Eccomi molto prima del previsto con un nuovo capitolo!! Spero sia di vostro gradimento. Ci sto lavorando dalle 23,30 e adesso sono le 2.
Ma che ci volete fare, dovevo fare una sorpresa!! E poi non ho scuola al sabato quindi me la posso dormire finchè voglio! XD
Magari è superfluo ma quando parla la ragazza il testo è di QUESTO colore mente quando parla Giacomo il colore è quello solito.
Così non fate confusione! A presto!!
Capitolo settimo
Gli angeli
Mi avvicinai alla porta e bussai, quella si aprì..
E allora la vidi nuovamente di persona, Dio era così bella! Nel bel mezzo di una casa semi-distrutta non me ne ero accorto, ma aveva anche un buonissimo profumo. Più di una volta avevo sentito mia madre o delle mie compagne di classe portare dei profumi, ma non ne avevo mai sentito uno così buono.
Molto strano eh? Riuscivo ad individuare i materiali e i punti deboli e di forza di un qualsiasi oggetto semplicemente con uno sguardo o un contatto tattile, ma non riuscivo ad identificare questo bellissimo profumo. Credo venisse dai suoi capelli, ma non ne sono sicuro.
E poi quegli occhi!! Avrei potuto perdermi li dentro! Da così vicino era anche meglio, li riconoscevo nettamente. E come per la prima volta che li vidi ebbi quella sensazione di benessere interiore stupendo.
“Hai intenzione di muoverti o vuoi stare li impalato a
fissare i miei occhi?”
Durante il contatto mentale non si riusciva a percepire. Ma la sua voce era stupenda!! Aveva un non so che di melodico, come se cantasse da molto tempo.
“Scusa..” dissi io.
“Valà valà,
entra in casa che qua fuori non è che ci sia caldissimo. Siamo sulla cima di un
monte dopotutto!!”
“Non sento il freddo..
Non l’ho mai sentito particolarmente”
“ Ah si, beh nemmeno io. Quindi volendo potremmo anche
restare qua fuori ma.. sedersi e parlare davanti a un bel camino sarebbe più
gradevole?”
Sono sicuro che fosse divertita. Non riuscivo a capire, si comportava come se mi conoscesse da una vita, e questa era la seconda volta che ci vedevamo! Comunque acconsentii ed entrai in casa.
Appena fui entrato mi fece accomodare su una poltrona vicino al camino, che in quel momento era spento.
Ci trovavamo in una specie di salotto. Steso ai nostri piedi c’era un tappeto ed io e lei eravamo una di fronte all’altro seduti su due comode poltrone.
“ Allora, prima di cominciare mi faresti un favore?”
“ Se posso..”
“ Mi accendi il camino?”
Facevo per alzarmi ma lei mi blocco: “ Perché ti alzi? Tanto riesci
anche da seduto! E sai benissimo cosa intendo..”
Cosa?? Come diavolo faceva a sapere delle mie capacità..
L’ipotesi più credibile era che era già entrata nella mia mente senza farsi scoprire. Ma comunque avrei avuto le mie risposte quel pomeriggio.
Dato che mentire non sarebbe servito la assecondai, e con un
cenno della mano innestai il processo di combustione nel camino, che si accese.
“ Impressionante! Controlli già molto bene le tue capacità!
Di persona è anche più bello notarlo!”
“ Ma come fai a sapere
tutto di me?”
“ Immagino che questa sia solo la prima di una lunga
serie di domande..”
“ Immagini bene! Avevi promesso di rispondere ad esse!”
“ Lo farò non temere!!”
“ Bene.. allora dai
dimmi, come fai a sapere già tutto?”
“ Dici dei tuoi poteri?”
“ Si”
“ Beh è da un po’ che ti sto
osservando..”
“ Mi stai osservando!?
Ma tu chi sei?” ero sorpreso.. qualcuno che osservava me?
“ Per rispondere a questa domanda te ne devo fare un’altra.
Cosa sai degli angeli?”
“ Non molto. So che
sono creature celesti e che il loro compito è quello di proteggere gli umani.
