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Autore: Mary Lunanera    11/12/2009    5 recensioni
Londra, stazione di King’s Cross.Due nuovi studenti, un ragazzo ed una ragazza, avevano fatto la loro comparsa, sulla banchina, con le rispettive famiglie. La famiglia dei Malfoy e quella dei Weasley.
Dal capitolo quinto il rating sarà arancione per certe scene esplicite che si susseguiranno nel corso della storia.
Personaggi:Nuova generazione, Scorpius/Rose, Serpeverde, Grifondoro, Nuovi personaggi.
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Il primo bacio

Pov Rose

 

Dopo aver trascorso l’intero pomeriggio con Hagrid e i miei parenti, ascoltando aneddoti sulle avventure dei nostri genitori durante il loro soggiorno ad Hogwarts, mi sentivo sollevata al pensiero di potermi finalmente rilassare un po’ nella nuova stanza. Erano successe troppe cose in pochi giorni e desideravo stare un po’ da sola, per cercare di riordinare i pensieri.

Salutati Lily, Hugo e Albus. James ed io ci incamminammo verso la torre Grifondoro, nella nostra Sala Comune.

- Allora Rose, stasera ci sarà il tuo primo turno come Prefetto?- chiese divertito.

- Sì. E stasera saranno guai per te, se ti trovo a sgattaiolare fuori dal dormitorio.- fu la mia risposta semiseria, pensando ai suoi spostamenti notturni.

- Così mi ferisci cugina! Gli affari sono più propizi la notte, non vorrai rovinarmi!- finse di essere spaventato dalla mia minaccia.

- A prescindere che ancora non ho capito cosa combini nel cuore della notte, spero per il tuo bene che non sia niente di illegale e pericoloso. Mi dispiacerebbe far perdere dei punti alla nostra Casa per colpa dei tuoi “affari”! Poi… devo forse pensare che sei in contatto con lo zio George, per qualche strana collaborazione?

- Sai che non farei mai nulla che possa nuocere all’incolumità degli studenti…- tornò a sorride – Ma sullo zio hai fatto centro! Hops… ho parlato troppo. Fai finta di non aver sentito e ti prometto che durante i tuoi giri di ronda farò il bravo.- scoppiò a ridere, contagiando anche me. Nel frattempo eravamo arrivati davanti alla Signora Grassa: pronunciata la parola d’ordine, ci lasciò passare.

Una volta dentro, salutai James, per dirigermi, finalmente, verso la nuova stanza da Prefetto. Varcata la soglia, ero rimasta sorpresa dalla grandezza della camera. La parete era tappezzata di rosso e oro, il letto a baldacchino era più grande del dormitorio, con cuscini ed una coperta che richiamava gli stessi colori della Casa Grifondoro. Anche un caminetto e un bagno privato, proprio come mi aveva detto Scorpius, descrivendomi la sua.

Quella stanza, nei due anni successivi, sarebbe stata il mio rifugio, la mia isola felice lontano da tutto… 

Il bagno era spazioso, sulla sinistra un lavandino sormontato da un enorme specchio, di fronte una vasca da bagno, perfetta imitazione, ma più piccola del Bagno dei Prefetti. L’idea di rilassarmi nella vasca era diventata alquanto allettante e senza pensarci due volte avevo aperto il rubinetto facendo scendere dell’acqua calda dai colori ciclamino e turchese.

Deposta la divisa ai piedi del letto, presi l’accappatoio, rientrai nella nuvola di vapore che si era creata in bagno. Mi abbandonai ai fluttui ed alle bolle di schiuma profumata. Dopo pochi minuti mi sentivo già rilassata: l’acqua, calda al punto giusto, il buon profumo mi avvolgeva e mi appoggiai con la testa al bordo della vasca.

Purtroppo la mente non riusciva a smettere di pensare e ben presto, una persona tornò al centro delle mie attenzioni. Quella sera avrei visto Scorpius. Saremmo stati soli, in giro per i corridoi della scuola ed avrei avuto l’ occasione per rivelargli quello che sentivo per lui. Ero stanca di nascondere ancora i miei sentimenti e non c’era momento migliore di quella notte, affrontando i miei timori.

Provai imbarazzo al pensiero della sua reazione. Avrebbe accettato la mia dichiarazione o si sarebbe preso gioco di me? No. Lui era un ragazzo troppo gentile. Se mi respingesse, dispiaciuto di non provare quello che provo, non mi canzonerebbe. Ma allora… cosa avrei fatto? Sicuramente la figura della stupida, rovinando anche la nostra amicizia…ma d’altronde così non può continuare. Anche se soffrissi per il suo rifiuto, mi sarei liberata di un peso. Il sentimento è troppo forte e non è più possibile tenerlo nascosto.

