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Autore: Serenity452    01/12/2009    3 recensioni
NEL CAPITOLO 7 UN GRANDE RITORNO!! XD
Itachi, durante una missione salva la vita ad una bambina di Konoha, Luna Ayanami, lei non è un ninja e vive nella zona dei civili non ninja del villaggio. Fin da subito, i capelli arancioni e gli occhi color miele della bambina conquistano il cuore del Mukenin spingendolo a portarla con se fino a Konoha e riportarla a casa sua. Ma con i bambini ci vuole molta pazienza, e fortunatamente Itachi riscopre di possederne a volontà anche se Luna, oltre che una bambina capricciosa si comporta come una moglie pignola e gelosa. Ma allo stesso tempo dolce e tenera… Capace di renderlo schiavo e apprensivo. Arrivati a Konoha dopo due pazzi e sorprendenti giorni, è il momento dei saluti. L’Uchiha sa che non la rivedrà mai più, ma gli promette che sarebbe tornato per sposarla come dai lei proposto. Il tempo passa, undici anni, e Luna è una scolaretta svogliata di diciassette anni, che pensa sempre ad un ragazzo che neppure ricorda bene, è senza un quattrino, e per mantenersi finisce a fare la barista in un night club malfamato. Fra mille pericoli che la terrorizzano notte dopo notte. Ma proprio quando lei non ci sperava più, Itachi appare e togliendola dai guai. Ma lui è diverso, non ha più vent’anni…, ma è sempre Itachi, il ragazzo che non ha mai scordato. E per lui, Luna è la bambina che non ha mai potuto cancellare. Lui a volte è distaccato e freddo altre gentile e premuroso. Lei se ne innamora alla follia. Funzionerà fra loro con tutte le abissali differenze? Lei così timida e inesperta, letteralmente alle prime armi e lui convinto che sia meglio non legarsi a lei, ma incapace di starle lontano? Sasuke, tornato al villaggio e sposatosi con Sakura, non sa che il fratello maggiore è vivo, lo scoprirà? E che legame ha con Luna? Lui, a differenza di tutti, sa solo che è una cattiva ragazza. [SasuSaku] [NaruHina] [ItaNuovoPersonaggio] [+ Nuova generazione ^_-]
Genere: Romantico, Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 13

Salve a tutti! Sono tornata e vi ho portato finalmete il nuovo capitolo!

Per prima cosa ringrazio le persone che mi hanno recensito!

Grazie di cuore un bacione a tutti!!!!

Ora vi lascio al capitolo ^ ^ Spero vi piaccia, contiene anche una canzone che per me ha significato molto quando scrivevo questo capitolo (vi parlo di Luglio  se non prima ^ ^ eheh), detto questo aggiuno che Itachi vi sembrerà molto OOC e confuso, ma del resto in amore non lo conosciamo bene! XD

Bene, vi lascio a dopo XD

 

Buona lettura!

 

 

 

CAPITOLO XIII : CERCO COME TE…L’AMORE

 

 

Un mese, diciotto giorni e nove ore.

Ecco da quanto non la vedeva.

Un infinità di tempo. Troppo tempo.

Come aveva fatto a sopravvivere? Come aveva resistito all’impulso di sfondare la porta di quel piccolo appartamento, o della locanda in cui viveva, e correre da lei.

Sospirò, sedendosi sul divano e appoggiando il collo allo schienale, buttando il capo all’indietro.

Ormai non poteva più resistere così. Non riusciva a togliersela dalla mente.

La sua voce gli rimbombava nella testa senza mai fermarsi, la veda ovunque, gli sorrideva e lui non poteva fare altro che odiarsi, e farsi compagnia con un bicchiere di Sakè convinto che quello era l’unico modo per “liberare la sua mente”. Ma puntualmente il giorno dopo continuava a sentirsi uno schifo, rendendosi conto che lui non s’era mai ubriacato per scordarsi una donna.

Orami era tarda sera, e la mezzanotte si avvicinava.

