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Autore: Chise    03/12/2009    3 recensioni
"Ucciditi lontano dal mio perimetro, Potter." (Bad dreams in the night, told me i was going to lose the fight - leave behind my wuthering wuthering heights)
Smsì, non sono ancora migliorata coi sommari o_ò però sono tornata XD (vagamente.) Ah! Non tengo conto dei libri VI e VII (non credo di averlo mai fatto XD), quindi si può considerare AU! ... oppure è What If? Aiuto, ai miei tempi non c'erano tutte questi avvertimenti XD
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Sally Anne lanciò un Incanto Colloportus su una delle portefinestre della Serra Cinque, guardando nervosamente all’esterno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo Ottavo

Dove, per alcuni, la gioventù non è poi così bruciata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


If you want my gravy
Pepper my ragu -
Spice it up for Mama
She'll get hot for you!

 

(When You’re Good To Mama; Queen Latifah)

 

Sally Anne lanciò un Incanto Colloportus su una delle portefinestre della Serra Cinque, guardando nervosamente all’esterno. - Buon Salazar, se qualcuno mi vede ora verrò diseredata. -

Dietro di lei, Hermione Granger si schiarì la voce. - Perks, non per essere scortese, ma potrei dire la stessa cosa. - si sedette aggraziata su uno dei banchi, mentre l’altra ragazza continuava a lanciare incantesimi silenzianti alla serra. - Prova Muffliato, muovendo la bacchetta come per un Incanto Patrono. -

Sally Anne inarcò un sopracciglio, eseguendo. Una sottile nebbiolina lilla avvolse la stanza, silenziandola. - Sono colpita, Granger. -

- Ti assicuro che con questo non hai bisogno degli altri. - sorrise brevemente, inclinando il capo. - Dovevi parlarmi? -

- Potter è un cretino. -

Hermione si irrigidì immediatamente, il sorriso che scompariva dal suo viso, - Beh, se mi hai chiamata qui per- un gesto dell’altra la fermò.

- Anche Draco è un cretino. -

La ragazza annuì compiaciuta, - Ci ho messo tutto agosto per convincere Harry che Malfoy poteva essere quantomeno piacevole, si baciano e lui rovina tutto. -

Sally Anne sbuffò, - Sì, certo, perché Potter non ci ha messo del suo, vero? Poteva interpretare fino in fondo la parte dell’eroe tragico e dire “no, non ti lascerò in pace perché ti amo” o che so io, invece no, lui per una volta in vita sua deve giocare a fare lo Slytherin e dire “va bene”. -

Le due si guardarono in cagnesco per qualche minuto, poi Hermione si riscosse, scuotendo il capo. - Senti, non possiamo morderci anche tra di noi, altrimenti non ne usciamo più. Avevi intenzione di dirmi qualcosa, no? È per questo che mi hai trascinata qua. -

L’altra annuì, sedendosi a sua volta su uno dei banchi. - Potter si sta intromettendo in una certa questione. -

- C’entra qualcosa Castor? -

- Anche se fosse, non te lo direi. -

Hermione sbuffò ancora, ravviandosi i capelli. - Va bene, va bene. Harry si sta intromettendo in una questione. Quindi? -

Sally Anne ravviò i capelli a sua volta. - Quindi lo stiamo sviando, per così dire. -

L’altra ragazza aggrottò le sopracciglia, scuotendo leggermente la testa, - Non ti seguo. -

- Mettiamola così; non credere ad una parola di quello che ti dirà, ma non contraddirlo. -

- Continuo a non seguirti ma voglio fidarmi. -

Sally Anne arricciò le labbra, trattenendo a stento un sorrisetto. - Gryffindor. Così prevedibili. -

Hermione si alzò, sistemandosi in spalla la tracolla e sorridendo gelida. - Ti stupirebbe sapere quanto imprevedibile posso essere, Perks. Buona giornata. - con un gesto fluido della bacchetta districò la barriera di incantesimi posta dall’altra ed uscì dalla serra.

