Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: Okimar    07/12/2009    3 recensioni
Dopo l'episodio "Invito a cena". Quello che secondo me poteva succedere, il continuo della telenovela. Ci saranno tutti i personaggi, più l'arrivo di nuovi. Molte storie d'amore e un sacco di colpi di scena..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SBAGLI

Guardo attraverso il vetro, un'altra volta, non ci posso credere, un'altra volta in questa situazione, io, io mi sento male, non so se riuscirò a farcela, a resistere, sembra che la vita della mia amata sia destinata a non essere mai serena.. eppure io non la posso abbandonare, non posso dimenticarmi di lei e di quello che provo, perchè non ci riesco e sopratutto, non voglio. La vedo, ma l'immagine è sfocata, vedo intorno a lei persone, una esce, poi ricordo, è Leandro, lo riconosco, si avvicina, sta camminando verso di me, mi raggiunge. -Matias, ora puoi stare tranquillo, Patty si è ripresa, nulla di grave, però per un certo periodo dovrà portare le stampelle e ovviamente non potrà ballare.. abbiamo trovato una brutta ferita sulla sua gamba, è una vera fortuna che sia svenuta, così l'abbiamo curata in tempo, prima che si infettasse e si aggravasse, ma perchè non ci avete detto niente subito?- lo guardo, lui mi guarda, non so se ha capito che non l'ho seguito molto, la prima frase, sospiro di sollievo, poi, quasi ignoramento totale. -Matias! Ehi, Matias, mi stai ascoltando?- mi ridesta dai miei pensieri.
-Sì, ho ascoltato.. fino a... nulla di grave.- lui mi sorride, non so perchè, se è perchè ha notato che sono fuori di testa, o perchè Patty sta bene.. -Leandro.. posso..- ho paura di porre questa domanda. -..posso vederla?- l’uomo davanti a me, che conosco da una vita, anzi, dalla mia di vita, mi guarda con un espressione indecifrabile.
-Ci tieni molto a lei, vero?- mi chiede con voce piena di tenerezza. Sì, penso. Entrambi l’amiamo, ognuno in modo diverso. -Sì, io la..- ho il coraggio di dire a quell’uomo che si comporta come il padre che Patty non ha, ho veramente la forza di dirgli che amo.. sua figlia? Mi volto un secondo a guardarla, attraverso il vetro, come se solo vederla anche sfocata, potesse trasmettermi una forza incredibile. -Io la amo.- dico, pronto al peggio. Leandro mi guarda per un secondo, poi mi batte una mano sulla spalla, in segno di incoraggiamento.
-Sono felice che Patty abbia qualcuno che tiene così tanto a lei, so che sei un bravo ragazzo e che non la ferirai mai, lei è una ragazzina davvero..- lo interrompo, probabilmente rubandogli la parola di bocca.
-Unica.- annuisce. Ci guardiamo rimanendo in un imbarazzante silenzio. Dietro di lui, vedo uscire i dottori. Gli dicono qualcosa a bassa voce. Non mi interessa. C’è una sola cosa che mi interessa, in questo momento.
-Bene, in qualità di direttore dell’ospedale, puoi entrare nella camera della signorina Castro e se ti beccano digli che sono stato io a farti entrare, loro mi avviseranno e alla fine vedrai che diventerai una specie di star dell’ospedale!- mi sorride amichevole e io lo ricambio.
-Grazie Leandro, grazie davvero.- annuisce e poi se ne va. Dove? Non lo so. Mi interessa? Sì e no. Gli voglio bene, ma ora la mia priorità è solo lei. Così comincio a camminare, diretto verso la stanza dove potrebbe realizzarsi il mio sogno o come tempo, anche il mio peggior incubo. Spero almeno che mi permetterà di esserle amico, dovesse andare male. La mia mano si posa sulla maniglia, la stringe, esita un secondo. Respiro. Stringo e spingo in avanti. Entro. Non appena entro, la vedo. Non sta dormendo, non ha gli occhi chiusi, nessun macchinario né niente di strano, è semplicemente lei. -Ciao..- complimenti Matias, davvero un’entrata da oscar, ma cosa ci fai ancora qui a Buenos Aires? Perchè non prenoti subito un volo per Hollywood? Rido della mia stessa battuta. Lei mi guarda in modo strano, probabilmente si chiede il motivo, ma non si azzarda a chiedermi niente. Oppure, semplicemente pensa che sia pazzo. Non avrebbe tutti i torti..
-Ciao.- mi dice, voce senza espressione, o forse saranno gli effetti di quello che le hanno dato... le faccio un debole sorriso.
-So che non dovrebbe interessarmi e che devo imparare a farmi i fatti miei, ma non posso fare a meno di pensarci.. Patty, per farla breve, ho visto quello che è successo.. con Bruno.- ma perchè? Perchè? Mi ero preparato un bel discorso, sono andato persino a casa per cercare di calmarmi e poi sono tornato qui, pronto e alla fine, ecco che cosa vado a dirle, tutto sbagliato! Sbagliato!
-Aspetta.. Matias, ti sbagli.- la guardo confuso.
-In cosa mi sbaglio?- le chiedo avvicinandomi al suo letto. Fa un sospiro, si volta a guardare fuori dalla finestra. Non so per quanto tempo, poi si volta di nuovo verso di me mi guarda intensamente negli occhi.
-Ti dirò due cose ben separate tra loro.- annuisco. -Primo, non è successo niente con Bruno, come magari ti sarai reso conto, siamo entrambi svenuti, ma non è successo niente tra di noi, anche perchè nessuno dei due lo voleva, siamo entrambi innamorati, sì, ma di altre due persone..- mi sorride dolcemente. -Secondo, ecco dove ti sbagli: sbagli a dire che non ti deve importare e sbagli a non volerti immischiare, se provi davvero quello che provi per me, allora certo che te ne deve fregare! Ma il tuo errore più grande è temere che io ti possa “tradire” con un altro, perchè non accadrà, mai, perchè io amo solo te e anche se non pensavo che te l’avrei mai detto, non ti merito.- dette queste parole, sospira lievemente e resta a fissarmi, vuole decifrare la mia espressione.. forse.. ma non so che cosa potrà leggere in me, perchè i pensieri sono molto confusi, troppo confusi, contradditori.. ma su, Matias, dì qualcosa, parlale, rispondile, non lasciare il discorso in sospeso, ha detto che ti ama!
-Anche tu sbagli molte volte, ad esempio ora a dire che non mi meriti.. non è vero, in parte sì, ma nel senso che tu meriti di più, non me, qualcuno di più speciale, ma mentirei se dicessi che non sono felice che tu abbia fatto la scelta più scontata e bassa, me, che non sono niente, ma che sarò l’unico che ti amerà in questo modo, né di più, né di meno, solamente così.- ma da dove cavolo mi vengono queste parole? IO? Sono ancora quel folle che corre dietro ad un oggetto sferico, o qualcosa ha totalmente sconvolto il mio universo?
-Insomma... abbiamo fatto tanti sbagli entrambi?- mi chiede, a metà tra lo scherzo e la dolcezza che nasconde la verità. Annuisco deciso, ma allo stesso tempo, come lei sola sa essere. Dolce. -E credi che ci possa essere rimedio a tutti questi errori?- intende.. intende quello che sto pensando? Non lo so, ma sono disposto a rischiare e a fregarmene delle conseguenze, per una volta, sì. Mi avvicino a lei. Non lentamente. Non dolcemente. Non Matias. In un secondo, le mie labbra sulle sue, un secondo fa lei stava parlando, un secondo dopo, zittita dalla mia bocca sulla sua.
-Non ho intenzione di scusarmi, questa volta.- dico convinto, staccandomi da lei. Non le do il tempo di ribattere nulla e proseguo ancora più deciso. -Perchè non ne sono affatto pentito.- Patty mi guarda. Come? In quale modo? E che ne so? Non lo capisco..
-Nemmeno a me.- l’ha detto? Ha veramente detto quello che ho sentito.. ma basta con queste inutili domande. -Hai aspettato abbastanza, Matias.- che? Ma sto uscendo di testa? Questo è solo un mezzo sogno mezzo incubo? -Mi hai provato che mi ami veramente.- annuisco con la testa a mo di robot, rimanendo comunque muto. -E entrambi oggi abbiamo capito che nonostante non ci meritiamo a vicenda.- e qui si lascia andare in un piccolo sorriso. Sarcastico? -non possiamo fare a meno di stare insieme. Sopratutto io.- si avvicina al mio viso e mi unisce a lei. Per un secondo solo. Mi basta. Ma solo per adesso. Non mi basterà per sempre. -Ti amo Matias, ti amo troppo per rischiare di perderti per colpa di una stupida, grande piccola paura.- l’ascolto, sì e no..
-Non hai mai rischiato di perdermi e mai rischierai. Ma che cosa intendi dire con queste parole?- le chiedo, con le medesime lacrime che coprono anche i suoi di occhi. La paura che lei prova.. in che senso la esprime? La mia è.. molto grande e divisa tra tanti bivi.
-Che..- l’esitazione è talmente minima da essere quasi invisibile. -..che sono pronta a superare le mie paure.- le prendo quel dolce viso tra le mani. -Intendi dire.. che potremo finalmente stare insieme? Sei.. pronta?- le chiedo, ma nella mia voce non c’è un sola esitazione, una sola paura, so già qual’è la sua risposta. Stavolta lo so.
-Sì.- una sola parola e basta. Poi lasciamo che siano le azioni a parlare per noi.

