Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: lisa76    07/12/2009    15 recensioni
Allora nessun vampiro in questa storia solo degli umani. Bella è la figlia del Dottor Cullen, insieme ad Alice ed Emmet, e si trasferiscono da New York a Forks durante l'estate. Edward è il figlio dello sceriffo. E' una storia d'amore tra adolescenti. Spero vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
39 Carlisle

Buongiorno/sera/notte vedete voi quando leggete ^^ Buona settimana a tutti/e!!!

Ciao!!!  Sono di stra mega fretta!!! Pasta sul fuoco e figlio urlante! Per la prima volta non rispondo alle vostre recensioni perdonatemi, ma proprio non ho tempo oggi, non ho neanche riletto il capitolo, quindi sopportatemi se ci sono errori madornali.

L'alternativa era postare domani o mercoledì, ho pensato che già aspettate abbastanza e per una volta sopporterete i miei orrori ;)

Bacioni Lisa

P.s. ho scritto una nuova storia, non credo che influenzerà sulla stesura delle altre due visto che l'ho praticamente scritta tutta! Fateci un giro ok???

Link - 'Rincontrarsi'       


Cap. 39– Carlisle

Pov Edward

<< Eddy, papà chiede se puoi raggiungerlo nello studio >> dice Alice entrando a sua volta in cucina, Bella guarda prima la sorella e poi me, incuriosita da quella richiesta.

La stringo forte e le sussurro << Vado a ricevere il testimone! >> le faccio l'occhiolino e la lascio tra le grinfie della sorella.

Salgo le scale e busso piano alla porta dello studio del Dott. Cullen.

<< Carlisle, volevi parlarmi? >> chiedo mettendo dentro la testa.

Lui annuisce togliendosi gli occhiali da lettura e mi fa segno di sedermi difronte a lui. Così faccio, sono un po' rigido, forse vuole approfondire la chiacchierata di prima, lui sorride ed incrocia le mani sulla scrivania.

<< Edward ti rinnovo i miei ringraziamenti per questa notte, non sai quanto mi abbia tranquillizzato scoprire che sei riuscito a calmarla – io annuisco e aspetto che continui – suppongo che tu voglia capire cosa è successo stanotte, ma prima vorrei sapere cosa ti ha detto Bella del suo passato >> dice guardandomi intensamente.

<< Mi ha parlato dei suoi veri genitori e di come ti ha conosciuto la notte in cui ... - faccio una pausa non credo di dover aggiungere altro – me ne ha parlato solo una volta, si è aperta ma so che non vuole ricordare quel periodo e quindi non le ho mai fatto domande in merito. >> aggiungo non so neanch'io perchè, infondo non voglio che ricordi quel periodo, voglio vederla sempre felice.

Lui si stropiccia gli occhi, penso che il dover rivivere quella sera pesi anche a lui, ma lo sta facendo per Bella e so che per entrambi questo è la cosa più importante.

<< Quella sera c'era un terribile temporale – mormora – in questi dieci anni abbiamo appurato che sono i tuoni a risvegliare in lei lo stato di shock. Se si addormenta prima non succede nulla, in caso contrario hai visto i risultati. >> dice mestamente.

<< Credevo dormisse, ci eravamo addormentati, ma deve essersi alzata >> dico fissando il pavimento, sono ancora un po' scosso dagli avvenimenti di questa notte. Lui annuisce.

<< Non so se supererà mai questo trauma, noi continuiamo a sperarlo, ma ogni volta queste crisi si ripresentano >> dice affranto.

<< Non sono prevedibili quindi? Non c'è modo di evitare di farla soffrire così? >> chiedo, e lui nega con il capo.

