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Autore: Eikochan    16/12/2009    4 recensioni
“Hokage, ci racconti un’altra delle sue storie”
Non era la prima volta che si fermava su di una panchina a raccontare una delle sue tante avventure passate.
“Seguitemi bambini, vi racconterò la mia storia passeggiando. E mi raccomando state bene ad ascoltarla perché è davvero speciale.”
“C’era una volta, non molto tempo fa, una ragazzina; era dolce e delicata come il suo nome proclamava: un bocciolo di ciliegio appena sbocciato e sognava il momento in cui avrebbe incontrato il suo principe.
Ed il suo principe non tardò ad arrivare: era moro e alto, dagli occhi scuri e profondi ma aveva un carattere difficile e scostante; lei non se ne preoccupava però, continuava ad amarlo anche se questo non voleva le sue attenzioni."

Introduzione modificata per uso di simboli (...) per creare un doppio spazio.
Charlie_2702, assistente admin
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NB:possibili spoiler!

Fairy Tales.

 

 

“Ohayo Hokage-sama.”
“Buongiorno bambini.”
In poco tempo fu accerchiato dai piccoli scatenati che, con la loro ingenuità, lo facevano sempre sorridere: ama passeggiare nel parco e guardarli allenarsi e divertisti, ancora ingenui del loro futuro.
“Hokage, ci racconti un’altra delle sue storie..”
Non era la prima volta che si fermava su di una panchina a raccontare una delle sue tante avventure passate.
“Seguitemi bambini, vi racconterò la mia storia passeggiando. E mi raccomando state bene ad ascoltarla perché è davvero speciale.”
E si incamminò a passo lento per le vie tranquille della città.

 
“C’era una volta, non molto tempo fa, una ragazzina; era dolce e delicata come il suo nome proclama: un bocciolo di ciliegio appena sbocciato e sognava il momento in cui avrebbe incontrato il suo principe.
Ed il suo principe non tardò ad arrivare: era moro e alto, dagli occhi scuri e profondi  ma aveva un carattere difficile e scostante;  lei non se ne preoccupava però, continuava ad amarlo anche se questo non voleva le sue attenzioni. Tutti gli chiedevano se fosse pazzo: una principessa bella e intelligente lo amava e lui la rifiutava? Eppure nessuno seppe mai il motivo del suo rifiuto.
Un giorno, quando meno se lo aspettava, il bel principe fù chiamato in guerra tra le file nemiche: avrebbe dovuto combattere contro il paese che la principessa proteggeva; e cosi se ne andò lasciando sola la ragazza.
E lei pianse, pianse fino a consumarsi tutte le lacrime.. non ne aveva più per piangere e quindi decise che l’avrebbe riportato indietro nel suo villaggio.
Intanto gli ammiratori non mancavano, era un principessa molto bella, -come ho già detto-, ma lei aveva in mente solo il suo amato principe.
Passarono gli anni: crebbe senza di lui, e divenne una bellissima donna, forte e stimata.. ma non aveva ancora dimenticato il ragazzo.
Fu cosi un giorno partì per cercarlo, convinta della sua forza viaggiò a lungo e lo trovò, nel covo del nemico; anche lui era cresciuto, ancora più bello e ancora più forte: il degno compagno della delicata principessa. Ma anche questa volta lui la respinse arrabbiato perché era andata a cercarlo, le disse che non le importava niente di lei e che era una persona insopportabile. Se ne andò di nuovo, lasciando la principessa in lacrime.
-Non piangete piccole mie per lei, la felicità arriva quando meno ve lo aspettate ricordatevelo: la felicità odia essere inseguita e fugge da chi tenta di imprigionarla con la forza.-
La principessa venne a sapere che il suo amato aveva deciso di attaccare il villaggio e dovette decidere se proteggere il suo amore o il suo villaggio.
-Voi cosa avreste scelto? Io ancora non lo so-. Lei scelse di proteggere il villaggio: siccome erano stati gli abitanti di quest’ultimo che le erano rimasti accanto quando lei soffriva per lui.
Infine venne il giorno della battaglia, il cielo limpido e azzurro sembrava beffarsi di loro: come poteva una giornata cosi bella fare da scenografia ad un battaglia cosi cruenta?
-La guerra, sappiatelo, non lascia scampo: la guerra è il suicidio dell’umanità. Il mio consiglio è di vivere per preservare la pace;  non fatevi affascinare dalle finte promesse che la guerra vi farà, perché verrete solo ingannati. -
E loro, tutti loro, furono ingannati dalle false promesse che essa giurò e fu cosi che in quella giornata caddero a terra centinaia di vittime sia del villaggio sia dei nemici.
Nonostante il caos che regnava, nonostante la foresta di alberi e combattenti, nonostante il sangue e le armi che popolavano quel giorno, lei e lui si incontrarono, di nuovo, tutti e due macchiati di sangue e tutti e due stanchi di quella giornata che sembrava non finire mai.
Lui aveva un kunai piantato nello stomaco: era stato ferito mortalmente, ma prese le sue ultime forze e la chiamò vicino a sé.
In procinto di morte caddero tutte le maschere che il ragazzo si era costruito nel corso della sua vita, e disse le parole che si era sempre imposto di tacere.
“Ricordi le parole che ti dissi anni fa, quando ti abbandonai la prima volta?”
Lei annui tra le lacrime.
“Non le dissi per farti tacere, ma le disse perché le pensavo realmente.”
Lei piangeva disperata sul corpo del ragazzo praticamente privo di vita,  lo abbracciò stretto, mentre un kunai le si conficcava nella schiena.
Intorno la battaglia ancora infuriava e la gente cadeva una sopra all’altra; ma loro non se ne preoccupavano: avevano il loro piccolo paradiso e guardandosi negli occhi si comunicavano quello che non avevano detto tutti quegli anni.
Lei era cosi contenta che la sua vita, passata a rincorrerlo, non fosse stata inutile: anche lui l’amava, lui era felice di poterla vedere almeno un’altra volta prima della fine.
Stettero uno tra le braccia dell’altra, a lungo; quella notte la Morte era troppo occupata a prendere a sé più gente possibile per adoperarsi seriamente a far finire in fretta la felicità dei due amanti.
E assaporarono il loro amore fino a quando il sole sorse rosso nel cielo, illuminando la distesa dei corpi morti che giacevano a terra , scomposti, e dei sopravvissuti che si adoperavano per rimettere a posto i danni che avevano creato in una sola notte.
Colpiti dai raggi del sole lasciarono il mondo che avevano conosciuto per andarsene li, dove vivranno per sempre insieme, sorridendo felici del loro amore.”

