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Autore: Temari    10/12/2009    5 recensioni
Precedentemente 'Pain' e in via di revisione.
- "Solo ora si rendevano veramente conto che c'era stato qualcosa prima della prigionia e mentre lo guardavano agitarsi, avevano iniziato a domadarsi cosa si nascondesse nel passato di Goku che fosse così angosciante e doloroso [...]" -
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio, Son Goku
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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24/6/2012

Salve a tutti! =D
Questo è il penultimo capitolo che avevo da revisionare... una volta rivisto anche il prossimo, valuterò se continuare la storia - in realtà una parte del capitolo 8 è già pronto da molto tempo, povero XD - oppure no, anche se quest'ultima opzione mi dispiacerebbe alquanto. ^^
Intanto godetevi questo capitolo!

Ja ne,
Temari

Pain of the Past





- " Se... Qualcuno per me importante—morisse,
non so dove andrebbero le loro anime.
Ma... A prescindere da dove vadano o da che forma prendano,
resteranno sicuramente dentro di me,
per sempre." -

(Son Goku, Saiyuki Reload Blast)



Capitolo 6



        "... Perché devo vedere tutto questo?"
        "Per poter affrontare il futuro. Un futuro prossimo. Per superare gli ostacoli che ancora vi bloccano la strada."
        "Ti prego, non credo di poterlo sopportare...!"
        "Sarà dura, questo non lo nego... Ma sei più forte di quel che credi..."

