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Autore: sunako chan    21/06/2005    2 recensioni
Ecco una mia nuova storia, non sono pratica dei bb ma leggete lo stesso. Hilary è entrata a far parte di un organizzazione che...
Genere: Romantico, Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cinque ragazzi erano fermi nel box dei bagagli che spettavano l’arrivo dell’ultimo bagaglio che era in ritardo

 

CAPITOLO 1

 

Cinque ragazzi erano fermi nel box dei bagagli che spettavano l’arrivo dell’ultimo bagaglio che era in ritardo. Il proprietario del bagaglio stanco d aspettare sbottò di colpo:

-E’ impossibile che tutti i vostri bagagli siano arrivati e il mio non c’è ancora!! Perchè capitano tutte a me... mai una volta che capitasse a qualcuno di voi...- disse il ragazzo dai lunghi capelli blu coperti da un buffo cappellino azzurro e rosso, con gli occhi castani, vestito con una maglietta gialla, un gilet rosso e un paio di jeans blu.

-Takao... il mio pc sta analizzando la possibilità, calcolata in percentuale, che le tue valigie si siano perse... attendete un attimo....- disse un omino (omino bianco?? O.o NdA.) basso dai capelli marroni e dagli occhi ricoperti da una lunga frangetta, vestito con una camicia verde, un paio di pantaloni neri e una cravatta verde scuro -... infatti... è di circa 99% la possibilità che tu abbia perso i tuoi bagagli.-

-Andiamo al box accoglienza??- disse un altro ragazzo dai capelli biondini, con occhi azzurri e il faccino coperto da un po’ di lentiggini, vestito con un paio di jeans neri, una maglietta della Puma grigia e un pullover allacciato alla vita.

-Sarebbe l’idea migliore!- rispose un ragazzo dai lunghi capelli neri tenuti legati da una lunga coda, con una fascia rossa con un simbolo bicolore alla fronte, occhi neri come la pece e vestito con un kimono cinese bianco.

-Andiamo allora...- disse infine un altro ragazzo dai capelli grigi e occhi neri con striature rossastre, vestito con una camicia nera con i primi 3 bottoni sbottonati, che lasciavano intravedere i bellissimi addominali, e un paio di pantaloni larghi e dello stesso colore della camicia.

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-COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA???- gridò Takao non appena saputa la notizia.

-Non si arrabbi! Non è colpa nostra...-disse un’hostess indietreggiando di qualche passo in dietro. 

-Beh effettivamente ha ragione...- disse il biondino mettendo una mano sulla spalla destra di Takao.

-Max... ma te da che parte stai?- lo guadò con fare nervoso Takao.

-Beh... dai ammettilo... non è colpa loro se hai collocato le valigie sull’aereo sbagliato...- disse il ragazzo dai capelli neri.

-Ti ci metti pure te, Rei?-

-E ora in che aereo sono diretti i suoi bagagli?- disse l’omino.

-Ecco... qui il computer ci dice che sono diretti a... Los Angeles...-

-COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA???- gridò di nuovo Takao.

-Takao come puoi sempre essere l’imbranato d turno?????-

-Ma Kei...- cercò di parlare Takao ma con scarsi risultati.

-Ma Kei cosa??? Per colpa tua siamo ancora qui in aeroporto ad aspettare i tuoi bagagli, che, non si sa come, sono finiti sul volo diretto a Los Angeles. Se non era per te, io sarei a casa a rilassarmi un po’ prima dell’inizio del campionato... ma perchè parlo con te??? Non lo so... meglio che m stia zitto...-

-Kei...- riuscirono solo a pronunciare tutti i presenti, comprese hostess, lui, il grande Kei Hiwatari, che pronunciava insieme più di due parole per formare una frase, la faccia dei presenti, più o meno, era questa: “ O.O ” .

-Perchè mi guardate?- disse spazientito Kei mentre poggiava la schiena sul muro e metteva le braccia conserte.

-Nulla...- rispose, per tutti, l’omino.

-Ritorniamo alle mie valigie... come faccio senza VALIGIEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!-

-Ci dispiace, ma non è colpa nostra...- disse un’hostess guardando Takao in modo dispiaciuto.