Altre ragazze nei vari anni gli si erano dichiarate, ma lui aveva sempre rifiutato ogni loro tentativo di conquista, con gentilezza. Sapevo tutto grazie ad Albus, che mi teneva informata sulle studentesse che nutrivano dell’ interesse. Ovviamente ne ero sollevata, non perché ne fossi innamorata, ma perché temevo di perdere il mio migliore amico. Con il passare del tempo, però, quel timore si tramutò in gelosia! Anche questo contribuì a farmi capire quanto fosse necessario chiarire i miei sentimenti.

Mi ritrovai accaldata, e non a causa del bagno. Pensare a Scorpius mi procurava strane sensazioni: ricomparivano le farfalle nella pancia, uno strano calore mi divampava nel ventre. Tanto che il bagno rilassante aveva perso il suo effetto, ritrovandomi più agitata di prima.

Uscita dalla vasca, mi avvolsi nel morbido accappatoio di spugna e mi sdraiai al centro del nuovo letto, supina, fissando il baldacchino. Chiusi gli occhi, cercando di riacquistare un po’di controllo e mi addormentai.

Mi svegliai dopo un paio d’ore. Erano già le sette. Dopo cena, tutti i prefetti si sarebbero radunati nella sala apposita, per programmare l’orario settimanale delle ronde, iniziando con il primo turno.

Rimisi la divisa ed uscii. Nel corridoio, avevo incrociato le mie ex compagne del dormitorio: Layla Charson, Sylvia Donec, Virginia Ewan e Roxanne McCain.

- Ehi, Signor Prefetto! Allora, sente la nostra mancanza tutta sola nella nuova stanza?- chiese scherzosamente, Layla.

- Ovviamente. Ma questo è il prezzo da pagare per avere una mega-vasca da bagno personale.- ribattei con lo stesso tono scherzoso.

- Dai Prefetto andiamo a mangiare… ne hai sicuramente bisogno per rimetterti più in fretta da quello che ti è successo. Se devo essere sincera, anche adesso non hai una bella cera… ti sei sentita di nuovo male?- Roxanne sembrava preoccupata.

- No. Sto una meraviglia, tranquilla, va tutto bene.- Come sempre sdrammatizzavo, per non preoccuparle.- Andiamo? Dopo cena devo recarmi in Sala Prefetti per la prima riunione.

Okay…immagino che tutta questa fretta sia causata da un motivo in particolare. Forse ha anche un nome… che inizia per “S”?!- Roxanne era al corrente della mia situazione sentimentale e sperava che fosse vicino il momento di una possibile dichiarazione.

Tra risate, tutte più serene, eravamo giunte in Sala Grande. A cena, come sempre, il mio sguardo andava al tavolo Serpeverde.

Puntualmente incrociavo un paio di occhi grigi ed un sorriso di sghembo, che avevano il potere di incatenarmi. Anch’io mi ritrovavo a sorridergli. Ed era uno dei momenti più belli della giornata: nella confusione della Sala Grande, il gioco di sguardi, creava un’intimità tra noi.

Finalmente, giunse l’ora di andare alla riunione. Tutti noi prefetti lasciammo i rispettivi compagni, che si accingevano a rientrare nelle Sale Comuni per la sera: chi giocava a scacchi, chi organizzava in gruppi di studio per ripassare, chi semplicemente conversava.

Giunta in Sala Prefetti, presi posto intorno al tavolo, sedendomi di fronte a Scorpius. Il Caposcuola CorvoneroCaleb Legend, depose sul piano l’orario settimanale che avremmo seguito. Insieme ai Prefetti, ogni settimana, si sarebbero avvicendati anche i docenti, facendo da supervisori. Notai che la Prof.ssa Cooper aveva più ore settimanali degli altri insegnanti. Pensai che questo fosse dovuto alla sua giovane età, avrebbe risparmiato agli altri professori più anziani turni noiosi. Il Prof. Fiorenzo e Hagrid si sarebbero alternati fuori dalla scuola e al pensiero di poter capitare con loro, mi rese felice.

Poi, Legend richiamò la nostra attenzione, pronto a leggere i turni per l’immediato.

