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Autore: Rose_7    01/12/2009    6 recensioni
-Granger.-
Mi voltai verso il buio:gli occhi spalancanti e gonfi di lacrime,erano increduli di vederlo,ma al contempo il mio cuore,il mio corpo sprizzavano di sollievo nel sentirlo così vicino,al pensiero che avrei potuto sfiorare le pallida pelle del suo viso mi sentii in paradiso.
Rimasi immobile,in attesa,incapace di muovermi,parlare e tanto meno pensare.
-Cosa stai facendo?-chiese,avvicinandosi sempre di più,pericolosamente a me:in un mese,non avevo dimenticato nessun particolare del suo viso…ma i suoi occhi metallici con mia grande sorpresa,umidi e lucidi,mi guardavano e vi trovai il riflesso del mio dolore,se non di uno più grande ed intenso che forse non sarei mai riuscita capire.
-La ronda notturna.-riuscii finalmente a pronunciare qualche parola:il tutto,con un filo di voce flebile e rotto.
-Intendo: cosa stai facendo della tua vita?-

Una Draco/Hermione decisamente intensa,romantica e tormentata,in cui i protagonista scopriranno l'amore. Ma saranno poi in grado di restare uniti,e di combattere per qualcosa che potrebbe non avere un futuro?
Introduzione modificata. E' vietato inserire codici html diversi da quelli presenti nel regolamento.
Nausicaa212, assistente amminstratrice.
Genere: Malinconico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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~My Only Sin





-Un ultimo desiderio?-
-Non credo che possa essere esaudito.-mormorai,tremante e dolorante mentre guardavo terrorizzata la bacchetta,puntata su di me.
Una risata viscida e divertita uscì dalle sue labbra tese e compiaciute.
-Sì,il piccolo Malfoy non potrà salutarti.Vero? Che peccato.- Poi silenzio.
Non sentii più niente:né le risate dei magiamorte,ne il freddo pungente,ne il dolore che affliggeva il mio corpo.
Dicono che in punto di morte,delle verità della vita a cui prima non si era mai arrivati,vengono a galla con semplicità aprendoci gli occhi troppo tardi.
La mia unica verità era lui.La mia unica certezza il nostro amore.
Avrei voluto passare tutto il tempo di questo mondo con lui,amarlo e renderlo felice.
Ma la vita è ingiusta,non ti chiede cosa vuoi: è così breve,come un sospiro.
Le sue labbra si mossero:una luce verde e accecante si mosse contro di me,nel silenzio e nel buio.
Eppure vedevo solo il suo viso e una melodia tanto familiare quanto il contatto con le sue labbra squarciò il silenzio straziante…


>>3 giorni prima…


-Sei completamente impazzito?!-dissi a Draco mentre lasciavamo a grandi passi l’aula di trasfigurazione piena di studenti attoniti:come gli era venuto in mente di attaccare Alec?
-Non sono riuscito a controllarmi.-rispose,a denti stretti e stringendo i pugni lungo i fianchi.
-Draco.-dissi,prendendolo per un braccio e fermandolo in modo che mi guardasse:ero stanca di rincorrerlo.
-Okay,siamo usciti allo scoperto.Adesso sanno tutti che abbiamo una storia… dobbiamo rimanere uniti e gestire la situazione…-
-Ma non capisci?-mi interruppe,portandosi le mani tra i capelli con fare disperato.-Non solo io sarò in pericolo quando la mia famiglia lo saprà…lo sarai anche tu!-
-Non ti lascerò di nuovo.-risposi. Sarei morta piuttosto che rinunciare a lui.- Finchè siamo ad Hogwarts non vedo dove sia il problema.-
-Non resteremo qui per sempre.-obbiettò lui.
-Chiederemo aiuto a Silente,a chiunque ma dobbiamo rimanere insieme Draco.-le lacrime punsero i miei occhi:era troppo straziante solo pensare di lasciarlo,figuriamoci farlo davvero. Draco mi abbracciò teneramente:era la prima volta che lo faceva alla luce del sole.Ormai non avremmo più dovuto nasconderci.
-Sssh,stai calma amore.Risolveremo tutto,ma non piangere.-
-Malfoy!-mi lasciò andare,e si voltò verso Zabini che era sbiancato e sembrava sull’orlo di una crisi di nervi.
-Cosa cazzo ti è saltato in mente,eh? Proprio adesso devi giocare a fare il fidanzatino? Hai idea di cosa hai fatto?-e mi lanciò un’occhiata indecifrabile.
