07/12/2009
9 recensioniScusate l'enorme ritardo! Davvero, mi dispiace tremendamente... la colpa va tutta alla scuola e ai ragazzi!
Comunque spero che questa storiellina vi piaccia: è un po' particolare, ma ha passato parecchi test quindi ho deciso di postarla (una mia amica che odia lo yaoi ci ha fatto un disegno, che ho messo in basso. Se è piaciuta a lei...). Spero vi piaccia!
“Bacio”
-Ehi Rufy, cosa vuoi mangiare 'sta sera?-
-Polpette di riso con tanta carne!-
-Vada per quello allora.-
-Evviva!-
Era una tiepida giornata di primavera a Foosha e i due fratelli D avevano colto l'occasione di andare al mercato a fare quattro passi.
Erano cresciuti parecchio, ma non erano cambiati molto caratterialmente: Ace rimaneva quello più maturo e responsabile, mentre Rufy quello più scalmanato ed infantile.
Intanto che il maggiore comperava da mangiare, Rufy fu attratto da un delizioso profumino proveniente da una bancarella vicina.
-Mmm... dolci!-
Il ragazzino si fiondò verso il banco pieno di brioches, paste e biscotti appena sfornati.
-Ehi Rufy! Come va? Tutto bene?-
Una donna robusta dietro al banco dei dolci lo salutò cordiale mentre serviva un cliente.
-Molto bene! Grazie!-
-Oh, ciao Rufy...-
Una giovane ragazzina sui tredici anni apparve accanto alla donna salutando il giovane, un po' imbarazzata, con un largo sorriso.
-Kirina! Oggi ci sei anche tu! Che carini quei codini.- la salutò Rufy mentre lei ringraziava felice toccandosi le ciocche castane.
-Speravo di vederti oggi.- disse Kirina prendendo un pacchetto da sotto il bancone – Sai, ti ho preparato dei biscotti.-
-Oh, grazie Kirina!- fece il ragazzino entusiasta afferrando il sacchetto e assaggiando subito un dolcetto.
-Che buoni!- esultò trangugiandone subito un secondo.
-Sono contenta che ti piacciano.-
Rufy stava per addentarne un terzo, quando qualcuno lo colpì in testa.
-Razza di maleducato!- lo sgridò Ace prendendogli il sacchetto e scusandosi subito dopo con la ragazza che ridacchiava divertita vedendo il più piccolo cercare di allungarsi in tutti i modi per riprendersi i biscotti.
-Non prendertela con lui Ace. Glieli ho regalati io e mi fa piacere vederlo mangiare di gusto.-
-C'è differenza tra mangiare di gusto e abbuffarsi come un maiale!- fece il più grande mentre veniva completamente avvolto dalle braccia e dalle gambe del fratellino che non era ancora riuscito a rimpossessarsi del pacchettino.
-Hai sentito Ace? Non sono stato maleducato! Me li ha regalati e poi sono buonissimi quindi ridammeli!-
Finalmente il maggiore decise di ridarglieli e il ragazzino, scioltosi in pochi secondi, ricominciò a trangugiare indisturbato i suoi biscotti.
Il fratello sospirò e passò alla ragazza alcune monete che però rifiutò.
-Ma Kirina, non puoi regalargli sempre dei dolci!-
-Ma mi fa piacere.-
Ace notò lo sguardo gentile che la ragazzina posò su Rufy.
-Bè, se la pensi così allora vorrà dire che Rufy ti ripagherà il favore, vero?-
Il fratellino alzò il volto confuso.
-Cofa?- chiese sputacchiando qualche briciola e ficcandosi in bocca un altro biscotto.
-Domani offrirai la merenda a Kirina, perché lei ti regala sempre dei dolci.-
Rufy, con ancora la bocca piena, fissò prima Ace poi Kirina e, mandato giù il boccone, fece un largo sorriso.
-Va bene!-
***
-Allora? Non ringrazi il tuo fratellone?-
I due fratelli erano tornati a casa e stavano cucinando, o meglio, Ace stava cucinando e tentando di non far toccare nulla al fratellino che già da parecchi minuti aveva puntato la carne ancora cruda.
-Perché?-
-Perché ti ho rimediato un appuntamento.-
-Appuntamento?-
Il fratello maggiore si voltò: Rufy lo stava fissando con lo sguardo più confuso ed innocente che ci si possa immaginare, il che lo lasciò basito; insomma, ormai aveva tredici anni!
-Santo cielo Rufy! Significa che voi due uscirete insieme, come coppia.-
Il ragazzino diventò improvvisamente porpora ed Ace sospirò sollevato vedendo che finalmente aveva capito e tornò a cucinare.
-ACE! Perché l'hai fatto?!-
Rufy si era alzato in piedi e guardava il fratello tra l'irato e il confuso.
-Eh ma, non sei contento?-
-No! Avresti dovuto dirmelo!-
-Mi sembrava evidente.-
A questo punto Rufy si accasciò nuovamente sulla sedia.
Ace sbuffò e lasciò perdere i fornelli sedendosi accanto all'altro.
-Sei nervoso?-
Rufy annuì.
-Guarda che è normale. Anch'io la prima volta che sono uscito con una ragazza ero un po' nervoso, ma passa subito.-
-Davvero?-
-Certo! Dopo il primo bacio poi non ti spaventerà più niente.-
-Bacio?! Ma io non so baciare!.- urlò il più piccolo nel panico totale prendendosi il volto tra le mani.
-Guarda che si impara facendo pratica scemotto!- fece Ace ridendo scompigliandogli i capelli.
-Sono sicuro che domani andrà tutto alla grande. E ora mangiamo!-
***
“Baciare... ma come si fa?”