Giusy sorride sia a me che a mio fratello. -Scusami Bruno, ma ora penso che sia meglio che vada, sai quanto diventa geloso Guido..!- dice dandomi un bacio sulla guancia, uno dei pochi punti non fasciati o bendati. Annuisco, ridendo un po’ a fatica. Ma smetto non appena mi rendo conto dell’espressione di mio fratello, dopo che la ragazza ha pronunciato il nome del suo ragazzo. E’.. a dir poco furioso. Che male la mascella! Ci saluta con la mano e poi esce. Non appena non c’è più, mio fratello si avvicina e mi chiede, come se d’improvviso la rabbia fosse svanita:
-Guido è il suo ragazzo, vero?- non so decifrare la sua intonazione, ma non mi sembra geloso. Non potendo annuire sono costretto a parlare.
-Sì, ma non sarai geloso, spero. Guido non scherza quando si tratta di Giusy.- dico un po’ scherzoso e un po’ meno. No, Gonzalo non si deve innamorare di Giusy, lei non è la ragazza giusta per mio fratello, lei è innamorata di Guido almeno tanto quanto lui lo è di lei. Inoltre il cuore di mio fratello è già impegnato, occupato a dimenticare un’altra delusione, non ha bisogno di riceverne una in più. Mio fratello mi sorride. Ma in che senso? Con quale scopo?
-Si amano molto, vero?- che strane domande che mi pone. Domande che farebbe un vecchio amico o uno nuovo intenzionato a capire quanto forte sia il loro legame per poterlo distruggere al meglio. Ma mio fratello non è mai stato così, tranne nel periodo in cui era innamorato di quella ragazza che nemmeno mi ricordo come si chiama..
-Sì.- mi limito allora a rispondergli. Forse lui mi avrebbe posto un altro quesito, o forse no, fatto sta che non lo saprò mai, perchè in quel momento entrò la seconda ragazza che amo con tutto me stesso. La prima era chissà dove..
-Bruno, stai meglio?- mi chiede correndo verso il letto dov’ero disteso, ma la sua corsa viene presto fermata, da un ragazzo che temevo di vedere. E ora è qui, nella mia stanza, con lei e mio fratello. Matias la ferma prendendola per la spalla, lei lo guarda e in quel momento, me ne rendo conto. C’è qualcosa di diverso nei loro sguardi, ovvero, non sono i soliti dei due ragazzi innamorati che conosco da troppo poco. Un conto è quando di legge l’amore negli occhi di due persone, un altro è quello di vederne una consapevolezza di amare e non solo, peggio, la consapevolezza di essere amati e ricambiati. E questo mi fa paura. Mi chiedo che cosa stia pensando mio fratello e che cosa penserà, quando capirà che quella è la ragazza che mi ha accusato di amare.. Guardo verso Patty e la vedo incollata agli occhi di quello, che sì, la merita, ma che mi fa lo stesso paura.
-Patty, aspetta che ti aiuto.- parole. Parole uscite dalla bocca di quello. Ormai ho deciso di chiamarlo così. Sono ingiusto e cattivo, ma non me ne frega niente. Ho rischiato di morire per colpa della ragazza che amo, sono ingessato dalla testa ai piedi, mi potrò almeno permettere di odiare una persona che non merita questo trattamento? E anche se so che la risposta è no, non mi importa, perchè io ne ho bisogno, ho bisogno di odiarlo, se solo lui fosse un po’ più stronzo! La aiuta a camminare verso di me, noi compreso mio fratello e solo allora mi rendo conto che anche lei è fasciata, ma solo alla gamba. Solo quando ci hanno raggiunto entrambi, si rendono conto della presenza di un quarto incomodo. Gonzalo.
-Come va, Molina?- mi chiede l’essere che la tiene stretta per la vita. Lei gli da una spallata.
-Non c’è male, Beltran.- stavolta tocca a me l’occhiataccia dell’angelo che si trova nella mia stanza. Forse nota nonostante la barriera che ho creato, il mio sguardo preoccupato rivolto verso la loro unione, o forse no.
-Senti, non sono qui certo per litigare..- a bassa voce, aggiunge. -..a parole..- rivolto al mio stato, ma non vuole farsi sentire dalla sua.. amata. -Ma per dirti che io ho già chiarito tutto quello che c’era da chiarire, con la mia ragazza.- a quelle parole, mi sento morire. Mia.. e ragazza.. nello stesso contesto.. parole pronunciate.. dalla bocca di Matias.. che stanno a indicare una cosa definitiva. Finale.
-Ragazza?- quell’unica parola mi esce dalla bocca senza riuscire ad essere trattenuta, come un grido, come un non lo so, ma so cosa sta pensando lui, perchè è la stessa cosa che penserei io se fossi al suo posto. Ora ho la prova che anche tu la ami e la vuoi, ma non l’avrai mai, lei è mia. Questo mi direbbe, ma non lo dice per rispetto a lei. Non è una cosa, lei è tutto. Per lui. Ma in parte si sbaglierebbe, io non voglio lei, voglio solo la sua amicizia, la sua presenza costante, ma voglio anche Antonella e per questo sarei pronto a rinunciare veramente a tutto.. anche a lei, per sempre.. e questo mi fa ancora più paura. So anche cosa sta pensando mio fratello, troppo prevedibile, non è una cosa di famiglia, io non lo sono. E so cosa stai pensando tu, l’unica che mi possa capire, so che hai compreso tutto e che il tuo silenzio non è di imbarazzo e d’obbligo. Perchè non siamo soli e liberi di dire e fare quello che vogliamo, ma in presenza di due, non solo uno, menti chiuse, anche il ragazzo che dici di amare e io so che è così, anche lui non è abbastanza aperto per poter comprendere il sentimento che ci unisce e non esserne geloso.
-Scusatemi se vi interrompo, ma non mi sono ancora presentato, Gonzalo, fratello di Bruno.- abilmente il mio stesso sangue mi toglie dai guai, distogliendo l’attenzione da me. Gonzalo bacia la mano di Patty galantemente e stringe quella di Matias, geloso anche di quel piccolo gesto. Sono ancora agli inizi.. penso. Lui ricambia la stretta al massimo, ma non sa che Gonza ha una forza incredibile e che tutti i suoi sforzi sono inutili.
-Piacere, beh.. magari Bruno ti avrà parlato di me, io sono Patty, come avrai intuito.- e gli sorride. Lei, così solare con tutti, anche e sopratutto con chi non se lo merita.. ma anche ingenua, a dire quelle parole, che fanno scattare il cervellino di Matias.. “Spero che non te ne abbia parlato troppo..” me lo immagino mentre lo pensa.. oh mamma, sto cominciando a pensare con due cervelli, con il mio e con quello di quel essere.. dimenticavo, devo essere più buono, le ho promesso questo..
-Sì, mi ha detto qualcosa, ma è da un bel po’ che non ci vedevamo!- dice lui, mamma mia, anche questo un po’ mi spaventa, come ha fatto a capire la situazione che c’è tra me, lei e l’altro lui? E’ qui solo da poche ore e già sa tutto.. o noi siamo troppo evidenti o lui e un super genio.. oppure.. fa semplicemente parte del clan Molina.
-Matias.- pronuncia solo il suo nome e basta. Gonzalo si volta prima a guardarmi e dopo il mio sguardo, ritorna a guardare il ragazzino di fianco a Patty.
-Piacere!- Gonzalo gli sorride. O forse sorride a lei. O forse ancora, sorride a me.
-Ragazzi, scusate se vi mando via così presto, ma mi sento stanco, dopo lo svenimento... ancora peggio di prima.- annuiscono entrambi, mentre mio fratello, sa già cosa penso in realtà. Patty zoppica un po’ fino ad arrivare a me. Si avvicina al mio viso e mi da un bacio leggero sulla guancia.
-Ti voglio più bene.- mi sussurra a voce bassissima, davvero bassa, quasi un respiro flebile, per non farsi sentire da nessuno, tranne che da me.
-Anch’io.- faccio in tempo a dirle, per i pochi secondi in cui rimane abbracciata a me. Il nostro piccolo segnale segreto. Vuol dire una cosa, siccome ti voglio bene non ci basta, lei ha pensato di dirmi ti voglio “più” bene, perchè, rischiare di dirci ti amo, con la presenza di Matias, del “suo” ragazzo, non era molto conveniente. Ma non è colpa mia, né sua, nostra! Sono loro che poverini, vivendo nel loro piccolo e chiuso mondo, non capirebbero mai la nostra amicizia di livello superiore.
Patty si stacca da me e si volta a salutare Gonzalo con una mano, poi Matias riprende il possesso di lei e quindi escono dalla stanza.
-Ciao.- Matias.
-Ciao, felice di averti conosciuto, Gonzalo!- lei.
-Anche io..- dice sinceramente mio fratello. Poi si volta a guardarmi. -Sicuro che qui, non sei tu quello geloso?- mi chiede con una voce che conosco fin troppo bene.
-No, io sono geloso di Patty, esattamente quanto tu lo sei di Giusy.- e con questa frase, determino tutto.

