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Autore: twy    08/12/2009    2 recensioni
A volte i sensi di colpa sono più forti di ogni altra cosa, ma ogni volta Remus - con tenace testardaggine Grifondoro - si limita a spingerli nella parte della sua mente dove archivia i pensieri molesti, quelli troppo dolorosi per essere affrontati al momento. E cerca di pensare che il passato è passato.
[Ten songs - Ten drabbles]
[Wolfstar]
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Remus/Sirius, Remus Lupin
Genere: Romantico, Triste, Drammatico.
Rating: Giallo (PG)
Avvertimenti: Slash, ten flashfic.
Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Note: Scritta secondo le regole:
1.Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2.Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3.Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4.Scrivine 10, poi pubblicale.

Non sono sparita, solo molto incostante /0/ Ecco qualche altra nuova fic. Questa è vagamente più recente, infatti è diversa. XD Pian piano arriverò alle fic attuali. XD Sono rimasta disorientata dalla varietà del contenuto di iTunes, davvero. Tutta la musica italiana che ascoltavo secoli fa /0/ Comunque, amo tutte queste canzoni, ascoltatele /0/ E spero apprezziate anche le fic, eh. XD Enjoy **


Reminds me that it's killing time
on this Fatefull Day.


Welcome to the jungle
[Welcome to the jungle - Guns N' Roses]

Remus aveva sempre amato la quiete ed il silenzio e la riflessività - ed aveva sempre badato a trattenere dentro di se' ogni impulso che uscisse dall'equilibrio. Era più semplice.
Questo fino a quando Sirius non era entrato nella sua vita.
Senza chiedere il permesso - non era qualcosa che Sirius potesse fare, d'altronde, chiedere in generale - senza porsi i normali problemi che un ragazzino si dovrebbe porre di fronte ad un bambino con degli occhi da uomo che sembra evitare di sorridere troppo.
Remus non ha idea di come si possa essere adeguato - di come l'equilibrio, in qualche modo, si sia ristabilito intorno a loro con dei limiti del tutto diversi, che se qualcuno riuscisse a definire sarebbero spezzati subito dopo - quando si parla di Sirius non se ne può fare a meno - ma che sembrano non cedere.
Così quando le loro labbra si scontrano, Remus immagina che questo sia solo l'ennesimo limite che dovrà ristabilire. Dopo.


Come back to me awhile, change your style again
[Taste in Men - Placebo]

Chi sei?
La domanda gli sorge alle labbra senza che lui abbia una motivazione valida per pensarla.
E' solo qualcosa dell'illogicità generale del fatto di guardare Sirius - il suo migliore amico da cinque anni, Sirius Black, che adesso è diventato il protagonista di un qualcosa che non sa spiegarsi - che dorme.
In questo frangente, può anche pensare qualcosa di privo di senso.
Non ha senso in se' il suo comportamento.
E' qualcosa di tutta la sua figura che è sempre stato sfuggente e completamente incomprensibile, il modo di spezzare ogni regola e confine e non lasciarsi imbrigliare nemmeno quel tanto da permettergli di capirlo davvero.
E mentre riflette su questo, Remus si ritrova a pensare che Sirius non ha mai avuto una relazione seria, prima.
E non sa se questo sia così da lui - o se invece non lo sia affatto.
Si alza di scatto ed esce dalla stanza.


You don't care if it's wrong or if it's right
[Roxanne - Sting]

Con un leggero graffiare che risuona nel silenzio inaspettato, il grammofono passa alla canzone successiva, e la melodia lenta e quasi romantica invade il silenzio.
Remus può sentire Sirius inarcare un sopracciglio in quel suo modo - proprio da purosangue, nonostante non abbia nessuna intenzione di dirglielo - anche senza guardarlo.
"E questa, Moony? Ma che musica ascolti?"
Lui si stringe nelle spalle e spera di poter non rispondere. Non davvero, in realtà. Sirius lo punzecchia con una mano, finendogli per metà addosso e costringendolo a incontrare i suoi occhi.
"E' jazz. Mi piace."
Il mormorio si perde nei loro visi improvvisamente vicini - e Sirius sembra rifletterci un attimo, leccandosi le labbra. Gli occhi di Remus seguono il movimento.
"E' molto...", dice, prima di avvicinarsi e completare la frase sulle sue labbra, "sensuale."
E Remus lo afferra per i capelli e lo bacia.


