Eccomi qui, con un nuovo capitolo. Credo che vi piacerà…
Per maron-chan92:
mi dispiace ma da ardua sostenitrice (come te del resto) della coppia più bella
del mondo (ovviamente Ryan-Strawberry) la mia storia non finirà per niente come
pensi tu. La cosa che c’è da vedere e il modo in cui finirà…
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8°capitolo-
My only love for you
Mi stavo concedendo un nuotatina di svago nella piscina che si trovava al piano inferiore della mia villa.
Ero immerso in quel liquido incolore che
mi teneva sollevato. Tutti i miei pensieri furono portati via da ogni onda
,provocata dal movimento delle mie braccia, che si infrangeva a bordo vasca.
Per la prima volta in tutta la mia vita
avevo paura. Una fottutta paura di perdere l’unica persona per me veramente
importante. L’unica che amo. L’unica che mi ama e che mi sta accanto.
Ho paura che per un mio capriccio lei si
allontani da me. Temo questo come niente al mondo. Solo il pensiero di
svegliarmi la mattina e non vedere il suo splendido sorriso, di andare sotto
casa sua per prenderla e vede la sua finestra chiusa, di non poterla più
stringere, non poter violare le sue candide labbra, di non poter condividere con lei la mie tristezze e le
mie gioie, mi fa male.
Ogni volta che penso all’eventualità
che lei possa non seguirmi in America, avverto una stretta al cuore. Un dolore
che mi squarcia l’anima, lacerando ogni fibra del suo essere.
Cameriera: signor Shirogane! C’è
vostro fratello al telefono!
Fui riportato alla realtà dalla voce
della mia cameriera. Mi ci volle un po’ per realizzare cosa dovessi fare.Ma
alla fine capii. Uscii dalla piscina e indossai l’accappatoio turchese. Mentre
lo indossavo un profumo, che conoscevo si troppo bene, mi avvolse. Riconobbi il
suo profumo, quello dolce ma allo stesso tempo selvatico delle fragole di bosco.
Subito cercai di ricordare come mai il suo profumo si fosse depositato sul mio
accappatoio. L’altra sera, infatti, Stawberry era passata da me. E come tutte
le volte che lo fa, siamo finiti in piscina a baciarci. Ma quella volta, per
sbaglio, lei indossò il mio accappatoio. Sorrisi, movendomi verso la cameriera
che sembrava spazientita. Presi la cornetta…
R: pronto?
Ri: si, Ryan, ti ho chiamato per sapere
se più tardi hai da fare.
R: ma hai visto che ore sono, sono le
23.00, più tardi quando?
Ri: facciamo tra un oretta davanti al
mio hotel?
R: va bene!ma è successo qualcosa?
Ri: no!cioè, si!comunque ho bisogno di
parlarti!
R: ok! Tra un ora ci si vede!
Riagganciai e corsi a vestirmi. Non so
perché, ma qualcosa dentro di me mi diceva che quello che Richard mi avrebbe
detto, mi avrebbe preoccupato. Anzi mi preoccupava già da adesso.
Come da accordo, mi trovai alle 24 in
punto davanti all’ hotel dove alloggiava Richard. Non dovetti aspettare tanto,
Richard non tardò a farsi vivo e mi fece segno di dirigermi verso la pineta.
Così ci dirigemmo verso il piccolo boschetto. La cosa non mi tranquillizzava
affatto…
Dopo aver fatto qualche passo, lui, che
fino a quel momento era rimasto davanti, si girò bruscamente.
Nei suoi occhi si poteva scorgere timore
ma anche tristezza. Sembrava stesse per confessare chi sa che.
Ri: sai, Ryan, ti ho fatto venire qui
all’improvviso, perché dovrei parlarti. E sono consapevole del fatto che se
non riuscirò a dirti quello che ho dentro, stasera, probabilmente non ne troverò
più la forza.
R: dimmi! Sono pronto!
Il mio tono era deciso e coraggioso. Ma
questo aspetto esteriore serviva solo a nascondere il timore che in realtà
provavo dentro per ciò che di lì a poco mi sarebbe stato rivelato.
Ri: mi sono innamorato di Strawberry!
Il suo era quasi un sussurro, nonostante
ciò io lo recepii bene, anzi, benissimo. Il flebile tono con cui aveva
pronunciato quella frase fu come un urlo per me.
Dopo avermi detto quello per cui mi
aveva chiamato sembrò più sollevato. Una spinta, quasi estranea al mio
cervello, mosse il mio braccio verso di lui. li stampai un gancio destro in
pieno viso.
Tutta la tensione accumulata dalla sua
chiamata ,un’ora prima, si concentrò in quel pugno che fu tanto forte da
scaraventarlo per terra…anch’io adesso mi sentivo meglio.
Dopo aver dato un ultimo sguardo a
quell’individuo che ormai non sentivo più legato a me in nessun modo se non
dall’odio e dal ribrezzo, mi voltai e mi diressi verso l’uscita del
boschetto.
Non avevo più voglia di vederlo. Mai più.
Contrariamente a ciò che la mia testa
mi diceva, cioè di starmene da solo, il mio cuore mi diceva di andare da lei…
Non sapevo il perché ma seguii ciò che in quel momento il mio cuore mi sussurrò
di fare. o forse il motivo era che avevo bisogno di vederla per essere sicuro
che i sentimenti di mio fratello fossero a senso unico.
Non me ne accorsi neanche ma la mia moto
era poco distante da casa sua. Svoltai l’angolo e intravidi una sagoma
affacciata alla finestra. La fiocca luce della luna illuminò quella sagoma che
rivelò la sua vera identità. Era lei. Bella come non mai. Sembrava risplendere
di luce propria.
Lei non mi vide. Io mi portai di fronte
a lei, e solo allora mi feci notare. Lei mi sorrise e anch’io lo feci. Le
mandai un bacio volante, affidandoli il compito di portare il mio amore e di
sussurrarle “buona notte”.
Mi bastò guardarla da lontano. Mi bastò
vedere il suo sorriso per capire che i miei timori erano infondati. Adesso ero
sicuro che lei mi amava, forse quanto l’amavo io…
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mi piacciono troppo queste scene da
film, infatti come avrete notato ne metto tante nelle mie ff , e non avete visto
ancora niente…comunque, vorrei ringraziare Hermy6 perché una sua recensione
mi ha ispirata a scrivere questo capitolo, ma non è esattamente come mi ha
suggerito, è leggermente diversa…comunque avevo una voglia matta di far fare
a botte Ryan e visto che il mio bersaglio preferito in questa storia l’ ho
fatto fuori prima ( mi riferisco al Pirla , Mark)e quindi ecco qui che è uscito
questo cap.