-Allora come stai amore?- domanda una voce. La voce che appartiene alla mia ragazza, sì, so che ormai è una cosa vecchia, è talmente tanto (e allo stesso tempo poco) che stiamo insieme.. ma dirlo, anche solo sentirlo dire a scuola "lei è la ragazza di Guido" oppure "lui è il ragazzo di Giusy", cavolo mi manda in fibrillazione e chi mi ci leva più? E andrei in giro per la strada a sbatterlo in faccia a chiunque.. anche se non gliene interesserebbe di meno.. solo per poterlo udire ancora una volta come le mie orecchie.. sì, è vero, sono pazzo.. ma pazzo d'amore.. e chi dice che sia la pazzia la sbagliata dimensione di vita? Solo perchè sono più i sani (falsamente, ma.. dettagli) dei pazzi (considerati così dalla comunità.. dalla maggioranza..) non vuol dire che sia per forza giusto, che abbiano per forza ragione.. ok, meglio smetterla con questi pensieri e risponderle.. possibilmente qualcosa di sensato..
-Mah, più o meno.. insomma, male proprio non sto, finché avrò te può succedermi qualsiasi cosa, al fuori di perderti e lo sopporterò con un battito di ciglia.. però nemmeno posso affermare di stare benone.. non riesco a cantare e lo sai che è la seconda cosa che amo fare più al mondo..- la stessa voce di prima mi fa segno di aver capito e io faccio un sorriso triste che lei non può comunque vedere. -E tu? Che mi dici di Bruno? Come sta?- le chiedo, non appena me ne ricordo, to', la mia parte non egocentrica o Giusy-centrica si è fatta viva.. passa qualche secondo prima che odo la sua risposta.
-Eh... anche lui sta "bene" solo tra virgolette.. mentalmente sta benissimo, ma fisicamente diciamo che è messo maluccio.. non potrà suonare la chitarra né ballare per un po'.. la vedo grigia..- annuisco, ancora, scemo, non ti può vedere! Ma alla fine questo non dipende dalla mia stupidità o meno.. è un gesto quotidiano automatico che non si riesce a soffocare..
-Ah.. mi dispiace..- mi escono solo quelle due paroline lì, a seguito di un verso che non sembrava provenire dal cuore. Ma voglio bene a Bruno, è un caro amico, bravo ragazzo e compagno di gruppo.. eppure.. sono distratto.. sento che ben presto avrò molto da pensare.. Giusy non mi starà nascondendo qualcosa?
-Sì.. anche a me.. e poi..- eccola lì, lo sapevo, un'altra volta ho ragione.. mamma mia, ma perchè invece che fare il cantante, non faccio il veggente? Guadagnerei la cifra che necessiteremmo io e il mio amore per mettere su casa in un lampo.. ma che stupidaggini che mi vengono in mente oggi! -..poi.. c'era un ragazzo, in camera di Bruno.. che non avevo mai visto prima di oggi..- si azzarda a dire, mentre io tendo l'orecchio, ma più di così non posso, mica passare tra il filo per arrivare a casa sua e guardandola attentamente negli occhi carpire informazioni dal suo atteggiamento.. perchè è quello che dice tutto, su cosa pensa una persona.
-Ah.- piatto, sembra che l'ho detto solamente per farle capire che dall'altra parte c'ero ancora io, non sono morto, sono qui che attendo che tu ti dia una mossa e sputi fuori questa tremenda cosa.. che di sicuro sarà una scemata, ma tu e tutti i problemi che ogni volta per ogni cosa nuova ti fai! E pensato così sembra un difetto.. allora perchè io amo anche quello di te?
-.. vedi Guido, non ho il coraggio di dirti chi è.. a parte che è il fratello di Bruno, non posso dirti come si chiama..- ah, bella questa.. -Non te lo posso dire a voce, perchè non ne ho la forza.. ma posso scrivertelo.. se ti connetti..- questo cambia le cose.. certo che però Giusy è strana.. beh, è chi mai la voleva una tipa ordinaria?

