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Autore: Tears_and_Rain    17/12/2009    2 recensioni
SPOILER DEL PROLOGOIl lavoro e l'ospedale sono la mia vita ora.I colleghi sono i miei unici amici.Mentre pensavo sconsolatamente questo,sentì urlare il mio nome dal capo-Evans muoviti,c'è stato un incidente!- [...]Mentre mi affannavo a raggiungere il resto dei medici sentì qualcuno urlare-Oh mio dio,non può essere!!Guarda Mike,il ferito è quell'attore...non mi ricordo il nome- non sentì la risposta,ma non ce n'era bisogno,perchè la persona davanti a me era chiaramente lui.Robert Pattinson.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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GRAZIE a tutti quelli che mi hanno aggiunto tra i seguiti e preferiti.Grazie anche a chi legge solo.Insomma grazie a tutti!!!

Vorrei rispondere a daisyB:il mio cervellino è stanco,non il tuo!!Quindi non preoccupartiXD.Mi sono confusa con un'altra FF che sto scrivendo,comunque ora dovrebbe essere tutto a posto.

 

ALTRE MIE FANFICTION

-un'intervista particolare

-l'amore è complicato

 

Ho buttato giù questo capitolo molto velocemente...diciamo che mi sentivo inspirata XD.I prossimi capitoli li farò sicuramente meglio,ma spero che questo vi piaccia.

 

SAMANTHA

Entro nella stanza di Robert Pattinson...il mio purgatorio personale.

Proprio così.Lui è l'ultimo filo che mi collega al passato.Gli altri sono stati tutti strappati...da me.

Fino ad un'anno fa vedendo Robert Pattinson avrei perso la testa.Gli sarei saltata addosso e mi sarei fatta autografare ogni parte visibile del corpo.Io e le mie amiche abbiamo consumato tutti i suoi film a forza di vederli.Eravamo della maniache.Eravamo felici e spensierate.Ora non lo siamo più...almeno io.

Non sono più quella di prima.La parte normale di me è morta, lasciando al suo posto un mostro triste e masochista.

Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, cerco il dolore dentro di me,perchè è quello che mi fa ricordare...mi fa sentire colpevole di quello che è accaduto...e io ho bisogno proprio di questo.

Dimenticare significherebbe far finta che niente sia accaduto.

La vecchia me è morta.Per sempre.

Una volta ero una ragazza qualunque.Una che andava sempre in discoteca,che si prendeva delle cotte per i personaggi famosi e si vantava talmente tanto dei suoi lunghi capelli biondi che non si sarebbe mai sognata di legarli con una crocchia.

Avevo una madre dolcissima,un padre comprensivo,un fratello maggiore paziente e una sorella minore allegra e vivace.Vivevo in una bella casa in un quartiere agiato.Avevo un mucchio di amici,ero felice e non vedevo l'ora di iniziare la specializzazione al New York-Presbyterian Hospital.Nella mia vita c'era tutto.Il mio unico limite era il cielo.E benchè quest'ultima sia una frase fatta,per ironia della sorte è anche vera.

L'amore e la felicità sono stati sostituiti da un grosso buco che mi toglie il respiro.Malinconia,paura,senso di colpa sono gli unici sentimenti con cui ora devo convivere.

Per fortuna c'è il lavoro che mi distrae.Mi tiene con i piedi per terra ed è come un'anestetizzante.Per poche ore mi distrae dal dolore che provo.Che voglio provare.Che non se ne va mai.

Cerco di dimostrarmi attenta e interessata al paziente.

Alzo il viso e mi perdo in due smeraldi.Due bellissimi occhi verdi,tanto profondi e liquidi come l'oceano.Mi perdo in essi e riescono a farmi dimenticare per pochi secondi il passato,il presente e il futuro.Esisto solo io e lui...e questo mi spaventa.

Distolgo lo sguardo e sento pronunciare il mio nome dal Dottor Cast.A quanto pare dovremmo tenere sotto controllo i parametri vitali di Robert e per questo faremo dei turni.A me spetta il primo.Perfetto...che la tortura abbia inizio.

Quando Kristin e il neurochirurgo lasciano la stanza,rimango impalata indecisa sul da fare.Una cosa è certa:lo devo ignorare il più possibile e limitare il contatto visivo.

...potrei studiare.Domani mi aspetta un grande intervento e voglio essere più che pronta.

Mi dirigo verso la porta e sento una voce dire-Dove vai?Non dovresti rimanere qui?-

Mi giro e vedo il soggetto parlante:Robert.

Nella sua voce c'è una nota di preoccupazione e di curiosità.Che sia preoccupato per me?...non è possibile.Probabilmente non vuole solo essere lasciato solo per la paura di peggiorare.

-Torno tra un minuto.Vado a prendere un libro nel mio armadietto-rispondo atona.

-Ok-

Mi dirigo verso lo spogliatoio e apro il mio armadietto.Non riesco a non pensare alla preoccupazione nella sua voce.Sembrava vera e propria tristezza.Che abbia paura di morire?Il dottor Cast lo ha rassicurato molto bene.

Finalmente trovo il libro.

Ritorno nella camera e mi chiudo la porta alle spalle.Non voglio che sia disturbato dalla folla di giornalisti appostati qua fuori.Sicuramente sperano in un'emergenza e nel rianimatore...ma non succederà.Almeno fin quando ci sarò io.

Mi siedo nella sedia accanto alla finestra.Il più lontano possibile.

Inizio a studiare quando mi chiede-Cosa leggi?-

-Oh, niente di interessante-dico tenendo lo sguardo basso.

-Non sono stupido,sai?Non sono un bambolotto che sa solo mettersi in posa-

-Io non ho detto questo-rispondo rossa di vergogna.Non volevo offenderlo,ma a quanto pare ci sono riuscita.

-Cosa volevi dire allora?-

-Che sono cose chirurgiche e poco interessanti perfino per me-

E' facile aprirsi con lui se non lo guardi negli occhi.Riesco a esternare quello che penso...a non mentire.

-Va bene.Perchè studi?-

-Domani ho un'operazione importante-rispondo

-E' per questo che sei così triste-

Colpita e affondata...ma non per l'operazione.

-Non è una domanda-rispondo

-Quindi è vero?-

-No-cerco di mentire con naturalezza,ma evidentemente non ci riesco.

-Invece è così-dice convinto.

-Non è vero e non fare il bambino!-rispondo senza pensare.Forse sono stata troppo dura.Meglio rimediare.

-Scusa,ma è un'argomento di cui non voglio parlare-dico sincera.

-Va bene,ma sappi che quando vorrai io sono qui-

Rimango stupita da questa risposta.In questi momenti me ne avevano dette tante,ma nessuno aveva mai reagito come lui.Nessuno aveva mai accettato il mio silenzio.Neanche i miei amici.Continuavano a dire che dovevo parlarne,che dovevo sfogarmi.Ma questo è un mio segreto,non lo voglio rivelare.A nessuno.

Ritorno a leggere il mio libro nel più totale silenzio.Per ore non parla nessuno dei due.

 

Era tanto male??Ho fatto degli errori?Vi prego ditemelo se ci sono, in modo da rimediare.

Se non aggiorno prima di Natale colgo l'occasione per fare gli auguri a tutti,quindi...AUGURI DI BUONE FESTE!!!!

   
 
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