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Autore: hunterd    21/12/2009    16 recensioni
Hermione Granger ha bisogno di un fidanzato che l'accompagni ad una festa. Ginny pensa bene di pubblicare un annuncio anonimo, all'insaputa dell'amica, per trovarlo. Fred Weasley all'insaputa di entrambe, legge quell'annuncio e decide di prenderlo in considerazione.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao ragazze, eccomi!
E con che sorpresa! Quasi un regalo di Natale, per me e per voi! Già, perchè Lunanera - una cara amica - ha raccolto il mio appello ed ha portato la sua bravura anche in questa mia ff. Dando "forma e colore" alla coppia di piccioncini in viaggio a Parigi. Un Fred così, cara Luna, è proprio irresistibile! Grazie, davvero, per il bellissimo disegno.
Aria di festa, aria di Natale... aria che sicuramente non può che ispirarmi pensieri romantici!
E poi, i nostri due piccioncini sono appunto a Parigi... ah, l'amour, toujours l'amour! La vie en rose...  bè, insomma, se avete problemi di colesterolo, siete avvisate!
Un pò di amaro, presupponendo che tutto questo romanticismo lo stiate apprezzando, è che la ff sta per finire. Ancora due capitoli, oltre a questo, e sarà conclusa.
Volevo che fosse leggera e piacevole, fin qui mi sembra di esserci riuscita. Se andassi oltre, credo potrebbe solo essere un ripetersi di situazioni.
Ora, però, vi lascio al capitolo... sapendo di dover andare a Parigi, avrei una certa voglia anch'io di arrivarci!
Ciao e a presto.
Laura.


PS Due precisazione importanti. La prima, stupirà qualcuno, precisamente Gattoridens, ma mia cara, il Ron che compare brevemente, vuole essere un piccolo omaggio al tuo! Spero non ti offenda... e spero non ti faccia troppo orrore! Lo sai che per me è inavvicinabile.... eh!eh!eh!
La seconda: le prime volte l'ho inserito per sottolineare i vari stati d'animo di Hermione, poi quel "oh - mio - Dio" l'ho voluto far diventare una specie di mantra ricorrente per divertimento e per caratterizzare tutti quei momenti (che non sono pochi ovviamente!) in cui la povera Hermione si ritrova a dover fare i conti con i sentimenti che il ciclone "Fred" è in grado di risvegliare!



Hermione era giunta alla Tana intorno alle dieci. Più o meno, dopo aver dormito quattro ore scarse. Questo perchè dopo il bagno di mezzanotte, era seguito il gioco della verità. Dopo il gioco della verità, uno dei giochi più stupidi che Hermione avesse mai sperimentato, era seguita la rievocazione dei trascorsi scolastici di ognuno di loro. Per la maggior parte dei presenti disastrosi e noiosi, per una persona in particolare più che eccellenti e gioiosi. Dopo questo momento, di cui Hermione era diventata protagonista indiscussa, era seguito il momento della colazione. Ormai erano quasi le cinque del mattino e alla padrona di casa era venuto in mente, che ai pochi rimasti, sarebbe stato carino servire brioche, cappuccino, succo di frutta. Si erano fatte le sei, prima che Hermione riuscisse a lasciare villa Bloyd. Ovviamente non da sola. Insieme al suo fidanzato: Fred, che le era stato accanto in ogni momento, condividendo discorsi, abbracci, un altro bacio... e la sensazione dei loro corpi abbracciati, coperti solo dai costumi da bagno.
- Hermione, non stai bene?
La voce di Ron, aveva fatto capire ad Hermione che la sua faccia doveva aver assunto quella sfumatura di rosso, che anche lui riusciva a sfoggiare molto spesso.
- No, no... deve essere il caffè... l'ho scaldato troppo.
Ron, fatto il suo dovere, aveva ripreso con gusto ad addentare l'enorme fetta di torta che si era servito.
Un verso, che altro non era se non uno sbadiglio, aveva annunciato l'ingresso di Harry.
- Ron...
Poi si era accorto dell'amica.
- Hermione! Ciao! Sei arrivata...
- Ciao Harry.
Ginny era arrivata come al solito con la forza di un tornado. Il sorriso che andava da un orecchio all'altro, come sempre succedeva quando Harry era alla Tana, aveva portato con sè una sferzata d'allegria.
Hermione non aveva potuto fare a meno di pensare quanto assomigliasse a Fred quel modo di fare.
- Ciao ragazzi. Hermione!
Si era catapultata sulla panca, vicino all'amica.
- Ti aspettavo! Devi raccontarmi tutto! Non devi tralasciare neanche il più piccolo particolare...
Un semiaddormentato Potter, aveva fissato le due ragazze.
- Raccontare cosa? Che hai fatto di bello, Herm?
A parte andare ad una festa con Fred come fidanzato? A parte baciarlo, farci il bagno assieme, condividere un cornetto, farsi pulire uno sbaffo di cappuccino? A parte rimanere incastrata per andare a Parigi con lui? Oh - mio -Dio! Bè, a parte tutto questo, niente.
- Sono dovuta andare ad una festa... un'amica che si è diplomata...
Ginny le aveva fatto l'occhiolino.
- E' inutile che parli con loro... forse, forse l'unica festa a cui hanno partecipato è stato il Ballo del Ceppo... e con che risultati... bè, i gemelli ancora adesso non riescono a smettere di ridere se ci pensano!
I gemelli... Fred... ad Hermione erano venuti i crampi. Oh - mio - Dio... a momenti sarebbe esplosa una bomba lì dentro. Ci aveva pensato e ripensato, ma non aveva trovato nessun'altra soluzione.
- Ehi, sorellina, vacci piano. Solo perchè hai avuto qualche ragazzo non significa che io ed Harry...
Un crac aveva decretato la fine della colazione di Hermione. O meglio la fine della tregua durata quelle quattro ore.