Possono volare e la loro presenza infonde una grande luce”
“ Ecco, questo è quello che pensano tutti. In realtà gli
angeli non sono creature celesti che volano e stanno in un mondo a parte. Gli
angeli sono persone normali, con poteri straordinari, a cui viene dato il
compito di proteggere i loro fratelli e gli uomini che ritengono degni di
questo servizio”
“ Capisco.. Ma non hai
ancora risposto alla mia domanda! Chi sei tu?”
“ Ma non l’hai ancora capito? Io sono un angelo!”
Ok ok, troppe cose in una volta.. Io credevo che gli angeli non esistessero, almeno non concretamente! Certamente non mi aspettavo fossero persone normali. E nemmeno di averne uno davanti. Però in tutto quello vi era una verità incredibilmente giusta. E molti miei dubbi trovarono soluzione.
“ Per questo infondi
quest’aura di gioia e serenità! Questo spiega molte cose”
“ Si, però purtroppo quell’aura la senti solo te. Io non ho
mai provato un aura del genere!”
Detto questo si fece scura in volto e cominciò a piangere. Mi stupii parecchio, era proprio l’ultima cosa che mi sarei aspettato di vedere.
“ Aspetta, hai detto
che gli angeli sono persone normali. Quindi ce ne sono degli altri in giro?”
“ Una volta.. Adesso io sono l’ultima”
L’intensità del suo pianto aumentava, e l’aura andava
diminuendo. Non volevo calcare la mano nella ferita. Così aspettai in silenzio
che si calmasse. Dopo poco tuttavia disse:
“ Ma è giusto
che tu sappia perché, anche se mi fa male raccontarlo”
Cercai di assumere un tono il più compassionevole possibile
e dissi: “ Non sei obbligata, non serve
che soffri a causa della mia curiosità”
“ Grazie. Ma è una storia che devi sapere..
Molti anni fa una violenta tempesta magnetica colpi la
terra. Tu non puoi ricordartelo, perché avvenne il giorno della tua nascita, e
nemmeno io perché nacqui l’anno dopo. Questa tempesta magnetica alterò le
particelle di un numero ancora sconosciuto di esseri umani e conferì loro i
poteri che anche tu hai. Qualcuno li uso per scopi benefici, come curare le
malattie o aiutare il prossimo. Ma purtroppo si trattava di una minoranza.
Spesso gli uomini cedono quando si trovano per le mani troppo potere. E fu
proprio questo che avvenne a molti uomini che avevano acquistato i poteri. Uno
di loro in particolare divenne molto potente: il suo nome è sconosciuto agli
angeli. Ma so che ha una forza oscura eccezionale. A quei tempi ognuno di
questi uomini credeva di essere l’unico ad essere stato cambiato dalla
tempesta. Quest’uomo riuscì a riunire molti dei “mutati” e formo una setta
segreta chiamata “I Nerovian”. Però la condotta di questa setta era molto
malvagia, e un uomo chiamato Gerais si oppose al
volere del capo di essa. Ci fu una grande battaglia da cui entrambi gli
sfidanti uscirono stremati. Il coraggio e gli ideali di Gerais
colpirono molte persone, e la sua fama arrivo a sfiorare i cuori di quei
“mutati” che utilizzavano i loro poteri al meglio. Giorni dopo essi si
riunirono insieme a Gerais e pregarono tutti assieme.
C’è chi sostiene che Dio gli dette la forza, gli dono il potere di salvare le
persone e potenziò i loro poteri al massimo. Così nacquero gli angeli. Tra loro
vi era anche mio padre. Pochi anni dopo egli fini per innamorarsi di una delle
sue protette e dal loro matrimonio nacqui io. Una parte di questi poteri è data
dalla genetica, quindi si trasmette ai propri figli. Ero ancora una bambina
quando tutto cominciò ad andare male. Gli angeli erano molto più forti dei Nerovian, ma erano in inferiorità numerica. Così, giorno
dopo giorno sempre più angeli venivano uccisi o obbligati ad abbracciare il
male scaturito dai Nerovian e ciò accade anche a mio
padre. Ci trovarono mentre eravamo a casa. Mi ricordo ancora benissimo: la prima cosa che fece fu cercare di
proteggere mia madre, ma loro erano troppo forti e la uccisero. Morì davanti ai
miei occhi, subito dopo mio padre mi lanciò un messaggio mentale in cui mi
spiegava che per diventare un angelo a pieno non bastava la base genetica.
