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Autore: dublino    04/12/2009    5 recensioni
Questa è la mia prima Draco/Hermione. La trama mi è venuta in mente da un po' di tempo ed ora ho deciso di scriverla! Spero che vi piaccia e che commenterete!
"Non poteva crederci, era impossibile, lei Hermione Jeane Granger discendente dell’antica famiglia Granger avrebbe dovuto sposare Malfoy.
Continuava a ripeterselo come se facendolo avesse potuto accettarlo.
Tutti quegli anni non avevano fatto altro che odiarsi e ora avrebbero dovuto mettere tutto da parte e accettarsi reciprocamente. Tutto era cominciato una limpida giornata di 17 anni fa."
- POSTATO L'EPILOGO -
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Vacanze di natale

 


Ormai tutta Hoghwarts era certa che Malfoy e la Granger fossero una coppia.
Sedevano vicini durante le lezioni, studiavano sempre insieme, quando si incontravano nei corridoi non si insultavano più
accontentandosi di qualche sguardo. Il giorno prima dell'inizio delle vacanze di natale Hermione e Draco erano seduti sul prato del parco sud. Hermione stava leggendo assorta un libro, "Persuasione " di Jane Austen e Malfoy le faceva compagnia.

"E'interessante quello che leggi?" le chiese Draco guardandola.
"Si"
"E di cosa parla?"
"Vuoi saperlo davvero?"
"Perchè me lo chiedi?"
"Perchè vorrei capire cosa è che davvero vuoi Malfoy"
"E' questo il tuo problema Granger cerchi sempre di scoprire qualcosa che non c'è! Se io fossi davvero curioso...?"
I due ragazzi si guardarono negli occhi, negli occhi grigi di Malfoy e negli occhi dorati di Hermione il riflesso l'uno dell'altra.

"Anne Elliott.."
"Cosa?" chiese Malfoy distogliendo lo sguardo
"E' la protagonista del libro. Quando aveva 19 anni, aveva conosciuto Frederick Wentworth i due si erano innamorati e avevano deciso di sposarsi, ma lady Russel, una donna molto importante per Anne l'aveva persuasa a lasciare il suo promesso."
"Perchè l'aveva persuasa?" chiese Draco
"Perchè pensava che non fosse alla sua altezza e che con lui sarebbe stata infelice"
"Di sicuro avrebbe dovuto farsi gli affari suoi. Un'amico dovrebbe consigliare non rovinare la vita"
"Anche io l'ho pensato ma poi leggendo ho capito che lady Russell considera Anne come una figlia."
"Quindi tu giustifichi uno sbaglio se fatto in buona fede"affermò Draco
"Si, è ovvio"
"Tipico da grifondoro" disse Draco
"Perchè tu da serpeverde cosa pensi?"
"Penso che avrebbe dovuto farsi gli affari suoi e non dare giudizi che rovinano la vita"
"Ma lei non lo sapeva..."
" Ma sapeva che la ragazza lo voleva sposare Perchè intromettersi? E poi anche lei la Elliott è solo un'ingenua. Merita di non vederlo più"
"Malfoy se fosse per te questo libro finirebbe male ed Anne resterebbe sola."
"E poi come finisce?"
"Loro si rivedono 8 anni dopo.Wentworth è diventato capitano e anche molto ricco. Passa un anno e si riavvicinano. Nessuno dei due ha dimenticato l'altro anche se il capitano è ancora arrabbiato con lei e Anne si sente come se dovesse sprofondare ogni volta che lo vede."
"Si certo.Queste cose accadono solo nei libri. Nella vita reale il capitano non serebbe mai ritornato sui suoi passi..."
"Non è vero" ribatte Hermione
"Invece si Granger. E poi è anche strano che lui non si sia sposato in otto anni e anche lei."
"E tu che libri leggi sentiamo visto che critichi i miei?"
"I libri babbani non potrei leggerli. Ma mi affascinano Wilde e Shakespeare"
"Ah, capisco..."
"Che c'è ti aspettavi che dicessi che i libri babbani non li leggo?"
"Si"
Entrambi rimasero sconcertati dalla sincerità della risposta di lei.
Hermione si ritrovò a pensare che in compagnia di Malfoy diceva solo la veritò e le riusciva così facile
Draco pensò che litigavano su tutto ma era molto stimolante.

