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Autore: FeFeRoNzA    15/12/2009    2 recensioni
Questa storia racconta un pò la vita, quella a cui a volte rinunciamo con piccoli gesti e parole. La vita che ogni giorno respiriamo e a cui a volte non riusciamo mai a dare un odore. Questa è una storia d'amore, di speranza, un colpo di fulmine che cambierà la sorte di un ragazzo e di una ragazza un pò fuori dal normale. DAL CAPITOLO 15 "Amo guardarla dormire è il mio piccolo momento di felicità, lì mentre dorme non ci sono più i suoi occhi a scrutarti l’anima, quelli che ti attraversano e ti stordiscono e ti senti quasi ubriaco. Ubriaco di lei. E un po’ ti manca non sentirteli addosso, il mio mondo è dentro i suoi occhi. Lei è aria, ossigeno. Principessa, il mio respiro sei tu." Spero vi piaccia, è la prima storia che pubblico.. :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Buonasera a tutti! Sono tornata :) Scusate se ho ritardato un pò per postare il nuovo capitolo, ma è sempre la stessa storia, la scuola mi distrugge, tra un pò fortunatamente arrivano le vacanze di natale e finalmente sarò più libera di scrivere e svagarmi. In questo capitolo parla Alessia, descrive le sue emozioni, come vede Davide, qualcosa sta già cambiando dentro di lei, anche se ancora non ha capito bene cosa. Spero che vi piaccia, ho cercato di descrivere al meglio il suo stato d'animo e anche Davide, che nel capitolo precedente non aveva  avuto occasione di parlare interamente della meravigliosa giornata trascorsa con Alessia e di se stesso. Ora rispondo alle recensioni, alle due persone meravigliose che mi hanno sin dal primo capitolo incoraggiato e aiutato.

lady__free: Grazie immensamente per aver definito il mio piccolo racconto un "capolavoro", non credevo che ti sarebbe piaciuto così tanto, in questa storia sto mettendo tutta me stessa, tutto quello che sento e voglio raccontare. La storia, come hai potuto notare, non è facile da scrivere, si parla di anoressia, sofferenza, ma anche di amore, un amore che diventa medicina e cura per qualsiasi ferita e dolore. Spero che questo nuovo capitolo ti piaccia. Fammi sapere! :) Un abbraccio forte..Fede

KELLINA: Grazie sempre per i complimenti, mi incoraggiano molto. Sì, Davide è adorabile, il suo carattere è meraviglioso, sembra strano ma in lui mi identifico molto, siamo molto simili. Spero di aver delineato bene il carattere di entrambi i personaggio, è molto difficile, questa è la prima storia che scrivo e non è stato semplice, infatti mi scuso per gli errori e per i capitoli un pò corti. Cercherò di migliorare! :) Grazie ancora per il sostegno che mi dai ogni volta. Spero che questo nuovo capitolo ti piaccia, eri curiosa di sapere la reazione di Alessia ed eccoti servita... :) Se ti va, fammi sapere cosa ne pensi. Un abbraccio forte anche a te..Fede

Ringrazio chi mi ha aggiunto la storia tra i preferiti:

1 - clarettina 
2 - innamorata___ 
3 - semplicemente_lunatica 
4 - SweetCherry 

ed i seguiti:

1 - KELLINA 
2 - kiravf 
3 - lady_free 
4 - mondred 
5 - pirilla88
6 - priscy 
7 - XXX_Ice_Princess_XXX 
8 - __piccola_stella_senza_cielo__ 

11.