- Ciao ragazzi!
Eccolo, Fred Weasley. Polo nera, jeans sbiaditi, scarpe da tennis. Sorriso sbarazzino, capelli scompigliati. Su di lui le quattro ore di sonno sembravano aver avuto più effetto!
- Pfumf... ciao...
Ron aveva quasi ignorato l'arrivo del fratello.
Ginny, invece, gli era già saltata al collo. Stampandogli un sonoro bacio sulla guancia.
- Ciao...
Harry, meno semiaddormentato, aveva salutato da dietro le pagine della Gazzetta. Due occhi verdi che spuntavano appena.
- Ciao, Fred.
Tre paia d'occhi si erano appuntati, sorpresi, su di lei.
Che aveva fatto? Aveva solo salutato Fred! Ecco, appunto... Fred! Da quando riconosceva i gemelli? Bè... oh - mio - Dio... forse da quando ne aspettava uno in particolare?
- O George?
Aveva cercato di rimediare, cercando anche di ignorare il lampo di divertimento che era passato nello sguardo del ragazzo.
- No, hai indovinato, Herm. E' proprio Fred!
Ginny ancora stava abbracciando il fratello.
- Che fai di bello qui? Nostalgia di casa? Della colazione di mamma?
Fred stava sorridendo alla sfilza di domande della sorella. Si somigliavano anche in questo.
- Sono venuto per un favore, ho sempre nostalgia di casa, ancora di più della colazione di mamma... nè io, nè George abbiamo praticità in cucina...
E si era impossessato di una fetta di torta.
- pfumf.. che.. pfumf... favore... pfumf...
Ron, alla seconda fetta di torta, aveva guardato il fratello.
Hermione sapeva che il momento era cruciale. Se qualcosa fosse andato storto... Fred l'aveva guardata. Hermione aveva avuto la sensazione che sapesse benissimo cosa stava pensando.
- Dobbiamo andare in Francia. Finalmente un mago a cui stavamo dietro da tempo, sembra essere disposto a venderci degli incantesimi scherzosi introvabili...
Harry aveva ripiegato il giornale.
- Sembra interessante...
- Già. Però c'è un problema... George non può venire. Non possiamo chiudere il negozio per tre giorni...
- Tre giorni?
Ron, la bocca stranamente libera, aveva rivolto la domanda.
- Sono incantesimi complessi... altrimenti non gli saremmo stati dietro così tanto! E tre giorni sarebbero giusto bastati ad essere in due...
E qui aveva guardato sfacciatamente negli occhi Harry. Il quale si era agitato sulla sedia.
La cosa non era sfuggita a Ginny, che si era agitata a sua volta. Harry era arrivato solo il giorno prima.
- Non può venire Jordan?
Ecco Ginny già mettere le mani avanti...
- Uhm... non credo sia in grado... e poi, lo sai che odia i francesi...
Fred, nel rispondere, aveva riguardato Harry.
- Potrei venire io...
Il metodo "Weasley" funzionava quasi subito... soprattutto con Harry, che da buon Grifondoro, non restava indifferente ad una richiesta d'aiuto.
Era il turno di Hermione... ma Ginny era arrivata prima.
- Ma sei appena arrivato!
Poi era arrossita. Dietro quelle parole si celava più di un interesse.
- E' vero, Harry... non posso chiederti di ripartire... immagino sia stato abbastanza impegnativo lo stage presso il Ministero... papà lo dice sempre che gli Auror non ci vanno giù teneri con gli studenti...
Harry aveva scrollato le spalle.
- Niente che una buona notte di sonno non abbia già cancellato... e poi, diversamente, come puoi fare, Fred?
Ginny era balzata in piedi. La stessa espressione di quando le aveva sbattuto il giornale sotto il naso, animava il suo sguardo.
- Hermione! Lei è la soluzione! Chi meglio di un OOP potrebbe aiutarti Fred?
Hermione odiava quando la chiamava OOP... anche se sapeva che da parte di Ginny non c'era nessuna cattiveria. "Oltre ogni previsione" era il suo voto classico ad Hogwarts.
Adesso quattro paia d'occhi la fissavano. Quelli di un ragazzo in particolare, mascheravano divertimento, dietro la finta espressione di valutazione.
- Hermione? Mah...
E adesso fingeva anche di essere perplesso! Era un attore nato...
- Ma sì, Ginny non ha tutti i torti. E poi con Harry avevamo in previsione di dedicarci un pò agli allenamenti. L'anno prossimo dobbiamo assolutamente vincere la Coppa... ci serve ogni giorno disponibile!
Ron, sostenuto sempre dall'annuire di Ginny, aveva abbracciato l'idea.
Se fosse stato tutto vero, cioè se Hermione non avesse "voluto" arrivare a tutto questo, avrebbe già tentato di affatturare i due fratelli coalizzati nello spingerla a passare tre giorni con Fred!
- Mah... non so. Cioè non so se...
- Herm, non c'è problema. Vado io. E poi Ron, abbiamo tutta l'estate per allenarci... cosa vuoi che siano tre giorni in più o in meno.
Harry, come sempre, davanti all' incertezza - peraltro finta - dell'amica non aveva esitato.
- Bè... adesso che mi ci fai pensare... un OOP contro... ehm... diciamo che tu Harry, non brilli per altrettanta bravura... forse preferirei essere accompagnato dall'OOP. Ti scoccerebbe così tanto, Herm?
Il braccialetto, nascosto dalla manica lunga della camicia, aveva vibrato. Ricordandole che la M era diventata una I. Era successo subito il bagno. Subito dopo che nell'acqua Fred l'aveva abbracciata. E aveva sfiorato le sue labbra. Oh - mio - Dio... al solo ricordo si era sentita stringere lo stomaco.
