Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: Noire    16/12/2009    2 recensioni
Era stanca, distrutta, qualcosa si era spezzato dentro di lei. Era lei contro il mondo. Era lei contro se stessa. Lui era l'ultima persona che sarebbe dovuta essere lì con lei. Era l'ultima persona che avrebbe voluto vedere, sentire, percepire accanto a sè. Eppure lui era lì, e sembrava non aver alcuna intenzione di andarsene. - Cosa vuoi da me? - Io voglio te.
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

You've got to know right now
That stepping in and out won't bring you down
Until you make it defite.

No More Room To Breathe - There For Tomorrow


Ci aveva messo più del solito a prepararsi. Perchè poi? Forse perchè dopotutto, voleva dare una buona impressione di sè. Sì, doveva essere per quello.
Comunque, non aveva esagerato; assolutamente no. Niente di elegante, soltanto un paio di jeans a sigaretta e la sua maglia dei Beatles preferita, le sue All Star grigie e una borsa dello stesso colore. La sciarpa leggera che aveva al collo, invece, riprendeva a tratti il colore dei jeans. Aveva lasciato i capelli sciolti, e aveva passato solo un tratto di matita nera attorno agli occhi, poi si era preparata ad uscire.
Era passata quella mattina stessa a ritirare l'auto di cortesia, che non era neppure tanto male.
I braccialetti che aveva al polso tintinnarono mentre metteva in moto, uscendo dal vialetto, gli occhi che ogni tanto sbirciavano quel bigliettino poggiato sul cruscotto: l'indirizzo di casa Jonas.
Ci aveva riflettuto molto, ma non si era pentita di aver fatto quella scelta: lei non si pentiva quasi mai di quello che faceva.
Ovvio, da brava ragazza ansiosa si era chiesta chi avrebbe trovato in casa, e se fosse meglio trovare solo Joe oppure avere la sicurezza di avere dei testimoni in caso di...di qualcosa di sbagliato.
Insomma, un sacco di ragionamenti stupidissimi che si era affrettata a mettere da parte.
Cercò di concentrarsi sulla guida, fare un altro incidente non era esattamente al primo posto nella lista delle sue priorità.
Quando ebbe imboccato la strada che Joe le aveva indicato, rallentò appena, quanto bastava per leggere i numeri civici delle villette che scorrevano sotto i suoi occhi; certo, non si trattavano mica male i Jonas. Individuò la loro villa dopo qualche metro: un giardino piuttosto ampio, perciò circa il quadruplo del suo, circondava un'abitazione deliziosa, dai muri color crema, e numerosissime finestre.
Il cancello si aprì da solo non appena si avvicinò con la macchina, ma si accorse di una telecamera che lo sovrastava...santo cielo! Si sentiva spiata.
Ma era evidente che era attesa. Percorse tutto il viale alberato che conduceva fino all'ingresso, e parcheggiò in uno spiazzo proprio lì davanti; non voleva essere maleducata posteggiando dove capitava, ma non sembrava esserci molta scelta, e lo spiazzo era talmente ampio che sarebbe potuto essere scambiato facilmente per un parcheggio.
Quando scese dalla macchina, fu sorpresa di trovare Joe ad attenderla sulla porta. Il suo sguardo era assolutamente indecifrabile: ostentava una tranquillità esemplare.
Le sorrise non appena lo raggiunse.
- Ciao.
- Ciao...
- Vieni dentro, fa più caldo.
Annuì, seguendolo all'interno.
- Grazie.
Non faceva così freddo, in realtà, e la sua giacca la riparava a sufficienza, ma fu un piacere entrare e poterla togliere, nel tepore dell'ingresso. Lui la osservò, poi sorrise.
- Mi piacciono i Beatles.
- Anche a me.
Le venne da sorridere, se non altro per rompere quell'aria di formalità che si stava lentamente creando. Era molto più difficile perseguire il suo obiettivo, adesso che si trovava davanti a lui, ma era ancora fermamente intenzionata a farlo.
- Bene, questa è casa Jonas! Ma fa' come se fossi a casa tua.
Andrea si guardò intorno, studiando il curatissimo arredamento della stanza in cui si trovava.
- Grazie mille.
