Ero così felice, può tanta felicità svanire in un secondo? A quanto pare si.
Alan Taylor ci ha trovati, ma come ha fatto? Accanto a lui vi sono due dei suoi bestioni.
Faccio la prima cosa che mi viene in mente, gli sbatto la porta in faccia. Sono strasicura che tra due minuti la sfonderanno.
-Anto, chi è?- mi domanda mio padre.
-Alan Taylor.- dico col cuore che va a mille per la paura. Mio padre sbianca, e insieme a lui Patty, Matias e Franco.
-Dobbiamo scappare.- dice mio padre.
-No, tra due minuti sfonderanno la porta, non c'è tempo per scappare. Patty, Matias, non voglio che rischiate oltre per noi. Fatemi un favore, prendete Elisabeth e Nicolas e scappate, noi restiamo qua per farvi guadagnare tempo. C'è una via di fuga?- dico rivolgendomi a mio padre.
-Si, dal terrazzo si va sul tetto.- dice mio padre.
-E poi come faremo a scappare però?- domanda Patty.
-Tenete le chiavi.- mio padre si fionda su un cassetto e tira fuori un mazzo di chiavi.
-Nel tetto c'è un elicottero, che gli inquilini dell'appartamento possono usare in caso di emergenza, prendete quello. Lo sapete guidare?-
-Si, io si, ma Anto sei sicura, non ti va che restiamo?- mi domanda Matias.
-No Matias, solo una cosa vi chiedo, prendetevi cura di Elisabeth.-
Franco mi fa spostare, mentre con tutte le sue forze sposta il divano davanti alla porta che sta iniziando a cedere. Dal corridoio che porta alle camere arriva Nicolas con nostra figlia in braccio.
-Amore ho sentito tutto, non se ne parla nemmeno, io resto qua.-
-No Nicolas, devi andare con loro, è te che Alan Taylor vuole.- provo a convincerlo io.
-Antonella, non mi farai cambiare idea, io resto qua.- mi dice deciso. Poi dà un bacio sulla guancia a Elisabeth e la stringe forte a sè, prima di passarla a me. Me la prendo in braccio e ci avviamo in terrazzo.
-Mamma, cosa succede?- mi domanda Elisabeth, è una bambina sveglia, ha capito che c'è qualcosa che non va.
-Ascolta adesso tu vai con la zia Patty e lo zio Matias, ok?-
-Ma io voglio la mamma e il papà.- dice prima di iniziare a piangere, e mi si spezza il cuore a lasciarla così, ma non so le intenzioni che ha Alan Taylor e non voglio metterla in pericolo di nuovo.
-Dai, vedrai che con gli zii ti diverti, ciao Eli.- dico prima di passarla a Matias, la mia bambina continua a piangere e chiamarmi, e una piccola lacrima passa anche sul mio viso, non voglio farla soffrire, ma mi sento in ansia a non averla vicino, anche se so che è in buone mani.
Sento due braccia stringermi da dietro, Nicolas.
-Tranquilla, andrà tutto bene.- mi sussurra, ma non sono tranquilla per niente.
-Roberto, è meglio se vai anche tu.- mi giro e sento Franco dire questo a mio padre.
-No, devo stare vicino a mia figlia.- dice mio padre in tono deciso, sarei più tranquilla se andasse con Matias e Patty, ma da una parte lo voglio anche al mio fianco.
-Starò io con loro, ho già avuto a che fare con Alan Taylor, è meglio che qualcuno vada con Matias e Patty , sono solo dei ragazzi anche loro alla fine, e c'è pure la nostra nipotina con loro.- spiega Franco.
Mio padre si gira verso di noi e io gli faccio un cenno col capo, facendogli capire che voglio che vada con loro.
-Va bene allora, ma fate attenzione mi raccomando.- mi dice mio padre prima di raggiungere gli altri in elicottero. Faccio segno di saluto con la mano mentre le lacrime inondano il mio viso. Elisabeth per fortuna si è un pò calmata, si è seduta in braccio a mio papà e ci saluta dall'elicottero, speriamo vada tutto bene.
-Forza, entriamo, dobbiamo trattenerlo in modo che abbiano la possibilità di scappare.- dice Franco mentre entriamo.