<< Purtroppo è rimasto solo questo strascico, ma non c'è modo di evitarle, o almeno non lo abbiamo ancora trovato. Quando l'abbiamo portata a casa nostra non parlava, si nascondeva sotto i tavoli, dietro i divani, ogni volta che per una qualsiasi ragione si alzavano i toni cominciava a tremare. È stata dura all'inizio, Esme piangeva sempre perché si sentiva inutile, non riusciva a lenire il suo dolore e la sua paura verso il prossimo. Mia madre si è trasferita da noi e insieme, con tanto amore e pazienza sono riuscite piano piano a farla aprire a farle capire che non le avremmo fatto male. Era così piccola, così denutrita, così tremendamente triste. I suoi occhi erano spenti, non oso immaginare cosa avesse visto in quegli anni. >> si interrompe perso in dolorosi ricordi, io stringo i pugni, odio pensare a quanto ha sofferto la mia piccola stella.

Carlisle si ricompone e riprende il suo racconto. << Esme ha preso un aspettativa per starle accanto e mia madre ha lasciato perdere tutto, anche l'azienda di famiglia. So che mia madre non si è comportata bene nei tuoi confronti Edward, mia madre tende ad essere un po' intransigente.>> aggiunge con un sorriso divertito. Intransigente mi sembra un po' poco, ma preferisco non intervenire e lui riprende a parlare. << Devi capire che lei tiene molto ai suoi nipoti e soprattutto a Bella, è stata la prima, la più problematica all'inizio, anche se crescendo è diventata fin troppo accondiscendente soprattutto con sua nonna. Il fatto che Bella si sia ribellata a lei per amor tuo è la dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, di quanto tiene a te. Io Edward ho fatto tanti errori, ho affrontato a viso duro mia madre quando non voleva che frequentassi Esme, sono scappato di casa, mi sono sposato senza che lei fosse presente e questo ha incrinato per sempre i rapporti tra Esme e mia madre, per quanto mia moglie faccia per accontentarla, mia madre non l'ha mai accettata. Quando ci hanno affidato Bella temevo che si ripresentasse lo stesso problema, ma fortunatamente mamma l'ha amata fin dal primo istante, del resto è impossibile non amarla, no? >> chiede regalandomi un sorriso complice, al quale annuisco convinto.

<< L'ho già detto a Bella e lo ripeto a te, vorrei che per voi andasse diversamente. So di chiederti molto, ma cerca di non commettere i miei errori. Bella tiene a sua nonna e soprattutto per lei la famiglia unita è una necessità >> ancora una volta mi trovo ad annuire, anch'io vorrei che Bella avesse intorno solo armonia ed amore. Sarà dura, ma capisco la ragione di questo discorso da parte di Carlisle. Bella viene prima di tutto per tutti noi.

<< Ora, tornando alle crisi di Bella, come ti ho detto sono improvvise, ma scatenate da agenti esterni, nel nostro caso il temporale. Se si dovesse ripresentare una crisi devi tentare in ogni modo di farla tornare presente a se stessa. Lei in quei momenti rivive gli eventi di quella notte e si estranea dal mondo, in lei ci sono solo dolore e panico. È importante riuscire a rassicurarla, convincerla che non sta accadendo nuovamente. Tu non devi farti prendere dal panico, se riesci, parlale ricordale eventi felici, falle capire chi sei e dove siete. Hai domande? >> mi chiede.

<< No credo di aver capito, vorrei non soffrisse così. Mi sono sentito perso in quel momento, credo che non me lo abbia mai detto per vergogna, come ti ho detto prima non ho voluto indagare più di tanto, egoisticamente preferisco che sia serena e ho intuito che parlare di queste cose la fa stare male. >> dico mettendolo a parte dei miei pensieri, annuisce a sua volta.

<< Non posso darti torto, sono molto orgoglioso di lei, di come si è ripresa da quei terribili eventi. Anche l'arrivo di Emmet ed Alice hanno contribuito. Quando ho visto Esme con lei ho capito quanto amore potesse dare mia moglie e anche se non abbiamo avuto la possibilità di avere figli nostri ho capito che tutto quel’amore poteva essere destinato a bambini che ne avevano veramente ragione. Non mi pentirò mai della scelta che ho fatto, ho la famiglia migliore che potesse capitarmi >> dice felice.