Ora aveva due possibilità, scolarsi l’ultima bottiglia di Sakè oppure, uscire, andare lì da lei e guardarla di nascosto, umiliandosi ancor di più di come era stato per tutto quel mese.

Non solo il rifiuto gli rodeva, infondo lei aveva fatto bene, non poteva biasimarla, lui era pur sempre uno sconosciuto, ma diavolo, come aveva potuto lui arrivare a tentare di baciarla!

Una ragazzina! E perciò, se lo era proprio meritato di esser stato buttato fuori casa e sbattuto la porta in faccia.

Ma che cavolo sbattuto fuori anche lei aveva esagerato!

O forse, no?!

Ma in quel momento, qualcosa dentro di lui aveva preso il sopravvento, qualcosa di tanto potente da riuscir a piegare la volontà del grande e temuto Itachi Uchiha.

Di cosa si trattava? Cosa mai aveva potuto manipolarlo a tal punto da renderlo completamente privo di quella volontà razionale che l’aveva sempre caratterizzato!?

Si alzò di scatto. Al diavolo l’orgoglio, al diavolo l’umiliazione subita, al diavolo quello che lei avrebbe pensato, al diavolo ciò che s’era ripetuto per un mese, cioè di stargli lontano il più possibile, al diavolo tutto, compresa la sua dannata razionalità riacquistata dopo essere tornato a casa la fatidica notte.

In fretta e furia si vestì il più decentemente possibile, e corse fino al locale ed entrò un po’ stravolto a causa della fila.

Come al solito c’era il frastuono della musica e la luce era inesistente se non per quei raggi colorati che andavano di qua e di la veloci e poi ogni tanto la luce diventava bianca a scatti. Quanto gli faceva male agli occhi tutto quello!

E nonostante tutto lui era lì. E doveva trovarla assolutamente.

Si diresse al bancone, ma tuttavia lì lei non c’era.

Sbuffò e guardò sul palco, ed infatti, un gruppo di ragazze stavano ballando sincronizzate e con gli stessi passi.

E c’era anche lei, li con quella specie di vestito, se così si poteva definire visto che si trattava solo di una sottospecie di culotte di microfibra probabilmente nera, ma non riusciva a definirlo bene a causa dei molteplici cambiamenti del colore della luce.

Sopra le ballerine, indossavano una sottospecie di top e ai piedi stivali neri lucidi molto alti, inoltre erano cosparse di brillantini sul corpo che luccicava.

Itachi deglutì, ora era troppo, estremamente troppo. La sua gelosia era arrivata al culmine. Ora gliene diceva quattro a quella ragazzina!

Sbuffò di nuovo, lui non aveva assolutamente alcun diritto di andare a dirgliene quattro, non era mica suo padre! O meglio ancora, non era il suo fidanzato!

Itachi arrossì da solo, ora si che stava che si poteva chiamare scemo da solo.

Ormai demoralizzato, al pensiero che la ragazza non sarebbe MAI stata la sua ragazza si rannicchiò su uno sgabello davanti al bancone e si fece portare un bicchiere da Hikai che lo riconobbe.

-Ciao!-Salutò lei, Itachi si voltò con una faccia da cane bastonato.

-Ehi! Tu sei l’amico di Mitsu! Che brutta faccia! Successo qualcosa?-Itachi la guardò un secondo, che seccatura ora l’aveva riconosciuto, e se lo diceva a Luna!

Intanto le ragazze avevano finito di ballare e stavano scendendo dal palco.

Scosse la testa in segno negativo e si prese il bicchiere, che tracanno svelto, mentre la ragazza dai capelli verdi si allontanava.

Osservò fra la gente uno svicolo per squagliarsela, prima di essere trovato da Luna, pensandoci non se la sentiva di trovarsela faccia a faccia, era stato uno stupido ad andare lì!

Lasciando di fretta i soldi sul tavolo, che furono recuperati da una Hikai alquanto sorpresa e preoccupata dalla “fuga” improvvisa dell’uomo.

Ma tornò tuttavia a mettere in cassa i soldi, non pensandoci più.

 

Luna corse da Hikai intenta a sistemare alcune bottiglie nel frigo.

