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Autore: baby dark    21/06/2005    5 recensioni
holla!!!!ecomi qui! allora, la mia storia è un pò diversa dalle altre perchè inizia che Ryan e Strawberry stanno insieme e sono felici. La situazione verrà turbata dall'arrivo di...Richard Shirogane, il fratello di Ryan...ne vedremo delle belle!!!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Allora

Allora, questo capitolo ha il compito di far capire quali sono i sentimenti di Richard e quelli di Strawberry…buona lettura…e recensite!!!!!!!!!!!!

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6° capitolo-I don’t believe in you

Sono stato uno stupido…non avrei dovuto baciarla…adesso mi considererà un maniaco…forse lo sono. Ma cosa ci posso fare se mi sono innamorato di lei dalla prima volta che l’ ho incontrata…perché? Perché? È solo questa la domanda che mi passa per la mente…perché mi sono innamorato ancora una volta della ragazza sbagliata?

Con il suo sorriso lei ha fatto breccia nel mio cuore…è entrata nella mia vita con la medesima velocità di come è entrata nel mio cuore.

Credo di capire come mai Ryan ha avuto la forza di aspettarla per due anni, durante i quali ha sopportato la sua relazione con un altro ragazzo…

Io non la merito. Ma non è questo il problema…

Quello per cui io mi maledico in questa stupida stanza d’albergo è che io voglio fare sesso con lei più di ogni altra cosa.

Vorrei svegliarmi domani mattina e vederla distesa sul letto al mio fianco…

Vorrei svegliarmi e vederla sorridere per me…

Vorrei avere la certezza che lei ricambi i miei sentimenti…

Ma so che nessuno di questi desideri potrà mai essere esaudito…

Ma una cosa posso farla. Sebbene mi rendo conto che è sbagliata.

Che rovinerà per sempre il rapporto ancora fragile che c’è con mio fratello.

Voglio fare l’amore con lei. Solo per una notte. Non mi sembra di chiedere così tanto.

La desidero con tutto me stesso e l’unico modo di togliermela dalla testa è questo…

Senza neanche accorgermene esco dall’albergo e in un batter d’occhio mi trovo a camminare per le strade di Tokio.

Arrivo davanti a casa sua. Alzo lo sguardo e mi accorgo che la finestra della sua camera è aperta e dall’interno viene emanata una luce non troppo forte, ma sufficiente per essere notata dall’esterno.

Prendo il coraggio a due mani e suono il campanello.

Sento dei passi scendere velocemente le scale. Poco dopo me la ritrovo davanti.

 

Tutti avrei pensato di vedere sul l’uscio della mia porta meno che lui. Quel   lurido porco era davanti a me e sembrava avere la faccia di uno che sta andando a morte. Sapeva recitare bene, non c’è che dire…

Ri:prima che tu mi chiuda la porta in faccia, vorrei dirti una cosa…mi dispiace per quello che ho fatto ieri in hotel.

Cercai di sostenere l’atteggiamento da dura…ma il suo stato d’animo mi metteva inaspettatamente tristezza…ma non riuscivo a capire neanche io il motivo di quel mio sentirmi colpevole per quello che Richard stava passando…ieri avrei pagato per vederlo in quello stato, ma adesso, mi fa tenerezza…

S: entra, su!

Li aprii la porta. Forse una bella chiacchierata servirà per giustificare quello che è successo…

Ci sedemmo sul divano e cominciammo a parlare del più e del meno…scoprii che lui non era un surfista come pensavo ma studiava legge in america. Mi parlò della sua triste infanzia trascorsa nell’orfanotrofio di una piccola cittadina del Canada e solo all’età di 13anni era stato adottato da coloro che lo anno allevato sino a quando la morte non gli ha portati via, circa due mesi fa. La sua storia mi commosse. Era raro vedere un ragazzo che ha passato un infanzia tanto difficile, crescere così sereno…guardandolo mi ricordai il giorno in cui Kail mi raccontò la storia di Ryan e di come abbia dovuto sopportare il peso della morte dei genitori avvenuta proprio davanti ai suoi occhi. Ma, al contrario di Richard, Ryan si è isolato, si è creato una maschera di fredda indifferenza per proteggersi dal mondo in cui i sentimenti rappresentavano per lui una minaccia. Non nascondo che forse Ryan ha dovuto sopportare un peso maggiore di quello di Richard, perché lui, a differenza del fratello, i suoi genitori li ha conosciuti e ci ha vissuto insieme per 8 anni. Inoltre li ha visti morire. E, nei primi tempi che io e lui stavamo insieme, nel sonno riviveva sempre la scena della sua casa che insieme ai suoi genitori andava a fuoco, e lui che vorrebbe andare a salvarli viene bloccato da Kail…ma credo che in questo senso io lo abbia reso felice. Credo che innamorarsi di me li abbia fatto bene, e se un domani deciderà di lasciarmi per un futuro migliore io sarò la prima ad incoraggiarlo perché lo amo e farei di tutto pur di vederlo felice anche se per questo dovrò rinunciare alla mia di felicità…

Ri: non vorrei che pensi ancora che io voglia vivere alle spalle di Ryan. Credimi non è così. Non invidio niente a mio fratello anche se lui ha potuto conoscere i nostri genitori e anche se a lui è andato tutto il loro patrimonio. Anzi, pensarci pene c’è solo una cosa che io vorrei ma è lui il solo a possederla…

S: che cosa?

Ri: forse sarebbe meglio dire: chi? Se tu…

Nella casa, per qualche minuto che sembrarono qualche ora, il silenzio regnò incontrastato. Era tutto così strano e inverosimile…Richard che si è innamorato di me?!!ma no, che dico, avrò capito male.

Vedendo la mia faccia ironica,lui si irritò e mi guardò come se mi stesse sfidando…

Ri: pensi che io stia mentendo?

Sorrisi…

S: certo! Adesso basta con li scherzi…!

Non riuscivo a trattenere le risate. D’un tratto, lui si sollevò dalla parte di divano ,in cui poco prima era seduto, per avvicinarsi a me. Mi guardò ancora una volta sfidante e poi appoggiò le sue labbra sulle mie.

A differenza di quello che avrei provato immaginandomelo, quel bacio fu strano. Io non risposi, ma lui fece tutto da solo. Ritornando con i piedi per terra, mi accorsi che quella situazione mi faceva estremamente schifo. Lui mi faceva schifo.

Serrai le labbra e gli morsi le sue. In preda al dolore lui si staccò e mi guardò sorridente.

Ri: hai capito adesso che non sto scherzando?

S: fin troppo bene.

Adirata come non mai, presi tutta la forza che possedevo e lo condussi minacciosamente verso la porta. Lo sbattei fuori ma prima di chiuderli la porta su quel brutto muso, lo guardai in cagnesco…

S: MI FAI SOLO SCHIFO!!!

SBAM!!!!!

Adesso si che le l’ ho chiusa sul naso…

Soddisfatta del mio operato mi diressi verso il piano superiore per farmi quel bagno che lo zoticone mi aveva fatto interrompere… 

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piaciuto?? Per una volta Strawberry ha fatto la figura della ragazza matura…comunque nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle! Eh eh eh eh eh eh eh eh!!!!!! ( voleva essere una risata satanica)

  
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