tenebre che mi entrano dentro, che prendono possesso del mio essere, attanagliandomi le viscere e penetrandomi l’anima.
Mi manca quel punto di riferimento che mi accompagna ogni giorno, in questo posto lugubre che adesso non conosco, ma che nella realtà in cui vivo si chiama mondo…
Non c’è quell’orizzonte che mi spiana la strada, che mi impedisce di precipitare ancora nel baratro più oscuro della follia.

In questo momento sono come travolto da un mare in tempesta, senza alcuna speranza di essere salvato.

Improvvisamente, qualcosa davanti a me appare più chiaro…
Un’ombra prende forma e la figura che mi compare davanti è a me fin troppo nota… allunga le mani verso di me, vuole raggiungermi… nel momento in cui fa per toccarmi, un grido che inconsciamente si libera dalle mie corde vocali, rimbomba nella mia testa, portandomi fuori da quel sogno che sembrava non avere fine.

“Ehi… Ruki, piccolo… è stato solo un brutto sogno”.
Ci metto un po’ a capire che non sto più sognando… che sono nella camera di Uruha e che lui è accanto a me, di nuovo. Chiudo gli occhi pieni di lacrime e cerco di calmare il respiro affannoso e i battiti forsennati del mio cuore.

Lui è qui che mi accarezza i capelli e mi bacia la fronte madida di sudore.
“S-scusami…” gli sussurro, quando prende la mia mano e la stringe forte nella sua.
“Ma che dici? Scusa di che cosa? Su tesoro, non aver paura… ci sono io qui adesso”.

Piango forte tra le sue braccia, raggomitolandomi contro il suo corpo che mi regala fiducia e tranquillità senza pari.
“Shh… è stato solo un brutto sogno… solo un incubo” mi parla con la dolcezza con cui mi ha sempre trattato e forse a volte mi sento un po’ in colpa.
Da quando è successo quell’episodio con Reita, capita quasi ogni notte che ombre scure mi provocano sogni del genere… e lui ogni volta è qui, che svegliato dalla mia agitazione, mi coccola fino a far sparire il mio malessere, prendendoselo con sé e caricandoselo sulle spalle come un fardello che preferisce portare lui per non dar peso a me.

“S-sono stanco di fare questi sogni… vivere con quell’angoscia… voglio vivere con te senza quel nero che ogni volta mi assale”.
“Non è colpa tua, piccolo” mi risponde, asciugandomi le lacrime con il pollice e baciandomi una guancia.
“Ce la metto tutta per non pensarci, credimi”.
“Lo so, tesoro. Lo so che ce la metti tutta… ma non puoi prevedere i tuoi sogni; sii forte piccolo mio, vedrai che presto andranno via da soli”.
“Voglio essere degno della fortuna che ho avuto di averti al mio fianco…”
“Ma tu non hai avuto nessuna fortuna, Taka… al tuo fianco hai soltanto una persona che ti ama più della sua stessa vita. Non sono niente di speciale” mi sorride, continuando ad accarezzarmi le guance.
“Sei speciale per me”.
“E ti ringrazio per questo. Amore, la fortuna di starti accanto è stata la mia… ti ho desiderato così a lungo, che stare qui a consolare i tuoi tormenti è come un premio per essere stato così paziente da aspettare per tanto tempo…”

Nuove lacrime sgorgano spontanee, davanti a quella che ai miei occhi appare come la più dolce e pura dichiarazione d’amore che sia mai stata espressa.
Come farei io senza di te?
Dove troverei la mia salvezza, la mia pace quotidiana, se non ci fossi tu?

Voglio essere capace di ricambiare uno per uno, tutti questi meravigliosi sentimenti che mi regali ogni singolo giorno che dio manda in terra.
Il tuo amore è forte, è sacro e non lo violerò mai col torbido che gli ultimi mesi della mia vita mi hanno incollato addosso.

“E’ incredibile il modo in cui riesci a calmarmi” sussurro a voce bassa, raccogliendomi le lacrime cadute sulle labbra con la punta della lingua.
“Bhè… se c’è una cosa che ho imparato di te, standoti accanto in questi anni, è che bisogna saperti prendere. E’ come condurre una partita a scacchi, bisogna stare attenti a come muovere le pedine per fare scacco matto”.
“Allora diciamo che io sono stato il premio per una partita a scacchi tra te e Reita… lui ha mosso male le pedine e tu hai fatto scacco matto, giusto?”
“Mmh… possiamo metterla così. Diciamo che sono emerso vincitore dalla partita di scacchi più difficile della mia vita” sorride e mi bacia leggermente le labbra, provando a sua volta il gusto salato del mio pianto.
“E’ un modo gentile per dirmi che sono complicato?”
“Si! Ma sei la persona complicata più adorabile e stupenda che io conosca”.

Sorrido, ringraziandolo mentalmente semplicemente perché esiste.

“Sei tranquillo adesso?”
Annuisco con ancora quel lieve sorriso, restando accoccolato contro il suo corpo caldo, rispetto al quale, il mio ha proporzioni davvero piccolissime.
“Dormi, piccolo mio.  Riposa tranquillo, io sarò qui al tuo risveglio”.

Ed è la cosa più bella che potessi sentire…
So che sarai qui con me…
Col tuo amore che mi accompagna, come il sole dopo una tempesta.

  
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