Era arrossita. Ma poteva sembrare una reazione normale in quel momento. Una reazione alle parole di Fred. Non al ricordo di... basta! Basta o ci impazziva!
- Bè no... ma dovremo stare via proprio tre giorni?
Ma dove l'avrebbe condotta quel cumulo di bugie? Le era venuto in mente l'inferno... in realtà l'avrebbero condotta dritta dritta a Parigi. Forse, per certi aspetti, un altro tipo di inferno.
- Più o meno... considera che il tipo è molto scrupoloso... vuole spiegarci tutto per filo e per segno... ehi, ben inteso, che è tutto pagato dalla "TiriVispiWasley Corporation"!
Praticamente non riusciva a tornare del suo colore originario. Si sentiva ancora rossa come un pomodoro. Ogni cosa pronunciata da Fred, la riportava alla sera prima. La Weasley Corporation era saltata fuori quando Robert aveva voluto sapere di più sull'attività di Fred. E lui aveva clamorosamente mentito dicendo che lui e George gestivano una catena di negozi!
- Bene! Mi sembra tutto risolto allora... Hermione accompagnerà Fred!
Ginny aveva concluso "l'affare" prima che qualcosa andasse storto, riportando reale la probabilità che fosse Harry ad allontanarsi tre giorni dalla Tana.
Ginny che era innamorata persa di Harry. Harry che, da vero imbranato, non si accorgeva di nulla.
Le era tornata in mente la frase di Fred, sull'amore che bussava e che bisognava essere attenti a capirlo. Chissà quanto doveva ancora bussare Ginny, prima che Harry capisse. Forse l'avrebbe sfondata la porta, a furia di bussare...
- Allora, Herm, che ne dici di fare la valigia? Potremmo già andare... devo solo passare un attimo ad avvisare George che ho risolto il problema.
Hermione aveva guardato Fred. Per un attimo terrorizzata che fosse vero. Che davvero dovesse passare da George.
Poi aveva visto il lieve cenno di diniego. Ed era tornata a respirare. Con Fred c'era poco da stare tranquilla.
- Veramente la valigia è già pronta... ero appena arrivata anch'io.
Non aveva risparmiato all'amica la frecciatina. Va bene che Ginny involontariamente le aveva dato una mano... però rimaneva il fatto che se fosse stato tutto "vero"... l'avrebbe pur sempre sacrificata al posto di Harry! Ah, l'amore... che cosa ti spingeva a fare...
- Herm... se non ti va...
Il viso di Ginny aveva assunto un'espressione dispiaciuta e combattuta. Aveva gettato un'occhiata fugace ad Harry.
- Ma no. Lo faccio volentieri per Fred. E poi, è vero. Per Harry le vacanze iniziano solo oggi... giusto, Harry?
L'amico, che a sua volta gettava occhiate fugaci a Ginny, aveva fulminato Hermione. Odiava quando Hermione cercava di farlo uscire allo scoperto con Ginny... ancora non aveva ammesso di amarla alla follia. Ancora si nascondeva dietro al fatto che lui non era il ragazzo giusto per lei.
- Già... sarà uno spasso poter giocare a Quidditch tutti i giorni...
Ginny aveva fatto una faccia che prometteva tempesta. E se Hermione si fosse fermata, sapeva che ci sarebbe stata una lunga sfuriata della rossa, con cui avrebbe sfogato parte della sua frustrazione per il comportamento di Harry.
- Herm... non vorrei farti fretta... ma dobbiamo andare!
La voce di Fred l'aveva riportata ai suoi di problemi! Tra meno di un'ora sarebbe volata a Parigi con lui... e non a cavallo di una scopa, ma su un'aereo. Oh - mio - Dio... Fred su un aereo. Fred all'aereoporto. Fred in un qualsiasi luogo babbano alle prese con un qualsiasi oggetto babbano!
- A proprosito... in Francia, dove?
Ginny aveva posto la domanda.
Fred aveva guardato Hermione. Hermione aveva guardato Fred.
Lui con un sorriso spensierato. Lei con un sorriso tirato.
- A Parigi!
- Parigi?
Oh - mio - Dio! Ginny non stava facendo davvero quell'espressione. Non stava prendendo Fred sottobraccio. Non stava per dirlo... no, Ginny era sua amica...
- Parigi! La città dell'amore... chissà... magari potrebbe succedere!
Oh - mio - Dio! Perchè nessuno fermava Ginny? Perchè Ron, che di solito aveva sempre la bocca piena, ora l'aveva sgombra, libero di dargli fiato?
- Succedere? Cosa dovrebbe succedere a Parigi?
Eccola, sguardo malizioso, sorriso malizioso, pensieri maliziosi... perchè doveva conoscere Ginny, così bene, solo lei?
- Solo un orso come te, Ron, potrebbe non immaginarlo!
Ron, aveva cercato solidarietà in Harry. Il quale aveva fatto spallucce. Di certo non avrebbe parlato di Parigi... proprio no! Avrebbe anche potuto conoscere cosa poteva accadere a Parigi... ma davanti a Ginny non avrebbe mai parlato di certi argomenti!
Ron, allora, aveva cercato manforte nel fratello. Aveva quell'epressione che stava ad indicare che di certo, Fred, non lo avrebbe deluso. Figurarsi se Fred poteva sapere...
- Mi spiace, fratellino. Io la risposta la conosco...
Oh - mio - Dio! Hermione aveva pregato intensamente che Ron non lo facesse. Era arrivata a giurare che gli avrebbe fatto tutti i compiti del prossimo anno, se un miracolo gli avesse fatto tenere la bocca chiusa.
- E quale sarebbe? Sembra un segreto di stato...
No! L'aveva fatto! Neanche il giuramento aveva funzionato.
- Sarebbe che, essendo Parigi la città dell'amore... bè, io ed Hermione potremmo anche innamorarci.
OH - MIO - DIO!