-Ehi..- la mia mente è tutta una confusione unica, non ci capisco più niente di niente. -Ehi..!- è già strano che ancora, almeno mi ricordi come mi chiamo.. -Caterina!- esplode una voce. Chi? Sbatto le ciglia, tengo le palpebre serrate per qualche secondo, sento solamente il rombo potente del silenzio. -Caterina, ci sei?- riapro gli occhi, annuisco meccanicamente, mento, dico la verità, sbaglio, non lo so nemmeno io.
-Non c'è niente da fare.. oggi proprio non c'è la con la testa..- questo sì che è vero..
-Scusate ragazze.. ma proprio non ce la faccio a concentrarmi.. ho ancora in mente..- il grido muto di Bruno, che ho preferito fare io al posto suo, con tutto il fiato che avevo nei polmoni, anche se avevo corso tutta la notte. E contemporaneamente le parole dolci di Alan, terribilmente sincere, terribilmente non false, che mi impediscono di.. di stare male davvero.. dovrei ringraziarlo per questo, ma davvero, non è così facile.. lo sembra, quando sei fuori, quando non lo stai vivendo dentro, e senti una lotta così grande di emozioni che ti potrebbe spaccare in due da un momento all'altro.
-Ti possiamo capire.. ma posso farti una domanda?- la prima voce, insiste, è terribilmente seccante e persuasiva. Che fare? Annuisco ancora, non potrei dirle di no a questo punto, dopo quello che entrambe hanno fatto per me.. -C'è.. c'è qualcosa tra te ed Alan, vero?- non sorride, non sembra infastidita, solamente.. curiosa. Chi sono io per assetare le persone? Nessuno, appunto.
-Diciamo solo.. che qualcosa c'è, e anche di molto grande e profondo.. ma ancora non si è sviluppato.. e in questo momento non ne ho bisogno..- entrambe mi guardano allibite e spalancano tutto lo spalancabile.
-Ma.. in un momento come questo.. avere il proprio ragazzo accanto, è la cosa migliore che si può desiderare!- e certo, tu la pensi così perchè per te le cose sono state rese troppo facili.. come noi due, voi vi amavate da tanto.. ma ovviamente ci vuole un po' per rendersene davvero conto.. peccato che una vera dichiarazione alla "vuoi essere la mia ragazza?" non sia la stessa cosa che sentirsi dire.. "vorrei essere l'unico ragazzo che ti possa proteggere e amare fino e oltre al confine.. quello che separa l'amicizia dall'amore.." lo so, sono un'incontentabile, la frase che mi ha dedicato Alan è certamente migliore, è più dolce, più vera, sensibile e sopratutto personale.. ma non è chiara.. è ambigua.. e in questo momento.. un'altra sola incertezza potrebbe distruggermi come niente.. no, prima devo.. devo superare lo shock per Bruno.. e poi.. poi vedremo di pensare anche a lui..