Se fossero andati avanti così per molto, si sarebbe dimenticata che cosa doveva dirgli, perciò decise di farla breve.
- Sai perchè sono venuta qui...
Gli occhi di Joe si incupirono appena, e un movimento brusco della sua mano le fece intuire il suo nervosismo. Già, a quello non aveva quasi pensato...si era chiesto che cosa volesse dirle lei? Kevin gli aveva raccontato tutto quello che si erano detti?
Non ebbe il tempo di chiederglielo.
- Sì, per parlarmi. Possiamo andare in salotto, se ti va.
- Certo.
Lo seguì oltre una delle porte che si aprivano dall'ingresso, fino ad una stanza piuttosto grande, in mezzo alla quale troneggiavano tre grossi divani, di un azzurro chiaro che si intonava con quello delle pareti. Ogni cosa in quella casa sembrava avere una sua eleganza. Si chiese distrattamente chi potesse essere stato ad arredarla.
Ad un cenno di Joe si sedette su uno dei divani, un po' a disagio, e lui fece lo stesso, di fronte a lei. Sembrava costargli un grande sforzo, tutto quello, e Andy si sentì leggermente in colpa. Ma dopotutto, che poteva farci lei? Forse provare ad addolcirgli un po' la pillola.
- Joe...senti...tu non immagini davvero quello che sto per dirti?
Era così strano, dopo averlo quasi insultato un ogni modo possibile, provare a essere tanto gentile con lui solo per non farlo star male.
Lui si passò una mano tra i capelli, che però ricaddero prontamente sui suoi occhi, nascondendo appena il suo sguardo.
- Sì, credo proprio di saperlo.
Un sorriso amaro gli si dipinse sul viso, mentre la guardava, e lei si sentì un po' morire dentro. Non le piaceva, non le piaceva affatto, ma quei sentimenti si mescolavano ad una rabbia di fondo.
Dopotutto, lei non aveva fatto niente per incoraggiarlo! Perciò non avrebbe dovuto sentirsi così in colpa. Trovò comunque la forza di alzare di nuovo gli occhi su di lui, e finalmente cominciò a parlare.
- Io non ho niente contro di te, davvero. Cioè, in realtà a volte mi fai davvero venire voglia di picchiarti...
Ridacchiò, e fu quasi sollevata di sentire che lui faceva lo stesso.
- ...Ma in realtà non capisco perchè continui a predere tempo con me, quando ci sono migliaia di ragazze che sarebbero felicissime di stare con te, e soddisfare ogni tua richiesta. Io...non posso, capisci? Non dipende solo da Mark, anche se sicuramente lui conta molto per me.
Le venne in mente ciò che era successo la sera prima, ma lo interruppe prima che potesse dire qualcosa.
- Non è solo per lui. Sono io, capisci? Io non vado bene per te. Perciò...
Stavolta fu lui ad interromperla.
- Perciò stai per pronunciare la frase che nessun ragazzo vorrebbe mai sentire.
Il sorriso amaro era sempre al suo posto, anche se si stava gradualmente trasformando in una smorfia.
- Ma ci ho pensato, sai? E ti dirò una cosa...Mi va bene, Andy. Mi va bene essere tuo amico, se me lo concedi.
Andy ammutolì, improvvisamente. Non si era aspettata quelle parole...No, si era aspettata di vederlo arrabbiarsi, di sentirsi accusare. Pensava che lui avrebbe fatto di tutto per farla sentire colpevole, e invece le aveva appena detto che gli andava bene essere suo amico.
Alla fine, però, si sentì estremamente sollevata, anche se una piccola parte di lei si era sentita delusa...cosa voleva, che lui si mettesse a piangere gridando che non si sarebbe arreso? Era qualcosa di assolutamente ridicolo.
- Dici davvero?
Lui annuì, e stavolta sembrava un po' più sicuro. Un tenue sorriso illuminò appena il suo viso.
- Sì, dico davvero.
Stavolta fu lei a sorridere, finalmente più tranquilla. Messa sotto quell'ottica, la situazione poteva anche essere piuttosto piacevole.
Istintivamente, lo abbracciò. Era un gesto stupido, lo sapeva, ma non riusciva a pensare a niente di meglio per ringraziarlo.
- Grazie Joe...
Con sua grande sorpresa, lui ricambiò l'abbraccio, per separarsi da lei dopo qualche secondo.
- E di che? Dai, non pensiamoci più.
- Hai ragione.
