Salve,
vi scrivo dalla mia adorata casetta...
Che sensazione meravigliosa essere di nuovo qui...mi sembra che ogni dubbio o tristezza sia sparita, sarà che stando lontana da chi provoca certe spiacevoli sensazioni, le attenui...ma di certo essere tra le persone che amo e che mi amano, mi aiuta tanto.
Ringrazio che ha la pazienza di continuare a seguirmi...:) ne sono davvero felice...
Midnighsummerdreams: che bello sei tornata a recensirmi!!!!! Grazie di cuore...E' vero, Robert è di una dolcezza strepitosa...:)
Vampiretta Cullen: la dolce Malù, ma che bello leggere un tuo commento!!! Grazie per aver letto e per aver recensito!!! Cara Malù, puoi recensire come e quando vuoi, non c'è problema. Io qui sto e leggo...tranquilla...grazie ancora per averlo fatto :)
Ed eccovi il pezzettino conclusivo del pov di Robert. Vi invito ad ascoltare questa canzone
http://www.youtube.com/watch?v=tbaWcWOAbkcScusate la brevità...Buona lettura. Baci
Se fosse stato
possibile avrei fermato il tempo che beffardo si prendeva gioco di noi, dei
nostri sentimenti e inarrestabile aveva mandato avanti le lancette
dell’orologio, alternando furiosamente il giorno e la notte, la luce e il buio,
giungendo a quell’odiato giorno della mia partenza.
Feci le cose con
calma, allontanando sempre di più, per quanto potessi, quel momento, leggevo
nei suoi occhi e nei suoi movimenti pacati, il mio stesso intento. Le sorrisi
cercando di nascondere quanto mi pesasse tutta quella situazione, provai invano
a convincerla a non accompagnarmi, ma la sua testardaggine superava nettamente
la mia
“Amore…” cavoli
la mia voce tremava “Si?” rispose trattenendo a stento le lacrime “Riguardati,
non voglio che ti affatichi molto. Ho parlato con mia madre e mia sorella e per
qualsiasi cosa puoi contare su di loro” “Gra-grazie…” “Non fare così, ti
prego!” non potevo sopportare il suo dolore, in quei momenti mi maledivo per le
scelte professionali fatte “Scusa” e si asciugò gli occhi, poi tornò nuovamente
a fissarmi...fu l’istante più lungo in assoluto, rivedermi in lei era come
specchiarsi in un lembo d’acqua: la sua purezza mi lasciava sempre basito, il
suo immenso amore per me assumeva ogni giorno di più una connotazione più
chiara e forte, donandomi una gioia che mai avrei sperato e sognato di provare
un tempo. Qualcuno lassù mi voleva bene e Marghe ne era la prova: il mio regalo più grande…
“E raccontano che lui si trasformò
in albero e che fu
per scelta sua che si fermò
e stava lì a guardare
la terra partorire fiori nuovi
così
fu nido per conigli e colibrì
il vento gl'insegnò i sapori di
di resina e di miele selvatico
e pioggia lo bagnò
la mia felicità - diceva dentro se stesso -
ecco... ecco... l'ho trovata ora che
ora che sto bene
e che ho tutto il tempo per me
non ho più bisogno di nessuno
ecco la bellezza della vita che cos'è”
Col vuoto dentro, mi recai al bancone per
fare il ceck-in, mi circondava il solito vociare, le banali risa e urla di chi
mi aveva riconosciuto, che fastidio! Tutto avrei voluto in quel momento, tranne
commentini hard e gente che mi fermava per autografi o cazzate del genere…
Mi voltai spazientito e sbuffando, alzai la
testa e dinanzi a me ritrovai ciò di cui avevo bisogno…
"ma un giorno passarono di lì
due occhi di fanciulla
due occhi che avevano rubato al cielo
un po' della sua vernice"
e sentì tremar la sua radice
quanto smarrimento d'improvviso dentro sé
quello che solo un uomo senza donna sa che cos'è
e allungò i suoi rami
per toccarla”
Piano dondolava
su se stessa, abbracciandosi con le sua mani e parlando tra sé e sé, mi si
piegò il cuore in due quando passò le sue dita sulla pancia per rivolgere
attenzioni al nostro piccolo pargoletto; una smorfia di dolore mi trafisse il
viso, chiusi gli occhi e meno deciso del solito andai da lei per i saluti. “Ora
devo davvero andare…” le dissi sfiorandole la guancia ancora unta per le
lacrime “Ok…vai…prima che cambi idea e che ti costringa a stare qua!” rispose
serrando le labbra “Non chiedo di meglio” le sorrisi, se mi avesse pregato,
avrei ceduto, ma la conoscevo e non l’avrebbe mai fatto, non avrebbe mai
ostacolato la mia passione per la recitazione “Non provocarmi, sai che lo
farei…” risi “Io provoco te? Caso mai è il contrario!” risi ancora, passandomi
più volte la mano tra i capelli, montando maggiormente la voglia di non
andarmene…”Vai Rob…vai…” mi disse improvvisamente tra le lacrime ”Torno
presto…tranquilla…” “Lo so…ti aspetteremo” sorrise toccandosi ancora il ventre “Ti
Amo…” “I love you…for ever”…
“capì che la felicità non è mai la metà
di un infinito
ora era insieme luna e sole
sasso e nuvola
era insieme riso e pianto
o soltanto
era un uomo che cominciava a vivere”
Stavo per darle
le spalle, ma dentro avvertii una fitta che mi costrinse a rivolgermi
nuovamente a lei, senza controllo e fregandomene della gente che ci circondava,
la presi tra le braccia e la baciai con tutto l’ardore e la foga di cui ero
dotato…era mia e volevo che tutti lo sapessero...
“ora
era il canto che riempiva
la sua grande
immensa solitudine
era quella parte vera
che ogni favola d'amore
racchiude in sé
per poterci credere”
Senza voglia, sciolsi la presa e mogio
mossi i primi passi verso l’imbarco, ma a ogni millimetro non potevo fare a
meno di voltarmi verso Marghe. Come potevo domare quel sentimento così
struggente? Quando il suo volto scomparve dalla mia visuale, fu come perdere
l’equilibrio, d’un tratto il terreno sotto i miei piedi franò e lo smarrimento
s’impossessò di me…
Sull’aereo presi
posto, piegai la testa all’indietro e roteai i miei occhi verso il finestrino;
eravamo pronti per il decollo, ma io ero davvero pronto per andarmene di nuovo?
Dovevo, cavolo, dovevo…avevo preso un impegno, avrei finito presto e sarei
tornato…chiusi gli occhi e lasciai che Morfeo mi portasse nel posto in cui
volevo essere: tra le braccia della mia
regina…