"Mio padre dice che dobbiamo vederci durante le vacanze di Natale."
"Io devo andare a casa di Ron" disse Hermione
"Be quest'anno credo che dovrai rinunciarci"disse Draco sarcastico poi continuò "anzi dovresti ringraziarmi perchè i miei genitori volevano che tu dormissi al manor ma io ho insistito perchè potessi avere la tua libertà. Quindi passeremo qualche giorno insieme e anche la cena della vigilia, il pranzo di natale e Capodanno" Disse Malfoy, un pò annoiato.

"Fantastico "disse Hermione sarcastica" E tu credi che io avrei accettato senza dire niente di venire per 15 giorni a casa tua?" aggiunse arrabbiata
"Avresti dovuto"
"Non credo. "
"Mio padre sa essere molto persuasivo" disse Draco serio

"Si be ora vado Malfoy si è fatto tardi" disse Hermione alzandosi.
"Domani mattina davanti al cancello est ci sarà la carrozza alle 8, puntuale Granger."

Hermione non rispose e se andò veloce in camera sua.

 

 

 

 

 

 

 

 

"Insomma non hai scelta?"chiese Ginny preoccupata, guardando Hermione.
"No" disse la ragazza mentre andava avanti e indietro per la stanza
"Beh, Ron ci rimarrà molto male. Contava su queste vacanze per stare insieme"
"Si, lo so"disse Hermione addolorata
"E anche io "aggiunse Ginny triste guardando il pavimento
"Dai Gin... non anche tu. Cerca di capire come mi sento io. Tutti i giorni devo sorbirmi Malfoy e da domani anche i malfoy senior"
"Dai non sarà tanto male..."disse Ginny, cercando di consolare l'amica
"No infatt,i sarà un incubo"
"Quando partite? "Chiese Ginevra curiosa
"Domani alle 8"
"Almeno avremo tempo per salutarci" disse Ginny rincuorata
"Domani mattina non la sera"
"Questo significa..."
"Che devo dire a Ron ed Harry che non passerò il natale con voi, ora."

Ad un tratto bussarono alla porta
"Hei Hermione, ci sei ?"
"Si Ron, entra pure."
Ron entrò insieme a Harry e si sedettero su due sedie vicino la scrivania della ragazza.

"Volevo dirti" disse Ron felice "che partiamo domani con il treno dell 4. Sarà fantastico Hermione, saranno le vacanze più belle della nostra vita"
"Ron..." tentò Hermione, ma il rosso parlava a ruota libera.
"Faremo delle gite, passeremo dei pomeriggi davanti al caminetto a fare strambi giochi. Dimenticherai Malfoy in questi 15 giorni Herm!"
"Ron. Io non verrò a casa tua questo Natale."
"P.perchè ?"balbettò Ron incredulo
"Devo passare le vacanze con Malfoy..."
"A casa sua?" Chiese Ron, rosso di rabbia.
"No questo no ma di sicuro ci vedremo tutti i giorni. Quindi non posso venire."
"Potevi dirmelo prima"disse Ron, fissando la ragazza.
"Me lo ha detto solo oggi"si difese lei.
"Bene allora, buone vacanze ad entrambi!"disse Ron freddo, poi se ne andò sbattento la porta.
"Ron aspetta!"urlò Hermione, alzandosi.
"No Herm, lascialo andare"
"Si Ginny ha ragione, se lo rincorri litigheste di brutto. E' troppo arrabbiato per ragionare"
Disse Harry abbracciando la ragazza. Hermione annuì.
"Ma almeno un giorno ci vedremo vero Herm?" chiese Ginny tremante.
"Farò del mio meglio" disse Hermione
"Maledetti Malfoy"disse piano Harry guardando fuori dalla finestra mentre una coltre di neve copriva il prato.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mattino dopo Hermione era pronta e scese velocemente aiutata di Ginny e Harry. Ron non era venuto.