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Fred nel mondo dei babbani, era come un bambino al luna park.
Tutta una serie di episodi lo aveva reso evidente. Tipo quando si era messo in fila proprio dietro ai bambini, per poter visitare la cabina di pilotaggio. O quando aveva infilato di nascosto le cuffie in dotazione per ascoltare il film, nel suo zaino. O come adesso, assolutamente concentrato a studiare il nastro trasportatore su cui iniziavano a comparire le prime valigie.
- Che ne dite se passiamo in albergo per rilassarci un pò? Non so voi, ma io praticamente non sono riuscita a dormire... sono distrutta!
Emily, una forma smagliante a smentire ciò che aveva appena affermato, aspettava una risposta.
L'idea dell'albergo era assolutamente da escludere per Hermione! Avrebbe messo piede lì dentro il tempo strettattemente indispensabile.
- Ottima idea! Ci riposiamo tutti un pò...
Proprio in quel momento, Fred ne aveva avuto abbastanza di studiare il nastro trasportatore, per rispondere.
- Bene! Ecco le nostre valigie.
Hermione aveva visto il suo trolley, molto meno pratico del baule incantato o della sua borsa magica.
Poi aveva visto le valigie di Emily: una valigia che sembrava il suo baule, una di media grandezza, un trolley, un beauty-cause.
- Hermione! Ma cosa ti sei portata lì dentro? Sicuramente non il vestito giusto per la serata che ci aspetta!
Hermione aveva iniziato a tremare. Di paura. Che serata? L'inaugurazione del museo sarebbe stata l'indomani. E aveva giusto portato il tubino nero, decidendo che era più che perfetto per l'occasione.
Robert stava strizzando l'occhio a Fred. Il quale, a sua volta, lo stava strizzando a lei.
Non aveva potuto fare a meno di pensare che era il solito pazzo incosciente! Come faceva a non preoccuparsi mai di niente!
- Che serata Emily? L'inaugurazione è domani...
- Ti prego, Herm! Non dirmi che pensavi di passare la tua prima serata a Parigi in albergo!
No! Hermione aveva riconosciuto l'espressione della ragazza e pregava che non lo stesse per dire...
- Capisco che tu e Fred non vi vedete da un pò... ma avrete tempo, dopo, per recuperare! Prima io e Robert vi portiamo a cena in uno dei ristoranti più romantici di Parigi!
Hermione, avrebbe voluto che si aprisse quel famoso buco, in grado di portarla al centro della terra. Lontana dall'espressione maliziosa di Emily, dalla risata diverita di Robert e da Fred. Che non si stava affatto risparmiando un'espressione tra il divertito ed il malizioso.
- Veramente, Emily, abbiamo già avuto tempo sufficiente per recuperare...
Oh -mio - Dio! Perchè quel dannatissimo buco non si apriva! Sentiva di essere diventata dello stesso colore del vestito di Emily: rosso fuoco!
- Ora capisco quell'espressione sciupata, Hermione...
Ci si metteva anche Robert, ora! Si era dimostrato assennato e morigerato fino adesso! Già, perchè adesso stava battendo una mano sulla spalla di Fred, ridendo della sua affermazione!
- Emily... credo che quel signore ce l'abbia con te!
Fortunamente Hermione era stata la prima ad accorgersi dell'uomo, che da dietro il vetro, faceva ampi cenni in direzione di Emily. Permettendole così di distogliere l'attenzione da lei.
- Oh, è Monsieur Drue. Il responsabile della filiale di Parigi. Me l'aveva detto papà che sarebbe venuto lui a prenderci...
Stava ricambiando il suo gesto di saluto.
- Bè, ci conviene andare. Non facciamolo aspettare...
Aveva cambiato idea adesso.Meglio correre in albergo. Almeno lì avrebbe avuto un pò di pace da Emily...e anche da Robert, visto che ci si metteva anche lui a complicarle la vita!
- Manca la valiga di Fred!
- Oh, non c'è problema! Accio...
Hermione si era praticamente gettata addosso al rosso.
- Oh, tesoro, scusa! Sono inciampata...
Fred, sotto lo sguardo di fuoco della sua "fidanzata", aveva avuto l'accortezza di mostrare un'espressione contrita: segno che si era accorto della sciocchezza che stava per fare. Vedere la sua valigia volare per tutto l'aereoporto fino a raggiungerlo, sarebbe stato qualcosa di poco normale per i babbani presenti!
Però l'aveva afferrata per la vita. Stringendola a lui e depositandole un lieve bacio sulle labbra.
- Tranquilla, tesoro. Cascarmi tra le braccia, non è mai una seccatura...
Emily aveva sospirato, Robert ridacchiato, Hermione imprecato. Come al solito, per la strana sensazione che le provocava l'abbraccio di Fred. Per la scarica elettrica che le provocavano le labbra di Fred. Per il nodo allo stomaco che le provocava guardare in quegli occhi tremendamente caldi ed espressivi.
- Ecco la mia sacca!
Era tornata libera, mentre Fred recuperava la sacca. E stranamente era una libertà che le pesava. Perchè non era invece sollevata?
Qualcosa iniziava a risuonare come un campanello d'allarme. Ma Emily che la prendeva sottobraccio, trascinandola verso l'uscita, era un campanello anche più squillante.
- Senti, mi sa che io e te non possiamo andare in albergo...
Ecco, Emily che nell'orecchio le sussurrava queste parole, era un campanello ancora più squillante!
- Emily...
- Ssshhh! Non voglio sentire storie... adesso liquidiamo i rispettivi ragazzi e tu vieni con me! Senza protestare!
Oh - mio - Dio! Cosa aveva in mente ancora!?
- Robert, Fred... temo che ci sia un cambiamento di programma. Cioè, per me ed Hermione. Voi potete pure andare in albergo... noi ragazze abbiamo da fare... spero non ti dispiaccia, Fred, se te la rubo...