Rientriamo nel soggiorno e notiamo che la porta d'ingresso è già stata sfondata, ma di Taylor e i suoi scagnozzi nessuna traccia. Ci guardiamo un attimo intorno spaesati, ma dopo neanche due secondi sento due braccia enormi sollevarmi da sotto le braccia per tenermi ferma, inizio a scalciare, ma mi solleva più in alto, facendomi male.
-Antonella, papà.- un altro bestione ha preso suo padre di Nicolas, che tenta di liberarsi come me.
-Bene Nicolas, io direi che non ti conviene fare un passo.- dice Taylor spuntando dal corridoio che porta alle camere.
-Bastardo.- gli dice Nicolas.
-Ehi, ho detto buono, a quanto vedo le due persone più importanti per te sono in mano mia.- dicendo tirando fuori dalla tasca una pistola. Inizio a sudare freddo. Una situazione del genere non mi era mai capitata.
-Non azzardarti a sparare a Nicolas, razza di verme che non sei altro.- inizio a urlargli dietro, come se urlare e piangere servisse a qualcosa.
-Io non voglio sparare a nessuno cara Antonella, per il momento. Ma di certo non a Nicolas, sai caro ragazzo, devo fartela pagare in qualche modo per avere lasciato mia figlia sull'altare.- dice con tono pacato Alan Taylor. Mi tranquilizzo un attimo quando sento che non vuole sparare a Nicolas, probabilmente vuole sparare a me, ma non mi importa, l'importante è che non faccia del male a lui.
Tira fuori da dietro la schiena il pupazzo di Eli, Ih Oh.
-Ho fatto un giro per le camere mentre vi aspettavamo, quindi c'era altra gente qua. Immagino sia scappata per il tetto. Poco male, almeno non ci saranno testimoni.- dice sorridendo.
-Cosa vuole fare?- gli domanda Nicolas.
-Arrivaci da solo caro.-
-Come ha fatto a trovarci?- domando io tanto per prendere tempo e un pò per curiosità.
-Avete fatto tutto da soli, come sapete ho conoscenze ed era da un pò che tenevo sotto controllo i telefono di Buenos Aires, è stata la chiamata della tua amica Patty, non ha detto il luogo, ma sono potuto giungere al mittente seguendo la linea. Non mi è piaciuto lo scherzetto che mi avete fatto a Pinamar ragazzi. Vengo per trovarvi e stare un pò in vostra compagnia, e voi non vi fate trovare in casa? Non si fa così. Ma lasciamo stare va, l'importante è che adesso vi ho trovati.-
Lo guardo malissimo, e mi dò della stupida per la chiamata di Patty, ma chi pensava fosse un tale pazzo?
-Allora, Nicolas, vuoi venire via con me e finalmente sposare la mia bambina?- domanda a Nicolas.
-Digli di no Nicolas.- gli urlo io. Non voglio che debba soffrire per me. Franco invece sembra abbastanza tranquillo, non capisco perchè.
Alan Taylor si gira a guardarmi e mi sorride, ho una voglia di sputargli in un occhio. Lo vedo annuire con la testa, ma allora è proprio scemo.
Due secondi dopo però capisco il motivo del suo gesto. Con un rapido movimento lo scimmione che mi tiene ferma mi prende il braccio. L'unica cosa che sento è un dolore lancinante al braccio e le lacrime che mi invadono gli occhi. Sento Nicolas urlare il mio nome, ma non capisco molto, vedo tutto sfuocato per le lacrime e il male. Se non mi tenesse ferma lo scimmione probabilmente sarei già caduta a terra. Stringo i denti, è un dolore troppo forte da sopportare, mi deve aver spezzato in due l'osso del braccio.
-Stro...- apro la bocca per cercare di lanciargli contro un offesa, ma una voce mi ferma.
-Antonella stai zitta!- mi urla Franco. Non capisco più niente, però ubbidisco. Continuo a vedere tutto sfuocato per il male che si fa sempre più forte, ma continuo a sentire le voci.
-Franco, da quanto tempo.- dice Taylor, probabilmente deve essersi girato verso di lui.