La descrizione di un attimo…

La devo smettere di fare cazzate. La devo smettere di non pensare mai alle conseguenze. E solo che quegli occhi mi hanno annullata completamente, mi ci sono persa, ragione e cuore hanno fatto la guerra. Il mio stomaco era una giostra impazzita, senza fermata.
Davide. Si chiama così, è un nome meraviglioso, non ci avevo mai fatto caso. Davide mi sa di vento, se lo sussurro sento l’inverno e mi si congela l’anima. Lo so, sono pazza, lo ammetto. Sembrava così timido, impaurito ed io così piccola e sbagliata, è strano come le cose, nel giro di pochi attimi, cambino, è arrivato lui ed ha sconvolto tutto, sembrava impossibile immaginarlo anche solo per un minuto al mio fianco, eppure sono qui, con il suo profumo ancora addosso, colpa della metro, eravamo così stretti ed appiccicati l’uno all’altra che potevo sentire distintamente i battiti del suo cuore ed il suo respiro lento. Gli ho tenuto forte la mano, per non perderlo, un brivido mi ha attraversato la schiena. È stato come una scossa, una scossa piacevole però, indolore.
E’ stato così strano, così bello, che mi sembra un sogno, chissà, magari mi sono appena svegliata. No, non può essere, so il suo nome, sento il suo profumo ed ora che ci penso ho anche il suo numero, ce lo siamo scambiati prima di lasciarci, prendo il cellulare per avere un’ulteriore conferma della sua esistenza, cerco il suo numero, c’è, sono proprio pazza. Il numero me l’ha chiesto lui, con un leggero imbarazzo sulle gote arrossate. Avrei voluto stringerlo forte a me, per un momento l’ho sentito mio, davvero, ma solo per un breve istante, quello dopo ho avvertito solo paura e inadeguatezza. Io ho parlato poco, lui si raccontava, a gesti disegnava momenti, pensieri, sembrava un attore teatrale, il suo palco era la strada, lo spettatore ero io che lo guardavo adorante. Io non riesco ad aprimi così con la gente, sono una che vive molto dentro se stessa, che pensa troppo e non si racconta mai, forse per paura.
Davide frequenta l’ultimo anno del liceo artistico, da grande vuole fare l’architetto perché ad ogni casa, progetto, vuole lasciare un frammento di sé, una traccia indelebile che attiri lo sguardo della gente. Vuole dividersi in tanti pezzi, come un puzzle, sparso per il mondo, senza separarsi mai veramente da se stesso, “ come essere in tanti posti contemporaneamente, lo so, è da pazzi, ma a me piace pensare me stesso e i miei progetti così” mi ha detto sorridendo, mentre ingoiava l’ultimo boccone del suo hamburger, era proprio buffo, dire che era affamato è un eufemismo.
Gli piace tutta la musica, ma soprattutto Samuele Bersani, dice che le sue canzoni sono delle piccole poesie che fanno riflettere e a volte sorridere, ama l’arte e il surrealismo, Salvador D’Alì è il suo artista preferito, “ogni suo quadro, quando lo guardi, porta via un po’ di te” mi ha detto, “quasi ti volesse rubare l’anima”, “the battle in the clouds” è il suo quadro preferito.
Questo pomeriggio Davide, ha inscenato lo spettacolo della sua vita davanti ai miei occhi e non ha avuto mai paura o timore, mi ha fatto stare bene, come non lo ero mai stata. Ci sono persone che entrano a far parte della tua vita inaspettatamente, che non chiedono permesso, non bussano, non esitano, Davide è arrivato come un fulmine a ciel sereno, è entrato senza esitare, come un regalo, senza che lo avessi mai chiesto. Lo conosco solo da un giorno, ma il tempo oggi si è fermato ed è andato avanti per ore, mesi, anni, lo conosco da una vita quindi, da un giorno e quattro anni almeno.
Vibra il cellulare, una busta bianca lampeggia sul display.

 Davide:

Sono stato davvero bene oggi..J  Spero che anche tu ti sia divertita..

 E’ lui! E’ lui! Ed ora che gli rispondo? Cavolo, cavolo!!

 Io:

Non sbagli, mi hai fatto stare bene, sei una persona stupenda.. J

 Cazzo! Forse ho esagerato. Forse l’ha capito che un po’ mi piace, che oggi avevo il cuore che aveva bisogno di un meccanico. Aspetto la sua risposta impaziente, guardando ogni 5 secondi il display del cellulare. Vibra, mi tremano le mani…

 Davide:

Davvero? Grazie J  Allora, se ti faccio questo effetto, non rifiuterai un altro mio invito ad uscire? Attenzione, non sei assolutamente obbligata ad accettare… J

 Che dolce. Cosa devo fare? Forse per una volta devo pensare a me stessa, a quello che mi rende felice. Ho paura, io ne ho sempre, ho paura che un giorno tutto questo possa finire, che starò peggio. A cosa mi porterà Davide? Cosa voglio io?

 Io:

No, non lo farò. Perciò, quando vuoi, sei autorizzato a chiedermi nuovamente di uscire. J

 Perché sono così impulsiva? Devo rileggere almeno 100 volte i messaggi che scrivo e invio, sono stata troppo sfacciata, lo so! Ma non posso fare più niente adesso, ormai quel che fatto è fatto. In meno di un secondo mi vibra il cellulare.

 Davide:

Ne sono davvero felice. J  Ti va allora se domani pranziamo di nuovo insieme? A te la scuola a che ora finisce?

 Io:

Tutti i giorni alle 13:30.

 Davide:

Perfetto! A me alle 13:00. Ti aspetterò fuori allora. Sempre se ti va…

 Io:

Mi va.. J a domani allora…

 Davide:

A domani, Alessia…

 Domani. Domani lo rivedrò, domani salirò di nuovo in quella giostra folle e avrò lo stomaco al contrario, il cuore no, vorrà solo uscirmi dal petto. Sto cambiando qualcosa, lo sento, ed è strano, fastidioso e meraviglioso allo stesso tempo. Guardo fuori dalla finestra, è già sera. Spengo la luce, ho bisogno di silenzio, di questo buio che mi avvolge. Ho bisogno di ascoltarmi, raccolgo piano l’anima, il cuore, queste sensazioni ancora sparse nella stanza. Ora trovano un giusto ordine, ognuna con la sua forma, ognuna nel proprio angolo di cuore.

  
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