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Autore: sevy    20/12/2009    2 recensioni
Silente era morto da un anno. Morto. Eppure il dolore che provava per lui non era sparito nemmeno un po' durante quell'anno terribile. Ma dopotutto, come dicevano le sue amiche e colleghe, era solo un amico... Ma all'improvviso accade qualcosa che nessuno aveva previsto. Sta forse diventando pazza? Albus/Minerva.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sorpese di Natale

Prima che potessero accorgersene, era già arrivato il 1 settembre, e con esso tutti gli studenti. Harry, Ron, Hermione e Ginny avevano deciso di continuare a frequentare la scuola fino ai propri M.A.G.O. Ciò significava che Ginny era ormai nella stessa classe del trio.

“Preferisco i discorsi di Silente” commentò Ron durante il primo giorno di scuola, poco dopo il discorso di inizio anno della McGranitt, che era stato preciso e conciso, anche se con un  vago tentativo di allegria.

Hermione lo guardò male, Ginny era distratta e non disse niente, e Harry esclamò:

“Ron!”

“Che c’è? Non dirmi che non sei d’accordo! Voglio dire, è il primo anno dopo la sconfitta di Voldemort, non pensi che ci meritiamo un po’ di allegria?” Ron aveva imparato, dopo la sua sconfitta, a pronunciare il nome senza più paura, il che rendeva le conversazioni un po’ più sciolte.

“Non è nel suo carattere” obiettò Harry alzando gli occhi al cielo.

“Continuo a pensare che i discorsi di Silente fossero meglio, e sono ancora convinto che in fondo tu sia d’accordo” ribatté Ron, mangiando una patata.

“Be’, erano più belli, ma dato che ovviamente Silente non c’è e non può tornare, e dato che altrettanto ovviamente la McGranitt mette tutto il suo impegno in tutto ciò che fa, penso che sia l’ultima che tu possa criticare” ribatté Harry. Hermione si affrettò a concordare. Ron, che con questo d’accordo non aveva niente da ridire, si limitò ad annuire.

I mesi passarono tranquilli dopo quel giorno. La professoressa McGranitt (già, non aveva ancora trovato un insegnante di Trasfigurazione, possibile?) sembrava essere ancora più severa degli anni passati in classe, ma se da una parte questo aveva stupito, dall’altra era stata spesso spigata con il fatto che avesse paura che passata la paura di Voldemort i ragazzi potessero lasciarsi andare troppo. Anche il loro nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, Dedalus Lux, aveva dimostrato di essere un ottimo insegnante, amato da tutti gli studenti e anche in buone relazioni con gli insegnanti.

Dicembre, vacanze di Natale

Erano ormai le vacanze di Natale. Tutto il parco del castello era coperto di neve, e mancando pochi giorni a Natale, anche l’interno era decorato persino più del solito. Ginny era andata con la sua famiglia in vacanza in Egitto, mentre Ron era riuscito a restare a Hogwarts con Harry ed Hermione (dato che la signora Weasley non aveva ancora cognizione delle coppie che si erano formate a scuola, e pensava che il trio volesse semplicemente stare insieme, e non aveva quindi prestato attenzione alle proteste di Ginny, neppure quando Harry aveva cercato di convincerla).

I tre avevano appena terminato una battaglia di neve (quanto era bello tornare a divertirsi dopo aver passato anni a combattere, lasciando perdere la giovinezza!) in cui Ron era risultato vincitore, quando videro la McGranitt, da lontano, allontanarsi in direzione del lago. Curiosi, decisero di seguirla.

Fu così che giunsero  a poca distanza dalla tomba di Silente. Rimasero nascosti dietro ad un cespuglio, protetti dal gelo grazie ad un incantesimo di riscaldamento (merito, ovviamente, di Hermione).

Videro l’unica cosa che non si sarebbero mai aspettati: la loro rigida professoressa crollare ai piedi della tomba.

Ci furono vari momenti di silenzio.

“C-ciao Albus” cominciò poi la strega con voce tremante. “Fra pochi giorni c’è Natale. Ma Albus, a cosa mi serve il Natale, da sola? T-ti ricordi? Avevo iniziato ad odiare il Natale dopo che i miei genitori erano morti. Erano già passati otto anni, ero stata Auror e in battaglia contro Grindelwald nel frattempo, e quel primo anno di insegnamento… oh, Albus, non penso di esserti mai stata abbastanza grata! Pensavo di passarlo tutto da sola, come sempre… Invece sei entrato, con la tua scacchiera e la tua cioccolata calda in due delle tue ridicole tazze…”

La McGranitt qui si permise di ridere. Non era una risata fredda: aveva divertimento, ma anche molto, molto rimpianto. Alla fine si dissolse fino a diventare silenziosi singhiozzi.

