Il primo bacio
Pov Rose
Dopo
aver trascorso l’intero pomeriggio con Hagrid e i miei parenti, ascoltando
aneddoti sulle avventure dei nostri genitori durante il loro soggiorno ad Hogwarts, mi sentivo sollevata al pensiero di
potermi finalmente rilassare un po’ nella nuova stanza. Erano successe troppe cose
in pochi giorni e desideravo stare un po’ da sola, per cercare di
riordinare i pensieri.
Salutati
Lily, Hugo e Albus. James ed io ci incamminammo
verso la torre Grifondoro, nella nostra Sala Comune.
-
Allora Rose, stasera ci sarà il tuo primo turno come Prefetto?- chiese
divertito.
-
Sì. E stasera saranno guai per te, se ti trovo a sgattaiolare fuori dal dormitorio.- fu la mia risposta semiseria,
pensando ai suoi spostamenti notturni.
-
Così mi ferisci cugina! Gli affari sono più propizi la notte, non
vorrai rovinarmi!- finse di essere spaventato dalla mia minaccia.
-
A prescindere che ancora non ho capito cosa combini nel cuore della notte,
spero per il tuo bene che non sia niente di illegale e pericoloso. Mi
dispiacerebbe far perdere dei punti alla nostra Casa per colpa dei tuoi
“affari”! Poi… devo forse pensare che sei in contatto
con lo zio George, per qualche strana collaborazione?
-
Sai che non farei mai nulla che possa nuocere all’incolumità degli studenti…- tornò a sorride – Ma sullo zio hai
fatto centro! Hops… ho parlato troppo. Fai finta di non aver
sentito e ti prometto che durante i tuoi giri di ronda farò il
bravo.- scoppiò a ridere, contagiando anche me. Nel frattempo eravamo
arrivati davanti alla Signora Grassa: pronunciata la parola d’ordine, ci lasciò
passare.
Una
volta dentro, salutai James, per dirigermi, finalmente, verso la nuova
stanza da Prefetto. Varcata la soglia, ero rimasta sorpresa dalla grandezza
della camera. La parete era tappezzata di rosso e oro, il letto a baldacchino
era più grande del dormitorio, con cuscini ed una coperta che richiamava gli
stessi colori della Casa Grifondoro. Anche un caminetto e un
bagno privato, proprio come mi aveva detto Scorpius, descrivendomi la sua.
Quella
stanza, nei due anni successivi, sarebbe stata il mio rifugio, la mia isola
felice lontano da tutto…
Il
bagno era spazioso, sulla sinistra un lavandino sormontato da un enorme
specchio, di fronte una vasca da bagno, perfetta imitazione, ma più piccola
del Bagno dei Prefetti. L’idea di rilassarmi nella vasca era
diventata alquanto allettante e senza pensarci due volte avevo aperto il
rubinetto facendo scendere dell’acqua calda dai colori ciclamino e turchese.
Deposta
la divisa ai piedi del letto, presi l’accappatoio, rientrai nella nuvola di
vapore che si era creata in bagno. Mi abbandonai ai fluttui ed alle
bolle di schiuma profumata. Dopo pochi minuti mi sentivo già rilassata:
l’acqua, calda al punto giusto, il buon profumo mi avvolgeva e mi appoggiai con
la testa al bordo della vasca.
Purtroppo
la mente non riusciva a smettere di pensare e ben presto, una persona tornò al
centro delle mie attenzioni. Quella sera avrei visto Scorpius. Saremmo stati soli, in giro per i
corridoi della scuola ed avrei avuto l’ occasione per rivelargli quello che
sentivo per lui. Ero stanca di nascondere ancora i miei sentimenti e non c’era
momento migliore di quella notte, affrontando i miei timori.