Arrivati davanti il cancello est videro la carrozza nera con il marchio dei Malfoy.
"Ciao Herm" fece Ginny "Ti scriverò ogni giorno così ti sentirai meno sola"
"Anche io Herm e qualunque cosa non farti scrupoli a chiamarmi. Mi smaterializzaerò subito" disse Harry.
Hermione annuì
"Hey Potter, sei venuto a salutare?"chiese Draco divertito.
"Malfoy, due parole" disse Harry facendogli un cenno.
"Cosa vuoi Potter?" chise Draco seccato.
"Spero che Hermione stia bene se no dovesse costarmi l'espulsione ma te la farò pagare"
"UhUh Potterino che minaccia. Non me lo aspettavo da te, Potter"disse con tono di scherno
"Non scherzo Malfoy"
"Addio Potter, buone vacanze" con un incantesimo non verbale Draco fece levitare le loro valige sulla carrozza.

"Hermione Hermione!" una voce chiamava forte la ragazza che si girò. Ron correva come un pazzo, cercando disperatamente di non scivolare sul ghiaccio ad ogni passo.
"Hermione..."
"Ron! "disse Hermione, sorpresa e felice
Draco sibilò piano un "Patetico" e si appoggiò con eleganza alla carrozza.

"Hermione" disse ancora Ron, portando la ragazza più in la. "Mi dispiace per ieri. Non so cosa mi è preso. Ma io ecco, io ci tenevo a passare le vacanze con te"
"Anche io Ron..." disse Hermione cercando il suo sguardo
"Ecco questo è per te. Vorrei che lo portassi con te già da adesso" disse Ron guardandosi i piedi
"Ok Ron, grazie"
Hermione poi lo abbracciò sentendosi ricambiare da Ron tanto da soffocare.
"Ehm Ronald, non respiro"
"Certo, scusa Hermione. Buon Natale!"
"Buona Natale Ron!"
Così Ron se ne andò.

Dopo gli ultimi saluti con Harry e Ginny sotto lo sguardo schifato di Draco i due partirono.

"Malfoy come funziona questa carrozza?"chiese Hermione.
"I cavalli conoscono la strada"disse semplicemente Draco.

Hermione non aveva intenzione di rivolgergli oltre la parola. Vedeva che Draco la guardava per poi distogliere lo sguardo.

 

 

 

 


- DRACO -

 


Non aveva intenzione di rivolgergli la parola quella testarda grifondoro. Non riusciva a capire se gli dava fastidio per orgoglio (nessuna si prendeva la briga di ignorarlo) o per il desiderio di parlarle.
Decise per l'orgoglio. Era molto più facile credere si trattasse solo di questo. Guardava la ragazza. Certo, aveva un caratterino niente male. Hermione aprì il finestrino alla ricerca di un pò d'aria e il venticello le scompigliò i capelli.

Cosa era quel profumo? Vaniglia e mandorle? era buono, delicato. Draco scosse la testa, per cancellarlo ma non ci riusciva.

"Granger, chiudi il finestrino? Fa freddo"disse Draco col suo solito tono.
"Malfoy e se io avesse bisogno d'aria?" disse Hermione

Il finestrino non venne chiuso e Draco continuò a sentire il suo profumo.

 

 

 


- HERMIONE -

 

Non gli andava bene niente, ora anche il finestrino doveva chiudere...
Ma non aveva intenzione di dargliela vinta.
Erano tre ore che camminavano e ancora non erano arrivati a villa Granger.
Hermione prese il suo libro. Mezzora dopo con stupore di entrambi villa Granger apparve ai loro occhi.

Villa Granger era una bellissima e grande costruzione in stile inglese. L'esterno era color panna e il tetto rivestito di mattonelline azzurre. La villa era molto grande e gli angoli erano rivestiti di eleganti gessi di un colore di una tonalità più
scura della casa. La porta di entrata era un bellissimo arco su cui si intrecciava una pianta di edera rosa.
Attorno all'arco cominciava un cancello di ferro abbastanza alto rivestito ache esso di edera verde e rosa.
Il sentiero che portava alla villa era circondato da un meraviglioso parco pieno di alberi di ciliegio e sul lato est c'era un giardino pieno di gigli e pervinche la passione di Hermione delle donne di casa. Hermione sorrise alla vista della sua dimora. Le dava una sensazione di pace e una marea di ricordi felici le tornavano alla mente.

La carrozza si fermò fuori dal cancello e il baule di Hermione si smaterializzò in casa.

Hermione scese e respirò l'aria fresca di neve. Aveva nevicato, ma molto poco.
Draco scese dalla carrozza e andò verso Hermione.