- Santo Merlino, sono appena stata minacciata da Hermione Granger? -

 

***

 

 
Ich tausch nicht mehr,

 
 ich will mein Leben zurück.
 
(Guten Tag; Wir Sind Helden)

 

- ‘Mione, devo parlarti. -

A quanto pareva quel giorno avevano tutti bisogno di Hermione. La ragazza sospirò, poggiando il Profeta e guardando dolcemente Harry.

- Sì? -

- Smith sta per essere ucciso da un Venberboorth. -

Deglutì prima che le andasse di traverso il the, per poi fissare Harry come se fosse uno Schiopodo. Stava per rispondere che suvvia, un po’ di scotch non ha mai ucciso nessuno, quando una piccola pantera di carta le morse un dito, facendola sobbalzare. Irritata dispiegò l’origami, che recava solo una parola.

Assecondalo.

Con un altro sospiro, Hermione tornò a guardare Harry, - Ah sì? È terribile. -

Il ragazzo annuì con veemenza, - Stanotte. -

- Harry, “stanotte” cosa vuol dire, con esattezza? -

- Mezzanotte e tredici. -

- Ah. -

Si stropicciò le tempie, sospirando per l’ennesima volta. - Me lo stai dicendo perché...? -

- Perché ho bisogno che tu tenga impegnato Castor. -

Questa volta le era senza dubbio andato di traverso il the. Tossì rumorosamente, le lacrime che le uscivano dagli occhi. - Come, prego?! -

Harry sbuffò, - Non in quel modo, a meno che tu non voglia vedere Ron che va incontro a morte certa per prendere a pugni l’uomo che gli ha soffiato la ragazza. -

Hermione si schiarì la voce, cercando di combattere il rossore. Quella discussione stava prendendo una piega troppo assurda perfino per i loro standard.

- Quindi cosa dovrei fare? -

- Non lo so. Addormentalo, Schiantalo, fallo ubriacare --- basta che lo tieni in Sala Comune fino a che non torniamo. -

La ragazza sospirò, riprendendo in mano il Profeta. Tenere a bada un gigante non era una cosa difficile - Grop le aveva insegnato molto -, il difficile era tenere a bada Castor, soprattutto ora che aveva la certezza che anche lui fosse invischiato in qualcosa con gli Slytherin. Certo, sperare che la Perks si sbottonasse era decisamente troppo, ma forse avrebbe potuto aggirare Castor con qualche abile tecnica femminile, come ad esempio del Firewhisky corretto con polvere di Verbena.

- Va bene. -

Il volto del ragazzo si illuminò. - Oh, Hermione, sei la migliore! - lei annuì sorridendo, mentre Harry usciva dalla Sala Grande irradiando gioia e felicità da tutti i pori.

L’origami di Sally Anne giaceva spiegazzato accanto alla caraffa del succo d’arancia.

Assecondalo.

- Bah. Slytherin. -

 

***


Never felt so lonely I
Wish that you could show me love
Show me love, show me love, show me love
Show me love, show me love
'Till you open the door

 

(Show Me Love; t.A.T.u.)

 

Harry e Ron si scambiarono uno sguardo complice.

Qualunque cosa fosse entrata da quella porta loro sarebbero riusciti a contrastarla, come era sempre stato. Scacchiere, chiavi volanti, infidi specchi, diari, basilischi, pericolosi evasi, boia, ratti, professori invadenti, Cercatori bulgari, Veela francesi, Mangiamorte, calici, labirinti, porte chiuse a chiave, profezie, veli, Horcrux. Maghi Oscuri.

 Non c’era niente che non potessero affrontare.

Seamus levò la bacchetta, - Alohomora. -

 

***

 


Let's get these teen hearts beating. Faster, faster
So testosterone boys and harlequin girls,
Will you dance to this beat, and hold a lover close?