-Hikai! Prendo un bicchiere di birra! Ho una sete!-Disse la ragazza prendendo un bicchiere e spillando della birra dalla macchina con la leva.

Ormai era diventata pratica del mestiere, e ricordò la prima volta che l’aveva fatto invece che un bicchiere di birra uscì un bicchiere di schiuma!

Ora invece, grazie agli insegnamenti di Hikai ci riusciva perfettamente.

-Fa pure!.... Ah Mitsu, lo sai che poco fa è venuto un tizio che tanto tempo fa quando non stavi bene ti è venuto a cercare…-Spiegò Hikai, Luna si voltò perplessa a guardarla mente beveva.

-Ma si, sai un tipo strano con gli occhi neri, i capelli un po’ lunghi col codino, neri, quello sulla trentina… non so come si chiama!-Spiegò distrattamente la più grande delle ragazze.

Luna rimase bloccata, e Hikai si voltò solo quando sentì il rumore del bicchiere posato di botto sul marmo, e vide Luna molto sconvolta.

-Mitsu, tutto ok?-Lei non rispose, facendo preoccupare Hikai.

-Ehi ma che hai? Quel tipo ti dava fastidio?-

-Dov’è adesso?-Chiese invece agitata lei, Hikai alzò un sopracciglio.

-È andato via due minuti fa quando siete scese dal palco, ma sai non mi ha chiesto di te…-Riferì lei.

Luna tremò, forse sicuramente lui non la voleva vedere, ma se effettivamente si trattava di Itachi, a costo di farsi umiliare, di subire la rabbia dell’uomo, fare la figura della scema, lei, doveva rivederlo a qualunque prezzo, doveva vederlo anche per un secondo.

-Devo andare! Scusa Hikai! Perdonami! Io lo devo trovare!!!-Detto questo scappò via lasciando Hikai di stucco, tuttavia la ragazza era troppo impegnata servire il bancone e non poté seguirla.

 

Correre fra la gente non era il massimo, ma pur di trovare Itachi, qualunque cosa, riuscì in qualche modo ad uscire, ma lì fuori, c’era un mucchio di gente a quell’ora, che ancora faceva la fila per entrare.

Ma di Itachi nemmeno l’ombra, camminò per parecchi metri, ma non riuscì a trovarlo, era già andato via!

Non aveva fatto in tempo! Non ci era riuscita! Si disperò Luna.

Si appoggiò al muro e si mise una mano sulla fronte. Non c’era nessuno in quel vicolo buio.

Adesso chissà dov’era!? Cosa stava facendo!? E sa la odiava? E se era arrabbiato tanto da non volerla mai più vedere!?

Le prime lacrime le solcarono il viso.

Forse, doveva davvero smettere di pensare ad Itachi, e invece non faceva altro che cercarlo e cercarlo!

Le lacrime scivolarono a poco a poco più svelte, non riusciva a rassegnarsi e immaginare che Itachi non volesse vederla.

Perché era pronta ad inginocchiarsi pur di sapere che in qualche modo lui non c’e l’aveva con lei perché lo aveva respinto, ma era successo tutto così all’improvviso e aveva avuto paura.

-Luna…-

Quella voce, un sussurrò al vento.

Lentamente lei alzò lo sguardo, ed incrociò i suoi occhi. Quegli occhi neri.

Non riuscì a spiccicare una parola. In quel momento esisteva solo la sua immagine, di lui fermo davanti a lei, quasi impassibile, ma tuttavia Luna era riuscita a cogliere una sfumatura di dolore negli occhi dell’uomo.

-Luna…-La chiamò di nuovo, e lei socchiuse gli occhi lasciando scendere un’altra lacrima calda, e deglutì a fatica, e cercò di tirar su col naso.

Ma questo non fu sufficiente, in gola aveva un nodo, o meglio si sentiva come un impasto di parole che s’erano bloccate in gola.

L’unica cosa che sarebbe riuscita a fare sarebbe stata quella di urlare piangendo abbracciarlo di corsa, ma anche il suo corpo non ascoltava la sua mente.