Era circa mezzanotte e mezza e Rufy ancora non era riuscito a riaddormentarsi, rigirandosi continuamente tra le coperte, quella domanda che gli martellava ancora in testa.
Era tutta colpa di Ace! Se se ne fosse stato zitto... infondo lui stava bene anche senza una ragazza in quel momento, anzi, non gliene importava affatto! Era anche vero però che quel giorno Kirina era molto carina con quei codini e... e perché ci stava ancora pensando?!
Si alzò a sedere, deciso ad andare in cucina a mangiare qualcosa dato che non sarebbe riuscito ad addormentarsi facilmente e il suo sguardo si posò sul fratello che dormiva beato nel letto a fianco.
Coma lo odiava in quel momento! Gli aveva detto che era facile... certo che per Ace era facile! Lui aveva già avuto delle ragazze, sapeva come comportarsi.
“Avrebbe potuto spiegarmi qualcos'altro però!” pensò accigliato Rufy avvicinandosi.
“Avrebbe potuto dirmi cosa succede durante questi appuntamenti. E poi cosa vuol dire che si impara a baciare facendo pratica? Io non mi sono mica preparato! Uffa! Lui che era capace avrebbe potuto insegnarmi!”
In quel momento gli venne un'idea: in un certo senso Ace avrebbe davvero potuto insegnargli a baciare, magari non proprio volontariamente, ma che differenza faceva? Il bacio si dava sulle labbra, no? Kirina aveva le labbra, Ace aveva le labbra.
Così Rufy si sedette piano sul letto del fratello che dormiva a pancia in su, si appoggiò con le mani sul materasso e lo fissò un attimo: uhm... Kirina aveva i capelli più lunghi e chiari, niente lentiggini, occhi grandi, quindi per immaginarsela meglio avrebbe dovuto chiudere gli occhi e mirare bene alla bocca; la cosa gli sembrava sempre più difficile. Fortuna poi che quella sera Ace non russava, altrimenti non sarebbe riuscito a fare le prove!
Si preparò: chiuse gli occhi immaginandosi Kirina, sporse leggermente le labbra in fuori e si avvicinò.
Il bacio non durò che un attimo, cosa che stupì Rufy che pensò felicemente:
“Tutto qui? Ma allora è vero che è facile!”
Poi però gli venne un dubbio: si ricordava che quando una volta aveva spiato Ace con una ragazza i suoi baci erano stati decisamente più lunghi.
Si concentrò meglio, strinse ancora di più gli occhi figurandosi sotto di lui l'amica fissarlo dolcemente coi grandi occhi nocciola. La baciò di nuovo e rimase qualche secondo immobile: non avrebbe mai immaginato che delle semplici labbra potessero essere tanto buone; sapevano di pasta di mandorla ed erano anche così sottili e morbide.
Voleva sentire meglio quei sapori, voleva scoprire le altre squisitezze nascoste dentro quella piccola bocca, così provò a farsi strada sfiorando con la lingua quei petali rosa, ma Kirina non lo fece entrare. Picchiettò ancora contro quel fiore delicato, ma lei continuò a tenere la bocca insistentemente chiusa e sorridente. Allora Rufy si accontentò di assaporare quello che aveva davanti, succhiando leggermente il labbro inferiore che sapeva di zucchero per poi passare a mordicchiare quello superiore, leggermente agrodolce.
All'improvviso Kirina lo spinse via da sé e Rufy fu riportato bruscamente alla realtà.
Si trovava ai piedi del letto del fratello che si stava pulendo la bocca con una mano.
-Ma che stavi facendo!?- gli urlò addosso con ancora la voce impastata dal sonno.
Rufy gli sorrise.
-Facevo le prove per domani.-
In tutta risposta gli arrivò una cuscinata in faccia e l'ordine perentorio di andare nel suo letto e di rimanerci.
Il ragazzino un po' offeso si rimise sotto le coperte mentre sentiva Ace imprecare farfugliando qualcosa come: -E io che credevo di sognare... ma che gli sarà preso?-
Uffa però, quanto se la prendeva... nemmeno avesse fatto chissà cosa!
Questa sarebbe l'immagine. Se cliccate sopra avrete il link su deviantart per vederla ingrandita.
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WTF Are you doing ? by ~Ayucciah on deviantART"
Grazie a tutti quelli che leggeranno, commenteranno o metteranno su preferiti o seguite! un abbraccio^^
stateira: Leggere un tuo commento è stato uno shock per me: ho letto alcune delle tue storie di harry potter e le ho trovate stupende, quindi sapere che ti è piaciuta una delle mie mi ha resa felicissima^^ Grazie ancora per il commento e spero ti sia piaciuta anche questa!
Ps: sì, anche Ace è decisamente una buona forchetta!^^
Neko: hai perfettamente ragione! Dovrebbero esserci un po' più di scene sui nostri fratellini preferiti! E poi sono così teneri °w° grazie per il commento!
Beatrix: felice di averti fatto ricordare un bella cosa^^ e grazie mille per tutti i complimenti!*me arroscisce
ladysanji: Grazie e spero di non averti deluso con questa, anche se un po' in ritardo^^'
takary94: no, infatti! Però anche il fratello infondo non scherza con l'appetito^^ scusami tanto per il ritardo! E grazie!
Red queen: no, dai, non ad ogni pasto... solo durante le merende^^
missele: come ho detto prima, non proprio ad ogni pasto altrimenti sarebbe davvero una lotta per la sopravvivenza! XD grazie per il commento!
Nihal the revenge: grazie per la recensione, e mi fa piacere che ti piaccia l'idea^^ spero ti sia piaciuta anche questa!