 

(Lying Is The Most Fun A Girl Can Have Without Taking Her Clothes Off; P!ATD)

 

Clarisse Fawcett avrebbe dovuto immaginare che dal suo fidanzamento con Roger “Sfiga Vagante” Stebbins non sarebbe mai potuta nascere una relazione semplice.

Avrebbe dovuto immaginare anche che anche un atto vecchio come il Mondo - unirsi mente e corpo con l’Uomo che Amava - si sarebbe rivelata una fatica erculea.

Avrebbe dovuto immaginarlo quando il professor Piton li aveva stanati da dietro un cespuglio allo Yule Ball, o quando la professoressa McGranitt (con classe al seguito) li aveva sorpresi in uno dei laboratori del dipartimento di Trasfigurazione. O ancora quando Madama Pince si era esibita in una scenata isterica solo perché li aveva scoperti nella sezione proibita a --- beh, non propriamente a scambiarsi figurine delle Cioccorane.

Clarisse Fawcett, migliore del suo corso in Divinazione Avanzata, nelle sue vene da generazioni sangue veggente, avrebbe quantomeno dovuto prevedere che neanche quella sera Roger e lei sarebbero riusciti a consumare in pace la loro relazione. Dopo tutto, c’era un motivo se l’intera scuola li chiamava “Duo Prendetevi Una Stanza”.

Clarisse sospirò sconsolata, coprendosi il seno con i boxer di Roger e cercando la camicetta della divisa, mentre il suo ragazzo le faceva scudo col suo corpo per proteggerla dagli sguardi sconcertati del Quintetto più famoso della storia, ridotto per l’occasione ad un Quartetto.

- Ahem... che ci fate qui? -

- Sssno... cioè... Non è che avete visto Zacharias Smith o qualche Slytherin? -

La ragazza emerse da dietro le spalle muscolose di Stebbins, porgendogli dei boxer con una graziosa fantasia a coniglietti.

- Eravamo impegnati a fare altro, Potter. -

- Ehm... notavamo. -

Ron si schiarì la voce. - Allora noi... noi andremmo, sì? - Harry, Seamus e Dean annuirono, facendo dietrofront e scendendo le scale che dalla torre est portavano al quarto piano, nel dipartimento di Incantesimi.

Arrivati all’altezza del terzo piano, Seamus si voltò verso Harry, un sopracciglio inarcato. - Quindi i casi sono due. O nessuno sta cercando di uccidere Smith, oppure nessuno sta cercando di uccidere Smith. -

Dean annuì sospirando. - Credo che nessuno stia cercando di uccidere Smith. -

- Aspettate, ragazzi! - Harry si fermò in mezzo al corridoio, guardando la Mappa del Malandrino con occhi spalancati. - Smith sta andando verso la torre est! -

I quattro si guardarono per un istante, prima di decidere di fare dietrofront e correre a perdifiato lungo il corridoio, Harry che ogni tanto gettava lo sguardo sulla Mappa per cercare Mrs. Purr o Gazza o chi per loro. Magari perfino il fantasma della Umbridge appositamente tornato dall’oltretomba per perseguitarli.

Zacharias Smith fumava bello tranquillo, sorridendo beato alla luna.

- Smith! -

Il ragazzo ingoiò il filtro della sigaretta, cominciando a tossire come un pazzo. Dean eseguì un magistrale Incanto Sturante, battendo una pacca sulla spalla al ragazzo, - Scusa amico. -

Ron si accasciò contro al muro, iperventilando. - Miseriaccia, non ho più il fisico di una volta. -

- Dove “una volta” vuol dire “quattro mesi fa”. - commentò Harry ridacchiando, per poi guardare accigliato Smith, gli occhi sbarrati ed un’espressione di puro terrore dipinta sul volto. - Stai bene? -

- Sì, beh, avete appena cercato di uccidermi, quindi , sto bene. -

Dean gli puntò la bacchetta ad una tempia e quello emise un gridolino isterico, - Thomas?! -, ma quello si limitò a controllare i suoi valori, prima di annuire ad Harry.