Draco si mise di fronte a me e disse,tranquillo e freddo:
-Calmati,Blaise:ho tutto sotto controllo.Non succederà niente,e il piano andrà liscio come l’olio.-
-E quale sarebbe il tuo brillante piano?-sibilò,pieno di scetticismo.
-Non ti preoccupare.Tu cerca piuttosto di calmarti e di comportanti normalmente.Credi di esserne in grado?-chiese Draco,con fare pungente.
-Certo.-rispose Blaise,e si voltò andandosene con un’andatura rabbiosa e irritata.
-Ora devo andare a sistemare delle cose.-mormorò Draco,pensieroso mentre seguiva con lo sguardo l’amico che si allontanava.-Voglio che tu vada in camera tua e che ci rimanga.Ok? Ci vediamo nell’ora di pranzo al portone d’ingresso.-
Solo in quel momento,mentre mi parlava con quella luce ansiosa negli occhi,capii la gravità della situazione:potevamo uscirne bene certo,ma poteva anche finire molto male in fondo si trattava di tirare in ballo i mangiamorte.
Non riuscii a trattenere un brivido d’orrore mentre lo abbracciavo al pensiero che potessero fargli del male: era tutta colpa mia,avrei dovuto pagare io. Se non mi fosse innamorata,se fossi riuscita a ignorarlo a quest’ora saremmo stati tutte e due tranquilli e nessuno avrebbe rischiato la vita. Certo,avrei dovuto rinunciare però alla cosa più bella che mi sarebbe mai capitata,ma se il prezzo deve essere la sua vita non sarebbe stato un problema.Perché non potevamo essere come tutte le coppiette di Hogwarts? Perché doveva essere tutto così complicato? Versai un’altra lacrima,amara e disgustata.
Sentii il mio cuore scandire un ritmo doloroso,pulsante:avrebbe retto un’altra grave ferita? Era sicura di no .
Draco sciolse con delicatezza l’abbraccio,e mi diede un tenero bacio sulla fronte.
-A più tardi amore.-
Annuii debolmente e poi lo seguii con lo sguardo,mentre ripercorreva i passi di Zabini:io mi girai e andai nella direzione opposta verso la torre di grifondoro. Ero in ansia:i Malfoy sapevano già tutto? Avevano già in mente una punizione per Draco? Troppe,troppe domande e nessuna risposta… Entrai nella sala comune e vi trovai,sedute sul divano,le uniche due persone a cui avrei potuto fare affidamento in quel momento.
-Hermione.-Harry si lazò e mi abbracciò: scoppiai in lacrime sulla sua spalla sfogandomi per bene. Mi accompagnò senza lasciare le mie spalle,al divano in raso sul quale Ron mi guardava con un sorriso accennato e confuso.
-Cos’è successo?-mi chiese Harry,dopo qualche minuto.
-Io e Draco.-riuscii solo a pronunciare quelle parole mentre ero scossa dai singhiozzi.
Non c’era bisogno di aggiungere altro poi:loro mi conoscevano bene; si scambiarono un’occhiata di intesa,per posare lo sguardo su di me carico di comprensione. Non fecero domande.Lasciarono che dalle mie labbra uscisse un fiume di parole. Mi sfogai tutto il tempo:raccontai loro tutto,ogni cosa.Dalle mie ansie e preoccupazioni,a quanto temessi per la vita di Draco e infine Alec. Gli avevo spezzato il cuore.Probabilmente aveva già capito ogni cosa,e avrebbe preteso un chiarimento da parte mia: sarei riuscita a guardarlo dritto negli occhi?
-Se ci sarà da combattere Herm,se avrai bisogno di qualsiasi cosa io e Ron saremo pronti ad aiutarti.-mi promise Harry,con un sorriso tenero e fraterno.
-Non posso rischiare che anche voi vi mettiate nei guai.-obbiettai ansiosa.
-Pff.-bofonchiò Ron,divertito probabilmente dalla mia isteria.-Il pericolo ormai è il nostro mestiere.-
Li conoscevo troppo bene:sapevo che qualsiasi cosa avessi detto probabilmente mi avrebbero riso in faccia e avrebbero fatto di testa loro,tipico.
All’improvviso a squarciare quel silenzio che si stava facendo sorprendentemente confortante,arrivarono due voci piuttosto alterate che fecero sobbalzare tutti e tre.
-Non sei di grifondoro!-sbraitò la signora grassa,senza contegno.