-x-

        Sulla sala del trono, che pochi decimi di secondo prima era nel caos, cadde un silenzio attonito. Tutti i presenti erano scioccati dall'immagine che si presentò davanti ai loro occhi: il Principe Nataku con la spada conficcata nel corpo dalle sue stesse mani.
        Il corpo del Dio della Guerra si accasciò a terra nel secondo che seguì e, mentre gli occhi di tutti osservavano l'inevitabile discesa,
solamente Goku rimase con lo sguardo fisso nel punto dove poco prima c'era stato il volto del suo amico. Il sangue sulla sua guancia si era già raffreddato e solo ora il ragazzino riuscì a percepirne l'odore pungente, il liquido si stava rapidamente solidificando ed era una sensazione più che spiacevole, eppure Goku non trovava la forza di alzare la mano e passarla sul viso. Aveva la sensazione che il suo cuore avesse smesso di battere.
        Il momento in cui il corpo di Nataku toccò il pavimento, tutti i presenti iniziarono ad urlare in sincrono, accorrendo e raccogliendosi intorno ai due ragazzi eretici. Nonostante l'ammasso di Dei, nessuno osò avvicinarsi al principe steso a terra, fino a che Kenren e Tenpou si fecero avanti. Il primo si affrettò a sollevare il ragazzino fra le braccia, guardandosi intorno in cerca di aiuto.
        "Hey! Voi, dottori...! Portate delle bende!!" Ordinò, ma i presenti nnon accennavano a rispondere. "MUOVETEVI!!"
        Ma nessuno sembrava sentire; tutti rimasero lì, a fissare la scena senza muovere un muscolo. Nataku stava rapidamente perdendo conoscenza, sentiva il sangue invadergli i polmoni, respirare era difficile ed ogni volta che tentava di parlare, l'unica cosa che usciva era un gorgoglio seguito dalla schiuma rossastra che gli soffocava le parole. Goku, fatti due passi per avvicinarsi al suo amico, vide il ragazzino annaspare... Una mano tesa che cercava un appiglio in quegli ultimi istanti di vita, fino a chiudersi intorno al polso del piccolo demone.
        "
Goku... Non da quella parte. Di qua..." Sussurrò Nataku, ma Goku non capiva di cosa l'altro stesse parlando.
        "Huh...?"
        "... Guarda, su quell'albero lì
in alto... C'è il nido di un uccello." Disse il principe, sorridendo nonostante la vista gli si fosse già annebbiata da tempo. "Lo vedi...?" La mano che stringeva il polso di Goku si allentò, e in un istante si appoggiò a terra, fredda e senza vita.
        Goku si abbassò, in ginocchio accanto a Kenren che ancora stringeva il corpo minuto del Dio della Guerra, ed allungò le mani per scuotere il suo amico, le lacrime che - da sole - sorgavano dagli occhi. Tenpou e Konzen restarono in silenzio, non sapendo nemmeno loro che fare.
        I tre del Gruppo di Sanzo, quasi in sincrono, fecero un passo in avanti, ma si bloccarono immediatamente: sapevano di poter fare anche meno dei loro antenati ed ancora una volta maledirono il fatto di non essere altro che spettatori, in quel luogo, in quel tempo.
        "Hey, Nataku... Dov'è...? Devi svegliarti e dirmelo..." Pregò Goku, disperato per una qualche risposta. "... Io non lo vedo..." Lo sguardo chiaramente disperato del giovane eretico non si staccò dal viso sporco di sangue del bambino che, per così tanto tempo, aveva cercato di raggiungere così da poterlo conoscere meglio... L'unica persona dell'intero Mondo Celeste che avesse la sua età e che fosse come lui, un eretico guardato dall'alto in basso... Sebbene Goku fosse un ragazzino ingenuo, certe occhiate, durante la sua permanenza, erano diventate comuni; quelle stesse occhiate che vedeva rivolte su di lui quotidianamente quando vagava per i corridoi, le aveva viste dirette anche contro Nataku
e non gli era piaciuto per niente, come d'altronde non gradiva che gli adulti guardassero così lui.
        Per questo, lì, inginocchiato a lato di Nataku, Goku sentiva la rabbia iniziare a crescere. Una rabbia contro tutti e nessuno, che non fece che aumentare quando Ritouten si fece avanti, brusco e noncurante, spingendo da parte chi gli bloccava la strada.
        "Lasciatelo." Ordinò con voce fredda a Kenren, avvicinandosi e prendendo in braccio il corpo del figlio che aveva sempre ritenuto nulla più di un'arma. "E' mio figlio."
        "Ritouten." Il tono di Tenpou era minaccioso, ma il Dio rispose quasi beffardo, voltandosi per lanciare un'occhiata al maresciallo.
        "Non preoccuparti. Questo può ancora in qualche modo servire."
        "BASTARDO!!" Gli urlò contro Kenren, infuriato e sbalordito dalle parole così spietate di Ritouten. "Sei stato tu a costringerlo a fare questo e ancora non lo capisci?! Non ha mai nemmeno avuto la possibilità di comportarsi come tutti gli altri ragazzini e giocare con i suoi amici!!" Il generale rivide nella sua mente il sorriso triste di Nataku quando, non molto tempo prima, il Dio della Guerra lo aveva ringraziato - con un pugno tutt'altro che scherzoso, pur intendendo essere tale - per essersi offerto di andare in missione al posto suo. "E nonostante tutto, non ti ha tradito
! Non capisci quanto soffre?!"
        Kenren ebbe appena il tempo di finire la frase che Goku, ormai determinato a farla pagare a quell'uomo orribile, scattò in avanti prendendo di sorpresa tutti e cercando di colpire Ritouten mentre si apprestava ad uscire dalla sala con Nataku. Il richiamo involontario di Konzen, però, attirò l'attenzione dell'uomo e delle sue guardie del pericolo, permettendo loro di entrare immediatamente in azione, prendendo l'eretico pern un capo della lunga chioma di capelli castani ed immobilizzandolo a terra.
        I tre amici del ragazzino subito cercano di aiutarlo, ma altri soldati comparirono loro davanti con le lance incrociate a bloccare il passaggio.
        "Arrestate questi ribelli!!" Ordinò perentorio Ritouten.
        "... Goku." Chiamò Konzen, allungando una mano fra le lance che lo bloccavano. "
GOKU!!"

        (Stolti esseri che giocano con il fuoco, senza sapere cosa possono finire per scatenare... La devastazione del Figlio della Terra.)