Fred aveva sorriso.
- No, certo.
Avevano quasi raggiunto il distinto signore che li attendeva.
- Bene! Allora direi che ci possiamo rivedere in albergo. Vi raggiungeremo per... diciamo le otto. Fatevi trovare nella hall.
Hermione, per certi versi, invidiava la sicurezza dimostrata da Emily. Sapeva sempre quello che voleva...
- Monsieur Drue! Bonjour!
- Mademoiselle Bloyd...
Era iniziata tutta una serie di convenevoli e presentazioni. Alla fine dei quali, Hermione si era ritrovata a salutare frettolosamente Fred, prima di essere trascinata verso un taxi da Emily. E non prima di aver visto Fred, scomparire insieme a Monsieur Drue e Robert su una lussuosa limousine.
Ecco, in quel preciso momento aveva iniziato a pregare che il "ciclone" Fred non arrivasse a spazzare via Parigi, la città dell'amore.


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Ogni specchio che aveva incontrato, le aveva rimandato sempre la stessa immagine: una ragazza fasciata in un abito blu notte aderente, le spalle scoperte, riccioli castani che ricadevano morbidi, sulle stesse spalle. Occhi ambrati, messi in risalto dal trucco sapiente, labbra sottolineate da una tonalità di rosa appena più scuro delle labbra stesse.
La camminata era apparsa solo lievemente incerta, poichè calzava dei sandaletti, anch'essi blu, con un tacco leggermente più alto di quanto non fosse abituata.
Il tutto era completato da una stola, del medesimo colore del vestito, che le fasciava le spalle.
Hermione, ogni volta, aveva pensato che non potesse essere lei quella ragazza.
Eppure le somigliava molto. Solo sembrava più raffinata, più matura, più... insomma più bella. Si era accorta che già un paio di signori, nel vederle scendere dal taxi, si erano fermate ad ammirarle. Anche Emily, per quanto fosse possibile, appariva ancora più bella.
Nella hall, altri specchi. E ancora si era guardata, di sfuggita, ma l'immagine non era cambiata.
Poi, proprio nello specchio, lo aveva visto. E non aveva potuto fare a meno di bloccarsi. Di rimanere impalata, l'espressione sorpresa, un rossore che iniziava a diffondersi sul viso, per poi raggiungere anche il decoltè.
Oh - mio - Dio! Quello non poteva essere Fred Wwasley. Quello era un ragazzo che, per pura fortuna, si trovava lì ed aveva incrociato lo sguardo con il suo.
E dopo averlo fatto, ora le stava sorridendo con un calore ed una ammirazione, che era pari alla sua.
Smoking nero, capelli perfettamente pettinati, una mano in tasca, Fred era semplicemente stupendo. Non c'era un altro modo per definirlo. Fred, che solo muovendo le labbra, le stava dicendo "sei bellissima".
A lei, Hermione Granger, che ancora era impalata davanti a quello specchio.
- Ehi, ti sei incantata? I nostri cavalieri ci stanno aspettando!
Emily l'aveva riscossa. Le aveva sfiorato un gomito ed Hermione si era girata.
Ma la visione non era scomparsa. Anzi, si era fatta più reale. Se aveva pensato che lo specchio potesse essere un inganno, bè la realtà era anche migliore.
Fred non era stupendo. Fred era semplicemente e meravigliosamente affascinante. E le stava venendo incontro. Sempre con quel sorriso ammirato e caldo e... e non le venivano altre parole, sentiva solo quel nodo allo stomaco stringere ancora di più.
- Uno spettacolo i nostri ragazzi in smoking. Ma noi non siamo da meno! Vedi che ne è valsa la pena sottoporti a tutte quelle "torture"!
Hermione aveva sentito appena le parole di Emily. Come ricordava vagamente di essersi lamentata tutto il pomeriggio per lo shopping, per il parrucchiere, per l'estetista, per il truccatore... per quei sandali!
Come, del resto, notava appena la presenza di Robert accanto a Fred.
Fred, che ormai era ad un metro di distanza. Fred, che colmato quel metro, aveva fatto scivolare un braccio intorno alla sua vita, chinandosi su di lei, attirandola un pò più vicino, avvolgendola nello stesso profumo che aveva percepito soltanto... quando? Ieri sera...
- Sei la strega più bella mai vista, Hermione.
Fred che sussurandole nell'orecchio, dava voce a quel calore e a quella ammirazione che aveva anche nello sguardo.
- Anche tu sei molto bello.
Si era ritrovata a rispondere senza imbarazzo, perchè le parole erano uscite con assoluta sincerità.
Lui l'aveva stretta solo un attimo di più, come a sottolinerare quanto gli facesse piacere quella risposta, poi si era staccato da lei, prendendola solo per mano.
- Emily, sei davvero... splendida.
- Posso dire lo stesso di Hermione.
Sia Fred che Robert, apparivano sinceramente ammirati nel rivolgersi alle due ragazze.
- Bè, direi che siamo tutti estremamente affascinanti stasera! Sarà che l'aria di Parigi è così... speciale!
Emily, abbracciando Robert, aveva strizzato l'occhio in direzione di Hermione e Fred.
Per la prima volta, da quando era iniziata tutta quella storia, Hermione si era sentita bene. Niente imbarazzo, niente "oh - mio -Dio", niente elucubrazioni.
Semplicemente la sensazione della sua mano intrecciata a quella di Fred.
- Bene, direi che possiamo andare... la limousine sarà qui a momenti.
Seguendo Robert ed Emily, si erano diretti all'uscita. Fuori, in attesa della limousine, Hermione aveva inspirato una boccata d'aria. E l'aveva trovata... speciale! Non sapeva perchè, non sapeva come, ma quello era ciò che provava.