Era stato così semplice che quasi non riusciva a crederci. Lui si alzò dal divano, e si diresse verso quello che sembrava un minibar lì accanto. Ovvio, come potevano farsi mancare il minibar.
- Vuoi qualcosa da bere? Tutta roba analcolica, ovviamente, non voglio farti ubriacare.
- Non sia mai...
Scoppiarono entrambi a ridere.
- Una Coca andrà benissimo, comunque.
Lui tornò indietro con due lattine, ne porse una a Andy e poi tornò seduto. Lei si guardò intorno ancora per qualche attimo.
- Dove sono tutti gli altri?
Chiese, esprimendo a voce alta l'interrogativo che le era frullato nella testa per diverse ore prima di arrivare lì.
- Allora...mamma e papà sono con Frankie ad una riunione genitori - insegnanti che si prospetta davvero molto divertente, Nick e Kevin invece dovrebbero essere di ritorno a momenti.
Non gli chiese dove fossero andati i suoi fratelli, ma si limitò ad annuire.
- Capisco.
Bevve un sorso di Coca, godendosi la sensazione delle bollicine che le solleticavano la gola, poi tornò a guardare lui, come se si aspettasse di vedere la sua espressione mutare da un momento all'altro.
Ma Joe sembrava ancora perfettamente tranquillo e sereno, perciò lei smise semplicemente di preoccuparsi.
Rimasero per qualche minuto in silenzio, bevendo le loro bibite, ma all'improvviso il cellulare di Andy prese a squillare, e lei sobbalzò estraendolo dalla tasca dei jeans.
- E' Mark?
La domanda di Joe non giunse così inaspettata, anzi era più che percepibile il suo fastidio nel pronunciare quel nome, ma Andy finse di non accorgersene, guardando il display.
- No, è Kelly...scusa un attimo.
Lui annuì, lei rispose.
- Pronto, Kelly?
- Andy! Ho provato a chiamarti a casa ma non rispondevi...
Lei lanciò un'occhiata colpevole a Joe.
- Ehm, no, sono fuori.
Certo, mica poteva dirle che era a casa di uno dei Jonas! Anche se lei probabilmente li conosceva tanto quanto Andy prima di essere tamponata dalla loro auto.
- Ok, ti volevo solo chiedere se ti andava di venire con me all'inaugurazione di quel nuovo negozio di musica...ricordi?
- Oh, certo! Sì, va bene...a che ora?
- Potremmo vederci lì verso le sei e mezzo e poi cenare fuori, ti va?
- Ok. Ci vediamo lì allora!
- Ciao, baci.
Chiuse il telefono con uno scatto, intercettando lo sguardo curioso di Joe.
- Era la mia batterista.
Rispose al suo sguardo interrogativo. Sì, Kelly era la batterista della band che la spalleggiava, ed era anche una sua amica; certo, non la sua migliore amica, ma ci si trovava benissimo ed erano sempre andate molto d'accordo.
- Oh, bene.
Aveva evitato di chiederle che cosa si erano dette...un punto a suo favore.
- E adesso devo andare, perchè le avevo promesso di uscire.
Posò la lattina sul tavolino che stava di lato al divano, e si alzò...Lui fece lo stesso.
Rimasero per qualche istante in piedi l'uno davanti all'altra, senza dire una parola, fu Joe ad interrompere quel silenzio che si stava facendo imbarazzante.
- Beh allora...grazie per essere venuta.
- Grazie a te...per tutto.
Lo sentì sospirare, ma quando alzò lo sguardo lui stava sorridendo.
Uscirono dal salotto e la accompagnò alla porta, poi si fermò.
- Spero che tornerai a trovarmi.
Lei gli sorrise...Era tutto molto più semplice.
- Certamente. Salutami i tuoi fratelli.
- Non mancherò.
Si sorrisero un ultima volta, poi lui si chinò a darle un bacio sulla guancia. Quel gesto la fece arrossire, ma cercò di non badarci e posò a sua volta le labbra sulla guancia di lui.
Poi si voltò e salì in macchina, allontanandosi in fretta dalla casa.
Joe rientrò dentro e si chiuse la porta alle spalle, sospirando e abbandonando finalmente la maschera che aveva indossato durante tutto quel tempo.
Non riusciva a credere di averle detto davvero una cosa del genere, ma gli era sembrata la cosa migliore da fare...o la più masochista, chissà.
Sapeva solo che l'aveva fatto, e doveva tener fede al suo impegno. E magari alla fine gli sarebbe passata...Magari.
O magari avrebbe continuato a nutrirsi di false illusioni.