“Pensavo che avremmo passato così tutti i Natali, a chiacchierare e giocare a scacchi… era il nostro Natale, Albus! Come hai potuto, come hai osato, lasciarmi sola! Mi avevi giurato che non lo avresti mai fatto!” la voce si alzò di un semitono. “Mi avevi detto che sarebbe stato il mio ultimo Natale da sola, e ora guardami: ho già passato un Natale senza di te, non sono in grado di passare anche questo…” la voce si dissolse lentamente, cadendo nel silenzio.

“E’ ironico, sai?” riprese dopo un po’, la voce più ferma. “Ero convinta che sarei morta con te, al tuo fianco, in battaglia. Mi hai ingannata: perché? Ora ho perso te e il migliore amico che avevo dopo di te, Severus. Sapevi che avrei potuto salvarti, lo sapevi: perché non hai voluto che lo facessi? Bastava un incantesimo perché il veleno che era nel tuo corpo passasse nel mio. So che conoscevi l’incantesimo, te l’avevo mostrato io un giorno, tempo fa, mentre stavamo facendo ricerche di Trasfigurazione poco dopo che avevo iniziato ad insegnare! Non mi ritenevi forse all’altezza? Pensavi che mi sarei tirata indietro? No, non può essere questo: e allora perché? Perché hai scelto di morire tu?”

Il volto ora mostrava quasi agonia, nel parlare. Sembrava che la donna non potesse sentire niente di fisico, nonostante ormai fosse inginocchiata nella neve da quasi mezz’ora.

“Sai, non manchi solo a me. Sai che tutti i ragazzi ti preferiscono. Eri più utile tu, non puoi negarlo. Harry, Ron ed Hermione avrebbero avuto bisogno di una guida come te l’anno scorso.”

I ragazzi sussultarono nel sentire che l’insegnante aveva usato il loro nome proprio.

“Sei l’unico che sappia quanto io ami i miei ragazzi, Albus, ma devi sapere anche che non riuscirò mai ad essere come te per loro… potrò amarli quanto li amavi tu, forse, ma loro non riusciranno mai a vedere in me ciò che vedevano in te. Non ne sono capace, Albus. Soprattutto non ora, non ora che sei… che sei….”

Il trio non riusciva a credere alle proprie orecchie. Non solo aveva appena ammesso di essersi in qualche modo affezionata a tutti gli studenti, ma aveva anche ammesso debolezza. Non era da lei.

“Io non ce la faccio, Albus. Aiutami. Non ce la faccio..”

Harry, Ron ed Hermione videro che la professoressa era lentamente scivolata nella neve, addormentata. Uscirono dal nascondiglio e la levitarono verso il castello.

Dopo aver deciso, con alcuni incantesimi diagnostici, che non aveva niente di fisico, la portarono alle sue stanze (il ritratto, vedendo che la professoressa era addormentata, li aveva gentilmente lasciati entrare), e dopo averla gentilmente deposta sotto le coperte con un incantesimo di essicazione ai vestiti, uscirono silenziosamente dalle stanze.

Decisero di non dire niente a nessuno, e quel giorno decisero di non prendere più per scontato il carattere della professoressa… che si era rivelato, senza ombra di dubbio, peino di sorprese.

Ecco finalmente terminato l'ultimo dei capitoli "introduttivi" alla storia, che mi servivano perché fosse chiaro in che stato fosse la McGranitt. Da qui in poi comincerà la vera storia, spero più interessante.
Grazie a dublino e a marik1989, che hanno recensito, mi avete davvero scaldato il cuore! Quindi, piccolo regalo pre-natalizio, eccovi questo capitolo.
Grazie anche a Miss_Sunshine e di nuovo a dublino per aver messo questa fic fra le seguite. Spero di non avervi deluso con quest'ultimo capitolo.
Ah, piccola nota: mi sono accorta di aver sbagliato il nome della Professoressa Sinistra, che sarebbe Aurora. Ora ho corretto :D
  
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