Ophelia Must Die.
“GERTRUDE: Una disgrazia incalza alle calcagna, un'altra, tanto presto
si succedono.
Laerte, tua sorella s'è annegata.
LAERTE: Annegata! Ah, dove?”
Amleto Atto IV scena VII
LETTRICE:Un momento…eh?
Ophelia è annegata davvero?
Spero stiate scherzando!
Ma…ma…perché?!
WILLY: Perché si e basta!
LETTRICE:…è tu chi saresti?!
WILLY: Suo padre.
LETTRICE: Ma suo padre non era Polonio?
WILLY: Si, ma io sono anche il padre di Polonio.
LETTRICE: *confusa*
WILLY: Ma sei stupida o cosa? Io lo scrittore, sono il padre di tutti, li ho generati tutti io!
LETTRICE: Ma perché Ophelia muoreeeee?
WILLY: Perché si!
LETTRICE: Ma…ma poverina! Ha sofferto così tanto! Amleto è stato così
bastardo con lei!
WILLY: Io sono l’autore, ho il pieno diritto di scegliere chi far morire e chi no!
Hai presente Romeo e Giulietta? Otello e Desdemona? Antonio e Cleopatra? Coriolano?
LETTRICE: Madonna che
sfiga…ma muoiono tutti!
WILLY: Si perché io ho deciso così!
LETTRICE: Ma questo che significa? Non è che uno si sveglia la mattina è inizia dire “Gertrude muore! Mercuzio muore! Tibaldo muore! Goneril muore! Lavinia viene trucidata! Iago viene torturato a morte! Lady Macbeth si suicida!...
WILLY: Quale concetto di “IO SONO L’AUTORE” non ti è chiaro?
LETTRICE: Con questo vuoi dire che essere l’autore è come essere Dio?
Che hai in mano il destino di tutti?
Che ti basta metter mano alla penna per distruggere intere famiglie, far commettere adultero, regicidio, stupri, suicidi, tradimenti…?
WILLY: eeee…si!
LETTRICE: Ma non è giusto!
WILLY: Invece è divertente! Prova anche tu!
LETTRICE: Ok *incerta*…ehm…”C’era una volta una maialino di nome..di nome…ehm..Kitty!
Si…comunque…questo maialino se ne stava per i fatti sui passeggiando per le strade di…di…New York!
Mentre passeggiava per le bellissimi strade di New York, proprio mentre passava sotto un altissimo grattacielo blu, notò una banconota da cento dollari per terra. Tutto felice il maialino si chinò per raccogliere la bella banconota verde, ma in quel momento un enorme pianoforte cadde dal ventesimo piano e lo schiacciò.”
Oddei…ma è vero! Posso far succedere tutto quello che voglio!
“Ma dato che in quel momento la morte era in cassa integrazione il maialino non morì e con la banconota da cento dollari verde si comprò…braciole di maiale!”
WILLY: Vedi? E’ così semplice! L’autore è DIO, può fare quello che vuole, non ha nessun limite, nessuna restrizione…
LETTRICE: Quindi…quindi puoi far resuscitare Ophelia????
WILLY: No.
LETTRICE: Come no? Non hai appena detto che l’autore è onnipotente, può fare quello che vuole e blablabla…
WILLY: Si.
LETTRICE: Ma allora ti basta prendere il mano una penna, un foglio e far resuscitare la povera Ophelia!
Perché noooo?
WILLY: Forse ti dimentichi che sono morto 393 anni fa? Come diavolo faccio a prendere in mano carte e penna?!!
LETTRICE: Ma…se sei morto…come fai a stare qui e a parlare?!
WILLY: Non chiederlo a me! Sei tu che stai scrivendo in questo momento non io!
LETTRICE: OK…ho capito…
WILLY: Finalmente, ci sei arrivata! Dopo due pagine di Word, ma sei riuscita a capire!
Posso tornarmene in paradiso, ora???
LETTRICE: Ma Ophelia…
WILLY: O signore…OPHELIA DEVE MORIRE!
ORA BASTA!
LETTRICE: Sei cattivooooooooo!!!!!!!
T____T
Ok, non so ‘sta roba
che diavolo è…so solo che l’ho sognata stanotte e che mi ha sconvolto non poco
O_O
Ma che cavolo mi ero fumata ieri sera???? Bah…ora vado a chiamare la neuro…