Poi lo sguardo le era caduto sulle loro mani ancora intrecciate. La sua e quella di Fred. Il braccialetto era lì. Sembrava quasi voler richiamare la sua attenzione, raccogliendo la luce del lampione.
Ora, c'era una O che brillava. Perfetta nel suo tondo. HERMIO... ancora due lettere. Due lettere la separavano da cosa? Il nodo allo stomaco si era stretto di più.
Aveva sollevata lo sguardo su Fred. Ed aveva incontrato due occhi seri, come mai li aveva visti. Sembravano guardarle dentro. Sembravano riuscirci davvero.
Erano trascorsi solo pochi giorni, ma in quei pochi giorni qualcosa era successo.
Hermione si riteneva troppo intelligente ed obiettiva, per fingere che non fosse vero. Era iniziato come un incubo, era proseguito come un piano azzardato, era diventato che cosa, adesso, quello stare insieme?
La limousine era arrivata proprio nello stesso momento. Erano saliti ed Emily aveva iniziato ad illustrare tutte ciò che incontravano lungo la strada.
Hermione, per una volta, fingeva di essere interessata. Lei, che da buona secchiona non si sarebbe mai persa una spiegazione, fingeva spudoratamente. Annuiva, spostava lo sguardo a destra ed a sinistra, a seconda di dove Emily indicava.
In realtà, l'unica cosa che "sentiva"  veramente era il corpo di Fred accanto al suo. Le loro gambe a contatto, le loro mani che erano tornate ad intrecciarsi.
- Ed ecco là la nostra destinazione... sapete che è proprio lì che Robert mi ha chiesto di diventare la sua ragazza?
Hermione aveva dovuto fare uno sforzo per guardare dove Emily stava indicando.
Ma quando l'aveva fatto, era rimasta a bocca aperta: stava indicando la Tour Eiffel! Splendidamente illuminata. Cioè, loro avrebbero cenato sulla Tour Eiffel?
- Complimenti Robert... davvero molto affascinante.
- Grazie Fred. Ma per Emily...
Anche loro erano seduti vicini. Anche loro si tenevano per mano. La differenza stava nel fatto che loro erano realmente fidanzati.
- Mi viente in mente solo adesso... non è che soffri di vertigini, Fred? Sai il ristorante è proprio in cima...
Lui aveva sorriso. Ed Hermione aveva colto tutto il divertimento che quella domanda gli aveva suscitato. Lui soffrire di vertigini? Lui che volava come un pazzo spericolato sulla scopa? Lui che compiva evoluzioni al limite del suicidio sul campo da Quidditch?
- No. Decisamente no, Emily. Posso garantirti che Fred non ha questo problema...
Ora Fred sorrideva ancora di più. E dietro a quel sorriso, insieme al divertimento, c'era qualcos'altro.
Sembrava soddisfazione... forse la soddisfazione che anche lei, per una volta, stesse sorridendo veramente divertita, nel rispondere per lui alla domanda di Emily.


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- Ragazzi... credo di essere piacevolmente ubriaca...
E nel dirlo, Emily aveva pensato bene di rimanere a piedi nudi. Robert adesso teneva in mano i suoi sandali. Con buona pace del ragazzo che, compunto, fingendo di non vedere, li informava che erano arrivati al piano.
Il lusso di quell'albergo era davvero sfacciato. Hermione ne stava prendendo coscienza ogni momento di più.
Emily continuava a ridacchiare, Robert a sostenerla.
Fred, anche lui la osservava divertito. Si erano divertiti parecchio a chiacchierare quei due. Si erano ritrovati d'accordo su un sacco di cose... specialmente sul fatto di prendere in giro lei!
Ma non se l'era presa come le altre volte. Perchè Fred aveva sempre trovato il modo di volgere a suo favore ogni scherzo, ogni bonaria presa in giro. Ogni volta lei ne era uscita con un pregio e non con un difetto.
- Bene, questa è la nostra stanza.
Robert si era fermato.
- La nostra è quella dopo.
Fred, ovviamente, lo sapeva perchè c'era già stato.
- Allora siamo vicini di stanza!
Hermione aveva alzato gli occhi al cielo: Emily era davvero persa. Avrebbe voluto essere lei così persa. Forse adesso non sarebbe stata così agitata.
Già, perchè, adesso iniziava a pensare con una certa insistenza che stavano per andare in camera, lei e Fred.
"Oh - mio - Dio" era tornato. Con la sensazione, però, che qualcosa fosse cambiato.
- Bè, allora buonanotte.
- Buonanotte, piccioncini...
- Buonanotte Emily. Robert.
- Buonanotte. A domani.
Il momento dei saluti era durato poco. Troppo poco. Erano già davanti alla porta della loro stanza.
Fred la stava già aprendo. Stava accendendo la luce. Rivelando un ambiente elegante e molto, molto intimo, maledizione!
Già, perchè luci soffuse creavano un caldo gioco di chiaroscuro. Rendevano la tonalità di rosso, su cui verteva l'arredamento, ancora più caldo, accogliente.
La stanza era davvero enorme. Una metà sembrava creare un salottino, con le due poltrone, il divano, il basso tavolino. L'altra metà... bè, all'estremità dell'altra metà, c'era il letto matrimoniale più imponente che avesse mai visto!
A baldacchino, sembrava una riproduzione in grande dei letti di Hogwarts! E quel copriletto rosso, bordato di oro... bè, sembrava un chiaro richiamo al loro essere Grifondoro!
- Davvero sorprendente, vero Hermione?
Il braccialetto aveva vibrato. Una sensazione strana da provare, mentre guardava un letto - e che letto! - in compagnia di Fred.
- Sembra la riproduzione in grande dei letti di Hogwarts!
A quel punto era sobbalzata. Le stesse identiche parole!
- Già...
- Per giunta anche nei colori rosso-oro... un pò come sentirsi a casa....