Piccola città - con gli occhi aperti a metà
[Piccola città eterna - Ligabue]

La notte ha qualcosa di magico - ed è impossibile dirlo in altro modo, in un modo che sia più simile a dei ragazzi di diciassette anni che non vogliono crescere - e la luna è solo una falce innocente, stasera.
Remus sorride, pensando che non sa quando, di preciso, le loro escursioni notturne hanno smesso di essere solo dettate dalla Luna Piena - oppure, forse, sorride e basta.
"Beh? Non dirmi che sei sbronzo anche tu, Rem?" Pete ha una voce fin troppo biascicante, ed è certo di essere lui a doversene occupare. Guarda le burrobirre che gli altri tengono in mano, tentando di disapprovare, come gli compete.
Prima di poter rispondere, la risata canina di Sirius, forte e aspra, invade la notte, e sente un suo braccio intorno alle spalle, mentre gli si butta per metà addosso.
"Oh no! Moony è sempre lucido. E' insopportabile, che possa bere più di tutti noi messi insieme e non ne approfitti!"
Remus scuote la testa, e dice: "Ma lo spettacolo così è molto più divertente." E Sirius ride di nuovo, prima di posare la testa sulla sua spalla, il naso contro il suo collo, provocandogli un brivido.
Remus pensa, insensatamente, che durerà per sempre.

{Ramengo con la luna piena va sui tetti
dice che e' per sentirsi piu' vicino a Dio
balla su case di prudenza e conti fatti

se ripassate fra cent'anni ci trovate sempre qua.}


C'è chi dice No
[C'è chi dice no - Vasco Rossi]

Ed è assolutamente ovvio che Sirius si sia buttato negli eventi, quando è finita la scuola. Remus lo conosce in un modo istintivo che non riesce quasi a concepire, a volte, e sa che lo sconcerto e la confusione di trovarsi di fronte ad un mondo dove c'è la Guerra, dove le concezioni di umanità si sono capovolte, dove si trovano a incontrare il dolore ogni giorno, sa che tutto quello è stato subito spazzato via da Sirius. Lui non vuole affrontare la confusione - è qualcosa che non ha mai voluto affrontare. Si è semplicemente gettato negli eventi, evitando la cosa, pur non essendo affatto preparato, anche se nessuno richiedeva questo da lui. D'altronde lui non è mai stato capace di far finta di niente.
A volte, pensa che preferirebbe che Sirius non avesse tutto questo incosciente coraggio Grifondoro.
Solo che poi vede qualcosa, e sente qualche nuova notizia e non può chiudere gli occhi - non può nemmeno desiderarlo - e anche lui agisce per la contro-offensiva, con questo Ordine che si è appena formato e sembra fatto solo da un paio di persone che cercano di fare qualcosa sapendo bene o male nulla - ma con più quiete, solo perché lui e Sirius sono sempre stati diversi.
E non capisce perché in questo momento, in cui sono tutti uniti contro Voldemort, d'improvviso lo senta più distante che mai.


Sempre in cerca di Utopia
[A che servono gli dei - Rossana Casale]

In quella confusione miserabile Remus vorrebbe solo smettere di pensare.
Nessuno di loro è mai stato pronto a niente di simile. Nessuno può essere pronto a qualcosa di simile.
Si alza dal letto cercando di fare meno rumore possibile, lanciando uno sguardo all'altro, e va nella piccola cucina del loro appartamento.
Non riesce a chiudere gli occhi. E' sempre sull'attenti, in quella specie di costante guardia nella quale si è trovato a vivere, senza esserselo aspettato a sufficienza.
Improvvisamente, tutto quel dolore e rancore soffocato sembra essere divenuto la quotidianità, e la semplice pace serena che si erano prospettati - che qualunque diciassettenne, con amori e paure che sembrano ancora da bambini, si immagina - sembra una semplice utopia.
Eppure deve trovare qualcosa per andare avanti comunque.
Anche attraverso quell'ansia che lo rende teso e nervoso.
Sospira e si stropiccia gli occhi, senza sapere che, nella stanza accanto, quel qualcosa ha appena aperto gli occhi.