-Ma so la parola d’ordine! Non mi faccia perdere tempo…-
Sospirai,piano.Sapevo che quel momento sarebbe arrivato presto o tardi. Mi alzai lentamente,lasciando Harry e Ron alle spalle e mi avvicinai all’uscita della sala comune:non sapevo nemmeno cosa dire,in tutto quel tempo che ho avuto a disposizione non ero riuscita a trovare una parole che concentrasse tutto l’odio che avevo per me stessa,causa del suo dolore.
La verità che in quel momento mi colpì come uno schiaffo era una sola:io mi ero servita di Alec,l’avevo usato perché dopo aver provato a vivere a stretto contatto con la persona che amavo era stata la cosa più eccitante della mia vita,e dopo aver lasciato Draco c’era un vuoto che sapevo essere incolmabile.
Il quadrò si aprì e lanciai un’occhiata densa di ogni tipo di sentimento ad un Alec devastato dall’incredulità e dal dolore:non era stupido,aveva capito benissimo cosa era successo.
-Da quanto?-mi chiese: i suoi occhi color oceano erano in tempesta.
-Ieri sera.-gemetti piano,mentre una lacrima amara scendeva sulla mia guancia lasciando una scia infuocata e dolorosa.
-Oh no…NON PIANGERE HERMIONE GRANGER.Sei l’ultima che dovrebbe piangere.Non hai nemmeno il diritto di guardarmi negli occhi.-mi urlò contro: era l’incarnazione dell’ira.Rimasi immobile come una statua di sale,colpita però dalle sue parole,forse perché vere. Lo guardai avvicinarsi al muro di mattoni per poi appoggiarsi con la testa e tirare pugni sulla sua superficie ruvida.
-Alec basta!-strillai,afferrandogli un polso:la sua reazione mi spaventò,quasi quanto il suo viso deformato dalla rabbia e dalla disperazione.
Mi afferrò il braccio strattonandomi e costringendomi a guardarlo negli occhi,mentre con l’avambraccio cercavo di proteggermi il viso:reazione automatica.
-Io ti amavo,ti amo con tutto il cuore.E tu cosa hai fatto?Mi hai usato per rimpiazzarlo:in questo mese ti ho sopportata e ho cercato di capirti con il tuo fare cupo e depresso, per cosa? Questo.-
-Io..mi dispiace.-gemetti,mentre le lacrime mi rigavano le lacrime e la sua mano iniziava a stringere in modo troppo violento sul mio braccio,costringendomi tra lui e il muro.
-Credi che mi basti,eh?Io sono perfetto per te:con me non dovresti nasconderti,mai…-
-Io amo Draco.-lo interruppi,senza indugio: la verità scivolò sulle mie labbra come acqua fresca a liberatoria.
Le labbra di Alec erano strette in una morsa e i suoi occhi ridotti a fessure,quasi come per nascondere un dolore reale,profondo,tangibile.
-Lasciala.-la voce fredda e impassibile di Draco,mi fece sobbalzare mentre giravo la testa verso di lui: la bacchetta tesa e un’espressione che lasciava poco spazio all’immaginazione. Alec lasciò cadere le braccia lungo i fianchi,mentre mi guardava impotente andare verso il mio angelo,l’unico che avrei potuto amare con tutto il cuore.
-E’ finita Grimflame.Ora,vattene.-
E così fece. Probabilmente,si era accorto che per lui non ero abbastanza:meritava certamente di più.
Si era arreso,aveva smesso di combattere:mentre Draco mi avvolgeva in un abbraccio,lacrime silenziose rigarono le mie guance al pensiero della delusione e del dolore che avevo portato nel cuore di Alec.
Ero davvero un mostro.


La pioggia cadeva fitta su Hogwarts,spazzando via un po’ della mia angoscia. Appoggiata a un davanzale del terzo piano scrutavo le sagome poco definite del lago,della foresta proibita,del parco…
Il corridoio era deserto e completamente sprofondato nell’oscurità più profonda:qualche lampo lo illuminava completamente. Provai una sensazione strana in quella solitudine che mi ero imposta:la stessa sensazione che avevo provato la mattina stessa,dopo che Draco aveva aggredito Alec. L’attimo di silenzio dilatato che precede un terremoto violentissimo,tanto violento da non lasciare superstiti.
Non riuscivo proprio a scrollarmi quell’idea di dosso: l’idea di aver perso Alec,mi provocava un acutissimo dolore, come se un pezzetto piccolo ma indispensabile di me stessa si fosse staccati da tutto il resto,e rendeva la vita impossibile,almeno quando non c’era Draco,unico antidoto per quel veleno che mi avvelenava la vita…era forse rimorso? Senso di colpa?