Provai
imbarazzo al pensiero della sua reazione. Avrebbe accettato la mia
dichiarazione o si sarebbe preso gioco di me? No. Lui era un ragazzo troppo
gentile. Se mi respingesse, dispiaciuto di non provare quello che provo,
non mi canzonerebbe. Ma allora… cosa avrei fatto?
Sicuramente la figura della stupida, rovinando anche la nostra amicizia…ma d’altronde così non può
continuare. Anche se soffrissi per il suo rifiuto, mi sarei liberata
di un peso. Il sentimento è troppo forte e non è più possibile tenerlo
nascosto.
Altre
ragazze nei vari anni gli si erano dichiarate, ma lui aveva sempre rifiutato
ogni loro tentativo di conquista, con gentilezza. Sapevo tutto grazie ad Albus, che mi teneva informata sulle studentesse
che nutrivano dell’ interesse. Ovviamente ne ero sollevata,
non perché ne fossi innamorata, ma perché temevo di perdere il mio migliore
amico. Con il passare del tempo, però, quel timore si tramutò in
gelosia! Anche questo contribuì a farmi capire quanto fosse
necessario chiarire i miei sentimenti.
Mi
ritrovai accaldata, e non a causa del bagno. Pensare a Scorpius mi procurava strane sensazioni:
ricomparivano le farfalle nella pancia, uno strano calore mi divampava nel
ventre. Tanto che il bagno rilassante aveva perso il suo effetto, ritrovandomi
più agitata di prima.
Uscita
dalla vasca, mi avvolsi nel morbido accappatoio di spugna e
mi sdraiai al centro del nuovo letto, supina, fissando il baldacchino.
Chiusi gli occhi, cercando di riacquistare un po’di controllo e mi
addormentai.
Mi
svegliai dopo un paio d’ore. Erano già le sette. Dopo cena, tutti i prefetti si
sarebbero radunati nella sala apposita, per programmare l’orario settimanale
delle ronde, iniziando con il primo turno.
Rimisi
la divisa ed uscii. Nel corridoio, avevo incrociato le mie ex compagne del
dormitorio: Layla Charson, Sylvia Donec, Virginia Ewan e Roxanne McCain.
-
Ehi, Signor Prefetto! Allora, sente la nostra mancanza tutta sola nella nuova
stanza?- chiese scherzosamente, Layla.
-
Ovviamente. Ma questo è il prezzo da pagare per avere una mega-vasca
da bagno personale.- ribattei con lo stesso tono scherzoso.
- Dai
Prefetto andiamo a mangiare… ne hai sicuramente bisogno per
rimetterti più in fretta da quello che ti è successo. Se devo essere
sincera, anche adesso non hai una bella cera… ti sei sentita di nuovo male?- Roxanne sembrava preoccupata.
-
No. Sto una meraviglia, tranquilla, va tutto bene.- Come sempre
sdrammatizzavo, per non preoccuparle.- Andiamo? Dopo cena devo recarmi
in Sala Prefetti per la prima riunione.
- Okay…immagino che tutta questa fretta sia causata da
un motivo in particolare. Forse ha anche un nome… che inizia per “S”?!- Roxanne era al corrente della mia situazione
sentimentale e sperava che fosse vicino il momento di una possibile
dichiarazione.
Tra risate, tutte più serene, eravamo
giunte in Sala Grande. A cena, come sempre, il mio sguardo andava al
tavolo Serpeverde.
Puntualmente incrociavo un
paio di occhi grigi ed un sorriso di sghembo, che avevano il potere
di incatenarmi. Anch’io mi ritrovavo a sorridergli. Ed era uno
dei momenti più belli della giornata: nella confusione della Sala Grande, il
gioco di sguardi, creava un’intimità tra noi.
Finalmente,
giunse l’ora di andare alla riunione. Tutti noi prefetti lasciammo i rispettivi
compagni, che si accingevano a rientrare nelle Sale Comuni per la sera: chi
giocava a scacchi, chi organizzava in gruppi di studio per ripassare, chi
semplicemente conversava.