"Hermione, mia cara, finalmente!" Eugen Granger, camminava verso la nipote sorridendo e tendendo le braccia per abbracciarla.
"Nonno!"fece Hermione abbracciandolo. Dopo un veloce abbraccio, l'anziano uomo si girò verso Malfoy.

"Draco, che piacere spero che il viaggio sia andato bene" disse sereno stringendo la mano del ragazzo

"Si, grazie."
"Che ne dici di entrare per una cioccolata calda. Dopo potrai riprendere il viaggio.
Malfoy manor dista altre 3 ore da quì."disse Eugen cordiale.
Draco avrebbe voluto rufiutare ma non gli sembrò educato percio acconsentì.
"Ottimo entrate ragazzi" disse il signor Granger, mandando la carrozza con i cavalli verso la stalla.

I tre entrarono nella villa e si recarono nella veranda.

"Sedetevi, prego ragazzi"disse Eugen sorridente.
Due minuti dopo Emily Granger raggiunse i due giovani e il padre, sorridendo radiosa.
"Hermione, tesoro!" disse la donna andando verso la figlia
"Mamma!" esclamò la figlia, dirigendosi verso di lei "Pensavo che stessi lavorando"
"Ho preso le ferie"disse gioiosa Emily.
"E' fantastico!" disse Hermione abbracciandola.

Draco osservava interdetto le effusioni delle due donne. A casa sua le cose erano diverse.

"Draco... come va ? Il viaggio è andato bene?" chiese Emily avvicinandosi al ragazzo.
"E' andato bene grazie signora Granger" disse Draco alzandosi in piedi.

Qualche attimo dopo la cameriera portò quattro tazze di fumante cioccolata calda.
"Allora come va la scuola ragazzi?" chiese Eugen tranquillo mentre sorseggiava la cioccolata.

Ad Hermione sembrava di essere capitata in un incubo strano e molto lungo, in cui Malfoy si comportava da bravo ragazzo educato mentre in realtà era tutt'altro E a lei toccava perlomeno essere garbata e rispondergli educatamente.
Draco aveva capito che questo la infastidiva e ne approfittava spudoratamente.

"Avete fatto progressi nei vostri rapporti? Non vorrei essere indiscreto, ma vorrei almeno sapere se avete appianato il rapporto un pò burrascoso che avevate" disse Eugen.

"Appianato è dire poco, signor Granger, io ed Hermione "scandì bene il nome della ragazza, guardandola.
"Andiamo molto d'accordo."
"Oh, ma è magnifico! Ne sono molto felice! Hermione cara, mi devo complimentare con entrambi di questo risultato!" esclamò il nonno un pò esaltato
"E' tutto merito di DRACO, il suo comportamento è ammirevole" disse Hermione guardandolo.

Draco ghignava soddisfatto, la ragazza stava al gioco e questo lo divertiva molto. Probabilmente poi gliene avrebbe dette quattro ma ora poteva godersi lo spettacolo.

Dopo un 'ora di riposo Draco decise che era troppo tardi per reastare ancora e annunciò che se ne andava.
"Sono atteso a Malfoy Manor. E' stato un piacere intrattenermi con voi" salutò con una stretta
di mano il signor Granger e fece un bacia mano da manuale ad Hermione, ripetè il gesto con la signora Granger e se andò.

"E' un giovane molto educato e di piacevole compagnia"
"Si come le pulci"sussurrò Hermione a sua madre che sorrise bonariamente

"Domani inviteremo lui e i suoi genitori quì a pranzo"
"No!" esclamò Hermione
"No cosa cara?"chiese stupito il nonno.
"No, non sarebbe meglio dargli un pò di tempo per riposarsi? Potremo fare dopodomani no? Cosa ne pensi mamma?" disse Hermione lanciando un occhiata implorante alla madre.

"Si, è troppo presto domani" disse Emily conciliante.
"E va bene mie care!"
"Scusatemi ma andrei a rinfrescarmi" disse Hermione
"Certo certo me ne ero completamente scordato... scusa cara, va,va." disse il nonno.

Hermione si avviò verso la sua camera si chiuse dentro e la insonorizzò. Appena lo ebbe fatto strinse i pugni e gridò con tutto il fiato che aveva in gola.