- Questa sera, l’ala nord sarà presidiata dai Prefetti Owen, Tassorosso e Cross, Corvonero. L’ala est da Miles, Serpeverde e Stuart, Grifondoro. L’ala sud da Young, Tassorosso e dal sottoscritto. Infine, l’ala ovest da Weasley, Grifondoro e MalfoySerpeverde. È tutto chiaro? Avete domande?- Tutti facemmo cenno di no.

- Bene, vi auguro buon lavoro. Ricordate che entro la mezzanotte potrete lasciare i vostri rapporti scritti in questa sala, per poi ritornare nei vostri alloggi.-

Salutandoci, ogni coppia si incamminò verso l’ala da presidiare.

Nell’ala ovest, quella che avremmo presidiato io e Scorpius, si trovavano la Torre di Astronomia, la Biblioteca, l’aula di Incantesimi, il corridoio che portava al Cortile di Trasfigurazione con l’adiacente aula e le Serre di Erbologia. Come primo turno di ronda non era niente male.

- Rose, mi hai sentito?- Scorpius parlava, ma io, persa dietro ai pensieri, non me ne resi conto.

- Oh, scusami! Stavo facendo mente locale sui posti che dovremmo presidiare.- Finalmente eravamo soli. Avrei potuto parlargli. Fortunatamente la poca luce nei corridoi impedì che notasse quanto fossi arrossita.

- Mi dicevi?-  sorrisi mentre assumevo un aria seria.

- Ti stavo proponendo, di iniziare dal Cortile di Trasfigurazione, per poi finire il nostro giro nella Torre di Astronomia. Così sarai più vicina alla Torre Grifondoro e in poco tempo saremo a letto.-

- A l-letto? Come a letto?- Merlino!  Che intendeva dire? Immaginai lui che mi seguiva in camera e… .

         - Certo, se finissimo la ronda in Biblioteca o nelle Serre dovremmo fare molta più strada per arrivare ai dormitori.- mi fissava intensamente e il cuore continuava a correre dietro all’immagine di lui, nella mia stanza…

- Stai bene, Rose? Mi sembri agitata…- Pose la mano sulla fronte ed io la scostai.

- Perché chiedete tutti se sto bene!? Sono due giorni che mi sento il fiato sul collo! È frustrante rispondere sempre alla stessa maniera. Sto benissimo! anzi in questo momento sto una meraviglia…- persi le staffe davanti a lui. Non avrei voluto, ma la tensione accumulata, mi gravò addosso all’improvviso, a causa della sua domanda...Mi pentii immediatamente.

Perdonami…non volevo… che stupida… proprio con te! Non so come scusarmi…-  dalla rabbia ero passata al pianto. Non riuscii a trattenere le lacrime.

Scorpius rimase in silenzio. Avevo rovinato tutto. Tutti i miei propositi di parlargli, erano andati in fumo. Ero una frana. Anziché approfittare del suo interessamento, l’avevo aggredito. Che stupida. Stupida… Nel tentativo di non fargli vedere che stavo male, mi voltai, dandogli le spalle.

Due braccia forti scivolarono intorno alla mia vita, attirandomi contro il suo torace. Sobbalzai per contatto inaspettato.

-Piccola Rosie, è tutto ok. Non devi scusarti, sfogati pure quanto vuoi. Mi stupisco che tu non lo abbia fatto prima. Pensavi davvero di ingannarmi con quell’aria tranquilla? Sapevo che non era così. Sono sollevato che finalmente ti sia lasciata andare, con me. Piangi quanto vuoi Principessa… rimango qui, con te.

Mi sussurrò all’orecchio e sedemmo su una panca, nel corridoio dove ci abbracciammo dolcemente. Mi tenne stretta. Il viso premuto sul suo torace, avvolta dal suo abbraccio, piangendo come una bambina. Aveva ragione, sfogarmi mi fece sentire meglio. Sentivo la tensione scivolare via insieme alle lacrime, lasciando il posto ad un piacevole torpore.

Scorpius mi cullava e canticchiava all’orecchio una melodia che, sembrava familiare, arrivava a toccarmi il cuore. Poco a poco riacquistai tranquillità e serenità. Con un sospiro liberatorio, scostai leggermente il viso, appoggiando solo la fronte al suo torace.

- Bentornata Principessa. Va meglio?- mi strinse ancora di più tra le sue braccia.

- Decisamente meglio…- sarei stata volentieri così tutta la notte, abbracciata a lui. Ma ben presto il senso del dovere si era risvegliato, inducendomi rompere l’incanto.