Giunta
in Sala Prefetti, presi posto intorno al tavolo, sedendomi di fronte
a Scorpius. Il Caposcuola Corvonero, Caleb Legend, depose sul piano l’orario settimanale
che avremmo seguito. Insieme ai Prefetti, ogni settimana, si sarebbero
avvicendati anche i docenti, facendo da supervisori. Notai
che la Prof.ssa Cooper aveva più ore settimanali degli
altri insegnanti. Pensai che questo fosse dovuto alla sua giovane età,
avrebbe risparmiato agli altri professori più anziani turni noiosi.
Il Prof. Fiorenzo e Hagrid si sarebbero alternati fuori
dalla scuola e al pensiero di poter capitare con loro, mi rese felice.
Poi, Legend richiamò la nostra attenzione,
pronto a leggere i turni per l’immediato.
-
Questa sera, l’ala nord sarà presidiata dai Prefetti Owen, Tassorosso e Cross, Corvonero. L’ala est da Miles, Serpeverde e Stuart, Grifondoro. L’ala sud da Young, Tassorosso e dal sottoscritto. Infine, l’ala
ovest da Weasley, Grifondoro e Malfoy, Serpeverde. È tutto chiaro? Avete
domande?- Tutti facemmo cenno di no.
-
Bene, vi auguro buon lavoro. Ricordate che entro la mezzanotte potrete lasciare
i vostri rapporti scritti in questa sala, per poi ritornare nei vostri alloggi.-
Salutandoci,
ogni coppia si incamminò verso l’ala da presidiare.
Nell’ala
ovest, quella che avremmo presidiato io e Scorpius, si trovavano la
Torre di Astronomia, la Biblioteca, l’aula di Incantesimi, il
corridoio che portava al Cortile di Trasfigurazione con l’adiacente aula e le
Serre di Erbologia. Come primo turno di ronda non era
niente male.
-
Rose, mi hai sentito?- Scorpius parlava, ma io, persa dietro ai pensieri,
non me ne resi conto.
-
Oh, scusami! Stavo facendo mente locale sui posti
che dovremmo presidiare.- Finalmente eravamo soli. Avrei potuto parlargli.
Fortunatamente la poca luce nei corridoi impedì che notasse quanto fossi
arrossita.
-
Mi dicevi?- sorrisi mentre assumevo un
aria seria.
-
Ti stavo proponendo, di iniziare dal Cortile di Trasfigurazione, per poi finire
il nostro giro nella Torre di Astronomia. Così sarai più vicina alla
Torre Grifondoro e in poco tempo saremo a letto.-
-
A l-letto? Come a letto?- Merlino! Che intendeva dire? Immaginai
lui che mi seguiva in camera e… .
-
Certo, se finissimo la ronda in Biblioteca o nelle Serre dovremmo fare molta
più strada per arrivare ai dormitori.- mi fissava intensamente e il cuore
continuava a correre dietro all’immagine di lui, nella mia stanza…
-
Stai bene, Rose? Mi sembri agitata…- Pose la mano sulla fronte ed io la
scostai.
- Perché chiedete tutti se sto
bene!? Sono due giorni che mi sento il fiato sul collo! È frustrante
rispondere sempre alla stessa maniera. Sto benissimo! anzi in questo
momento sto una meraviglia…- persi le staffe davanti a lui. Non avrei
voluto, ma la tensione accumulata, mi gravò addosso all’improvviso, a causa
della sua domanda...Mi pentii immediatamente.
- Perdonami…non volevo… che stupida… proprio con te! Non so come scusarmi…- dalla rabbia ero passata al
pianto. Non riuscii a trattenere le lacrime.
Scorpius rimase in silenzio. Avevo rovinato
tutto. Tutti i miei propositi di parlargli, erano andati in fumo. Ero una
frana. Anziché approfittare del suo interessamento, l’avevo
aggredito. Che stupida. Stupida… Nel tentativo di non fargli vedere che
stavo male, mi voltai, dandogli le spalle.