        Nel battito di ciglia che seguì, mentre il cuore per un momento sembra fermarsi fra un battito e l'altro, solo tre persone erano coscienti di quel che stava per accadere.
        Solo tre persone giunsero alla conclusione che questo era il vero punto di svolta, che quello che avrebbe seguito quell'attimo di stasi rappresentava la risposta a tutti gli interrogativi che potevano essersi posti da che conoscevano Goku.
        Dall'ordine di esecuzione dato a Nataku e per tutti i minuti successivi, l'energia racchiusa nell'esile corpo del ragazzino era andata aumentando a causa delle forti emozioni che si erano susseguite ed accumulate... Ma ora, quella forza - già di per sé straordinaria -, aveva subìto un cambiamento drastico: se prima l'aura di Goku poteva essere rappresentata di un rosso intenso dovuto alla rabbia, ora era diventata nera.
        Non stupì che il primo a percepire il cambiamento fosse Sanzo
da sempre era lui ad essere più in sintonia con tutto quello che era Goku- umore, appetito, pensieri - e subito dopo di lui, Hakkai e Gojyo... Tutti e tre sentirono i brividi involontari della paura scuotere i loro corpi. Anche gli altri Dei presenti nella sala sentirono qualcosa di strano, tuttavia loro non avevano idea del tipo di creatura di cui avevano appena causato il risveglio.
        "AAH!!!"
        Crack.
        Nella sala del trono, improvvisamente silenziosa, il suono del grido di Goku e quello del dispositivo di controllo che si rompeva riecheggiarono come il gong prima dell'esecuzione.
        Ancor prima che i frammenti del diadema toccassero terra, i soldati ed i funzionari di corte che avevano immobilizzato l'eretico vennero sbalzati all'indietro e vaporizzati senza nemmeno riuscire a comprendere ciò che era accaduto.
        Konzen, Tenpou, Kenren e Ritouten si chiesero cosa stesse succedendo, increduli. Il Gruppo di Sanzo, al contrario, lo sapeva bene... Eppure anche i tre mortali non poterono che restare stupiti perché, pur vero come era che non erano novellini quando si trattava di ciò che si trovavano davanti, la forza sprigionata da Goku era la più forte che gli avessero mai sentito liberare da quando lo conoscevano.
        Hakkai e Sanzo poterono solo annuire, quando Gojyo sussurrò che la forza che sentivano pesare sulle loro spalle in quel momento era quasi pari a quella che Goku aveva mostrato contro lo stesso Hakkai senza dispositivi, nemmeno un mese prima... Ciò che
probabilmente differenziava i due episodi, però, era l'esperienza: questo Goku non si era mai trasformato prima, questo Goku non era rimasto rinchiuso per cinquecento anni ed al contempo, questo Goku non era abituato a combattere quotidianamente, questo Goku... Aveva solo dieci anni.
        "Go... Goku...?" Disse uno dei tre Dei amici dell'eretico, o forse tutti e tre - non seppero dire chi avesse parlato, ma i loro cuori stavano provando lo stesso sentimento di smarrimento ed ansia.
        Pian piano la polvere che si era sollevata tutt'intorno, si depositò al suolo e Goku - da solo - rimase piegato su se stesso circondato dai (pochi) resti di coloro che lo avevano accerchiato solo un minuto prima. Lentamente, un muscolo alla volta, la schiena si raddrizzò e, sotto gli occhi sbalorditi di tutti, il volto che li guardò dall'alto in basso non era più quello del ragazzino dolce ed innocente che era arrivato a scombussolare l'aria stantia del Mondo Celeste
no, quello che videro era il volto schernitore di un demone; il demone più potente che la gran parte dei presenti avesse mai avuto davanti... Ed un potere immenso, racchiuso nel corpo apparentemente esile di un bambino tanto piccolo.
        Quello che avevano davanti non era altro che la vera forma dell'essere nato dalla Terra stessa.
        Un essere la cui potenza eguagliava quella del Cielo stesso: Seiten Taisei.
        "Cos'è stato?!" Chiese un Dio fra i presenti, preoccupato.
        "E' stato quel ragazzino a farlo?!" Chiese un altro.
        "
Che state aspettando?! Quel ragazzino è un eretico che ci porterà solo disgrazie!" Ordinò Ritouten, rapido nel prendere in mano la situazione nonostante l'evidente incredulità nei suoi occhi. "Catturatelo! Catturatelo immediatamente!!"