***

La strada era piuttosto affollata, l'inaugurazione aveva attirato davvero un sacco di gente.
Andy parcheggiò sul marciapiede, e sentì picchiettare sul finestrino: era una ragazza carina, con biondi capelli mossi che le arrivavano appena alle spalle, e occhi color nocciola che esprimevano tutta la sua vivacità. Kelly.
- Andrea!
Scese dalla macchina, e abbracciò la sua amica.
- Kelly! Come stai?
- Tutto benissimo, grazie. Ma tu dov'eri?
Andrea sciolse l'abbraccio, sorridendo mentre osservava le bacchette che spuntavano fuori dalla borsa della sua amica.
Dove era stata? A cercare di risolvere la sua vita. Con un ragazzo che la confondeva terribilmente, e a cui pensava un po' troppo spesso, negli ultimi tempi.
- Da un amico...



Abbigliamento di Andy: http://www.polyvore.com/andy/set?id=14325341







Angolino Dell'Autrice.

Serve che io vi ricordi che ho postato dopo la consueta lunghissima attesa? xD No, credo di no u.u Siete liberissime di odiarmi per questo xD Ma spero vi sia piaciuto questo nuovo capitolo, che personalmente a me fa schifo, ma si sa, io non sono mai obiettiva, perciò mi affido al vostro giudizio u.u Ringrazio come al solito chi ha messo la ff nei preferiti, nelle seguite o anche solo chi l'ha letta e basta!
stellalilly: Ormai si sta formando un vero e proprio club anti Mark xD Che vi sta proprio antipatico, da quanto ho capito. E so che questo capitolo ti avrà delusa un po' per via di questa scelta di Andy e Joe, ma abbi fede, ci saranno nuovi interessanti sviluppi!!!
WhiteRose: Amor mio xD Sì, sai le anticipazioni ma se le dici a qualcuno ti stacco le manine e così per mangiare le caramelle gommose ti devi far aiutare u.u Magari da quello figomaantipatico xD Ahahah ok sto delirando. Loove love <3
beautiful_disaster : Woow addirittura migliorato il pomeriggio? Sono lusingata *-* E grazie mille per i complimenti, davvero! Puoi aggiungerti al club NoiOdiamoMark xD Ahaha spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto...E aspetto che la voglia di studiare colga anche me, anche se credo che mi verrà la muffa a forza di aspettare u.u
Danger_Dreamer_93: Terza iscritta al club anti Mark xD Sono davvero contentissima che la fic ti piaccia, e vedrai, credo che rimarrai stupita dagli sviluppi della storia tra Andy e Joe xD
Mi raccomando, continuate a commentare, perchè così mi farete felice e scriverò più in fretta *-* (Solite promesse da marinaio xD xD xD)
Baci

Eleonora.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: Noire