{E la pace che non c'è
ognuno deve coltivarla in se
e questa è l'attualità
l'ingiustizia del potere
e del dolore}


To say goodbye
[Song to say goodbye - Placebo]

Remus gli ha detto addio.
Nel momento nel quale una singola parola - traditore - qualcosa che è del tutto incomprensibile, lo ha ferito nel profondo del cuore, lui gli ha detto addio.
Odia così tanto Sirius che crede di non poter provare un sentimento simile. Il suo cuore potrebbe scoppiarne, tanto è già pieno di dolore e perdita, e lo spazio per l'odio è poco.
Ha versato così tante lacrime al solo ricordo della sua voce che teme di non riuscire a odiarlo.
Ma gli ha detto addio.
In un impulsivo, sciocco rituale, nel bruciare le loro foto, lui gli ha detto addio.
Non ha importanza che tutto quello sia privo di senso - traditore, impossibile, inaccettabile - non può rifiutarlo.
Lo odia così tanto e vuole dirgli addio, adesso.
Così la smetterà di illudersi che possa tornare.

{You were Mother Nature’s son,
someone to whom I could relate,
your needle and your damage done,
remains a sordid twist of fate.}


Senti che fuori piove
[Sally - Vasco Rossi e Fiorella Mannoia]

Un'ombra di qualcuno cammina per strada e non sembra nemmeno riuscire ad abbassare lo sguardo. Due occhi d'ambra scorrono sulla gente, ciechi. Potrebbe chiuderli, ora. Ma non lo fa. Preferisce rimanere nell'azione incompiuta.
Senti la pioggia, Moony. La senti? Senti che bel rumore...
Così permette a se stesso di non perdersi. I ricordi vorrebbero tornare a smuoverlo, ma è come se fossero soffocati. E' l'unico modo che ha trovato per andare avanti. Soffocare se stesso.
Forse è stata una punizione per loro, forse. Non lo aveva mai pensato prima, ma non ha più idea di cosa debba essere, questo. Forse è stata colpa sua. E' sempre stato sbagliato.
Remus torna a lasciare scorrere i propri occhi - vuoti - sulla strada.
Si chiede vagamente quando sarà costretto a svegliarsi.


The best of us can find happiness in misery
[I don't care - Fall Out Boy]

A volte i sensi di colpa sono più forti di ogni altra cosa, ma ogni volta Remus - con tenace testardaggine Grifondoro - si limita a spingerli nella parte della sua mente dove archivia i pensieri molesti, quelli troppo dolorosi per essere affrontati al momento. E cerca di pensare che il passato è passato.
Che sciocchezza.
Come se tu potessi mai dimenticare, Moony.
Ed essere l'ultimo è l'unico modo per tentare di dimenticare tutto quello che può fargli ancora male, quando semplicemente guarda Ninfadora e pensa che c'è qualcosa di ingiusto in tutto quello.
Ma è la guerra. E' stata l'inizio, è tutto ciò che c'è di sbagliato e che li ferisce e si porta via delle vite ogni giorno, e lui non riesce a concepire di rimanere lì senza poter dare un po' d'amore a qualcuno.
Da solo e dannato, come dovrebbe essere.
Ma non ci riesce.
Vuole che almeno lei sorrida con il cuore.


See you at the bitter end
[The Bitter End - Placebo]

Quando improvvisamente il gelo che aveva tentato di conquistarlo è sceso su di lui - è bastato un attimo, l'istante che impiega un corpo a cadere - in modo aggraziato, sì, aggraziato - lui non ha potuto arrendersi.
Nonostante il dolore fosse ormai troppo per poterlo sopportare da solo - è dovuto andare avanti. E' abituato ad andare avanti in ogni caso - ed ignorare la vita che passa, ed ogni respiro più doloroso quando i ricordi sopraggiungevano.
Solo i ricordi. Da soli bastavano a ferire più degli incantesimi - perché non c'era una ferita da guarire, nessuno squarcio da poter sanare.
Ma la guerra - ed il ricordo di tutto ciò che era valso - non gli ha permesso di crollare.
Ha sacrificato tutte le sue lacrime, per questo momento.
La battaglia finale è densa di ogni significato - ma non sembra importante.
Si ferma.
Per un istante, Remus dimentica ogni cosa, e rimane immobile, permettendosi di ricordare.
Poi, apre gli occhi, e si getta nella battaglia, con il cuore leggero di un'ultima decisione.  
Finalmente potrà rivederlo.

{Reminds me of the second time
that I followed you home
You shower me with lullabies
As you're walking away
Reminds me that it's
killing time
On this fatefull day

See you at the bitter end}
  
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