        "S-si signore!"
        Due guardie si avvicinarono a Goku, ancora inginocchiato a terra, e fecero per afferrarlo per la maglia nera che indossava intimandogli di seguirli quando, molto prima che i due potessero reagire, le mani del giovane eretico si sollevarono
recidendo di netto il braccio di una guardia ed il collo dell'altra con un minimo scatto del polso.
        Un brivido attraversò sia il vecchio che il nuovo Gruppo di Sanzo, alla vista dei freddi occhi dorati e del sorriso di scherno che increspava quelle labbra solitamente distese in una risata benevola.
        "... G... Goku..." Konzen non credeva ai propri occhi: il ragazzino vestito con quella maglia nera senza maniche e i pantaloni grigi non poteva essere Goku... Quell'essere doveva aver preso il posto della peste che gli aveva sconvolto la vita, perché il Goku che conosceva non avrebbe mai fatto del male a nessuno! Tempou e Kenren, induriti dalla vita militare, non sono disturbati dal sangue... Ma ad ogni modo, vedere il loro piccolo amico recidere parti del corpo altrui a mani nude e senza il minimo cambio di espressione non poteva che far
desiderare loro di distogliere lo sguardo.
        Solo una volta che i corpi delle due guardie toccarono terra, gli spettatori che affollavano la sala del trono ritrovarono la voce, inveendo contro 'il mostro' ed avanzando senza perdere tempo per cercare di catturare Goku prima che fosse troppo tardi.
        Da dietro un gruppo di soldati, Goujin - arrivato poco prima - tentò di richiamare gli Dei, senza venire ascoltato. "Fermi! Non avvicinatevi a lui imprudentemente!!"
        Quello che seguì ebbe il potere di far arretrare perfino Sanzo e i suoi due compagni, perché prima d'ora non avevano mai visto il Seiten Taisei in azione con così tante 'prede' a disposizione. Hakkai, osservando il crescente numero di vittime cadere vittima della superiorità schiacciante del Seiten Taisei, non poté fare a meno di chiedersi cosa sarebbe potuto accadere se Sanzo, un giorno, non fosse più stato in grado di sopprimere l'enorme potere del loro compagno... Soprattutto considerando come, ogni volta che la parte demoniaca veniva liberata, Goku diventava più forte (e con lui anche l
'altra sua metà).
        Mentre i soldati e le guardie dell'Esercito Celeste continuavano a morire per mano di Goku, il Gruppo di Sanzo si rese conto di essere a pochi passi dai loro antenati, impegnati a tentare di dare una spiegazione a ciò che stava succedendo proprio davanti ai loro occhi.
        "Che diavolo succede qui... Huh, Konzen...?" Chiese Kenren, lo sguardo fisso sul ragazzino al centro della stanza che si muoveva tanto in fretta che era difficile seguirlo con lo sguardo.
        "... Il diadema..." Arrivò la risposta a malapena sussurrata del Dio biondo.
        "Il diadema che Goku aveva in fronte... Quello era il suo dispositivo di controllo del potere maligno. Dato che i suoi poteri sono aumentati così all'improvviso, si deve essere rotto." Intervenne Tempou.
        "
Quindi quella..." Disse Kenren, sempre più stupito. "Stai dicendo che quella è la vera forma di Goku...!?"
        "... Ho letto qualcosa a riguardo in un libro, tempo fa... Di un essere che non era né umano né demone... E tantomeno un Dio. Un leggendario emblema del Caos, con un potere tale da equivalere quello dei Cieli..." Spiegò Tempou, le sopracciglia aggrottate per la preoccupante entità delle informazioni che stava condividendo con i suoi due compagni, informazioni che non avrebbe mai immaginato avrebbe usato per descrivere il ragazzino ingenuo che aveva avuto davanti solo poco tempo prima. "
Seiten Taisei."
        Al centro della sala era improvvisamente calato il silenzio e quando Sanzo e Konzen alzarono lo sguardo, restarono impietriti dallo spettacolo macabro che si trovarono davanti: il ragazzino eretico, immobile, con la maglia nera strappata (Sanzo, per la prima volta, vide il tatuaggio che i suoi compagni gli avevano descritto, occupare ora quasi per intero il tronco del piccolo corpo di Goku), ricoperto del sangue delle decine di Dei che giacevano ai suoi piedi, privi di vita o in procinto di morire, che osservava impietoso chi lo circondava.
