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Autore: Eikochan    08/12/2009    2 recensioni
Il Giglio e le sue amiche. Incontrastate dominatrici della scuola: belle, atletiche, carine e ricche. Tutto quello che si può volere dalla vita? O no?
Peccato che la loro vita perfetta si sgretoli pian piano tra le loro mani. La storia di come riusciranno a far fronte ad amori impossibili, tradimenti, gravidanze indesiderate, la reputazione, l'alcol e le cattive amicizie.
Crescere non è mica una cosa da tutti i giorni, vivere nemmeno! Un'altra fanfiction AU scolastica. Me questa (spero) tratterà temi originali, e diversi dalle altre. Dategli una chance!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Karin, Shikamaru Nara, Temari
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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PRIMO GIORNO DI SCUOLA.

 

 

 

Ino Yamanaka, anche detta Il Giglio, entrò spavalda e padrona dal cancello della scuola. Guardò male due secondine che erano all’interno del cortile e che, sotto lo sguardo di fuoco della ragazza, si apprestarono subito ad uscire. Il Giglio era il capo delle Flo, il gruppo di ragazze “in” che dominava sulla Konoha High School; e bene o male tutta la scuola era ai suoi piedi: dettava ordini e regole ed era rispettata da tutti.

Velocemente si diresse verso il muretto delle Flo, saltò su con agilità degna di un’atleta e getto la sua Camel Light con un lancio perfetto che andò a posarsi ai piedi di Temari no Sabaku, altra componente del gruppo e che ora la guardava con due occhi cerchiati seppur nascosti dal  trucco perfetto.

“Hei Tem. Devi ancora riprenderti dalla balla di ieri sera?” rise, apostrofandola Ino.

“Ino.. zitta!”Decisamente la voce da morta ne testimoniava lo stato catatonico.

“Dov’è Karin? Fra cinque minuti suona la campana di inizio anno e dobbiamo esaminare le nuove “reclute”!” piagnucolando si appoggiò alla spalle dell’amica.

Tutti gli anni all’inizio dell’anno le Flo avevano il compito di guardare e esaminare i nuovi studenti di prima e i nuovi arrivati. Ed era per questo che nessuno entrava dal cancello prima di loro.

Trafelata, ma comunque elegante, arrivò anche Karin.

Erano belle, le Flo, non c’è che dire; Ino era la classica bellezza: bionda e occhi azzurri, fisico da modella e temperamento impulsivo; Temari possedeva quella bellezza selvaggia e indomabile che intimoriva e al contempo incantava, mentre Karin era bella, ma non nel modo tradizionale.. semplicemente colpiva, con i lunghi capelli rossi come il fuoco e gli occhi scuri celati da un paio di occhiali che le davano un’aria intellettuale che poco si sposavano con la reale sagacità e ferocia del suo carattere.

“Sempre in ritardo te!”  Temari in modalità “post-ubriacatura” era davvero insopportabile.

“Ma taci teppista! Quanti te ne sei portati a letto ieri sera?!” Karin, se voleva, ti sapeva uccidere a parole.

“Cosa stai insinuando?” l’altra alzò la voce per sovrastare il baccano della campanella.

“Tappatevi quella boccaccia, inizia il nostro compito!”

Se il Giglio parlava bisogna ascoltarlo, sempre e comunque.. era la prima regola non convenzionata della Konoha High School, e cosi le altre smisero subito di litigare.

“Temari allora sei riuscita a informarti?”

“Certo, ieri sera sono riuscita a strappare il registro dei nuovi arrivati dall’ ex-rappresentate di istituto, naturalmente grazie a tutto il mio charme” Prese a sventolare un quaderno nero, lanciando un’aria di sfida alla rossa.

“Perfetto Tem.”

 

Gli studenti iniziarono a riversarsi nel cortile, e tutti salutarono rispettosamente le Flo.

“Guardate la Hyuuga. A messo su due tette cosi, e dire che a giugno dell’anno scorso era ancora una bambina timida.” Karin, da sempre invidiosa delle tette altrui, subito notò la moretta dall’incarnato pallido e le fece segno di avvicinarsi mentre sussurrava alle altre: “vediamo se con le tette è aumentata pure la sua timidezza.”

“Hei Hyuuga. Come stai? Ti vedo bene..” sorrise Karin, con un sorriso volto a metterla in imbarazzo.

“B-bene, voi? Co.. comunque graz-ie.” Ino sorrise, di certo era ancora timida come l’anno scorso e non offriva niente che potesse concederle le grazie del Giglio. “Bene.. ora sciò, via!” e le fece segno di allontanarsi, mentre la mora abbassava il capo tornando nella marmaglia di gente.

“Karin, te l’ha mai detto nessuno che sei una stronza?” Tem tornò alla carica.

“Si in tanti. Ma almeno io non sono stata espulsa da quattordici scuole.” Il sorriso che le allargo il volto fu più o meno una mazzata all’ego della biondina che ora la guardava omicida.

“Vuoi partecipare in prima persona alla mia quindicesima espulsoria?”

“Tem.. azzardati e ti sbatto fuori dalle Flo.” Ino non era decisamente di buon umore quel giorno. “Piuttosto dimmi chi è quella con i capelli rosa.”