Itachi abbassò lo sguardo al mutismo della ragazza, chiaramente era sconvolta, e probabilmente non voleva vederlo, ma allora  perché quel pianto, perché quegli occhi così tristi, che sembravano tuttavia dirgli qualcosa, che non capiva.

 

“Guardo il cielo e non vedo altro colore
solo grigio piombo che mi spegne il sole,
l’unica certezza è gli occhi che io ho di te.

(Luna)

Una canzone risuona nell’aria, viene dal Night. Stavano ballando un lento, una cosa rara, ma Luna ricordava che un ragazzo l’aveva chiesto a Kayra.

Il cielo era davvero nero, sembrava senza speranza, come quello che stava per accadere con Itachi.

 

(Itachi)

Forse, era meglio se andava via. Forse era meglio che lasciava il villaggio.

Era decisamente meglio. La guardo un altro secondo, e chiudo gli occhi.

 

“Due fotografie è tutto ciò che mi rimane,
sul mio letto il vento le fa volare,
la distanza che ci divide fa male anche a me.”

 

Si, gli avrebbe fatto male, andarsene per sempre, c’era stato male per un mese, figuriamoci una vita intera o per lo meno quel che gli restava da vivere.

Perché lui non l’avrebbe mai scordata, non ci riusciva in nessun modo, e lui c’aveva provato, davvero.

Si voltò. Doveva andare. Per lei.

 

“Se non vai via, l'amore è qui.”

 

Perché lui in qualche modo, l’amava, e perciò doveva andare via.

-Itachiii!!!!-

 

“Sei un viaggio che non ha ne’ meta ne’ destinazione”

 

Itachi si sentì chiamare il suo nome, e si sentì afferrare da dietro, e due braccia sottili gli avvolsero il petto.

 

“Sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore”.

 

-Itachi!!!!-

Sentì la testa della ragazza appoggiarsi sulla schiena, ei singhiozzi del pianto.

Non poteva restare.

 

 “Così sono solo anch’io, come vivi tu…”

 

-NON TE NE ANDARE!!!-

 

“ cerco come te... L'amore.”

-L-Lu-na…-

 

“Quel che so di te è soltanto il tuo nome,

 

-Mi dispiace… Scusami! Ti prego non te ne andare via! Non te ne andare! Dimmi tutto quello che vuoi ma non te ne andaree!-

Non poteva darle ascolto, lei non sapeva nulla di lui! Avrebbe solo sofferto!

 


“la tua voce suona in questa canzone.
Musica e parole emozioni che scrivo di noi.”

 

Itachi deglutì chiudendo gli occhi. Il cuore gli scoppiava nel petto.

-Luna…Io…Devo…-

-No… non andartene…ti prego…Ora che ci siamo ritrovati… -

 

 

“Se non vai via, il mondo è qui.”

 

- … Io devo andare…-

-No! Non è vero! Perché… Perché io… -

-No, no Luna! Non è così! Non deve essere così! Tu sei….-

 

“Sei un viaggio che non ha ne’ meta ne’ destinazione,

sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore”

 

-Non voglio che te ne vada, mi sei mancato troppo! Lo so che sei arrabbiato con me!!!!-

-No! io non sono arrabbiato con te! Non potrei mai esserlo…-

-Davvero? Non sei arrabbiato… perché io…-

-No… Non sono arrabbiato con te…tu non hai nessuna colpa… sono io quello che ha sbagliato!!!-Lei lo strinse di più.

 

“Così sono solo anch’io, come vivi tu…”

 

-Non è vero… è anche colpa mia! Itachi ho cercato di non pensare a te! Ci ho provato! Lo so che sono una stupida a dirti queste cose! Ma io-!-I singhiozzi le impedirono di proseguire, così quasi i istintivamente il moro prese le mani della ragazza e sciolse piano l’abbraccio, per potersi voltare e guardarla, e incrociare i suoi occhi arancioni colmi di lacrime.

Non poteva vederla così.

 

“ cerco come te... L'amore.”