Sospirai,incapace di pensare a tutto quanto.
Draco,Alec,Belletrix Lastrange,Voldemort…il destino che incombe.Troppo per una persona sola. Mi ritrovai a pensare al libro che leggevo sul treno per Hogwarts,a settembre,sulla mitologia greco e il mito di Platone sull’anima gemella…Forse…forse l’anima gemella,quella persona con cui potevamo sentirci intere,esisteva apposta per aiutarci…per farsi carico anche dei nostri problemi e alleggerirci la vita.
Una fitta allo stomaco mi pervase.
La descrizione non combaciava con Draco,bensì con Alec: con lui sentivo di poter parlare di tutto senza turbarlo,sapendo che mi avrebbe capita e incoraggiata. Draco invece,sarebbe stato iper protettivo e probabilmente si sarebbe arrabbiato se gli avessi confessato qualcosa di pericoloso che avevo in mente di fare.
Due opzioni.
Decisamente troppe per una persona sola,che a mala pena sa badare a se stessa. All’improvviso,un boato impressionante mi distolse dai miei pensieri,facendomi saltare giù dal davanzale. Le urla degli studenti si levarono dai dormitori sulle torre e dalle segrete: sentii il vociare disperdersi: erano tutti usciti dai dormitori,probabilmente si stavano radunando in sala grande.
Presi automaticamente la bacchetta e corsi verso il settimo piano,da dove era provenuto quel rumore impressionante. Mente e sangue freddo,in qualche modo sapevo già in anticipo quello che sarebbe successo e poi,in qualità di prefetto,era mio compito far rispettare le regole.
Con un’altra fitta più acuta al cuore pensai a Draco che di sicuro mi stava aspettando in sala grande,ansioso: probabilmente aveva i miei stessi presentimenti.Mi asciugai una lacrima silenziosa che mi rigava il volto con un gesto secco.
Senza far rumore,mi avvicinai al corridoio semi distrutto: essendo vicino a un bagno,il punto di rottura aveva frantumato le tubature e c’era acqua dappertutto.
Non c’era traccia di anima viva però.
Senza abbassare la guardia,avanzai: i miei passi echeggiavano tra l’acqua limpida mentre analizzavo lo squarcio nel muro; doveva essere per forza un incantesimo,come “Bombarda”. Mi girai sulla parete di fronte,pensando al senso di tutto ciò; non appena alzai lo sguardo sul muro,spalancai gli occhi,e la voce mi morì in gola: nero e netto,il marchio di Voldemort era raffigurato sul muro di pietra, il serpente si muoveva ondeggiando fiero.
Il mio respiro,prima abbastanza regolare,divenne un affanno,il cuore sembrava squarciarmi il petto. -Crucio.-
Poi il dolore divenne reale: era dappertutto.Era come essere bruciati vivi,non desideravo altro che morire mentre urlavo in preda alla disperazione.
-Zitta,sporca mezzosangue! Hai infangato il nome delle nostra famiglia!-
Bellatrix Lastrange avanzava nel corridoio:la veste nera ed elegante sfiorava l’acqua e il suo sguardo era accesa da una scintilla di odio perverso.
Ansante,mi tirai a stento in piedi,sfoderando la bacchetta: non le avrei permesso di toccare Draco. -Expelliarmus!-tentai,ma mi neutralizzò con un gesto secco.
Un sorriso disgustoso le incurvò le labbra. -Rendiamo la cosa più divertente,eh? Che ne dici Granger?-
Rimasi immobile,alla mia postazione,guardandola confusa.
Poi,altri passi arrivarono dalle sue spalle insieme a un insopportabile odore di sangue e polvere mentre la consapevolezza portò il terrore a livelli allucinanti: Fenrir Greyback mi guardava come se fossi la portata principale di un succulento pranzo.
-N-no…-balbettai,mentre il braccio che reggeva la bacchetta tremava.
-Addio.-Bellatrix Lastrange,con ultimo sorriso disgustoso,si congedò e raggiunse i mangiamorte che probabilmente la stavano aspettando ai piani inferiori,pronti ad attaccare: non si sarebbe nemmeno sporcata le mani con me,nonostante per lei sarebbe state semplicissimo.
Immobilizzata,guardai il lupo mannaro che si leccava le labbra con gusto,per poi guardare fuori dalla finestra impaziente.