Siamo appena usciti. Io le tengo un braccio intorno alle spalle, lei zoppica. -Aspetta, Patty, fermiamoci un secondo.- le dico dolcemente e quindi di conseguenza anche a bassa voce. Lei esegue il mio ordine brava bambina qual'è. Sinceramente mi fa ridere il paragone che mi è balzato in testa.. ma che ci posso fare.. se ci penso, fino a pochi pochini mesi fa, lei era semplicemente una tredicenne sbarcata da chissà dove (Bariloche, fa lo stesso..) carina, dolce, mandata ormai secondo me in missione per farmi capire.. che non era Antonella il mio vero amore.. poi, che io mi sia innamorato di lei, poiché Lei era l'Amore per me, è un'altra cosa.. -Penso che sia meglio se ti prendo in braccio.. altrimenti non arriveremo mai a casa tua..- le suggerisco dopo un po' che noto che se andremo avanti così, non arriveremo mai a casa sua... ok, è già strano, consideriamolo pure un miracolo, che l'abbiano lasciata uscire direttamente il giorno stesso.. c'entra forse che è la figlia del capo? Mmm.. Patty si mordicchia il labbro, indecisa. Sì, so che potrebbe parere una proposta anche.. indecente, per esagerare, ma altrimenti per le quattro noi saremo ancora qui, solamente a qualche metro da questo parco, che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino..
-Ma.. ma sicuro che ce la fai?- mi domanda quando finalmente prende una decisione. Sì, la prende pure, ma non certo quello di darmi una risposta che corrisponda a un semplice monosillabo.. sì... no.. però così le lascerei la scappatoia del "ni". Sospiro e incrocio le braccia guardandola male di proposito. Quanto mi è difficile farlo! Quanto è complicato non andare in giro con una faccia da ebete pensando "Patty è la mia ragazza, è la mia ragazza, la mia ragazza, mia ragazza, ragazza.." a mo di eco.. Senza il mio appoggio lei barcolla e comincia a saltellare a cerchio. Cosa mi trattiene dallo spanciarmi dalle risate, lo sanno, chi sta già lassù e la Patty che incavolata mi molla, anche se non arriverebbe a tanto.. non si sa mai.. -E dai! Mi stavo solo preoccupando per te!- mi dice dopo quasi cinque minuti interi di saltelli. Mamma mia, devo dire che ha davvero una resistenza incredibile.. se le devo fare un complimento.. altrimenti penserei una.. testardaggine.. quasi quanto mia sorella! Io alzo le sopracciglia e la fronte si corruga. Chissà che espressione cretina che ho in questo momento.. non ci voglio neanche pensare! Qualche secondo dopo la prendo per le spalle e avvicino il suo viso al mio, quasi come per baciarla, ma questa volta non è mia intenzione farlo. Sembra strano che lo pensi, ma è davvero così.
-Tu non ti devi preoccupare di qualcosa che non sia te stessa, ok?- le domando chiarissimo, togliendole il fiato e non lasciandola respirare con un solo sguardo. Bello avere questo potere, quello di saper bloccare il respiro alla tua amata, di modo che non ti possa impedire di dirle cosa DEVE fare. Lei annuisce debolmente, ma controvoglia. -Allora adesso vieni tra le mie braccia tanto felici di stringerti e andiamo a casina bella..- certo che ho un'intelligenza sovraumana.. se devi convincere qualcuno di una cosa che non vorrà fare mai, di sicuro farla sentire una cretina non è la cosa migliore.. difatti ecco che Patty mette su un muso e le braccia conserte sul petto.
-Non trattarmi come una bambina!!- si lamenta quindi con una voce che conferma quello che ho detto. Eh, ma se lei poi fa così.. su su, chi hai mai detto che non mi possano piacere le bimbe? Alla mia età, non è che poi io sia poi così.. uomo.. al solo pensarlo mi viene da ridere..ancora.. Ma mi permetto di fare solo una cosa e ridacchiando le accarezzo la guancia, enfatizzando sulla differenza delle nostre altezze. Sì, lo ammetto, devo essere un pochino perfido.. ma è lei che fa tutti quei versi! Mica gliela posso dare sempre vinta, insomma..!
-Su, su, hai ragione, perchè gli unici baci che ricevono le bimbe, sono sulla guancia..- ma sì, continuiamo pure a giocare..tanto ormai.. e di proposito parto deciso verso quel punto, ma lei si aggrappa a me, anche per non cadere e mi bacia invece sulle labbra, con una passione a lei estranea. Da occhi spalancati e sorrisino beffardo stampato in faccia passo in un millesimo di secondo da giro di circuito di formula uno, in occhi chiusi alla "bello addormentato" e bocca prigioniera.. e felice, in attesa della condanna.
-Allora.. continui a pensare che sia una piccolina?- mi domanda sfottendo. Anche lei però, devo dire che sta cominciando un po' troppo presto a fare la grande..
-Non l'ho mai sostenuto.- ribatto non dandole nessun tipo di soddisfazione. Eddai.. su.. da brava Patty, adesso vieni qui e mi dici..
-Ok, comunque non so perchè me la prendo, in fondo hai ragione, dici la verità, io ho solo tredici anni, manca ancora un bel po' al mio compleanno, quando più o meno finirà la scuola.. e infatti non dovrei neanche già andare al liceo.. né avere un ragazzo.. e..- capacità di far sentire in colpa gli altri e logorrea, due caratteristiche che se messe insieme sono fatali per qualsiasi essere umano.

-Ok fratellino, io adesso devo andare a casa.. si sta facendo tardi e devo ancora fare un sacco di cose.. e mi raccomando.. non pensare a lei..- l'articolo femmine che uso mentre disquisisco con Bruno, può essere sia riferito alla ragazza che mi ha detto si chiama.. Antonella, non posso sbagliare quel nome perchè me ne ha parlato così tanto che senza vederla già mi sono fatto un'idea di come sia.. oppure a quella ragazzina bionda con la quale sembrava avere un'alchimia particolare.. sì, prima io scherzavo sul fatto che lui l'amasse.. e che non era solo un'amica.. ma di sicuro c'è qualcosa di speciale tra di loro, strano, perchè non mi aveva mai parlato di.. Patty.. anche questo nome penso lo sentirò molto spesso.. e poi.. mi ha colpito.. anche a me.. non proprio in quel senso.. ma.. quella ragazza emana una strana energia.. al solo guardarla fa venire voglia di abbracciarla.. sembra.. la dolcezza fatta persona, umanizzata. Ma non posso certo dimenticarmi di un'altra ragazza mai vista prima.. Josefina.. ma tutti la chiamano Giusy.. fidanzata con un certo Guido... l'avevo già sentito questo nome, ma quanti che si chiamano come lui ci saranno a Buenos Aires? Tantissimi. Ma sento comunque una strana agitazione..
-.. ci proverò..- risponde solamente mio fratello. Quanti dubbi, tutti in un colpo solo.. e poi.. adesso che ci penso.. ho anche conosciuto il Matias del quale ben poco mi parlava.. strano ragazzo.. mi è sembrato molto geloso.. vuoi vedere che è innamorato della trecciolina? Ci scommetterei non so cosa..
-Ciao..!- pacca sulla spalla, debole stavolta per forze contrarie. Ma restiamo sempre degli uomini.. beh, almeno quasi uomini.. sopratutto io. Ricambia il mio saluto con una piccola smorfia, non appena sono fuori dalla stanza faccio un piccolo risolino divertito per gli sforzi che fa per non mostrarsi fragile ai miei occhi e scuoto la testa.