 

-Itachi…-

-Shhh… non dire più nulla… lo so… lo so…Mi dispiace Luna…-Lentamente la prese per le mani e la tirò a se per abbracciarla, e lei si lasciò stringere da quelle braccia forti e si appoggiò sulla spalla di Itachi stringendolo forte.

-Voglio solo che tu non mi lasci…-Itachi chiuse gli occhi sentendo il piccolo corpo della ragazza appoggiato al suo, stretto finalmente fra le sue braccia, adesso, dopo tanti anni, non si sentiva così solo, e lui non era poi così sicuro di voler tornare a vivere da solo.

E lei si sentiva finalmente al sicuro fra le braccia di Itachi, e se avesse potuto l’avrebbe incatenato a se per sempre, non voleva che andasse via. Non voleva restare di nuovo sola.

Un tuono risuonò, e le prime gocce d’acqua cominciarono a cadere copiose.

 

“Cambia il cielo i tuoi occhi no,
come vetro è l'amore che sei”.

 

Itachi staccò la ragazza dall’abbraccio mentre lei cercava di asciugarsi le lacrime con lo sguardo basso.

-Sta piovendo…-Sussurrò lui con l’acqua che ormai gli gocciolava dai capelli.

-S-si…-Rispose lei avvolgendosi le braccia sulle spalle. L’acqua l’aveva completamente bagnata, inoltre indossava soltanto un top e una culotta, di certo stava morendo di freddo, si disse Itachi.

-Andiamo via, o ti verrà un malanno!-Lei lo guardò un attimo, come se volesse scoppiare a piangere.

-Luna…-Lei chiuse gli occhi.

 

“Sei un viaggio che non ha ne’ meta ne’ destinazione,

sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore”

 

-Ti prego… Ti prego non farmi questo…Lo so che tu vuoi andartene! M-Ma s-se… tu vai via io…mi sentirò di nuovo sola! Quando ti ho ritrovato ero così felice… m-ma non capivo perché! Ora lo so il perché!-

 

“Così sono solo anch’io, come vivi tu…”

 

Anche lui lo sapeva cosa lei volesse dire, era stato felice altrettanto di averla ritrovato, qualcosa in lui era cambiato. Non voleva perderla di nuovo.

Non voleva andare via. Lui voleva stare con lei. Nient’altro.

 

“ cerco come te... L'amore.”

 

-Non me ne andrò…Te lo prometto…-Lo sguardo della ragazza si fece più tremante e colmo di lacrime, e scoppiando a piangere l’abbracciò.

-Itachiiiii!-Urlò stringendolo mentre anche lui gli poggiava una mano dietro le spalle e l’altra dietro la nuca, e le carezzava i capelli bagnati dall’acqua.

Rimasero attaccati qualche secondo.

-Vieni, ti porto a casa tua, stai congelando!-Lei annuì tirando su col naso, e lasciandosi prendere per mano da lui corsero via.

Luna lanciò un occhiata al locale non molto distante.

Ma adesso la cosa più importante di tutte era davanti a lei, e la teneva per mano, non le importava di essere mezza nuda per strada, non le importava di essere mezza nuda sotto la pioggia, forse l’unica cosa che le importa un po’ di più era quella di essere stata mezza nuda davanti a lui, ma non voleva pensarci, non adesso che lui era con lei.

E le stringeva la mano.

La cosa più bella del mondo, il calore della mano di Itachi che stringeva la sua.

Non aveva mai provato nulla di tanto stupendo.

Fino a quel momento, ovviamente.

 

 

Fine XIII Capitolo.

 

 

Ecco terminato un altro capitolo!

Le cose cominciano ad andare avanti, nonostante i dubbi del povero Itachi sempre più confuso! Sempre pronto ad inseguirla, poi a scappare e tornare da lei!

Comunque non perdetevi il prossimo capitolo! ^_-

Il momento tanto atteso da Luna sta per arrivare? Accadrà qualcosa?

Tutto nel prossimo Capitlo!

 

Recensite mi raccomando!!!

 

Baci Serenity ^_-

   
 
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