- Dobbiamo riprendere il nostro giro. Incamminarci verso il cortile, come hai detto tu. Se ci dovesse sorprendere qualche insegnante, in questo atteggiamento, anziché adempiere ai nostri doveri… ci toglierebbero cinquanta punti a testa -

Senza guardarlo, avvertivo  il suo sorriso divertito. Si distaccò e il mio corpo si ribellava soffrendo per la mancanza. Mi porse  il suo fazzoletto di seta ricamato con le sue iniziali, per asciugare le ultime lacrime. Dovevo essere un disastro.

- Hai ragione Prefetto Weasley. Il dovere prima di tutto!

Si alzò, porgendomi la mano. L’accettai, seguendolo a mia volta. Non mi lasciò andare, anzi intrecciò le sue dita alle mie, come dolci catene.

Tutto era tranquillo, nessuno sembrava voler lasciare il proprio dormitorio. Il cortile sarebbe stato deserto, se non fosse stato per noi. La Torre dell’Orologio stava battendo le dieci e trenta. L’aula di Trasfigurazione, con le sue gabbie posizionate ai lati della stanza, di notte assumevano un aria spaventosa. In Biblioteca, come al solito, i libri vagavano da uno scafale all’altro con il solito fruscio dei fogli svolazzanti; tutto era tranquillo. Le Serre erano piene di vita, dato che la maggior parte delle piante erano di specie notturne; facemmo attenzione a non essere attaccati da qualche Aconito o Bobotubero. Anche il Tranello del Diavolo aveva tentacoli pronti a scattare al minimo movimento e le Mandragole urlavano il loro disappunto per essere state disturbate. Giungemmo nell’aula di Incantesimi; qualche oggetto animato volava da ogni parte da prassi. Come ultima tappa, la Torre che sormontava il cortile di Trasfigurazione.

La ronda terminò. Purtroppo, il mio sfogo, seguito dal pianto liberatorio, mi impedirono di trovare la forza necessaria per parlare con Scorpius. Immaginai che sarebbe passato altro tempo, prima di potermi trovare di nuovo sola con lui.

- Come primo giorno, direi che è andata bene. I nostri compagni hanno fatto i bravi.Stava sorridendo a metà tra il divertito ed il soddisfatto.

- Già. Avevo il timore di vedere James e i suoi amici sbucare da qualche passaggio segreto. Fortunatamente ha mantenuto la promessa che mi aveva fatto.- fui sollevata.

- Un discorso simile l’ho avuto con Zaini, un giorno fa. La sua simpatia per una signorina dei Tassorosso , tende a farlo sgattaiolare un po’ troppo spesso fuori dal nostro dormitorio! In fondo, lo farebbero in tanti se non ci fossero le regole da rispettare.-

Nel silenzio che ne seguì, entrambi ci fissammo intensamente.

- Mi vuoi far credere che anche tu lo faresti per vedere una ragazza,? Sgattaiolare fuori dal dormitorio? Infrangendo le regole?Glielo domandai, ancor prima di realizzare che lo pensavo.

Scorpius, lo sguardo fisso nel mio, mi strinse la mano.

- Assolutamente. Nessuna regola, Caposcuola o professore mi terrebbe lontano dalla ragazza che mi piace.

Non scherzava affatto. Quegli occhi grigi erano tremendamente seri.

Ero confusa dalle sue parole. Si stava riferendo a qualche ragazza in particolare? Mi ero persa qualcosa?

Qu-quella ragazza allora è davvero fortunata…la conosco?- domandai facendomi coraggio.

- Oh sì, la conosci. Mi é sempre stata vicino. La sua spontaneità e allegria, sono vitali per me. È dolce, gentile…fa vibrare la mia anima. Ed è la ragazza più bella che abbia mai visto. Penso di averle voluto bene sin dalla prima volta che i suoi occhi si posarono su di me, quattro anni fa, in un vagone del treno diretto qui ad Hogwarts.-

Mi paralizzai, tanto da trattenere il respiro. Solo il cuore batteva furiosamente. Le sue parole rimbalzavano nella testa, procurandomi brividi lungo la schiena. Le gambe sembravano sul punto di cedermi.

Lo sguardo di Scorpius continuava a tenermi incatenata. Poi sollevò le nostre mani, ancora intrecciate, all’altezza del petto. Le slegò, inducendomi ad aprire la mia. Depose un bacio delicato nel mio palmo, per poi scendere lentamente fino al polso, nel punto in cui il sangue pulsa frenetico. Non riuscii a trattenere il gemito di sorpresa, la sensazione che provocavano in me quei baci: Dove le sue labbra si erano posate, sembrava che la pelle fosse diventata incandescente. Un fuoco si propagava velocemente a tutto il resto del corpo.

