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Autore: Chocolatewaffel    19/12/2009    2 recensioni
E se Andreas avesse una cugina che dopo la morte dei genitori dovrà andare a vivere con lui?
E se i suoi due migliori amici decideranno di dargli una mano...portandola con se in un tour?
E se a condire il tutto ci fosse l'amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ECCO IL NUOVO CAPITOLO,FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE….


Cos’era?,anzi, chi era?. Qualcuno continuava a ripetere il suo nome,iniziava a essere seccante.
Metà nel mondo della realtà,ma per la maggior parte in quella dei sogni rispose a quella voce con un mugugno che tradotto in una lingua corrente non doveva di certo essere un complimento…
Ancora mezza addormentata socchiuse gli occhi per vedere da chi arrivasse una tale tortura. La prima cosa che riuscì a mettere a fuoco erano due occhioni marroni che la fissavano.
B:ehilà!!finalmente!iniziavo a preoccuparmi…
I:mmmhh,Bill…che vuoi?
Forse aveva usato un tono di voce troppo duro infatti sentì che la voce dell’amico aveva perso tutta la sua vitalità sembrando più stanco e rassegnato.
B:wow,quanto entusiasmo!,senti ora ti dovresti alzare perché dobbiamo ripartire,se hai voglia puoi venire di sotto a fare colazione
I:mmmhh,ok
B:ok
Dopo aver aspettato qualche secondo nella speranza che la ragazza dicesse qualcos’altro si diresse a passi lenti verso la porta
B:ti conviene fare veloce o non riuscirai a fare colazione…
Detto questo uscì dalla stanza.
Appena la ragazza sotto le coperte sentì la porta chiudersi iniziò a rotolarsi nel letto maledicendosi mentalmente per il suo comportamento,quel ragazzo era così premuroso e lei che faceva?lo trattava da cani.
Durante questa sua scenetta si accorse di aver addosso solo la biancheria intima e una camicia. Da quando lei usava le camice per dormire??. Degli enormi punti di domanda comparvero sopra la sua graziosa testolina. Un dubbio atroce si stava facendo spazio nella sua testa. Dopo aver realizzato quel pensiero si alzò di corsa dirigendosi al bagno. Purtroppo sul suo cammino c’era la stessa borsa del giorno prima su cui fece lo stesso capitombolo del giorno prima. L’agitazione unita alla caduta le fece ricominciare a pulsare il mal di testa. Quel dolore le fece tornare in mente,anche se pur vagamente, i ricordi della sera precedente.
La festa,il miscuglio di alcolici, Tom e poi…Bill. Bill che l’aveva trascinata all’interno del locale,Bill che l’aveva presa in braccio quando stava per cadere e che l’aveva portata via da quella festa e poi Bill in macchina. Dopo queste immagini sfocate non c’era nient’altro. Non aveva scelta,doveva chiederlo al diretto interessato.
Lentamente si rimise in piedi con passi lenti riuscì finalmente ad arrivare alla sua tanto agognata meta…il bagno!!!!
Dopo essersi data una risciacquata generale,ne aveva davvero bisogno,sentiva ancora il sapore dell’alcool in bocca e l’odore di fumo addosso.
Quando finì di lavarsi accuratamente i denti trascinò i piedi fino alla valigia per prendere qualcosa da indossare dopo una “lunga riflessione” optò per dei jeans e una semplice maglietta rossa con sopra una felpa nera,che compito arduo scegliere!!
Prima di uscire diede un’occhiata veloce alla sua immagine riflessa allo specchio per controllare se i segni della sbornia della sera prima fossero molto evidenti.
Velocemente uscì dalla stanza e prese l’ascensore per raggiungere la sala da pranzo che si trovava al primo piano,fortuna che l’ascensore in quel momento era libero,di farsi tutte le scale non ne aveva voglia.
La prima cosa che fece appena arrivata fu prendere da mangiare dal buffet per poi dirigersi verso il tavolo dove si trovavano i ragazzi. A pochi metri di distanza dal tavolo si fermò a causa del senso di disagio che la stava pervadendo,non aveva il coraggio di andare lì come se niente fosse,si sentiva di troppo. Fino ad allora era stato Bill a “guidarla”,ma ora non le sarebbe venuto in contro.
Per sua fortuna Tom in quel momento alzò gli occhi dal piatto vedendola e facendole segno con la mano di unirsi a loro.
Tutti quanti la salutarono tranne lui che non si degnò neanche di alzare gli occhi dal bicchieri,ora anche le tazze erano più interessanti di lei?
T:finalmente sei arrivata!iniziavamo a perdere le speranze!
I:sì scusate,non riuscivo ad alzarmi…
Ancora niente,Bill non dava segni di volerle concedere un minimo della sua attenzione,anzi,dopo poco si alzò di scatto e congedatosi con un gesto del capo si era diretto verso la stanza per fare le ultime cose prima della partenza.
Isa senza pensarci lo aveva seguito.