-So che per voi non ha alcun senso.. ma per me sì.. per favore.. fidatevi di me..- io e Sol annuiamo quasi in sincronia. Chi l'avrebbe mai detto che un giorno ci saremmo tutte trovate in camera mia, sedute a gambe incrociate sul mio letto, a parlare di.. una cosa così tremenda che non sarebbe mai dovuta accadere..
-Ok Caterina.. penso sia meglio cambiare argomento..- propongo io non so con quale coraggio..
-Credi?- mi domanda con tono ridicolo e scoppiamo a ridere, una risata di sfogo, di quelle che si hanno bisogno, ogni tanto nella vita, per poter andare avanti.. altrimenti si crollerebbe.. in fondo le cose serie, importanti e intelligenti, non esisterebbero senza quelle ridicole, vane e stupide..
-Seriamente.. ma.. cosa pensi direbbero le tue amiche divine?- devo dire che anche Sol è molto cambiata da quella sera.. una volta non parlava così facilmente.. con tutti.. come se non avesse più quella sorta di.. timidezza? che l'ha sempre seguita come un'ombra..
-Non lo so.. ma dopo tutto.. penso che Pia.. insomma.. c'era anche lei, quel giorno.. capiranno.. e se così non fosse.. capiranno lo stesso..- conclude molto dura la biondina con la pettinatura a caschetto. Annuisco, pensierosa. Ammetto di essere stata molto preoccupata per Bruno.. chi non lo sarebbe stato? Ma il fatto di aver avuto il mio Fabio vicino.. soltanto il pensiero che io e lui adesso stiamo.. stiamo insieme.. siamo una coppia.. non so.. mi impedisce di pensare a tutto il resto..vengo risvegliata da un suono che mi fa fare un salto fino a quasi toccare il soffitto con una gran bella testata.. ma così non avviene e mi affretto a rispondere al mio cellulare.
-Sì, pronto?- la mia voce è normale, anche se so già chi mi cercava..
-Ciao Tamy.. ti disturbo?- sto quasi per rispondere con la classica frase del "No, quando mai, tu non disturbi mai ^^", ma poi, pensandoci bene, valuto che è un po' troppo noiosa.. e stra usata.
-Certo che no! E' successo qualcosa?- gli domando trattenendomi.
-No, tranquilla.. volevo solo sapere come stavi..- la sua voce dolcissima mi arriva direttamente all'orecchio e quasi automaticamente, arrossisco di piacere. Che bello avere qualcuno che si preoccupa costantemente di me!
-Io sto abbastanza bene.. sono solo un po' triste.. e tu?- gli domando, tentando di nascondere l'inclinazione malinconica che sta prendendo la mia voce.. vediamo.. un suo compagno di squadra e grande amico, è stato investito.. e sua sorella è scomparsa, meglio di così, come potrebbe stare? Certo che faccio solo domande stupide.. come quelle dei telefilm che ogni tanto guardavo sdraiata sul divano..
-Me la cavo.. beh, senti.. volevo anche chiederti se ti andava di accompagnarmi, sto andando a trovare Bruno in ospedale..- annuisco, le mie amiche, anche Caterina, può sembrare strano, è entrata a far parte di questa categoria, mi guardano in modo strano, dopo gli spiegherò tutto..
-Sì, certo, se mi dici dove sei in questo momento, ti raggiungo..- mi azzardo a dire, dopo quello che mi risponde, mi immagino che in questo momento stia sorridendo, quel suo tipico sorriso che mi stende in un secondo scarso.
-No, tranquilla.. sono sotto casa tua..- sentendo quelle parole, non so se credergli, spalanco gli occhi e davanti a quelli di due ragazze che stanno per scoppiare a ridere, sicuramente hanno capito già tutto.. mi sporgo dalla finestra e lo vedo, mette giù la chiamata e io mi metto il cellulare nella tasca dei pantaloni. Gli sorrido.
-Fabio!- grido un po' troppo ad alta voce.. poco male..
-Ciao tesoro..- mi dice, il solito dolce.. oh, ma mi ha già chiamato tesoro.. non ci credo!!
-Aspetta soltanto un secondo..- gli dico, poi torno anche con la testa nella mia camera. -Ragazze, ehm, non so come dirvelo.. Fabio mi ha chiesto di andare con lui a trovare Bruno.. adesso.. quindi.. ehm..- balbetto così tanto che è già strano che riesca a dire mezza parola intera.. sono peggio di Felipe quando è agitato, in questo momento!
-Tranquilla Tamara, l'avevamo capito.. e mentre tu eri occupata a civettare con il tuo ragazzo, noi abbiamo deciso che accompagnavo Caterina a casa di Pia e poi io tornavo a casa mia.. comunque si sta facendo un po' tardi..- mi spiega Sol, la mia amica storica... quella che è per me un po' quello che Patty è per Giusy. Io l'abbraccio, si intrufola anche Caterina, a nessuna dispiace, Fabio mi avrà data per dispersa.. scendiamo tutte e tre le scale di casa mia, sono la prima ad aprire la porta, faccio passare prima loro, poi io, mi volto a chiudere a chiave, voltandomi so già che andrò in paradiso.. non appena i miei occhi verdi incontreranno quelli azzurri del mio Vero Amore..