-Hai capito a chi mi riferisco?- Posò la mia mano sul suo petto, all’altezza del cuore. – Vuoi che le dimostri quanto mi piace?- La sua voce aveva assunto un tono più basso, roco, mandandomi definitivamente in tilt. Riuscii solo ad annuire.

La poca distanza tra noi, diminuiva. Le mani affondarono tra i miei capelli, accarezzandoli. Il suo viso,vicino al mio. La perfezione del suo volto, la sua pelle diafana… ero ammaliata. Chiusi gli occhi, davanti alle emozioni così intense. Le sue labbra, dolcemente, si erano posate sulle mie. Tutto aveva smesso di esistere, al di fuori di noi due e del bacio.

Il cuore prese il volo, le mie mani si aggrapparono alla sua camicia, per attirarlo più vicino, approfondendo il contatto. La ragione aveva lasciato il passo all’istinto. Le sue labbra continuavano a baciarmi con delicatezza, ma, sentivo di volere di più. Da troppo tempo attendevo. Con la lingua, mi assaporò il labbro inferiore, per poi mordicchiarlo. Socchiusi la bocca invitandolo a proseguire. Rispose con un suono gutturale, allontanandomi, lentamente da lui. Immediatamente aprii gli occhi, temendo di aver esagerato. Trovai i suoi occhi grigi, di una sfumatura più scura e fumosa.

- Il nostro primo bacio. Non immagini quanto l’ho sognato e desiderato.- nel dirlo, mi accarezzava il viso.

-S-sei rimasto d-deluso? Mi spiace, non sono stata molto brava a…- non riuscii a terminare la frase, mi baciò di nuovo e questa volta con più intensità. La sua lingua stava cercando la mia. In cerca di una risposta. In cerca di un’intimità assoluta. Assaporavo e mi inebriavo nel suo profumo. Le sue mani scivolarono dietro la schiena, avvicinandoci di più. Dal canto mio, gli passai le braccia intorno al collo, per poterlo stringere a me.

Entrambi, con il fiato corto, interrompemmo il secondo bacio appassionato.

- Devo dire… che hai superato di gran lunga…ogni mia aspettativa.- disse affannato. Appoggiai il viso sul suo torace. Mi persi nel suo odore.- Quanto ho aspettato questo momento Rose. Tenerti tra mie braccia, esprimere i sentimenti che provo. Sei la mia vita.- Affondò il viso tra i miei capelli.

- Per me è lo stesso, Scorpius. Stavo impazzendo senza potertelo dire. – posai un lieve bacio sul suo collo.

- Cosa provi in questo istante?- lo sentii sorridere soddisfatto. Voleva di più. Quella domanda ne era una prova.

- Mi piaci da impazzire Scorpius Malfoy. Tanto da farmi male il petto. Sei il mio primo pensiero quando mi sveglio e l’ultimo quando vado a dormire… e nel mezzo, non faccio altro che sognarti. Quando mi sfiori, provo sensazioni così forti... da non trovare le parole per descriverle. Sei sempre stato speciale ai miei occhi.- fui assolutamente e totalmente sincera. Così sicura di quello che dicevo, da non perdermi nel mio solito balbettare timido ed incerto.

Le campane della Torre dell’Orologio stavano rintoccando la mezzanotte. Il nostro turno era finito.

- E’ meglio che ti accompagni all’entrata della Sala Comune.lo disse con un sorriso mai visto prima. Mi sciolse dall’abbraccio e riprese la mano.

- Prima dobbiamo fare rapporto in Sala Prefetti e…- mi fece tacere posando un dito sulle labbra. Il semplice tocco era bastato a procurarmi nuovamente brividi lungo la schiena.

- Me ne occuperò io, stai tranquilla. O forse non ti fidi di me?

Finse di offendersi. Ma non riuscì a trattenere un sorriso malizioso.

- Ora, il mio unico pensiero, è accompagnarti e darti il bacio della buonanotte.

Scoprire questo nuovo Scorpius, intraprendente e sfacciato, mi fece arrossire. Non tanto d’ imbarazzo, quanto di piacere.

- Non vedo l’ora, ma dubito che stanotte riuscirò a dormire.gli sussurrai.

- Ho la netta sensazione che sarà reciproco. Sarai nei miei pensieri per il resto della notte, Principessa.- mi accarezzò di nuovo il viso.