Due
braccia forti scivolarono intorno alla mia vita, attirandomi contro il suo torace.
Sobbalzai per contatto inaspettato.
-Piccola Rosie, è tutto ok. Non devi scusarti, sfogati
pure quanto vuoi. Mi stupisco che tu non lo abbia fatto prima. Pensavi davvero
di ingannarmi con quell’aria tranquilla? Sapevo che non era
così. Sono sollevato che finalmente ti sia lasciata andare, con me. Piangi
quanto vuoi Principessa… rimango qui, con te.
Mi
sussurrò all’orecchio e sedemmo su una panca, nel corridoio dove ci
abbracciammo dolcemente. Mi tenne stretta. Il viso premuto sul suo torace,
avvolta dal suo abbraccio, piangendo come una bambina. Aveva
ragione, sfogarmi mi fece sentire meglio. Sentivo la tensione scivolare
via insieme alle lacrime, lasciando il posto ad un piacevole torpore.
Scorpius mi cullava e canticchiava all’orecchio
una melodia che, sembrava familiare, arrivava a toccarmi il cuore. Poco a
poco riacquistai tranquillità e serenità. Con un sospiro liberatorio, scostai
leggermente il viso, appoggiando solo la fronte al suo torace.
-
Bentornata Principessa. Va meglio?- mi strinse ancora di più tra le sue
braccia.
- Decisamente meglio…- sarei stata volentieri così tutta la
notte, abbracciata a lui. Ma ben presto il senso del dovere si era
risvegliato, inducendomi rompere l’incanto.
-
Dobbiamo riprendere il nostro giro. Incamminarci verso il cortile, come
hai detto tu. Se ci dovesse sorprendere qualche insegnante,
in questo atteggiamento, anziché adempiere ai nostri doveri… ci toglierebbero cinquanta punti a testa
-
Senza
guardarlo, avvertivo il suo sorriso divertito. Si distaccò e il mio
corpo si ribellava soffrendo per la mancanza. Mi porse il suo
fazzoletto di seta ricamato con le sue iniziali, per asciugare le ultime
lacrime. Dovevo essere un disastro.
-
Hai ragione Prefetto Weasley. Il dovere prima di tutto!
Si
alzò, porgendomi la mano. L’accettai, seguendolo a mia volta. Non mi lasciò andare, anzi intrecciò
le sue dita alle mie, come dolci catene.
Tutto era
tranquillo, nessuno sembrava voler lasciare il proprio dormitorio. Il
cortile sarebbe stato deserto, se non fosse stato per noi. La
Torre dell’Orologio stava battendo le dieci e trenta. L’aula di
Trasfigurazione, con le sue gabbie posizionate ai lati della stanza, di notte
assumevano un aria spaventosa. In Biblioteca, come al solito, i
libri vagavano da uno scafale all’altro con il solito fruscio dei fogli
svolazzanti; tutto era tranquillo. Le Serre erano piene di vita, dato che la
maggior parte delle piante erano di specie notturne; facemmo
attenzione a non essere attaccati da qualche Aconito o Bobotubero. Anche il Tranello del
Diavolo aveva tentacoli pronti a scattare al minimo movimento e le Mandragole
urlavano il loro disappunto per essere state disturbate. Giungemmo
nell’aula di Incantesimi; qualche oggetto animato volava da ogni
parte da prassi. Come ultima tappa, la Torre che sormontava il
cortile di Trasfigurazione.
La
ronda terminò. Purtroppo, il mio sfogo, seguito dal pianto
liberatorio, mi impedirono di trovare la forza necessaria per parlare
con Scorpius. Immaginai che sarebbe passato altro
tempo, prima di potermi trovare di nuovo sola con lui.
-
Come primo giorno, direi che è andata bene. I nostri compagni hanno
fatto i bravi.- Stava sorridendo a metà tra il
divertito ed il soddisfatto.