Un cerchio argenteo,esattamente del colore dei suoi occhi,si levò nel cielo sovrastando le nuovole dell’ormai passato temporale e contagiando di luce tutta Hogwarts e il paesaggio. Avevo già assistito alla traformazione di un lupo,e sapevo che richiedeva qualche secondo: mentre Greyback rantolava,in preda agli spasmi,mi misi a correre a tutta velocità,facendo con i piedi nel piccoli tonfi pestando l’acqua e gridai:
-Impedimenta!-contro il lupo:mi avrebbe dato qualche secondo in più.
Raggiunsi le scale con il fiatone e mi misi a scendere verso la sala grande: le grida erano ricominciata…i mangiamorte avevano già sferrato il primo attacco?
Un altro rumore,però,riuscì a catturare del tutto la mia attenzione: passi corsa frenetica,incessante si avvicinavano a me; il terrore mi innondò il petto,si propagò in tutto il mio corpo,su per la gola impedendomi quasi di respirare: Greyback mi inseguiva, a pochi metri di distanza,lo sguardo famelico e insaziabile.
Entrai nella prima aula che trovai,chiudendo la porta a chiave: sapevo in cuor mio che non l’avrebbe trattenuto per molto; infatti,sentivo le sue spallate animalesche che cercavano di aprire la porta.
Mi guardai in giro disperata: era la fine.
Con il respiro irregolare guardai la porta di legno frantumarsi a poco a poco:potevo sentire il suo disgustoso odore filtrare e raggiungermi,il suo respiro eccitato,il suo sguardo famelico e insaziabile che mi puntava attraverso il legno ancora intatto,i suoi denti stretti che bramavano la mia carne,il suo ruggito di vittoria dopo essersi abbattuto su di me.
Feci un respiro profondo,parandomi davanti alla porta e alzando la bacchetta,il braccio teso e fermo: se quella doveva essere la mia fine,non mi sarei nascosta.
Non gli avrei dato la soddisfazione di vedere i miei occhi imploranti e terrorizzati.
Ormai c’eravamo quasi,vedevo i suoi occhi attraverso gli squarci:avevo ancora sì e no un minuto. -Draco.-sussurrai,con le lacrime silenziose che mi rigavano le guance arrossate.-Sono tua.Eternamente.-
Poi chiusi gli occhi con forza,per trattenere nella mia mente l’immagine del suo viso,mentre l’enorme lupo mannaro nero come la notte faceva breccia nella porta ed entrava con un balzo nell’aula,pronto ad attaccarmi…


Chiedere perdono non sarebbe mai abbastanzaa!
Il ritardo eclatante è dovuto a una serie di fattori noiosi che non mi hanno permesso di continuare a fine luglio come avevo promesso L Spero che ,però,vi sia piaciuto lo stesso il capitolo.xD
Come avrete capito la battaglia di Hogwarts è iniziata…se qualcuno di voi vi sta chiedendo come abbiano fatto i magiamorte ad entrare,state tranquilli:la spiegazione arriverà nel prossimo capitolo. Per quanto riguarda l’inizio enigmatico,anche quello si capirà con il tempoo.
E ora,le recensioni:
BabyFairy: mi dispiace ma Draco non è stato molto furboo ahah. Ha preferito essere onesto e infatti sono nei guai grossi ù.ù
Princess of Mirkwood: grazie millee mi dispiace che tu abbia dovuto aspettare così tanto però. (:
dark_akira:Tuu riempi di gioia il mio fragile cuoricino con i tuoi commenti così belli e ricchi. *.* Giuro che è la cosa più gratificante: scrivere e vedere che i tuoi lavori sono apprezzati con recensioni come le tue. J Scusa per l’attesaa,spero di non averti delusa! Grazie mille Kiara.
fratwi: grazie milleee *.*
BabyAle92: ahah! Sì le vacanze mi hanno portato ispirazione,anche se si è fatta un po’ desiderare. -.- fammi sapere se ti è piaciuto il chap. XD
Whitney: ti ringrazio di cuoree,è bellissimo sapere che una storia propria faccia sognare anche gli altri,oltre che se stessi. J
jennybrava: uh uh JENNY…! Perdonami per il ritardoo comunque sono felice che ti sia piaciuto il chap… ;) E per la frase che ti piace,l’ho elaborata apposta per creare una reazione forte in Hermione…direi che ci sono riuscita!
PrincessVanilla: si sono cattivaaa anche questo è finito nel mistero eh?? XD Grazie mileee

Hem hem,prometto che il prossimo chap non si farà attendere così tanto… ù.ù
PAROLA DI ROSIE.
A prestissimoo. (L)

  
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