-Può sempre comprare dei vestiti qui...- s’intromise una ragazza.

-Bhe con tutti i soldi che avete, non sarà poi così difficile rifarti il guardaroba.- disse un’altra ragazza.

-Che caso disperato...- disse una terza ragazza mettendosi una mano in testa.

-Tutti io devo capitarli i più stupidi?- disse in fine un'altra ragazza.

I presenti si voltarono all’udire quelle voci femminili; quattro bellissime ragazze si mostrarono ai ragazzi, che continuavano a guardarle chiedendosi chi fossero. Fu Takao a spezzare quel silenzio.

-E voi chi siete?-

-Non vi hanno avvisato del nostro arrivo?- disse la ragazza dai lunghi capelli rosa incrociando i suoi occhi con quelli del ragazzo dal chimono (d’oro???? NdA.) bianco.

-Ehm... veramente no!- disse il biondino.

-COSAAAAAAA????- disse la ragazza dai lunghi blu.

-Mariam, ti prego, adesso sistemiamo tutto... ma calmati.- disse la ragazza dai lunghi capelli neri. Conosceva benissimo il caratterino della sua amica, e sapeva benissimo che se si arrabbiava, non era facile calmarla... purtroppo!!!!

Le quattro ragazze si girarono verso l’omino con il pc in mano guardandolo con occhi severi.

-Credo che l’omino debba darci delle spiegazioni.- intervenne la ragazza dai lunghi capelli castani abbassando appena gli occhiali da sole mostrando i suoi bellissimi occhi.

-Ma voi? Ahhhhhhhhhh...- disse l’omino.

-Professore, allora?- disse Kei incamminandosi con mani in tasca verso il professor Kappa.

-Loro sono le vostre collaboratrici...-

-Nonché le vostre managers.- completò la risposta di Kappa la ragazza dai capelli rosa.

-Come????- dissero in coro i ragazzi.

-Ehm... si...-

-Come diavolo ti è saltato in mente di chiamare queste novelline?-. disse Kei guardando Kappa.      

-Senti, non è colpa mia, capito? E’ stato Daitenji in persona a stabilire che ogni squadra avrebbe dovuto possedere delle collaboratrici a disposizione.- rispose, un po’ intimorito dal tono assunto da Kei, Kappa.

-Allora? Cosa dobbiamo fare??? Dobbiamo rimanere qui a piangere le valigie di questo... sciocco?- disse la ragazza dai capelli castani.

-Senti... sciocca ci sarai te, capito?- disse Takao sentendosi offeso.

-Ehy! Non ti permettere sai!-

-Hilary... calma...- disse Mariam mettendo una mano sulla spalla di Hilary come per calmarla.

-Prima di andare, almeno, potremo sapere i vostri nomi?- disse Max.

-Se insisti tanto: io sono Mariam, e mi occuperò della preparazione atletica e tattica di Rei Kon.-

-Io sono Luce e mi occuperò della preparazione atletica e tattica di Max Makusu.-

-Io sono Mao e mi occuperò della preparazione atletica e tattica di Kei Hiwatari... e quella che si sta letteralmente ammazzando verbalmente con lo sciocco si chiama Hilary e si occuperà di lui...-

-Cosa????? NO.... io a questa vipera non la voglio...-

-VIPERAAA!!! COME OSI????-

-Velenosa, velenosa!!!- Disse Takao uscendo la lingua e saltellando come un bambino.

-Stupido!-

-Scema!-

-Ignorante!-

Tutti i presenti guardavano la scena con tanto di goccia sulla testolina, chiedendosi chi tra i due era il più bambino... non c’erano dubbi quei due, se visti da altri sembravano proprio una coppia di innamorati alle prese con la loro lite quotidiana. Alla fine, dopo una buona mezzora.... qualcuno si decise ad intervenire.

-BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!- sbottò Luce –Hilary!!! Vieni qui.-

Hilary, guardando gli occhi iniettati di sangue di Luce, si avvicino a quest’ultima non prima di aver fatto l’ennesima linguaccia a Takao.

-Ragazze, devo parlarvi.- disse Luce ignorando i ragazzi e spostandosi in un angolo con le altre ragazze.

