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Autore: Lione94    04/12/2009    2 recensioni
Ecco una fanfiction su Angel's Friends scritta dal punto di vista della diavoletta Kabalè che narra delle sue avventure e di come tutto può cambiare, anche il suo cuore da Devil.
I personaggi sono quasi tutti gli stessi della serie e si svolge nella scuola della città terrena.
Spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kabalé, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La terza e ultima prova:
Il desiderio celato nel più profondo del cuore








Tentai più volte di ritrasformarmi da topolino a Devil ma non riuscivo a usare bene i miei poteri. Ogni volta che chiudevo gli occhi per concentrarmi, l’immagine di Caliel che baciava sulla guancia Uriè mi ritornava in mente facendomi venire un istinto omicida.
Quando finalmente (dopo aver toccato il fondo essendo trasformata anche in una mucca a chiazze verdi) ripresi il mio vero aspetto con tanto di corna ed ali, ricominciai a camminare per le intricate strade del labirinto.
Uno scintillio attirò la mia attenzione e mi affacciai sulla via alla mia destra.
Mi avvicinai, curiosa, al muro dove c’era uno specchio che rifletteva la mia immagine. Sulla sua antica cornice di oro arruginito c’erano alcune parole e per riuscire a leggerle mi misi a testa in giù dato che erano scritte alla rovescia.
Lo specchio dei tuoi desideri più profondi: non specchiarti se non vuoi perdere te stesso
Ah, io ero fatta per infrangere le regole: i "non" per me erano solo che un invito.
Mi rigirai diritta, mi misi davanti allo specchio e osservai la mia immagine riflessa.

Strabuzzai gli occhi e lanciai un urlo quando vidi me stessa… Angel! Sì, al posto delle mie ali rosse avevo delle bianche ali piumate e al posto delle corna c’era un’aureola dorata. Anche i vestiti erano diversi; invece di essere neri e fucsia brillante erano bianchi e con sfumature rosa pastello.
...
Che orrore! I vestiti degli angeli erano proprio terribili.

L’unica cosa che rimaneva uguale era il colore dei capelli poiché anche il mio sguardo era cambiato, assumendo una dolce e angelica espressione. Osservai il mio riflesso sorridere quando al suo fianco comparve, con mia enorme sorpresa, l’immagine di Caliel. I due riflessi si presero per mano.
Già, loro potevano farlo perché erano due Angel… mentre io ero solo una Devil.
Capii che ad amare Caliel avrei sofferto molto tra gelosie e parole non dette com’era successo fra Sulfus e Raf.
Avrei tanto desiderato essere un Angel…
Stavo quasi per sfiorare il vetro con la mano quando sentii dei passi dietro di me e qualcuno afferrarmi per un braccio, tirandomi indietro.
<< Ferma! >> mi girai di scatto e incontrai lo sguardo diabolico di Fire << Se avessi toccato lo specchio… Zap! E poi chissà dove saresti andata a finire! >> disse divertito.
<< Fire! Che cosa ci fai qui? >> domandai stupita.
<< Esco da questo maledetto e intricato labirinto! >> esclamò con tono sollevato. Indicò davanti a noi e notai che c’era una porta aperta che lasciava intravedere l’aula sfida tornata alle sue condizioni normali. Prima non ero riuscita a vederla: ero distratta dallo specchio, dal mio desiderio.
Rimasi un po’ in silenzio e poi mi girai verso Fire che mi stava guardando senza lasciare il mio braccio.
<< Beh, che c’è? >> chiesi nervosa che mi osservasse così.

<< Sto aspettando >> rispose con un sorrisetto.
<< Cosa? >>
<< I tuoi ringraziamenti >> disse e poi imitò la mia voce, aggiungendoci un tono sdolcinato: << Grazie Fire di avermi fermato prima che finissi chissà dove, sei il peggiore! >>.
Mmm, ancora con questa storia di chi è il peggiore.
<< I Devil non dicono mai grazie >> dissi lanciandogli un’occhiata altezzosa e sdegnosa mentre mi liberavo dalla sua presa.
<< Ma i Devil quando sono innamorati non cambiano? >>
<< Io non sono innamorata di Caliel! >> risposi subito sulla difensiva e poi mi tappai la bocca con le mani.
Stupida, stupida e ancora stupida! Lui non aveva nominato Caliel!

<< Aha! >> urlò Fire puntandomi contro un dito << Allora lo ammetti! Ti sei innamorata di un Angel! >>
<< Non... non so di cosa parli >> balbettai fingendo indifferenza mentre mi guardavo le unghie dallo smalto nero.
Ero una Devil finita, f i n i t a ...

<< E’ inutile che menti, so riconoscere una bugia. Io sono il maestro dell’inganno >> continuò imperterrito, rigirando il coltello nella piaga.
Modesto come sempre, eh!” lo accusai con il pensiero.
<< La Temptel ha fatto bene a seguire i miei consigli >> sogghignò Fire.
Cosa diavolo stava borbottando…?
<< Un momento! >> lo fermai prendendolo con uno scatto repentino per il colletto della maglietta nera che indossava per impedire che uscisse dal labirinto << Vuoi dire che sei stato tu a scegliere le mie tre prove?! >> urlai scuotendolo come un’ossessa.
<< Mi. Stai. Soffocando >> tossicchiò Fire cercando di sfuggire alla mia ira.
<< Allora? >>
<< Sì, sono stato io >> ammise in un sussurro strozzato.
<< Ma io ti uccido! >>
<< Per tutti i diavoli, sono davvero capace di tirare fuori il peggio di te, eh? >> rise mentre sfuggiva al mio terribile fuoco.
<< Vieni qua! >>




POV Caliel

Lo specchio dei tuoi desideri più profondi: specchiati se vuoi ritrovare te stesso
Mi misi davanti allo specchio, intuendo che questa doveva essere la mia terza prova.
Sgranai gli occhi quando vidi il mio riflesso cambiare… al posto delle ali piumate comparvero delle ali rosse, l’aureola sparì e al suo posto comparvero un paio di corna. Anche i vestiti non erano più gli stessi: invece di essere bianchi erano neri e grigi, la maglietta aveva un teschio disegnato sul davanti. I capelli castani erano uguali ma più spettinati e lo sguardo verde era cambiato diventando divertito e diabolico.
Sobbalzai, sorpreso, quando accanto al mio riflesso comparve l’immagine di Kabalè e i due si presero per mano, sorridendosi dolcemente.
Desiderai essere davvero un Devil per poter almeno sfiorare Kabalè senza infrangere nessuna regola.
Stare vicino a lei senza poterla toccare era una condanna.

Avevo compreso di amarla fin dal primo momento in cui l’avevo vista. Avevo avuto la sensazione che lei era diversa dagli altri Devil, lei era speciale. Il suo profondo sguardo giallo mi faceva volare il cuore ogni volta che s’incontrava con il mio, e il suo dolce profumo di violette mi ricordava tanto la mia casa ad Angie Town…
Stavo per sfiorare la superficie di vetro quando sentii un urlo provenire da dentro lo specchio. 
<< Vieni qua! >>
Quella era la voce di Kabalè!
Senza neanche pensarci un momento attraversai lo specchio senza che la barriera di vetro me lo impedisse, volando verso il mio desiderio.


  
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