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Autore: Elaintarina    14/12/2009    2 recensioni
“Io mi chiamo Draco Malfoy” disse il ragazzo dopo un istante “E tu?”
La ragazza si guardò attorno con aria sognante. “Puoi chiamarmi… Crystal”
“Crystal” ripeté Draco.
Era un nome talmente improbabile che era evidente che lo aveva inventato sul momento, ma Draco non insistette. Prima di tutto, perché, come fu costretto a ricordare a sé stesso, Blaise aveva detto che doveva essere più gentile con le ragazze, e poi perché, nonostante tutto, Crystal lo intrigava ancora di più proprio per questa sua patina di mistero.
“Dopotutto, forse non è solo una puttanella” pensò fra sé.
Draco Malfoy è un ragazzo viziato e annoiato da tutto… ma una nuova ragazza entrerà nella sua vita: cosa succederà tra di loro?
Fic romantica senza troppe pretese, dedicata alla mia “adorata” sorellina Kattiva97.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lust

Il Principe delle Serpi non era mai stato così umiliato in vita sua

 

Sabato sera, ennesima festa.

L’alcool scorreva a litri più che a bicchieri e la maggior parte dei suoi compagni erano già ubriachi fradici.

Ecco Theodore Nott che ballava come un idiota sul tavolo, cercando di accoppiarsi con qualsiasi cosa si muovesse.

Ed ecco Blaise Zabini, che flirtava con una biondina con più tette che capelli.

Lui, Draco, non si sarebbe mai lasciato andare a simili comportamenti.

Lui era un principe, anche nel modo di fare.

E in più, quella festa sapeva insopportabilmente di già-visto. Già viste le ragazze mezze spogliate che ballavano sul cubo. Già viste le canne che passavano da un ragazzo all’altro stravaccati cui bassi divanetti. Già vista, o meglio sentita, la musica a un volume tanto alto che quasi assordava.

Draco gettò uno sguardo distratto alla sala. Che noia! Possibile che non accadesse mai niente di interessante?

E poi, all’improvviso, qualcosa accadde.

Vide lei.

Quella ragazza.

Con quell’irresistibile vestitino nero che la copriva a malapena, evidenziando tutti i punti giusti e lasciando intuire più di quanto mostrasse. Con quegli insoliti capelli ricci, neri come l’ala di un corvo e tagliati corti ad illuminare il viso. Così diversa dalle altre sciocche galline, tutte uguali con i loro capelli lisci piastrati. Anche il modo in cui si muoveva era diverso: non era per nulla a tempo con la musica: ondeggiava, piuttosto, come se seguisse un ritmo segreto che solo lei poteva sentire, ma nonostante ciò, riusciva a essere incredibilmente sexy, più di ogni altra ragazza presente.

Draco si chiese chi fosse. Non era una Serpeverde, perché non l’aveva mai vista prima, ma allora chi era?

Attaccò una nuova canzone. Il biondo sogghignò. Che importava chi era? Era una novità e tanto bastava. Sarebbe stata sua, quella notte. 

Con un gesto automatico, gettò la cicca nel posacenere e si avvicinò alla pista, dove la ragazza stava ballando. Accanto a lei c’erano già quattro o cinque Serpeverde allupati, che se la mangiavano con gli occhi. Lei però, non sembrava interessata a nessuno. Non appena Draco si avvicinò, tutti i Serpeverde si allontanarono alla chetichella.

Non si poteva competere con il principe.

Il biondo cominciò a ballare, troppo vicino alla ragazza perché le sue attenzioni fossero equivocabili.

Lei lo fissò negli occhi e Draco si accorse che i suoi erano neri e scintillavano, come due cristalli. Ricambiò lo sguardo, un gesto di sfida e interesse assieme.

La coppia continuò a ballare, osservata da tutti gli altri ragazzi nella sala, finché ad un certo punto la musica giunse a un crescendo e la ragazza alzò le braccia, trasportata dal ritmo.

Draco interpretò quel gesto come diretto a lui e, senza pensarci due volte, allungò le braccia e le cinse la vita, attirandola a sé.

Immediatamente, lei si divincolò, scostandosi, dopodiché lo fissò di nuovo e, senza preoccuparsi della musica né della sala intera che li fissava, gli tirò un sonoro ceffone.

Draco rimase così, impietrito, senza capacitarsi di ciò che era appena successo.

Il Principe delle Serpi non era mai stato più umiliato in vita sua.

   
 
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