-Che c’è?- disse a bassa voce Hilary.

-Io con quella specie di lentigginoso... non ci voglio lavorare... mi fa impressione il suo accento americano.-

-Se è per questo, io non voglio nemmeno lavorare con il cinese.. i suoi capelli sono troppo lunghi, potrebbero farmi concorrenza.-

-Ehm... io non ci voglio lavorare con quell’asociale.-

-Allora propongo di scambiarci i ragazzi.- intervenne Luce.

-Ehm...-

-Già, ottima idea.-

-Beh... se tu, Mariam, non hai nulla in contrario, io mi prendo Rei.- disse Mao mentre salutava Rei con la mano.

-No, anzi... grazie per essertelo preso. Però io non ci voglio lavorare con l’asociale... quindi come si fa?-

-Ehm...-

-Beh... se nn vi dispiace io mi prendo l’asociale e Mariam si prende all’americano.-

-Ehm...-

-Si ci sto!- disse Mariam.

-Ragazze... veramente ci sarei pure io...-

-Oh è vero...- disse Luce –Ma io non voglio più cambiare...-

-Se è per questo, nemmeno io.-

-Beh... nemmeno io...-

Hilary guardò negli occhi le ragazze, che la supplicavano, e alla fine si decise a restare con lo sciocco.

-Ma sicuri che non ci saranno problemi con il capo?- domandò Mao.

-Chi se ne frega del capo... e poi dopotutto li vuole morti quindi se sia io o qualcun altro ad uccidere Max... è lo stesso, no?-

-Già...-

Le ragazze, dopo essersi riavvicinati ai ragazzi, decisero di comunicare le loro intenzioni.

-Allora ragazzi, cambio di programma. Abbiamo deciso di, come dire, cambiare le disposizioni delle coppie. Io mi occuperò dell’asociale... ehm... Kei. Mao si occuperà del capellone... ehm... Rei. E Mariam si occuperà del lentigginoso... ehm... Max.-

Mentre Max, Rei e un po’ meno Kei se la ridevano, Takao, sgranando gli occhi, si rivolse alle ragazze dicendo: -Non m dite che quella specie di vipera continuerà ad essere la mia collaboratrice?-

-Ehm... si!- disse decisa Luce.

-MA IO NON VOGLIO!-

-E SECONDO TE IO VOGLIO?????-

-E ALLORA PERCHE’ NON HAI CAMBIATO?-

-Perchè...-

-Perchè non hai resistito al mio fascino?- la interruppe Takao mostrandosi agli occhi di Hilary come un modello che passeggia sulla passerella.

Le ragazze guardarono prima Takao e poi Hilary, stranamente calma. Dopo un minuto di silenzio, una risata, poco elegante, partì dalle labbra di Hilary.

-Ahahah... tu... ahahah... hai.... ahahaha... fascino???? Ahahah!!!!- disse Hilary mentre si asciugava le lacrime del troppo ridere.

-Si perchè, non è vero?- disse Takao sorridendo.

-Devo essere sincera?- disse Hilary smettendo un po’ di ridere.

-Certo!- disse Takao sempre sorridendo.

-No!- disse Hilary ricominciando a ridere.

Quell’affermazione scaturì le risate di tutti i presenti, persino delle hostess, povero Takao, pensavano tutti, ci sarà da ridere vedere quei due assieme.

-Ragazzi, andiamo?- disse il professor Kappa intromettendosi alla discussione.

-Sarebbe la cosa più giusta.- disse infine Rei.

I nove ragazzi, dopo aver ringraziato le hostess, che se la ridevano ancora di gusto per l’accaduto, si diressero verso l’autobus che li stava aspettando.

 

Allora!!! Ecco il nuovo capitolo di questa fanfic...

Scusate l’immane ritardo con cui posto su internet il capitolo, ma sono stata impegnata con la scuola... ma visto che è finita, cercherò di aggiornare il più presto possibile.

Che dire? Grazie per aver commentato... ^___^ sono così felice che la mia storia vi piaccia almeno un pochino...

adesso vi lascio...

alla prox

Asuki.

 

  
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