Pigio un tasto, uno solo, quello che mi porterà nella mia dimensione di felicità quasi assoluta. Quasi perchè prima devo risolvere un piccolo problemino.. c'è ancora una faccenda in sospeso.. facendo un grande respiro prendo forza e apro gli occhi. non so nemmeno io se esserne felice o meno.. ma quanti problemi che mi faccio.. neanche il tempo di pensare di digitare qualcosa, che lui mi precede, come al solito.. penso che gli piaccia molto dominare.. beh, anche a me, carino..
'Grande Guido scrive:
ciao, amore'
Ecco, preferisce fingere che sia una semplice serata, una come tutte le altre.. ok, stiamo al gioco, magari se n'è dimenticato.. ma chi voglio prendere in giro? Di sicuro non scorda qualcosa che gli fa comodo..
'Popolare scrive:
ciao <3 '
Ok, un bacino come inizio dovrebbe bastare.. speriamo.. tanto so già che sta pensando che lo sto facendo solo per fargli ingerire più dolcemente una pillola amara..
'Grande Guido scrive:
bene, sappiamo che cosa devi fare, quindi fallo'
Chiaro, netto, dritto al messaggio.. oddio.. le mani fremono sulla tastiera.. digito un messaggio, poi lo cancello con un colpo solo. Non c'è niente che possa andare bene.. non so come fare perchè non pensi male.. so che è geneticamente predisposto a pensare sempre male, sopratutto se si tratta di me.. ecco che si fa risentire, mi sa che ho esagerato, ho fatto passare un po' troppo tempo.. e adesso?
'Grande Guido scrive:
su, non è così difficile, prometto che sarò imparziale'
Bugiardo, bugiardo, bugiardo.. va bene, come vuoi tu..
'Popolare scrive:
ok.. allora, quel ragazzo si chiama Gonzalo'
Non mi voglio immaginare nemmeno la sua reazione. Magari mi sono sbagliata, magari il nome era un altro, iniziava sempre con la G, ma non era proprio..
'Grande Guido scrive:
ah, Gonzalo, sì è quello che mi ha picchiato, ma solo con l'aiuto dei suoi amici..'
Terribilmente pacato.. dovrebbe essere un buon segno, ma io so che è tutto il contrario: quando è tranquillo, pensa.. e quando medita, di solito è pericoloso..
'Popolare scrive:
sospettavo fosse lui, ma non ne ero sicura'
Non ho nessuna colpa io, dopo tutto.
'Grande Guido scrive:
e dimmi, tutta quest'agitazione per questo motivo???'
Oddio, mi sento terribilmente scema.. ma sono una persona sincera..
'Popolare scrive:
sì -.- '
Il respiro diventa più affannoso, mentre osservo il suo nick colorato accanto alla scritta "sta scrivendo..".
'Grande Guido scrive:
ti preoccupi sempre per sciocchezze, amore..
ti avevo detto di non preoccuparti più degli altri..
incluso me, quello è un problema che non ti riguarda.. ok?'
'Popolare scrive:
ok...'
Mi sento talmente stupida! Io che sono sempre stata così sicura di me, forte, ora crollo come il burro non appena lui mi scrive qualcosa..

-E quindi anche voi state insieme?- alla domanda del mio amico mi viene naturale rispondergli con un altra, mentre aggrotto le sopracciglia e la mia ragazza lascia andare la mia mano.
-Perchè anche?- Bruno sospira prima di rispondere, sembra quasi che gli costi fatica dirci questa cosa.. io non so nemmeno come ho fatto a non aver pianto fino ad adesso.. ok, sono un "uomo" e gli "uomini" non piangono.. ma di sicuro questa frase l'avrà detta o una donna che voleva semplicemente prenderci in giro, per dirlo il più raffinato possibile, oppure un uomo che aveva una quantità d'acqua corporea decisamente minore del 70% che occupa nel nostro corpo.. ok, smettiamola con questi ragionamenti scientifici.
-Perchè Matias e Patty si sono messi insieme, proprio oggi.- piatto. Un piccolo sorriso per il mio migliore amico spunta sulle mie labbra, su quelle di Tamara uno un po' più grande, poi sbuffa.
-Ma uffa, non ce l'ha nemmeno detto!- ah.. ragazze! Se non ci fosse lei a distrarmi, non so come sopporterei quello che sta facendo mia sorella.. la solita egoista.. no, stavolta no, stavolta non le posso nemmeno dare tutta la colpa.. eh no, non è così facile.. perchè non l'ha fatto per se stessa.. sì, ci sta facendo male.. alle sue amiche, a me, a nostra madre, a Patty, persino a Giusy credo dispiaccia.. però non lo fa di proposito, non voleva poterci ridere alle spalle. Ma anche quando agisce per il bene degli altri.. mi correggo, credendo di fare la cosa giusta, sbaglia.
Continui a sbagliare, sorellina mia. E ora sei chissà dove.. spero tu stia bene.. spero anche tu sia al caldo e al sicuro.. piove talmente forte.. e il vento certo non aiuta.. potrebbe spazzare via il tuo corpicino in un non nulla.
So che tornerai, so che ci rivedremo, quanto presto, beh, non posso pretendere di sapere tutto.. ma promettimi che dopo questo, per un po' smetterai con tutti questi sbagli che ti fanno solo male.