 
Si fermò di fronte ad una lapide in marmo, in mezzo al cimitero deserto.
- Sakura Haruno e Sasuke Uchiha –
La Morte che li ha strappati alla vita,
non ucciderà mai il loro amore.

Recitava cosi la nera lapide.

 
Vedete bambini quei nomi incisi? Ecco; loro erano i miei migliori amici e sono i protagonisti della mia storia. Probabilmente ci staranno guardando da lassù e staranno ridendo di me, un vecchio Hokage che si diverte a raccontare le sue avventure alla prossima generazione.”
Intorno i bambini erano presi dalla fine del racconto, dalla battaglia, mentre le bambine si erano sciolte in lacrime per la fine di quella favola cosi infelice.
“Ma è una storia cosi triste, Hokage-sama”
Ma loro ora sono felici. Hanno finalmente trovato il modo per stare insieme. La storia che vi ho raccontato vi insegna che non dovete mai abbandonare il vostro sogno: anche se vi diranno che siete folli voi credeteci fino in fondo e verrete ripagati. L’amore troverà sempre la strada, e ricordatevi sempre delle avventure della vostra giovinezza: un giorno ci sarete voi al posto mio. Ma ora devo andare  piccoli miei, l’Hokage ha un sacco di pratiche da sbrigare..”

 
E li salutò, allontanandosi verso il suo palazzo mentre con la mente creava l’immagine di  una ragazzina dai capelli rosa che sorridendo abbracciava un moro dall’aria scorbutica e lo salutavano, sorridendo felice lei, incerto lui; stagliati nell’azzurro cielo estivo. Finalmente erano felici, era l’unica consolazione che Naruto aveva della loro morte.

 

 

SPAZIO AUTRICE.

Ok lo ammetto, ho scritto di getto questa ff, e sono le 23.11  quindi penso che dovrete accettarla per quello che è. Un idea strampalata che mi è venuta in mente e che ho dovuto scrivere.
Naruto, che orami è vecchio e soprattutto Hokage, racconta la storia di Sakura e Sasuke ai bambini che incontra nel parco.
Mi piace tantissimo quest’idea di Naruto Hokage che dispensa sotto favola le sue avventure passate cercando di insegnare la pace e l’amore alla nuova generazione.

Ma soprattutto volevo tirarmi su in quanto per ora il manga mi ha ucciso tutte le speranze per questa coppia e devo tirarmi su!! SIGH!
Dai spero che almeno un pochino vi sia piaciuto, se in caso fosse cosi, fatemelo sapere in una recensione.. ci terrei molto.

 PS: la prima parola della ff significa “Buongiorno”

Eiko.

 

NB: non ho messo l’avvertimento OOC in quanto non considero Sasuke OOC nell’ultima parte del racconto: credo che in presenza della morte tutte le maschere che abbiamo costruito nel corso della vita cadano in mille pezzi, e Sasuke è cosi, senza maschera.

   
 
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