-
Già. Avevo il timore di vedere James e i suoi amici sbucare da
qualche passaggio segreto. Fortunatamente ha mantenuto la promessa che mi aveva
fatto.- fui sollevata.
-
Un discorso simile l’ho avuto con Zaini, un giorno fa. La sua
simpatia per una signorina dei Tassorosso , tende a farlo sgattaiolare un
po’ troppo spesso fuori dal nostro dormitorio! In fondo, lo farebbero
in tanti se non ci fossero le regole da rispettare.-
Nel
silenzio che ne seguì, entrambi ci fissammo intensamente.
-
Mi vuoi far credere che anche tu lo faresti per vedere una ragazza,? Sgattaiolare
fuori dal dormitorio? Infrangendo le regole?- Glielo domandai, ancor prima
di realizzare che lo pensavo.
Scorpius, lo sguardo fisso nel mio, mi strinse la
mano.
-
Assolutamente. Nessuna regola, Caposcuola o professore mi terrebbe lontano
dalla ragazza che mi piace.
Non
scherzava affatto. Quegli occhi grigi erano tremendamente seri.
Ero
confusa dalle sue parole. Si stava riferendo a qualche ragazza in particolare?
Mi ero persa qualcosa?
- Qu-quella ragazza allora è davvero
fortunata…la conosco?-
domandai facendomi coraggio.
-
Oh sì, la conosci. Mi é sempre stata vicino. La sua spontaneità e allegria,
sono vitali per me. È dolce, gentile…fa vibrare la mia anima. Ed è la
ragazza più bella che abbia mai visto. Penso di averle voluto bene
sin dalla prima volta che i suoi occhi si posarono su di me, quattro anni fa,
in un vagone del treno diretto qui ad Hogwarts.-
Mi
paralizzai, tanto da trattenere il respiro. Solo il cuore batteva furiosamente.
Le sue parole rimbalzavano nella testa, procurandomi brividi lungo la schiena.
Le gambe sembravano sul punto di cedermi.
Lo
sguardo di Scorpius continuava a tenermi incatenata.
Poi sollevò le nostre mani, ancora intrecciate, all’altezza del petto. Le
slegò, inducendomi ad aprire la mia. Depose un bacio delicato nel mio palmo,
per poi scendere lentamente fino al polso, nel punto in cui il
sangue pulsa frenetico. Non riuscii a trattenere il gemito di
sorpresa, la sensazione che provocavano in me quei baci: Dove le sue labbra si erano
posate, sembrava che la pelle fosse diventata incandescente. Un fuoco si
propagava velocemente a tutto il resto del corpo.
-Hai
capito a chi mi riferisco?- Posò la mia mano sul suo petto,
all’altezza del cuore. – Vuoi che le dimostri quanto mi piace?- La sua
voce aveva assunto un tono più basso, roco, mandandomi
definitivamente in tilt. Riuscii solo ad annuire.
La
poca distanza tra noi, diminuiva. Le mani affondarono tra i miei capelli,
accarezzandoli. Il suo viso,vicino al mio. La perfezione del suo volto, la sua
pelle diafana… ero ammaliata.
Chiusi gli occhi, davanti alle emozioni così intense. Le sue labbra,
dolcemente, si erano posate sulle mie. Tutto aveva smesso di esistere, al di
fuori di noi due e del bacio.
Il
cuore prese il volo, le mie mani si aggrapparono alla sua
camicia, per attirarlo più vicino, approfondendo il contatto. La ragione aveva
lasciato il passo all’istinto. Le sue labbra continuavano a baciarmi con
delicatezza, ma, sentivo di volere di più. Da troppo tempo attendevo. Con
la lingua, mi assaporò il labbro inferiore, per poi mordicchiarlo. Socchiusi la
bocca invitandolo a proseguire. Rispose con un suono gutturale, allontanandomi,
lentamente da lui. Immediatamente aprii gli occhi, temendo di aver esagerato. Trovai
i suoi occhi grigi, di una sfumatura più scura e fumosa.