-Sempre troppo poco.- gli risponde il padre di Nicolas.
-Vedo che la voglia di scherzare non ti è passata, allora come sono stati gli anni in galera?-
-Duri, ma sopprattutto pesanti perchè non me li meritavo, io ti avrò anche truffato, ma tu hai fatto di peggio.-
-Vedi caro, la differenza tra me e te, è che io sono ricco, potente e furbo, non mi faccio mai scoprire.- dice Taylor. Basta, il dolore alla spalla inizia a essere troppo forte. Non ce la faccio più, voglio chiudere gli occhi e svegliarmi nella mia casetta, con Nicolas, Elisabeth, mio padre, Fabio e tutti i miei amici e tornare alla mia vita di sempre. Ma purtroppo questo non è possibile e non so chi ci salverà da questa situazione.
-Ehi gente, mettete su molto caffè, abbiamo portato altri tre nostri colleghi oggi! Oh ma che succede? Mani in alto.-
Sorrido, per la prima volta da quando sono qua sono contenta di sentire la voce di Cip e Ciop, eccoli i nostri salvatori.
Ma il sorriso svanisce quando sento uno sparo e una grande paura che Nicolas o suo padre siano stati feriti mi colpisce. Fortunatamente si alza un grande polverone, lo sparo quindi è andato al soffitto. Lo scimmione mi molla di colpo e io cado per terra perchè il forte dolore mi impedisce ancora di muovermi. Dopo due secondi sento le braccia di Nicolas stringermi e trascinarmi con lui dietro al divano, in un posto sicuro.
-Tuo padre?- domando con un filo di voce.
-é riuscito a scappare per il corridoio che porta alle camere. Tu come stai?- mi domanda, ha un tono molto preoccupato.
-Mi fa male il braccio.- riesco a dirgli. Appoggio la testa al suo petto e chiudo gli occhi. Mi stringe delicatamente, attento a non farmi male, ma il suo tocco non può che farmi bene.
-Resisti.- mi sussurra per farmi coraggio.
-Ho paura.-
-Anch'io ma presto sarà tutto finito, fortuna che sono arrivati Cip e Ciop, quei rompiballe alla fine sono serviti a qualcosa.- dice e ci mettiamo a ridere tanto per sdramatizzare.
-Speriamo non si facciano male.- dico io, e lo penso davvero, gli devo la vita.
-Ehi ragazzi, potete uscire.- ci dice Cip affacciandosi al divano.
-Avete chiamato i rinforzi e l'ambulanza?- chiede Nicolas.
-Si stanno arrivando entrambi.- gli risponde.
Nicolas mi prende in braccio, ha capito che sono troppo debole per camminare, fa il giro del divano e arriva al centro del soggiorno. Non ho voglia di aprire gli occhi, ma non voglio perdermi la scena di vedere Alan Taylor sconfitto.
Sono al centro della stanza, lui e i suoi due scagnozzi, spalle contro spalle, con Ciop che li tiene sottotiro.
-La sai la differenza tra me e te, caro? Che io ho persone che mi vogliono bene, per cui darei la vita, mentre tu, tu sai solo rovinarla la vita alle persone.- gli dice Franco al signor Taylor.
Nicolas mi appoggia sul divano e si avvicina ad Alan Taylor.
-Questo è per i quattro anni che mi hai rovinato.- dice prima di dargli un pugno che gli rompe il labbro.
-Ehi, questo è reato.- inizia a gridare il signor Taylor a Cip e Ciop.
-Io ero girato e non ho visto niente, tu Cip?-
-Neanch'io, spiacente.-
Mi metto a ridere e poi chiudo gli occhi, e finalmente mi addormento con il sorriso.
Fine capitolo.
Vi annuncio che questo è il penultimo capitolo,ne manca solo uno e poi anche questa fic sarà completa, devo dire che mi ha dato molte soddisfazioni, ma non sono ancora sicura di fare un seguito. Ho notato che le visite e le recensioni sono molto diminuite quindi non so. Ringrazio veramente di cuore per la recensione allo scorso capitolo: Alexiel94, sabry99, Ilary_Divina. Veramente i vostri commenti mi hanno fatto molto piacere!
Un bacio.
Gaia