Disse che bisognava accettare la luce della Salvezza dentro di sé e che avrei
dovuto capire da sola come farlo. Allora avevo solo otto anni, e ce ne misi altri
sei per capire cosa intendeva. Purtroppo non posso rivelarti come ho fatto,
perché una promessa solenne me lo impedisce. Sono un angelo da pochi mesi e
spesso cercavo con la mente degli angeli sopravvissuti. Collezionavo
fallimenti, quando un giorno sentii la tua presenza. Capii che non era un
angelo, ma c’è qualcosa in te, qualcosa di insolito. Oltre alla base genetica
tu hai già anche una predisposizione mentale. E così ho iniziato a seguirti e a
proteggerti. In Sicilia ho deciso che era meglio intervenire di persona, perché
sentivo che due Nerovian erano vicini a te.
Attraverso la tua mente ho utilizzato la mia energia e li ho respinti, almeno
per questa volta. Per mia fortuna non mi possono trovare. Mio padre ha
sacrificato sé stesso imprimendo una benedizione molto potente su di me. Quel
giorno, invece che difendersi, utilizzo tutte le sue energie per
teletrasportarmi in questa casa, che lui stesso aveva costruito. Qua dentro
c’era un ampissima biblioteca con i suoi scritti, e così ho imparato tutto
molto in fretta. Adesso il mondo è nel caos, e i Nerovian
ne approfittano, loro adorano le sofferenze e quindi fanno del loro meglio per
crearne sempre più. Vanno fermati..”
Tutto questo tempo la avevo ascoltata allibito e interessato. Era una storia veramente incredibile, ma non impossibile. Niente era impossibile. Ora avevo capito qual’era lo scopo nella mia vita, dovevo aiutarla.. Dovevo aiutarla a sconfiggere i Nerovian.
Finito il discorso fu molto comprensiva e mi lascio tutto il tempo che volevo per digerire quella cruda realtà.
Fui io ad interrompere il silenzio:
“ Voglio aiutarti..”
“ Davvero?”
“ Si, mi hai salvato
la vita e adesso è ora di ricambiare il favore. Hai sofferto molto, lo posso
capire, il minimo che posso fare è aiutarti a sconfiggere i Nerovian”
“ Non sarà facile..”
“ Nulla lo è più
oramai”
“ Non sei abbastanza forte per affrontarli, ne hai avuto le
prove!!”
“ Posso sempre
cambiare!!”
La sua espressione cambiò improvvisamente, ora era stupita.. si alzò in
piedi e io feci lo stesso. Adesso mi fissava negli occhi.
“ Quindi intendi dire che vuoi diventare un angelo?”
“ Si.. il problema è
che non ho idea di come fare..”
“ Sei sicuro? Non si torna indietro..”
“ Lo sono. Tu sai come
fare?”
“ La via per me è stata lunga ma tu sei diverso, tu sei nato
proprio il giorno della tempesta, il male di quei tempi non ti ha influenzato.
Il tuo cuore è puro! Devi lasciare che la mia luce ti colpisca in pieno”
“ Com’è successo in
Sicilia?”
“ No, quella era solo una piccola parte della mia luce..
quella che dobbiamo fare è una condivisione. In pratica la mia luce e la tua
che risveglierò si rinforzeranno insieme e reagiranno l’una all’altra.”
“ Ok, cosa devo fare?”
Arrossì visibilmente.. e non riuscì più a sostenere lo sguardo.
“ Baciami”
“ Come??”
“ Fallo e basta!”
Detto questo mi abbracciò e poi porto le sue labbra sulle mie.
Non avevo mai baciato una ragazza ma capii comunque che questo non era un bacio normale…
Mi dispiace fermarmi sul più bello, ma non temete le feste sono vicine e in questi tempi ho molto tempo libero. Non attenderete a lungo il prossimo capitolo!! Alla prossima!!