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Autore: Selene Silver    11/12/2009    3 recensioni
Sette flashfic per commemorare i miei amati Sette Mercenari: questa è la mia prima ff lunga, per favore, siate clementi =)
Scusate se non ho inserito Mukotsu nella sezione "personaggi", ma non c'è nell'elenco...
In ogni caso, Enjoy
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bankotsu, Ginkotsu, Jakotsu, Renkotsu, Suikotsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7.

Sbaglio.


Bankotsu


Qualcosa di appunto solletica.
Che cos’è? Dove è?
Su una gola… su una pelle…
E quella pelle… è forse la tua?!
Apri le palpebre - palpebre? - e ti stupisci - ti puoi stupire? - di vedere - e vedi davvero!
Improvvisamente capisci, e rideresti: “Noi facciamo un baffo persino alla morte”.
Però non puoi, perché davanti a te scorgi - vedi, vedi di nuovo, vedi davvero! - una nera e deforme figura, che è un uomo.
E ti rendi conto che non siete “noi”, ma sei “tu”. Sei da solo, e i tuoi compagni sono ancora…
- no! -
... ancora morti.
Cosa puoi fare allora? Stringi un patto, con quello strano uomo deforme.
Credendoti furbo, credendoti più forte. Ma non lo sei, Bankotsu, non lo sei: quell’uomo sarà la tua rovina.
Eppure lo stringi, perché se tu sei vivo, e allora non è giusto che gli altri siano morti.
E così accetti, e non sai, non sai assolutamente, che anche in caso di vittoria, in ogni caso, stai firmando la tua seconda condanna a morte.
D’altro canto, quanto poteva mai essere difficile uccidere un bastardello mezzo demone e la sua combriccola mal’assortita di deboli esseri umani - diversi da voi, che eravate superiori?
Quasi non capisci perché Naraku si dia tanta pena per farli fuori.
Così, ritornando miracolosamente in vita, tu ed i tuoi compagni vi apprestate ad una nuova caccia.
Credi che ce ne saranno altre, vero Bankotsu? Non sarà così, credimi.
Non sarà così…

Non appena lo vedi, quel gruppo ridicolmente eterogeneo, decidi quale sarà il tuo nemico.
Poco importa che Jakotsu si lagni che lo vuole uccidere lui, Inu Yasha sarà tuo, visto che è l’unico - forse - in grado di eguagliarti.
Si vedrà, pensi, mentre lo vedi avanzare spavaldo verso di te, con quella grande, bella spada posata con noncuranza sulla spalla.
Pensi che sarà facile, vero Bankotsu? Ti illudi, mio caro, e sbagli, sbagli, sbagli.
Se Inu Yasha non sarà la sua morte, né tu la sua, allora renditi conto che hai sbagliato già da quando hai accettato impunemente di ritornare in vita.

Infine, dopo che tutti i tuoi compagni sono nuovamente morti, a causa di quel ridicolo gruppetto, ed uno addirittura l’hai dovuto punire tu - sbaglio troppo grande, il tradimento - c’è la resa dei conti.
Per te era tutto così facile, Bankotsu! La vittoria per te è sempre stata semplice, immediata, perché tu sei sempre stato il più forte, persino in quella strana brigata di cui eri capo.
Che ora non c’è più, e che va vendicata.
Tu puoi amare il sangue, ma hai un cuore. Puoi essere definito assassino e maligno, ma non crudele: non hai mai provato gusto a torturare le tue vittime come certi tuoi compagni.
La tua vita era solo un vuoto nero di solitudine, in cui gocciolava il sangue. Per questo ora vendichi i tuoi compagni. Per questo ora vuoi uccidere Inu Yasha.
Ma poi - capisci, e com’è chiara la luce quando finalmente ti rendi conto di qualcosa che da lungo tempo hai solo intuito! - che non è lui il nemico! E che mai, mai, mai, avresti dovuto pensarlo solo perché forse era più forte di te.
E la luce della comprensione è chiara come quel colpo speciale che ora ti arriva addosso, e ti taglia in due.
In questo momento, saresti felice di morire di nuovo, perché la tua esistenza è sbagliata. Tu sei già morto!
Ma il colpo di grazia non arriva per mano del nemico, bensì dell’alleato, per quanto inaffidabile che fosse.
Capisci, capisci ora, quanto avevi dannatamente sbagliato?!
Torni ad essere polvere di ossa, e ti dissolvi nel vento mentre le schegge ti abbandonano, ad occhi chiusi, sorriso sereno sul volto.
Senti Inu Yasha maledire il nemico per averti ammazzato, e - com’è pieno di rivelazioni, il tuo ultimo secondo di vita - capisci che voi due siete uguali nella solitudine, come il riflesso rovesciato di uno specchio.
E che lui, lui era l’unico ad averti mai capito davvero.



Questa non è per nulla una drabble, e tanto meno una flashfic!, ma su Bankotsu ci sono da dire così tante cose...
Oh, come sono emozionata, ho finito! Non credevo di farcela...
Spero proprio che vi sia piaciuta, perchè mi ci sono impegnata tanto che ho dovuto rifarla più di una volta: la prima era un emerito schifo, la seconda carina ma troppo lunga, così ecco la 3^.
Come vi sembra? *si guarda timorosa attorno, pronta all'assalto di fangirls infuriate. Nessuno? Bene! XP*
Prima o poi riuscirò a scrivere una ff seria, eh!
Alla prossima!
  
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