Casa mia. Buio, lacrime, la ricerca del calore sotto le coperte.. tutto è inutile. Ma perchè piango? Perchè? Quale motivo mi spinge a farmi del male? Sento la testa che scoppia, mi poso una mano sulla fronte, è bollente. Mi sta venendo la febbre, forse anche l'influenza.. ma perchè sono così stupida.. è successo tutto per colpa mia, lo so.. se Antonella adesso non è al caldo a casa sua, è solo per causa mia.. perchè è diventata mia amica.. e non ha più sopportato il peso di aver sempre provato a dividere me e Matias.. perdendo così l'unico ragazzo che si è resa conto di amare.. Bruno.. Un violento colpo di tosse, una raffica di starnuti.. il tutto proviene da me..
No, questa volta no. Non sarò la protagonista, che io lo voglia oppure no, questa volta non farò in modo che tutti i riflettori si puntino su di me.. che nemmeno so reggere quella luce accecante.. le priorità ora come ora sono che Bruno guarisca.. e che Antonella ritorni. Ma so che di sua spontanea volontà non lo farà mai.. e allora.. devo solo provare a crederci.. a credere che qualcuno la troverà.. io sono troppo fifona per andare in prima persona.. e sono piccola. Insomma, ho un mucchio di scusanti che posso utilizzare per coprire quanto sono codarda. Un rumore fastidioso rompe la bolla in cui mi sono isolata con la mia depressione, mia unica e sola compagna. Mi rendo conto che è il telefono, alzo la cornetta e rispondo, la voce mi vibra leggermente, non so chi ci sia dall'altro capo del filo, ma sospetto non sia solo per quello..
-Pronto?- Maty che era sulle mie ginocchia si posiziona un po' più giù. Non so cosa farei se non avessi lui sempre al mio fianco.. anche se non fosse mai successo niente con Matias, se dopo essere stato tanto gentile con me, a "casa mia", giù nel sud, poi in città mi avesse snobbato o ignorato, penso che non avrebbe più potuto comunque modificare l'idea che il mio cagnolino mi ha formato nel cuore.
-Patty.. sono io.. non so perchè, ma ho sentito l'improvviso bisogno di sentire la tua voce.. stai bene?- ma come ha fatto a capire che la risposta alla sua domanda è no? Non è mai stato intuitivo, ora mi fa quasi paura. E quasi anche oppressivo, dalle tante attenzioni che mi dedica.. non lo so, è che non è da molto che convivo con questa situazione.. lui innamorato di me?? Ok, adesso ci credo, ma all'inizio devo ammetterlo, ho faticato..
-Io.. s...sì..- tento di essere il più convincente possibile, ma lo so già, fare l'attrice non è mai stato tra i miei lavori ideali. E mi immagino che cosa stia per dire. Per un secondo chiudo gli occhi, lo immagino qui, accanto a me, che mi accarezza una guancia.. "Non devi sempre metterti da parte, Patty.." dice il Matias immaginario.. ribatterei, perchè "Invece alla fine finisco sempre per sembrare quella che vuole tutta l'attenzione su di sé" ma il mio subconscio mi supera. -E tu?- forse riesco a spostare la visuale non su di me.
-Non mi mentire, Patty.. non devi sempre metterti da parte.. so che stai soffrendo molto per Antonella.. anche io non posso farne a meno, vedendo come ti stai riducendo, ma dimmi, a cosa servirà continuare così, a infliggerti inutili dolori? Non di sicuro a convincerla a farla tornare indietro.. va bene.. non sarai il centro dell'universo, il fulcro del mondo.. ma sei il mio universo, sei il MIO fulcro.. e questo non hai modo di cambiarlo..- quante sfumature diverse che ha assunto la voce di Matias.. prima un pizzico di nervosismo.. poi note di convincimento.. sarcasmo.. e infine la solita dolcezza che nel mio stramaledetto cuore che decide sempre da solo, lo contraddistingue.
-Va bene.. vuoi la verità?- la mia voce esce aspra e dura, più di quanto vorrei.
-Se tu credi in un rapporto basato sulla sincerità, sì.- ecco, maledetto, mi ha fregato. Non posso che dirgli tutto, adesso anche omettere mi farebbe sentire sbagliata!
-Da quando sono tornata a casa non ho toccato cibo, mi sono buttata sotto le coperte e ho cominciato a piangere, prima per autocommiserazione, come se fossi io quella che stava scappando credendo di fare la cosa migliore e che era lontana da casa, dalla famiglia e da tutto quello che amava. Poi ho continuato a piangere, ma per un altro motivo, perchè mi sento in colpa per quello che ha deciso Antonella.. so che è una sua decisione, ma non l'avrebbe mai presa, se fosse rimasta la stessa.. se io non fossi mai andata in coma, facendola riflettere e diventare mia amica.. quindi se non fossi mai venuta a Buenos Aires.. se non avessi mai avuto la malattia..- il mio delirare senza senso viene interrotto.
-Se non fossi mai nata.- quelle parole mi trafiggono il cuore, ma, lo devo ammettere, ha ragione, stavo per dirlo. Era il prossimo punto della mia insensata lista. Sto in silenzio, non ho più la forza di dire niente, provo vergogna.. dolore.. vorrei essere stata zitta.. ma perchè o non parlo quando dovrei o parlo troppo?? -Patty.. sei incredibile.. continui nonostante tutto a sbagliare! Sbagli, sbagli, sbagli!- la voce del, mio ragazzo, che mi rimprovera, non so se la reggo.
-Sì..- mi chiedo se è riuscito a sentirmi.
-Tieni davvero all'amicizia di Antonella, giusto?- ma che domande sono?
-Certo!- ora c'è entusiasmo e grinta nella mia voce malata.
-Allora perchè invece di piangere, ed io continuare a sopportare di non poterti consolare in alcun modo, perchè invece non andiamo noi a cercarla?- è un attimo. In un secondo la cornetta balza via dalle mie mani, quello dopo la stringo di nuovo.
-Stai.. scherzando o dici sul serio?- sembrano sciocche battute prese dal copione di qualche strano film assurdo, un misto tra una commedia e una tragedia.
-Non scherzo su questo genere di cose. Non dico proprio oggi, che ormai è tardi, ma quando te la sentirai.- parlando così mi fa sentire una di quelle ragazzine che non sono capaci a fare nient'altro che frignare.. oh cavoli.. ma è vero, io sono sempre stata così! Ma non da oggi, no, devo imparare a crescere.. devo smetterla con le treccine e cominciare ad affrontare la realtà. Addio my perfect pink word.

spazio autrice:

ecco qui anche questo capitolo.. spero come sempre che vi sia piaciuto.. e avviso che non so quanto presto riuscirò ad aggiornare la ff.. spero velocemente, ma non ve lo assicuro..

rispondiamo alle recensioni:

bimbetta snob: felice di esserti stata utile! =) spero che continuerai a seguirmi come sempre.. che mi dici di questo capitolo? come fan di P&M immagino che esploderai dalla gioia.. più o meno come me quando l'ho scritto.. XD

girlstar: grazie x avermi perdonato ^^! xD.. comunque su Giusy, Guido e l'altro "G", posso solamente dirti che il mio Gonzalo si comporterà in modo leggermente diverso da quello della telenovela.. e proprio per questo ne capiteranno delle belle.. xD ma ho parlato troppo.. aspetto di leggere il tuo parere su questo cap (che è piaciuto persino alla mia best, che di solito dice che faccio comportare Guido in modo troppo romantico.. xD)...

mileybest: già, non si fosse capito, adoro far capitare tutti i problemi del mondo insieme e complicare la vita dei "miei" poveri personaggi! xD comunque riguardo Antonella e la sua decisione, si capirà piano piano di capitolo in capitolo.. in questo non c'è stata, ma nel prossimo dovrebbe (uso il condizionale perchè con me niente è mai una certezza.. XD) essere dedicato solo a lei e a Patty..

sabry99: che mi dici allora di questo cap? spero ti sia piaciuto.. a chi piace Patty? beh, diciamo che io mi impersono in ogni personaggio e in Patty e Giusy, specialmente.. quindi diciamo che lei prova esattamente quello che sento io in questi giorni, una gran confusione! Passa da un momento di assoluta certezza che ama Matias, a dubbi sul fatto che, sì, Lui sarà pure il suo Vero Amore e tutto quello che vuoi, ma anche per Bruno prova qualcosa di speciale.. xD

al prossimo capitolo,,,
p.s. (recensite per favore, io ci tengo molto a sapere il parere di lettori&colleghe/i ^^)

Angy:*)

  
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