 

 

 

 

Draco era soddisfatto. Solo nella carrozza, guardava il posto precedentemente occupato da Hermione e pensava a quello che aveva detto prima davanti al nonno e alla madre della ragazza.
Assorto, cominciò a pensare ai giorni che avrebbero passato insieme.
Ah si... gliene avrebbe combinate a non finire!
Dopo un paio d'ore finalmente vide Malfoy Manor stagliarsi davanti a lui, la carrozza entrò dal grande cancello di ferro e percorse il viale per fermarsi a 50 metri dal portone in legno massiccio. Malfoy Manor era molto grande e antico ma anche tetro. Draco stesso da piccolo pensava alle torture che vi erano state fatte. Si recava nei sotterranei dove sopravviveva una sala della torture e si accovacciava per terra in un angolino. Stava in silensio e riusciva quasi a
sentire le urla delle persone che vi erano state torturate. Questi attimi che il bambino passava in quei luoghi erano
dovuti alla sua immaginazione ma anche ai racconti coloriti del padre.

Il manor era grigio ma di sera appariva più scuro e la sensazione era amplificata se lo si
guardava d'inverno. Le stanze erano molte: contava un salone d'inverno e uno d'estate, innumerevoli camere da letto
due grandi sale da panzo; lo studio del padrone di casa; la grandissima biblioteca; le cucine regno degli elfi domestici; la piccola torre in cima che era un'antica prigione; le soffitte; le sala delle torture e molte stanze misteriose e chiuse a chiave in cui non si entrava da secoli.

Tutti coloro che si recavano al manor ne restavano affascinati, ma ben presto ne erano un pò impressionati. I padroni del manor si compiacevano dell'effetto che la loro dimora suscitava negli altri. Era sempre stato segno distintivo dei Malfoy.

 

Ad aprire al giovane Malfoy venne Misty "Padroncino... entrate... prego entrate." disse l'elfo domestico inchinandosi profondamente.
"I miei genitori?"
"Nel salone d'inverno... la aspettano." rispose veloce Misty.
Draco si avviò verso il salone. Sua madre e suo padre erano in piedi, davanti al grande camino.
Parlavano sommessamente. All'entrata del ragazzo, si girarono e la madre si aprì in un sorriso.

"Draco, figlio mio" lo chiamò Narcissa, Draco si avvicinò alla madre e le baciò delicatamente la mano.
Il padre lo salutò senza avvicinarsi
"Il viaggio è andato bene?" gli chiese.
"Si padre, è andato bene"
Draco si sedette su una poltrona. Doveva mandare un biglietto alla Granger.
"E con miss Granger come va? Il vostro rapporto è migliorato?"
"Si padre."
"Bene."
"Ora vorrei ritirarmi nelle mie stanze, sono un pò stanco"
"Certo" sibilò Lucius Malfoy.
"Scusatemi madre" disse Draco guardandola.
"Prego figliolo" rispose Narcissa sorridendogli amorevolmente.
Draco salì le grandi scale su cui era adagiato il tappeto rosso e arrivato in camera si stese sul letto.
Poi si alzò e si andò a sedere alla scrivania in mogano, prese carta e calamaio e scrisse.

"Granger,
ero curioso di sapere se hai gradito le mie capacità recitative.
Ti avevo avvertito che sono un maestro.
Comunque neanche tu sei male, lo devo ammettere.
Ci rivedremo presto."

Draco Lucius Malfoy

Spedì subito la lettera affidandola al gufo nero e bellissimo che volò via veloce.
Draco si stese sul letto e sorrise pensando al volto arrabbiato della Granger che leggeva la lettera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccolo spazio per me.

Ciao a tutti miei cari lettori!

Fandracofiction: Ehi Pans... eccoti il tuo capitolo. Spero che ti

piaccia.

 


anna96: Ciao cara! grazie, sono contenta. Eh si, i due passeranno le vacanze insieme e non c'è niente di meglio che l'atmosfera Natalizia e la
lontananza di Ron-Ron per favorire il loro avvicinamento.
Alla prossima mia cara!
bacioni.

 

giu94: Ciao bella! Grazie, sono felice che apprezzi! Si, se vogliono sanno comportarsi da bravi bambini!
Per le coppie di sfondo non so ancora, ma qualcosa di sicuro.

Saluto e ringrazio tutti.
baci Dublino

   
 
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