Oh - mio - Dio! Ma quanto erano Grifondoro loro due?
- Quella porta là, invece, è il bagno! Giuro che ho trovato delle cose davveri interessanti... c'è una cosa che soffia aria calda...
Ecco qualcosa a cui aggrapparsi per uscire dai pensieri che le vorticavano in testa...
- Si chiama phon... serve per asciugarsi i capelli.
- Ne avevo avuto il sospetto... c'è anche un'altra cosa... qualcosa che si chiama... rasoio...
Si era sfilato la giacca. Appoggiandola sulla poltrona. Ora era la volta del farfallino. Sembrava tranquillo. Lei invece era ancora impalata e per niente tranquilla, ora che lui si era tolto la giacca.
- Serve agli uomini per farsi la barba...
- Ah... che vita complicata quella dei babbani. In bagno mi ci vuole un attimo per asciugarmi i capelli o farmi la barba...
Da quando a Fred era cresciuta la barba? E lei dov'era?
C'era, probabilmente, ma non se ne era mai accorta. Non aveva mai visto Fred come un "ragazzo", ma semplicemente come uno dei due gemelli Weasley, fratelli di Ron.
Oh - mio - Dio!
- E l'altra porta?
Hermione stava perlustrando la stanza. Veramente alla ricerca di un posto dove dormire. Dato che il divano era in realtà un divanetto!
- Chiusa. Se vuoi provo ad apparire dall'altra parte...
- CHE COSA?!
- Stavo scherzando, Hermione... stavo scherzando...
Che stupida! Doveva darsi una calmata... e magari non rimanere impalata. Si era sfilata i sandali. Ed aveva sospirato di sollievo. Solo ora si rendeva conto di quanto fosse stato impegnativo indossarli.
- Belli, ma decisamente scomodi, giusto?
Lo sguardo di Fred era puntato sui sandali. Eppure era arrossita lo stesso. Le era sembrato un commento intimo... da veri fidanzati.
Era tornata ad essere imbarazzata, ora che si trovavano insieme, in una camera da letto. La sicurezza di prima era scomparsa.
- Già... e scusa. Lo so che non l'avresti mai fatto... smaterializzarti...
Aveva scosso le spalle.
- Senti, stavo pensando, per dormire...
OH - MIO - DIO!
- ... di unire le due poltrone. Dovrei starci comodamente...
Come?
- In fondo ho dormito in posti peggiori... certo, sempre in un letto, però...
La magia, ecco cosa a cosa si riferiva... c'erano mille modi per loro di dormire comunque in un letto, ma separati.
- Potremmo trasfigurare il letto... in due letti gemelli...
Si era voltato. Un sopracciglio alzato...
- Mi faresti usare la magia?
- Bè... qui... in camera, nessuno lo saprebbe...
Sbam! La porta, quella chiusa, si era aperta con un'irruenza tale che era quasi uscita dai cardini.
- Ragazzi! Le nostre stanze sono comunicanti!
Emily, un bicchiere in mano, era apparsa nella loro stanza. A smentire categoricamente Hermione nell'affermazione che ad usare la magia in camera non avrebbero corso il rischio di essere scoperti!
Era apparso anche Robert. Anche lui al pari di Fred, in camicia e maniche arrotolate.
- Scusatemi... ero andato un attimo in bagno... e mi è sfuggita!
Emily ridacchiava piacevolmente divertita.
- Eh, eh... potrei decidere di farvi una visitina sul più bello!
- Emily!
Un grido strozzato aveva lasciato la gola di Hermione. La sola idea che lei e Fred potessero... OH - MIO - DIO!
- Tranquilla, Hermione. Adesso la riporto nella nostra stanza, mi assicuro che la porta sia ben chiusa... e poi nascondo la chiave!
Robert stava davvero accompagnando Emily di nuovo di là. Una Emily assolutamente persa, che salutava con la manina e continuava a ridacchiare.
Fred, ovviamente divertito dalla situazione, stava salutando anche lui Emily e ringraziando Robert con lo sguardo nello stesso tempo.
Solo quando aveva sentito la chiave girare di nuovo, Hermione aveva osato parlare.
- E' da escludere che si possa utlizzare la magia... potrebbe davvero piombarci in stanza!
Ma Fred stava ridendo. E non poco, perchè adesso le sue spalle sussultavano violentemente. Tanto che davanti alla sua espressione assolutamente sorpresa, era scoppiato proprio in una risata fragorosa.
Di quelle che spesso si sentivano risuonare alla Tana. Solo con un'altra a fargli eco. Quella di George. Spesso si era domandata quanto fosse liberatorio lasciarsi andare ad una risata simile.
Ed aveva iniziato a sentire qualcosa agitarsi... prima un leggero sussulto, poi un altro... fino a quando aveva capito che era una risata quella che si stava facendo strada dentro di lei. Suscitata da quella di Fred. Che ancora non sembrava voler smettere. Anzi, appoggiato allo schienale della poltrona, si teneva le braccia sullo stomaco, quasi piegato in due dal troppo ridere.
Troppo, troppo coinvolgente perchè non si ritrovasse anche lei nella medesima situazione. Troppo per non sentirsi bene. Troppo per non sedersi sul letto, in cerca di un sostegno per non cadere dal troppo ridere.
Ormai sull'orlo delle lacrime, lo aveva guardato. Per ritrovare le stesse lacrime anche in lui. E ridere ancora. E ancora.
Fino a quando il riso li aveva lasciati senza fiato.
- Fred... sai... che ... non... so... nemmeno... perchè... stavamo... ridendo?
Era riuscita tra un tentativo di riprendere fiato e di non cedere di nuovo al riso, a parlargli.
- Perchè... sei... fantastica... Hermione! Fantastica e... divertente... in... una... maniera... che tu... non... puoi... nemmeno immaginare!