GE:ma che prende a tutti questa mattina?
GU:non so…non hanno neanche finito la colazione,cosa insolita da parte di Bill
T:ma come siete ficcanaso!!
GE:ha parlato proprio lui!
GU:sì,infatti,noi eravamo solo preoccupati
Mentre nella sala da pranzo avveniva questo battibecco nell’ascensore Bill era appoggiato allo specchio della parete di fronte alla porta dell’ascensore quando lo raggiunse Isa.
Il ragazzo per un attimo parve smarrito ma poi riprese l’aria stanca che aveva avuto per tutta la mattinata.
Isa da parte sua iniziava davvero a stufarsi del comportamento quasi infantile dell’amico I:prima fissavi il piatto,ora le scarpe sono proprio così impresentabile?
Anche se non ricevette nessuna risposta riuscì a scorgere sotto i ciuffi dell’amico un sorriso,certo,era un sorriso amaro,ma come inizio non era male
I:senti…scu
La frase della ragazza venne interrotta dall’ascensore che era arrivato al loro piano.
Bill ne approfittò subito per uscire.
Isa si ritrovò a inseguirlo per la seconda volta per i corridoi dell’hotel,
I:bill…bill…BILL ASCOLTAMI!!!!
Dopo averlo provato a chiamare invano due volte si decise a fermarsi ed ad urlare,peccato che si trovavano nel mezzo di un corridoio di un hotel a 5 stelle a un’ora in cui stavano dormendo ancora tutti.
Il ragazzo sorpreso dal gesto dell’amica tornò velocemente sui propri passi e la trascinò nella propria stanza chiudendo la porta alle loro spalle
B:ma sei pazza?!?!?ai ricconi che ci sono qui potrebbe venire voglia di denunciarti!!!... perché sorridi?,hai capito cosa ho detto?
Isa non lasciando il tempo all’amico per ricominciare a parlare lo abbracciò e,solo,quando il ragazzo rispose titubante al suo abbraccio Isa rispose sussurrando alla sua domanda
I:perché hai ricominciato a parlarmi…
Dire che gli occhi del ragazzo erano sgranati è dire poco,gliela aveva fatta!,era stato fregato da una ragazza,non era mai resistito così poco,se i ragazzi fossero venuti a saperlo le sue scenate non avrebbero più funzionato.
Quando Isa sentì che le braccia del ragazzo non erano più intorno alla sua vita si decise anche lei a staccarsi per guardarlo e,quello che vide le bastò per farla scoppiare a ridere:il ragazzo che sarebbe dovuto essere arrabbiato a morte con lei aveva la stessa espressione di uno che aveva appena visto un ippopotamo volare
I:ahahhahhahaha
B:non ridere!guarda che io sono ancora arrabbiato con te!
I:oh certo,scusa scusa
B:sì,certo
Vedendo che la ragazza non dava segni di volerla smettere Bill le si avvicinò con aria fintamente minacciosa e la fece arretrare fino a quando non fu con le spalle contro al muro,a quel punto lui appoggiò le mani contro il muro dietro di lei mettendola in trappola.
B:adesso non ridi più,vero?
I:B-Bill
Quando i loro sguardi si incrociarono il cuore di entrambi fece una capriola facendoli perdere un battito.
I loro visi si stavano avvicinando pericolosamente quando all’improvviso Bill si spostò bruscamente dandole le spalle per non farle vedere i chiari segni di quello che avrebbe voluto fare.
Voltandole le spalle non vide neanche la mano di lei che si appoggiava al proprio petto come se volesse calmare i battiti del proprio cuore.
Dopo un attimo che parve un eternità Bill incominciò a mettere a posto le ultime cose che aveva lasciato per la stanza.
I:s-sei ancora arrabbiato con me?
Dopo un sussulto Bill le rispose sommessamente con un no non troppo convinto
I:a-allora posso chiederti come mai questa mattina mi sono svegliata con una camicia,non mia, addosso?
Bill si voltò verso di lei con aria perplessa
B:ma come,non ti ricordi niente?eppure eri per metà cosciente
I:no,cioè sì,ricordo solo fino al punto in cui eravamo in macchina…
B:bè,è già qualcosa. Quando siamo arrivati ho dovuto,sì ecco,ti ho aiutato a toglierti il vestito ma non trovavamo il tuo pigiama così ti ho dato una delle mie camicie un po’ larghe
Entrambi erano arrossiti:lei perché non si ricordava qualcosa che era stato sicuramente molto imbarazzante e lui perché se lo ricordava anche troppo bene,si ricordava bene anche la fatica che aveva fatto per tenere a bada il suo istinto. Forse era maglio che lei non si ricordasse nulla…



OGGI VADO DI FRETTA E NON HO ABBASTANZA TEMPO PER RINGRAZIARE OGNUNO AD UNO A UNO…SCUSATE
SaRaThEbEsT:come avrei fatto a non perdonarti??spesso anch’io posto in ritardo nel postare…ops,comunque ora che andiamo in vacanza dovremmo avere più tempo tutte e due…no?
In ogni caso mi fa piacere che lo scorso capitolo ti sia piaciuto e spero che sia altrettanto per questo
P.S. carino porca cipria,vero?!?non so neanch’io come mi è venuto in mente ihih
  
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