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Autore: baby dark    23/06/2005    11 recensioni
holla!!!!ecomi qui! allora, la mia storia è un pò diversa dalle altre perchè inizia che Ryan e Strawberry stanno insieme e sono felici. La situazione verrà turbata dall'arrivo di...Richard Shirogane, il fratello di Ryan...ne vedremo delle belle!!!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Secondo i miei calcoli la ff non sarà di 10 capitoli, come avevo precedentemente detto, ma sarà di 11. adesso vi lascio a questo capitolo. Un avvertenza: non uccidetemi!

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9°capitolo- My dark life  

Il nuovo giorno è sta ormai per iniziare. Timidi raggi di sole entrano dalla finestra e mi colpiscono in pieno viso. Mi raggomitolo ancora un po’ nelle coperte come se tra quelle lenzuola potessi stare al sicuro. Apro la finestra e una ventata di fresca rugiada mi invade. in qualsiasi altra mattina.Comincio ad osservare i primi mattinieri che corrono o passeggiano per la strada. Li invidio. Invidio tutto a tutti. Mi domando cosa abbia fatto per meritarmi tale sofferenza. Ma l’idea che la mia sofferenza potrà dare felicità alla persona che amo, mi tiene in vita. Mi da la forza di sopportare questo grave macigno. Richiudo la finestra. Il mio sguardo ,come tutte le mattine, si va a posare sul calendario appeso sulla parete. Mancano cinque giorni alla partenza di Ryan e non li ho ancora dato la mia risposta.

Non so dove trovai il coraggio, ma mi vestii e con passo deciso mi stavo dirigendo verso l’hotel di Richard. Ero consapevole che quello che stavo facendo era subdolo e meschino, ma lo facevo per lui.

Appena arrivata chiesi di Richard al portinaio ma lui mi rispose che aveva lasciato la stanza un ora fa.

Sconsolata e depressa ancora di più mi diressi verso la spiaggia poco distante dall’edificio da cui ero appena uscita. Arrivai e la mia speranza di poter restare sola fu subito cancellata alla vista di una sagoma seduta poco più avanti sul bagnasciuga.

Avevo il sole contro e perciò, sino al momento in cui non la ebbi di fonte, non riuscii a capire chi potesse essere l’individuo che aveva rovinato i miei piani.

Quando lo scorsi, ebbi un tuffo al cuore. Era Ryan. Mi parve di vedere i suoi capelli dorati scompigliati dal vento marino. Mi avvicinai e lo abbracciai. Sussurrando il suo nome…

Ri: mi sarebbe piaciuto essere lui. ma non lo sono.

All’udire quella voce mi scostai subito dal petto di colui che stavo abbracciando, come se stesse ardendo.

Ero imbarazzata. Ma almeno lo avevo trovato, anche se non nel modo in cui speravo…

S: scusami! Ma capiti proprio a fagiolo. Ero venuta a cercare proprio te.

Ri: e perché?

Mi accorsi che il tono beffardo che l’aveva caratterizzato da quando l’avevo conosciuto era scomparso. Adesso era il tono di un uomo vissuto, pieno di saggezza, di colui che ha delle cicatrici profonde nell’animo…ma ritornai a ciò che avrei dovuto chiederli…

S: è difficile dirlo, ma, dovrei chiederti un favore.

Ri: sarò felice di aiutarti. È il minimo che possa fare dopo tutto il fastidio che ti ho arrecato.

S: bada bene che sarà difficile. Ti capirò se deciderai di non aiutarmi.

Ri: deve preoccuparti molto. Ci stai girando intorno da quando ai iniziato a parlarne.

S: in effetti…comunque ho bisogno di te per farmi lasciare da Ryan…

Ri: e perché mai?

Li spiegai tutto con tutta la chiarezza che avevo a disposizione. Mi stupii il fatto che lui non batté ciglio sul fatto di fare del male a suo fratello. Li  chiesi il motivo,ma lui mi disse solo che avevano litigato, nulla di più…

Come previsto la sera, poco prima che Ryan ritornasse da lavoro, ci mettemmo mezzi nudi sotto le coperte che coprivano il mio letto, in attesa che, come tute le sere, Ryan passasse a darmi la buona notte…

 

Come tutte le sere, dopo esser uscito da lavoro, ero passato da casa di Stawberry. Bussai ma nessuno rispose, tuttavia notai che la luce della sua stanza era accesa quindi era in casa. Pensai che probabilmente stava facendo la doccia e non aveva sentito il campanello. Mi ricordai che avevo le chiavi. Le presi e le inserii nella toppa della porta di ingresso.

Salii di sopra. Arrivai di fonte alla sua camera. La porta era socchiusa e, con una leggera spinta la aprii.

La testa mi cominciò a girare. Avrei vomitato se solo ne avessi avuto qualcosa da vomitare. Non potevo credere ai miei stesi occhi. Strawberry, la mia Stawberry con mio fratello!!?? Doveva essere un incubo. Se era così, volevo svegliarmi, al più presto!

Non parlai. Il mio viso rimase impassibile. Volevo prenderlo di nuovo a pugni, ma non lo feci. Volevo prendere Strawberry e abbracciarla, perché il mio cuore rifiutava quella triste realtà, ma non lo feci.

Mi limitai a guardarli con lo sguardo più disgustato che possedevo e me ne andai…non sapevo dove sarei andato, ma una cosa era sicura, non volevo rivedere mai più nessuno dei due.

 

Vederlo così mi dilaniò l’anima. Non lo sopportai. Mi stavo per alzare e correrli dietro e baciarlo, ma Richard mi fermò ricordandomi i motivi della mia scelta. Rimasi lì a vederlo uscire dalla mia vita, per sempre.

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preferisco non commentare. Ringrazio tutti quelli che mi recensiscono ma anche quelli che, anche senza recensire, leggono e apprezzano la mia storia.

P.S. cercasi amica a cui piace l’anime Orphen. Se qualcuno è interessato mi mandi un e-mail a: ilarialopez@libero.it    

  
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