- Sta bene. -

Seamus sbadigliò. - Sta bene. Quindi noi siamo qui a fare cosa, di preciso? -

Harry si grattò una tempia.

Non ne aveva idea.

 

***

 

It's much more fun, I must confess
When lives are on the line
Not mine, of course, but yours, old boy
Now that'd be just fine.

 

(Oogie Boogie Song; Danny Elfman)

 

- Blaise Astor Zabini, piantala di ridere o la prossima volta invece di portarti allo zoo ti lascio in dormitorio a litigare con Draco sull’arte Babbana. -

Il ragazzo tossicchiò, cercando di tornare serio nel minor tempo possibile. - Scusami, Regina delle Nevi, ma sono ridicoli! Ancora non hanno capito che si tratta di uno scherzo! -

Sally Anne sbuffò, - Sono Gryffindor, ti aspettavi un’istantanea alba della comprensione? -

- La speranza è sempre l’ultima a morire. -

La ragazza si sporse da dietro l’angolo, ritirandosi quando vide che il quartetto stava venendo verso di loro.

- Blaise, tocca a te. Ci vediamo alle cucine tra quaranta minuti. -

Lui annuì, toccandole lievemente un fianco e mettendosi in bella vista. L’ultima cosa che Sally Anne sentì, prima di girare l’angolo, fu Potter che ringhiava - Zabini! Cosa ci fai qui? -

 

***

 

High on diesel and gasoline, psycho for drum machine
Shaking their bits to the hits,
Drag acts, drug acts, suicides, in your dads suits you hide
Staining his name again,
Cracked up, stacked up, 22, psycho for sex and glue
Lost it to bostik, yeah,
Shaved heads, rave heads, on the pill, got too much time to kill
Get into bands and gangs,
Oh, here they come, the beautiful ones.

 

(Beautiful Ones; Suede)

 

Esci dalla Sala Comune.

Castor alzò gli occhi. - Come, prego? -

- Ho detto “Regina in E3”. Tutto  bene, Castor? -

Il ragazzo guardò Hermione e le sorrise. - Tutto bene. Mmh... Torre in C6. -

Ti fa scacco in due mosse.

- Hai... detto qualcosa, Hermione? -

- Castor... sei sicuro di stare bene? -

Esci dalla Sala Comune, muoviti, non ho tutta la notte.

- Io... io torno subito. -

Si alzò dalla poltrona, stropicciandosi le tempie. L’ultima volta che qualcuno aveva dato retta ai suggerimenti di una voce si erano ritrovati con mezza Hogwarts pietrificata e la loro dose annuale di pollo decisamente diminuita. Nessuno sapeva con esattezza cosa fosse successo, ma c’era di mezzo  Potter che parlava Serpentese, quindi nessuno aveva realmente voluto indagare, bastava vedere Ginny Weasley, che da quel giorno non era più stata la stessa. C’era chi giurava di averla vista inferocita mentre toglieva punti a Caroline Meadows, Gryffindor, rea di stare scrivendo il suo diario segreto in Biblioteca. Il mistero restava quindi fitto, ma Castor sapeva che dare retta alle voci non porta mai a niente di buono.

Uscì dal buco del ritratto, ritrovandosi davanti l’ultima persona che avrebbe voluto vedere, ma comunque un po’ più rinfrancato nello spirito. Non sentiva nessuna voce.

- Devi piantarla di intrufolarti nel mio cervello, Atria. -

La ragazza increspò le labbra trattenendo un sorriso, - Ti volevo solo aiutare, farsi battere a scacchi dalla Granger dev’essere piacevole quasi quanto farsi predire la propria morte dalla Cooman. -

- Piantala e basta. -

Sally Anne annuì, facendogli segno di seguirla. - Devo parlarti. -

- Parla. -

- Hai bisogno del pubblico, Moon? - indicò con un gesto del capo la parete alle spalle di Castor, dove la Signora Grassa si era goduta il teatrino fino a quel momento.