- Conterò le ore che mi separano da te.- accarezzavo i morbidi fili d’oro. Quante volte sognavo di affondare le mani nei suoi capelli.

Troppo presto, ci eravamo ritrovati davanti al quadro della Signora Grassa.

- Buonanotte Rosie.- sfoderò uno dei suoi sorrisi mozzafiato.

- Buonanotte Scorpius.- risposi imbambolata dal suo sorriso, dai suoi baci, dall’idea che la serata era iniziata male, per finire nell’unico modo che tanto desideravo e speravo.

Si avvicinò, posando le mani sui mie fianchi, attirandomi dolcemente verso di lui. Mi baciò. Delicatamente, un bacio morbido, avvolgente. Gli passai le braccia intorno alle spalle per sentirlo più vicino, fondermi con lui, essere un tutt’uno.

All’improvviso sentii la sua tensione. Smise di baciarmi, ma senza lasciarmi andare.

- Che succede? mi bloccai davanti alla sua espressione preoccupata, tesa.

- Sento una presenza, qui intorno! Ostile….- e sfoderò la bacchetta, perlustrando con lo sguardo la scalinata. L’atmosfera era cambiata. Avvertivo la sua stessa sensazione.

- Forse si tratta di Pix… ama fare dispetti, nascosto nell’ombra.- dissi poco convinta.- O magari, è Gaza…che ha la mania di spiare gli studenti per sorprenderli.

Con lo sguardo vigile e in posizione di difesa, Scorpius si mise davanti a me, come per farmi da scudo contro un eventuale pericolo. Voltandosi  un momento per guardarmi, abbassò la bacchetta, ma nei suoi occhi la preoccupazione rimase.

-Hai ragione. Ma è meglio che rientri, ci vediamo domani per colazione.-  Si voltò del tutto, per stringermi forte a sé, posandomi un bacio sulla fronte.

Attendeva sulla rampa di scale, fino a quando entrai dietro il quadro. Fece un ultimo cenno di saluto, sorridendomi. Solo che non riuscì ad ingannarmi: il sorriso non raggiunse i suoi occhi, segno che non si era affatto tranquillizzato.

Entrata nella mia stanza, ero ancora turbata da quanto successo. Ma, il mio umore cambiò rapidamente, ripensando alla serata appena trascorsa. Mi sentivo confusa, ma meravigliosamente. Il cuore palpitava ripensando al bacio, anzi, ai baci che ci eravamo scambiati. Sarei stata volentieri l’intera notte con lui, baciarlo e dimostrargli tutto il mio amore… che imbarazzo! Quando sono diventata così sfacciata? Il mio più grande desiderio si era avverato. Il mio Principe amava me, come io amavo lui.

Con i pensieri felici mi tolsi la divisa e messo il pigiama, scivolando tra le lenzuola che profumavano di lavanda. Abbracciai il cuscino, immaginando che ci fosse lui tra le mie braccia. Le farfalle erano tornate a farsi sentire nella pancia, rendendo ancora più bello il pensiero che l’indomani ci saremmo rivisti. Avrei cercato il modo di passare il maggior tempo possibile con lui. Volevo baciarlo, desideravo tenerlo stretto a me, toccarlo, sentire la sensazione della sua pelle a contatto con la mia. Lo amavo di un amore incondizionato; avevo assaporato la vera felicità e non ne potevo più fare a meno. Ne volevo ancora.

-A domani Scorpius, ti amo.- lo dissi  ad alta voce, stringendo il cuscino, come se in qualche modo l’invocazione potesse arrivargli. Mi addormentai con il sorriso sulle labbra, sperando di sognare lui.

Sognare la sua mano, che non aveva lasciato la mia neppure una volta.

Ma non sapevo… non potevo ancora sapere che quello, sarebbe stato l’inizio della fine...

 

Angolo dell’amica di piuma

Ciao a tutti. Purtroppo non ho più il collegamento internet! E non posso postare regolarmente…sigh

Grazie a tutti voi che avete letto la mia ff e ringrazio tutti quelli che hanno commentato.

Un mega grazie va alla mia beta unterd tvb

Grazie a mollicadipane per i complimenti. tvb principipessa – ci sono molti riferimenti a te nel capitolo XD-

MorwenBlood grazie cara! Ora entriamo nel vivo della storia!!!

sam05 e emmajane

  grazie di cuore. Spero che continuerete a seguirmi anche in futuro

a tutti colore che vogliono lasciare un commentino grazie e cerchero di rispondere alle vostre recensioni

un bacio

lunanera

 

  
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