-
Il nostro primo bacio. Non immagini quanto l’ho sognato e desiderato.- nel
dirlo, mi accarezzava il viso.
-S-sei rimasto d-deluso? Mi spiace,
non sono stata molto brava a…- non riuscii a terminare la frase, mi
baciò di nuovo e questa volta con più intensità. La sua lingua stava cercando
la mia. In cerca di una risposta. In cerca di un’intimità assoluta. Assaporavo
e mi inebriavo nel suo profumo. Le sue mani scivolarono dietro la
schiena, avvicinandoci di più. Dal canto mio, gli passai le braccia intorno al
collo, per poterlo stringere a me.
Entrambi,
con il fiato corto, interrompemmo il secondo bacio appassionato.
-
Devo dire… che
hai superato di gran lunga…ogni mia aspettativa.- disse affannato. Appoggiai il viso sul suo torace. Mi
persi nel suo odore.- Quanto ho aspettato questo momento Rose. Tenerti tra
mie braccia, esprimere i sentimenti che provo. Sei la mia vita.- Affondò il viso tra i miei
capelli.
-
Per me è lo stesso, Scorpius. Stavo impazzendo senza potertelo dire.
– posai un lieve bacio sul suo collo.
- Cosa
provi in questo istante?- lo sentii sorridere soddisfatto. Voleva di più.
Quella domanda ne era una prova.
-
Mi piaci da impazzire Scorpius Malfoy. Tanto da farmi male il petto. Sei il
mio primo pensiero quando mi sveglio e l’ultimo quando vado a dormire… e nel mezzo, non faccio altro che
sognarti. Quando mi sfiori, provo sensazioni così forti... da non trovare
le parole per descriverle. Sei sempre stato speciale ai miei occhi.- fui
assolutamente e totalmente sincera. Così sicura di quello che dicevo, da non
perdermi nel mio solito balbettare timido ed incerto.
Le
campane della Torre dell’Orologio stavano rintoccando la mezzanotte. Il nostro
turno era finito.
-
E’ meglio che ti accompagni all’entrata della Sala Comune.- lo disse con un sorriso mai visto prima.
Mi sciolse dall’abbraccio e riprese la mano.
-
Prima dobbiamo fare rapporto in Sala Prefetti e…- mi fece tacere posando un dito sulle
labbra. Il semplice tocco era bastato a procurarmi nuovamente brividi lungo la
schiena.
-
Me ne occuperò io, stai tranquilla. O forse non ti fidi di me?
Finse
di offendersi. Ma non riuscì a trattenere un sorriso malizioso.
-
Ora, il mio unico pensiero, è accompagnarti e darti il bacio della buonanotte.
Scoprire
questo nuovo Scorpius, intraprendente e sfacciato, mi fece
arrossire. Non tanto d’ imbarazzo, quanto di piacere.
- Non
vedo l’ora, ma dubito che stanotte riuscirò a dormire.- gli sussurrai.
-
Ho la netta sensazione che sarà reciproco. Sarai nei miei pensieri per il resto
della notte, Principessa.- mi accarezzò di nuovo il viso.
-
Conterò le ore che mi separano da te.- accarezzavo i
morbidi fili d’oro. Quante volte sognavo di affondare le mani nei suoi capelli.
Troppo
presto, ci eravamo ritrovati davanti al quadro della Signora Grassa.
-
Buonanotte Rosie.- sfoderò uno dei suoi sorrisi
mozzafiato.
-
Buonanotte Scorpius.- risposi imbambolata dal suo sorriso,
dai suoi baci, dall’idea che la serata era iniziata male, per finire
nell’unico modo che tanto desideravo e speravo.
Si
avvicinò, posando le mani sui mie fianchi, attirandomi dolcemente verso di lui.