Lui annuì, facendo per prendere la ragazza per un braccio, ma quella si scostò. - So camminare da sola. -

Sbuffò, alzando gli occhi al cielo. - D’accordo. Dove andiamo? -

- Seguimi. -

Camminarono in silenzio per una decina di minuti, arrivando nel dipartimento d’Aritmanzia. Castor immaginava che sarebbe successo, in effetti ci sperava; si lasciò guidare dalla ragazza dentro un’aula vuota, dove lei sigillò la porta con un incantesimo, per poi voltarsi verso di lui.

- Adesso io e te parliamo, e tu mi dici tutto quello che sai. -

 

***

 

He's the kind of guy
Who knows just what he knows
He's the kind of guy
Who oh-oh-oo-oh-oh-oh

 

(ABC; The Pipettes)

 

Harry si irrigidì. - Zabini! Cosa ci fai qui? -

Il ragazzo sorrise sornione, - Passeggio. -

Harry sapeva che l’equivalente di “passeggio” era “compio azioni illegali punibili con l’espulsione o, in certi casi, un viaggetto ad Azkaban”. Lui stesso aveva detto “passeggio” tante di quelle volte che ormai aveva perso il conto.

Inarcò un sopracciglio, sorridendo. - Mi dispiace, Zabini, ma Smith è salvo. Non potete toccarlo. -

- Buon Merlino, a chi mai verrebbe in mente di fare una cosa tanto orribile come toccare Smith? - disse l’altro con una faccia disgustata.

Accanto a lui, Ron tossicchiò, nascondendo abilmente una risatina. Non che Zabini avesse tutti i torti... l’unica che aveva avuto l’ardire di toccare Smith in quel senso era stata Pansy Parkinson, e Godric solo sapeva perché mai l’avesse fatto.

- Cosa avevate intenzione di fare? -

- Andiamo, Potter, non è divertente scoprirlo da soli, cosa avevamo intenzione di fare? -

Harry sorrise raggiante, - Ah-ha! Quindi avevate intenzione di fare qualcosa! -

Zabini sgranò gli occhi, mettendosi una mano davanti alla bocca, - Ops. -

Nessuno la faceva ad Harry Potter.

 

***

 

Get back in town I wanna paint it black
I wanna get around
Easy living crowd so flat
said it all before
They try to kick it, their feet fall asleep
I want to be wrong but
No one here wants to fight me like you do.

 

(Combat Baby; Metric)

 

- Tutto quello che so. -

Lei annuì.

- Tutto quello che so cosa, di preciso? -

Sally Anne inarcò un sopracciglio. - Per esempio potresti dirmi chi è stato a dire in giro che-

- Quante volte devo dirti che non lo so? -

- Tante quante ne serviranno per convincermi. - Castor si passò una mano tra i capelli, fissando il soffitto.

- Non posso dirtelo. -

La ragazza si sedette su un banco, fissando intensamente l’altro. La luna filtrava attraverso le grandi finestre dell’aula, illuminandolo, e Sally Anne sorrise: a parte l’altezza Castor non era affatto cambiato, esteticamente parlando.

Lui si voltò, inclinando il capo. - Mi stai fissando. - commentò in un sussurro, avvicinandosi lentamente al banco su cui era seduta lei.

- Fermo. -

- Perché? -

- Perché non ti ho ancora perdonato. -

Castor interruppe la tranquilla marcia verso Sally Anne. - Perdonato cosa, dal momento che non ho fatto niente? -

Lei si alzò, - Questo è ancora da vedere. Legilimens. -

C’era la luna piena, e Castor stava correndo tra gli alberi della Foresta Proibita, scappando da qualcosa. Un ululato, poi-

Sally Anne si ritrovò contro il muro, le mani del ragazzo ad imprigionarle sopra la testa i polsi.