<< Esme è una gran donna >> commento e lui sorride.

<< La migliore, se potessi tornare indietro lotterei sempre pur di averla al mio fianco. Non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei, la guardo e vedo ancora la ragazzina timida di cui mi sono perdutamente innamorato, anche se quel’amore è cresciuto giorno per giorno. >> é bello sentirlo parlare così, lo stimo moltissimo, è il padre che tutti vorrebbero. Un uomo realizzato e con una splendida famiglia e una moglie che ama profondamente. Orgoglioso dei suoi figli e della sua vita.

Mio padre non lo è mai stato, probabilmente la differenza tra loro è dettata anche dalla vita diversa che hanno affrontato, intendiamoci mio padre sta facendo notevoli passi avanti nel rapporto con noi, ma non credo lo vedrò mai così felice.

Carlisle che a sua volta si è perso nei suoi pensieri riprende a parlare riscuotendomi.

<< E' per loro che ho scelto di venire qui, per tutti loro. Volevo che avessimo una vita normale, la vita che Esme ha sempre sognato, lontana dalla mondanità e ipocrisia dell'alta borghesia newyorkese. Io ci sono nato e cresciuto in quell'ambiente ma per loro volevo altro. Volevo che stessero a contatto con gente vera, che ha problemi veri. Non avranno mai problemi economici, questo è chiaro, ma voglio che sappiano che il mondo non è tutto lusso e feste. Poi lo dovevo a mia moglie, si è piegata per troppi anni ad esigenze che non erano sue. Lo ha sempre fatto nel migliore dei modi, ma sapevo che non era felice. La mia decisione ha portato a te e agli altri ragazzi. Penso di non poter chiedere di meglio >> aggiunge sorridendo e io gli sorrido a sua volta, felice delle sue confidenze, sentendomi ancora di più come se di questa famiglia facessi veramente parte.

<< Ora permettimi una ramanzina da padre – dice tornando serio – voi siete giovani ed innamorati e questo è bellissimo, dovete godere di questo momento perchè non si ripresenterà mai più, ma devo e voglio darti un consiglio figliolo. Andate con calma, avete una vita davanti e se la costruirete insieme sarà meravigliosa, non perdete di vista i vostri obbiettivi perchè solo raggiungendoli vi sentirete veramente realizzati. Non è una critica, so che vi state impegnando a fondo e devo dire che Isabella ha perfino migliorato la sua media, oltre a stupire sua nonna con le sue doti di pianista. Ma ti ripeto restate concentrati sui vostri obbiettivi. >> si alza e facendo il giro della scrivania mi posa una mano sulla spalle.

<< So che non mi deluderai e comunque andranno le cose tra voi sappi che per qualsiasi cosa tu abbia bisogno puoi contare su me ed Esme >> Io mi alzo e lo abbraccio.

Non sono un tipo che fa queste cose, non credo di averlo quasi mai fatto con mio padre, ma con Carlisle è diverso. Sento che quest'uomo per me è una fonte continua di ispirazione e se potessi scegliere vorrei essere come lui da grande.

Mi sorride e mi spinge verso la porta << Vai! Mia figlia ha bisogno di te, anche se confesso che un po' mi sento defraudato dal mio ruolo di uomo più importante della sua vita >> aggiunge ridendo e io rido con lui prima di raggiungere la mia stellina.


My space:
Sono un verme verminoso lo so, ma giuro stavolta non riesco, grazie per ogni recensione ogni lettura, tutto. 

Rinnovo la mia domanda, qualcuno mi spiega come si inseriscono le immagini in nuv, che si vedano una volta postate. Perchè proprio non ci arrivo. 

Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: L'Antidoto     'Rincontrarsi'

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

   
 
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: lisa76