        Ritouten, avvertendo lo sguardo del Seiten su di sé, prese ad ordinare agli uomini che stavano arretrando di proteggerlo - avevano visto di cosa era capace quell'essere, perciò stavano tentando di scappare - ma l'eretico aveva individuato la sua prossima preda e, con uno slancio, si avventò contro Ritouten, che però gli lanciò contro il corpo esanime Nataku, in un tentativo di farlo desistere... Inutilmente, perché Goku si scostò con un balzo, lasciando che il Dio della Guerra cadesse a terra senza preoccuparsene.
        Ritouten, sorpreso, non riuscì a scappare quando Goku gli si avventò contro, sollevando una mano, abbassandola sul viso del Dio e conficcandogli gli artigli nell'occhio destro, per poi ritrarre le dita intrise di sangue di scatto, portando con sé l'organo reciso e gettandolo sul pavimento per poi calpestarlo.
        "V... Vattene! Allontanati da me, mostro!!" Urlò Ritouten, una mano sulla ferita sanguinante, strisciando all'indietro e cercando di mettere distanza tra sé e la forma demoniaca di Goku che, impassibile ed annoiato osservava i patetici tentativi di fuga della sua preda.
        "
Adesso basta!" Intervenne Kenren, che non poteva più sopportare di vedere Goku massacrare tutti i soldati e i funzionari di corte in modo tanto spietato.
        "Kenren..." Pensano Tempou, Konzen, Gojyo, Sanzo e Hakkai capendo e condividendo i sentimenti del generale.
        "Non posso più restare a guardare. Questo non è quello che tu - o chiunque altro - voleva!!" Kenren tentò di far ragionare il suo amico. "... Se vuoi combattere, allora battiti con me, Goku!!"
        "Accidenti, Gojyo... Per quante volte tu possa finire male, rimani impulsivo..." Non poté che pensare Hakkai, ricordando la volta in cui, contro Rikudo, Gojyo aveva sfidato in Seiten Taisei allo stesso modo - finendo col ricevere un bel morso sul braccio -.
        Lentamente, Goku si voltò verso i sei che lo stavano fissando dall'altra parte della sala... Il sorriso che l'eretico rivolse loro era talmente felice - felice di avere nuove prede, di poter giocare ancora un po', di poter sentire altro sangue sulle mani - che tutti ebbero un tremito di paura che non riuscirono a reprimere perché, ancora una volta, sembrava impossibile che quello - quel mostro - fosse il loro Goku.
        "Whoa
~ Certo che avete proprio dato spettacolo, qui, eh?" La nuova voce distrasse i presenti dalla situazione che stavano affrontando. "... Vi consiglio di lasciar perdere. Non avreste nessuna speranza contro quel ragazzino, anche se probabilmente non serve che ve lo dica io..."
        "Kanzeon Bosatsu..." Disse Hakkai, osservandola superare un corpo privo di vita ed appoggiarsi al muro come se la sala del trono non fosse il luogo di un massacro.
        "Come puoi essere così tranquilla...?" Chiese Konzen, scioccato dall'atteggiamento disinvolto della Dea. "Non c'è un modo per riparare il dispositivo di Goku?!"
        "... Hn. Un modo?" Rispose Kanzeon, prima di staccarsi dal muro e avvicinarsi a suo nipote e agli altri. "Basta liberarsi di lui, tutto qui. Forza ragazzino, facciamola finita."
        "Fer
!"
        Prima che Konzen potesse finire, Goku si scagliò contro la Dea della Misericordia a tutta velocità, saltando per assalirla dall'alto; Kanzeon però, ben più vecchia ed esperta del giovane eretico, contrattaccò facilmente con un pugno che scaraventò Goku contro un muro per poi scivolare giù... Pochi secondi dopo, il ragazzino si rialzò in piedi come se nulla fosse e corse nuovamente verso Kanzeon che, con una smorfia, aspettò il momento giusto per afferrare il polso di Goku e bloccarlo al pavimento; stretto anche l'altro polso con una mano, la Dea alzò l'altra pronta a colpire.
        "Non avercela con me, Seiten Taisei."





- "Non importa dove ti trovi,
non importa come sei...
Continua a fiorire, fino al giorno in cui sparirai,
con l'orgoglio nel cuore." -

- Kenren, Saiyuki Gaiden -


 
   
 
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