- Non. Entrare. Nella. Mia. Mente. - lei si divincolò debolmente, ottenendo come unico risultato che l’altro si avvicinasse di più, premendo il corpo contro il suo, la bocca contro il suo orecchio. - Smettila di entrare nella mia mente, smettila e basta. -

- Mi costringi a farlo. -

Sally Anne si irrigidì, mentre Castor le baciò delicatamente l’orecchio. - Stai un po’ zitta, per favore. -

In fondo posso anche stare zitta per mezzora, pensò, mentre le labbra del ragazzo si posavano sulle sue ed una mano si insinuava sotto la sua gonna.

 

***

 

Mmmm whatcha say,
Mmmm that you only meant well?
well of course you did
Mmmm whatcha say,
Mmmm that its all for the best?
Because it is
Mmmm whatcha say?
Mmmm that it's just what we need
you decided this
whatcha say?
Mmmm what did she say?

 

(Hide And Seek; Imogen Heap)

 

Draco lanciò un’occhiata seccata a due matricole che lo fissavano da mezzora con occhi sognanti, scambiandosi di quando in quando qualche commento, sempre seguito da un velato sospiro. Si sentiva incredibilmente Potter, in quel momento. Stava per rinunciare ad aspettare Blaise e Sally Anne quando una parete della Sala Comune si smosse, rivelando i suoi amici.

- Allora? - disse appena questi si sedettero sulle sedie di pietra accanto a lui.

Sally Anne fissò il fuoco concentrata. - Penso che dovresti passare del tempo con Potter. -

Probabilmente non aveva capito.

Probabilmente lei era impazzita.

Probabilmente Blaise che annuiva serio era un’illusione ottica.

Probabilmente era tutto un’illusione ottica, un grazioso parto della sua mente malata.

- Non credo di aver capito. -

- Beh, - cominciò Blaise - temo di aver detto qualcosa, ecco. Qualcosa che potrebbe aver indirizzato Potter verso la verità, ecco. -

- Dimmi che stai scherzando. -

L’espressione di Blaise gli disse che sfortunatamente non stava scherzando. La sua espressione sicuramente stava suggerendo a Blaise che l’avrebbe ucciso.

- Cosa dovrei fare? -

Qualcosa brillò negli occhi di Sally Anne. - Facci amicizia. Per sviarlo dal resto. - aggiunse nel vedere l’espressione sconvolta del ragazzo. - Se lui è impegnato a chiedersi perché gli stai parlando, avrà meno tempo per rincorrere noi. -

- Sacrificati alla Causa. - disse Blaise in tono solenne.

- Questo lo diceva pure mio padre, poi sappiamo tutti com’è finito. - commentò piccato Draco, stropicciandosi le tempie. L’ultima cosa di cui aveva bisogno era fare amicizia con Potter. Alzò gli occhi verso Sally Anne, sperando di trovare un appoggio nonostante l’idea fosse stata suggerita proprio da lei. La ragazza stava piangendo.

- Ti prego, Dray... -

Il cuore cominciò a fargli male. Odiava quando Sally Anne lo pregava, perché sapeva che non sarebbe riuscito a resistere. Fare amicizia aveva dei consistenti svantaggi.

- Va bene, va bene! Asciugati le lacrime però. -

Sally Anne sorrise raggiante.

 

***

 

- Attrice consumata. - Blaise arricciò le labbra, porgendo alla ragazza un bicchiere di Sherry.

Lei sorrise maliziosa, allungando le gambe davanti al caminetto della Sala Comune. Sapeva che avrebbe dovuto giocare la carta della preghiera, perché Draco non avrebbe mai ceduto di sua spontanea volontà, quindi si era preparata tornando indietro dal dipartimento di Aritmanzia.

Adesso Draco aveva accettato, mettendosi esattamente dove lei avrebbe voluto, ovvero alla sua completa mercé, così poteva dormire sonni relativamente tranquilli.

- Tutto per la Causa, Blaise. -

Il ragazzo sorrise, - Lo diceva anche il padre di Draco, e sappiamo tutti com’è finito. -

Lei ridacchiò, sorseggiando lo Sherry.