Ino stava indicando una ragazza che spiccava tra la folla per i capelli rosa e gli occhi verdi, era una nuova arrivata di sicuro. Le altre due la guardarono, scoppiando bellamente a ridere: insomma chi mai poteva colorarsi i capelli di quel colore?! Tem, con le lacrime agli occhi dal ridere, iniziò a sfogliare il libricino alla ricerca della sua foto, e infine la trovo.

“Allora: si chiama Sakura Haruno. Ha la tua stessa età, Ino, e viene da un’altra regione, era la più brava della sua scuola e vive nella via qua dietro.”

“Mmm.. interessante!” Ino pregustava già sentore di “nuova vittima delle Flo”

Stava per chiamarla li a farci due chiacchiere, quando suonò la campanella e le Flo si divisero.. ognuna nella sua classe.

 

 

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“Ragazzi. Non sedetevi, rimanete per un attimo in piedi.” A parlare era stato il professore della prima ora.

Non si può dire che il professor Hatake fosse brutto, anzi; aveva capelli stranamente argentei per la sua giovane età ma gli donavano parecchio. Aveva stupito tutti il primo giorno di scuola della prima superiore affermando di voler essere chiamato per nome: “prof. Kakashi” era il suo motto e la sua regola. Ma nonostante le sue stranezze era davvero un ottimo insegnate.

“Dato che l’anno scorso ci avete fatto penare per la questione dei posti, abbiamo deciso che quest’anno li avremmo scelti noi professori la disposizione dei banchi e cosi.. ecco qua la nuova disposizione scelta e approvata dal Consiglio di Classe!”

Le proteste degli studenti, aspre e urlate, furono subito zittite dall’unico occhio visibile del professor Kakashi.

“E’ inutile che vi lamentiate.. l’avete voluto voi. Allora iniziamo.. Sakura Haruno e Sasuke Uchiha sarete in ultima fila vicino alla finestra”

La rosa e il moro si accomodarono, lei con un sorriso che avrebbe illuminato la notte e lui, bè.. con la solita espressione indifferente stampata in viso.

“Dopo, sempre in ultima fila,  abbiamo Kiba e Sabaku no Gaara”

Kiba era un ragazzo estroverso e strafottente, che aveva la dote della sincerità: ti sbatteva in faccia tutto quello che pensava, senza preoccuparsi.

Gaara invece era il fratello di Temari. Come a lei i soldi gli uscivano dalle orecchie ed era famoso per la sua irritabilità e per la sua poca pazienza: come non detto quel giorno aveva un occhio nero e un taglio sul sopracciglio sinistro.

“.. mentre vicino a loro. “ continuò il professore “abbiamo Yamanaka e Nara.”

Subito Ino fece scattare la mano in alto.

“No, mi scusi prof. Kakashi” il disgusto dipinto in volto “ma stare in banco con un nerd mi rovina la reputazione!”

“Tranquilla Yamanaka. Sarà un piacere ignorarti!” e si sedette mentre lei, sempre disgustata e ora pure arrabbiata, prendeva la sedia e la spostava il più lontano possibile dal suo nuovo compagno di banco.

 

 

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Ora di pranzo.

La mensa era il luogo per eccellenza della gerarchia sociale di cui l’istituto “vantava”.

Al centro esatto della mensa vi era, naturalmente, il tavolo delle Flo; a pochi era permesso di pranzare li, passava di mano in mano alle discendenti delle Flo, senza che nessuno che non fosse “in” e riconosciuto come tale dal Giglio vi si potesse sedersi.

Temari, attraversò la mensa e si sedette impaziente al tavolo, sbattendo il vassoio sul freddo legno.

“Ragazze! Ho una notizia bella e una brutta. Quale volete sentire prima?”

“Quella brutta” dissero unisono Ino e Karin, ridendo.

“Allora… la Disco Lips quest’anno non ci fa affittare  la sala perché questo sabato fanno l’apertura.” Alzò gli occhi al cielo. “Però, mi è venuta un’idea… mio padre non vive più con noi, dato che ora sono maggiorenne ha colto l’occasione per defilarsi e lasciare me a controllare Gaara e Kankuro, quindi villa Sabaku è tutta per noi!”

“Woo! Per una volta la fai giusta Tem!”  esultò Karin.

“Perfetto Tem.” Approvò invece Ino.

Detto questo Karin spostò il suo vassoio e salì in piedi sul tavolo.

“Ascoltate gente. Sabato sera ci sarà l’annuale “Party di inizio anno”. Non tutti saranno invitati ma se voi sarete tra i fortunati troverete l’invito nel vostro armadietto entro giovedì, quindi non prendete impegni!” Finì il suo discorso con un sorriso e si risedette tranquilla.

Proprio in quel momento Ino incrociò lo sguardo di Shikamaru, che guardandola negli occhi sbuffò e poso, annoiato, la testa sul tavolo. Nessuna della parole di Karin era arrivate alle sue orecchie.. o meglio, se ne fregava altamente. No, quel ragazzino non poteva passarla liscia, Ino si ripromise che lo avrebbe fatto piangere, implorando perdono: nessuno prendeva per il culo le Flo.

 

 

 

SPAZIO AUTRICE.

Si, lo so di fan fiction scolastiche su Naruto ce ne sono a frotte.

Ma spero che questa sia originale e diversa dalle altre, e che vi abbiamo un minimo incuriosito.

Bè insomma… seguitela!

A e, inutile dirlo, i commenti sono MOLTO graditi.

 

Eiko.

   
 
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