Mi baciò. Delicatamente, un bacio morbido, avvolgente. Gli passai le braccia
intorno alle spalle per sentirlo più vicino, fondermi con lui, essere
un tutt’uno.
All’improvviso
sentii la sua tensione. Smise di baciarmi, ma senza lasciarmi andare.
- Che succede?- mi bloccai davanti alla sua espressione
preoccupata, tesa.
-
Sento una presenza, qui intorno! Ostile….- e sfoderò la bacchetta, perlustrando
con lo sguardo la scalinata. L’atmosfera era cambiata. Avvertivo la sua stessa
sensazione.
-
Forse si tratta di Pix… ama fare dispetti, nascosto nell’ombra.-
dissi poco convinta.- O magari, è Gaza…che ha la mania di spiare gli studenti per
sorprenderli.
Con
lo sguardo vigile e in posizione di difesa, Scorpius si mise davanti a me, come per
farmi da scudo contro un eventuale pericolo. Voltandosi un momento
per guardarmi, abbassò la bacchetta, ma nei suoi occhi la preoccupazione
rimase.
-Hai
ragione. Ma è meglio che rientri, ci vediamo domani per
colazione.- Si voltò del tutto, per stringermi forte a sé, posandomi un
bacio sulla fronte.
Attendeva
sulla rampa di scale, fino a quando entrai dietro il quadro. Fece un
ultimo cenno di saluto, sorridendomi. Solo che non riuscì ad ingannarmi: il
sorriso non raggiunse i suoi occhi, segno che non si era
affatto tranquillizzato.
Entrata
nella mia stanza, ero ancora turbata da quanto successo. Ma, il mio umore
cambiò rapidamente, ripensando alla serata appena trascorsa. Mi sentivo confusa,
ma meravigliosamente. Il cuore palpitava ripensando al bacio, anzi,
ai baci che ci eravamo scambiati. Sarei stata volentieri l’intera
notte con lui, baciarlo e dimostrargli tutto il mio amore… che imbarazzo! Quando sono diventata
così sfacciata? Il mio più grande desiderio si era avverato. Il mio
Principe amava me, come io amavo lui.
Con
i pensieri felici mi tolsi la divisa e messo il pigiama, scivolando tra le
lenzuola che profumavano di lavanda. Abbracciai il cuscino, immaginando che ci
fosse lui tra le mie braccia. Le farfalle erano tornate a farsi sentire nella
pancia, rendendo ancora più bello il pensiero che l’indomani ci saremmo
rivisti. Avrei cercato il modo di passare il maggior tempo possibile con
lui. Volevo baciarlo, desideravo tenerlo stretto a me, toccarlo,
sentire la sensazione della sua pelle a contatto con la mia. Lo amavo di un
amore incondizionato; avevo assaporato la vera felicità e non ne potevo più
fare a meno. Ne volevo ancora.
-A
domani Scorpius, ti amo.- lo dissi ad alta voce,
stringendo il cuscino, come se in qualche modo l’invocazione potesse
arrivargli. Mi addormentai con il sorriso sulle labbra, sperando di
sognare lui.
Sognare
la sua mano, che non aveva lasciato la mia neppure una volta.
Ma non sapevo… non potevo ancora sapere che quello,
sarebbe stato l’inizio della fine...
Angolo dell’amica di piuma
Ciao a tutti. Purtroppo non ho più il
collegamento internet! E non posso postare regolarmente…sigh
Grazie a tutti voi che avete letto la
mia ff e
ringrazio tutti quelli che hanno commentato.
Un mega grazie va alla mia
beta unterd tvb
Grazie a mollicadipane per i complimenti. tvb principipessa – ci sono molti riferimenti a te nel
capitolo XD-
MorwenBlood grazie cara! Ora entriamo nel vivo
della storia!!!
grazie di cuore. Spero
che continuerete a seguirmi anche in futuro