- Dove sei stata? - lo Sherry le andò quasi di traverso.

- Come, “dove sei stata”? -

Blaise strinse gli occhi, scrutandola attentamente. - Ci hai messo un’ora più del previsto, stavo quasi per andarmene, gli Elfi Domestici mi hanno assediato. -

La ragazza deglutì, fissando ostinatamente le fiamme del camino. - Ho avuto un contrattempo. -

- Certo, si chiama così adesso. -

Si schiarì la voce, mentre immagini del contrattempo le passavano davanti agli occhi. - Quei due. Azzardo tre mesi. -

Lui sorrise. - Io cinque, cara la mia Regina delle Nevi. Cinquanta Galeoni? -

Sally Anne annuì, - Blaise, i miei contrattempi non sono affar tuo. Comunque sì, cinquanta Galeoni. Già miei, fra le altre cose. -

- Oh, col cavolo. Vincerò io, puttanella. -

- Ti piacerebbe, piccolo bastardo figlio di un Babbano. -

Un cuscino la colpì a tradimento, così cacciò un urletto e si girò per restituire all’altro il favore, sciorinando insulti.

Il ritratto di Phineas Nigellus annuiva soddisfatto, pensando che ogni tanto c’è qualcosa di buono, nella gioventù, come il fatto che sia Slytherin.

 

It’s time now to turn off the light
This has been such a beautiful night
We have served you a lot of delights
And some really wonderful sights

 

(Goodbye To The Circus; Aqua)

 

 

 

 

 

 

... sono pessima, lo so, non odiatemi (troppo).

Dovrei essere tornata, anche se sicuramente non riuscirò a postare una volta a settimana, magari una ogni due? Magari posterò ogni due giorni, chi lo sa XD

Scusatemi ancora e grazie mille per le mail piene di complimenti, le belle parole e tutto il resto, siete stati una ventata d’aria fresca in questi mesi opprimenti! (L)

 

fleacartasi: guarda cara, non ti rispondo neanche alla recensione tanto stiamo messaggiando XD

 

Elfosnape: Tolkien *_* comunque. Sì, siamo al settimo anno, Sally Anne è un personaggio di Slytherin realmente esistente (nel primo libro allo smistamento viene fatto il suo nome, quindi tecnicamente non è una Mary Sue, cerco di non farla diventare troppo importante anche se la sua storia si intreccia con quella di Harry e Draco)... lei e Draco sono solo amici, ovviamente. Per quanto riguarda la missione... beh, non te lo posso dire, ci vuole del mistero! XD altrimenti ti svelerei tutta la storia.

Draco & co ovviamente c’entrano perchè questa è prima di tutto una fic slash, no? E per il resto volevo dare un po’ di colore al tutto :D

Grazie per la recensione!

 

Arisu Kon: chiedo scusa per il ritardo, eccoti il prossimo capitolo e grazie mille per i complimenti!

 

leila a: richiedo scusa per l’attesa, sono imperdonabile, veramente! Ma troverò il modo di farmi perdonare ;)

 

Azzusam: Anthony ti saluta, ma detto questo passiamo alle cose serie! XD Harry è troppo ingenuo in certi momenti, però fa parte del suo charme (???) E Draco... beh, Draco è Draco, alla fine! Nessuno è come lui (sto straparlando, si nota?)

 

_Fruscio_di_Anime_: grazie mille, a dire il vero la cosa delle sigarette piace anche a me *____* E adoro il fatto che tu adori questa storia! Spero tu continui a seguire nonostante i mesi in cui ho allegramente disertato EFP. Grazie mille per i complimenti! (L)

 

p.s: tra parentesi, sono l’unica a cui il sesto film ha fatto schifo?

p.p.s.: oddio, ho appena visto tutti i preferiti e quelli che seguono... GRAZIE MILLE *_* mi riempite di orgoglio e felicità! Prometto di non deludervi più :)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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