Anche lui faticava a parlare. Nelle sue parole, ancora il riso irrefrenabile di prima.
- Divertente?
Anche lui ora la stava guardando... e "come" la stava guardando. In una maniera che tutta l'ilarità provata si stava trasformando in altro.
- Oh, sì. La strega più in gamba di Hogwarts, quella che è stata in grado di compiere magie che nessuno di noi è mai riuscito, va in tilt in una semplice stanza babbana!
Ma che cosa stava cercando di dirle? Si sentiva sempre più strana...
- Cioè?
- Cioè... ci sono mille modi per rendere inacessabile questa stanza... basta un semplice colloportus, per chiudere definitivamente fuori Emily e Robert...
La semplicità di quell'affermazione le era apparsa in tutta la sua sconvolgente verità: era completamente in tilt! Fred aveva ragione... avrebbe potuto compiere tante di quelle magie invisibili ai babbani...
La stava guardando.
- Semplice, veloce, invisibile.
Perchè si sentiva improvvisamente delusa? Perchè anzichè essere grata a Fred di aver trovato la soluzione ai loro problemi, ne era dispiaciuta?
- Quindi?
Fred aveva sorriso, scosso la testa e poi si era avvicinato alla sua sacca. Aveva estratto la sua bacchetta.
- Quindi... colloportus.
Verso la porta comunicante.
- Colloportus.
Verso la porta di ingresso.
Poi si era voltato verso il letto. Aveva ammiccato e puntato ancora la bacchetta.
Il letto immenso, puf, era scomparso... o meglio, si era diviso in due letti gemelli.
- Un pò come essere ad Hogwarts, no? Solo con il permesso di stare nella stessa stanza...
E perchè lei era ancora delusa? Ma che cosa le stava succedendo?
- Direi che risolto il problema letto, possiamo passare ai turni in bagno...
Perchè, imrpovvisamente, rimpiangeva il Fred vissuto al ristorante? Quello che l'aveva guardata per tutto il tempo con quello sguardo caldo, avvolgente... quasi intimo?
- Direi che...
Ma la maniglia della porta comunicante aveva preso ad abbassarsi ed alzarsi. Dietro di essa, una voce soffocata.
- Ma no che non li disturbo... e poi, devo parlare con Fred!.... no... domani mattina non va bene!... non....
Emily, era tornata alla carica. Fred ed Hermione si erano guardati in faccia.
- ... sì che l'ho girata la chiave!.... non posso... ehi, ragazzi?!
Niente, Emily non cedeva. Fred aveva ripreso la bacchetta. Aveva ritrasformato il letto. Poi l'aveva guardata. Quando anche lei aveva annuito, aveva agito.
- Alohomora...
Poi velocemente aveva rimesso la bacchetta nello zaino.
Sbam! Come prima, la porta si era aperta con irruenza. Questa volta Emily era comparsa in accappatoio.
- Fred! Non dovevi assolutamente!
Ma non riusciva ad essere veramente minacciosa, Emily, puntando un dito contro Fred. E adesso? Cos'era quest'altra storia?
- Scusatela... o meglio, Hermione tu la conosci. Sai che Emily non dovrebbe bere più di...
- Rob, non sono ubriaca....
Il fatto che lo dicesse ridacchiando, ne era però la chiara prova. Robert ancora una volta, sorridente alle sue spalle.
- E comunque... non abbastanza da dire a Fred che non doveva!
Hermione iniziava a preoccuparsi. Aveva gettato un'occhiata a Fred. Ma lui, neanche a dirlo, sorrideva. Ma cosa aveva fatto che non doveva? Erano rimasti insieme tutta le sera e lui si era comportato perfettamente. Anzi, sin troppo, tanto che adesso lei era molto confusa!
- Emily, non saresti mai riuscita ad imperdirmi di...
- Hermione, il tuo fidanzato ha osato...
Ora, era a lei che puntava un dito contro. Okay che era simpaticamente ubriaca, ma cosa aveva fatto Fred?
Robert era scoppiato in un'allegra risata.
- Emily, stai facendo preoccupare Hermione!
Aveva passato un braccio intorno alle spalle di Emily.
- Stai tranquilla, Hermione... Fred non ha fatto nulla, se non pagare il conto del ristorante! Emily voleva che foste nostri ospiti... ma Fred non ha voluto sentire ragione...
CHE COSA?! Fred aveva pagato il conto di QUEL ristorante?
- Già... e non doveva! Gli ho detto che voi qui, siete assolutamente ospiti nostri!
- Emily...
- Non dire nulla Hermione. Capisco benissimo Fred, io avrei fatto lo stesso... adesso la porto via e giuro che faccio in modo di non disturbarvi più!
Infatti la stava trascinando di là, mentre lei ancora puntava un dito minaccioso contro Fred.
- Non finisce qui... domani non azzardarti a pagare qualcosa oppure...
- Buonanotte...
Robert aveva strizzato l'occhio ad entrambi. E poi aveva richiuso la porta. La serratura che scattava era risuonata ancora.
- Non possiamo usare la magia! Emily è totalmente persa... potrebbe tentare ancora di piombarci in stanza! Lei sarà anche ubriaca, ma Robert no! Si accorgerebbe che la porta non si apre!
- Mi stai dicendo che sono autorizzato a dormire con te?
Oh - mio - Dio! Gli stava dicendo quello? Cioè, era quello che lei stava pensando? Era per quello che prima si sentiva delusa? Cioè, lei Hermione Granger, nel suo inconscio era dispiaciuta che prima Fred avesse trovato una soluzione diversa?
Doveva calmarsi e rilfettere. Assolutamente riflettere! Poi un altro pensiero si era sovrapposto.
- Come hai fatto a pagare il conto del ristorante?
- Non ho usato l'oro dei Lepricani se è quello che ti stai domandando...
Era arrossita. Tanto per cambiare. Anche se non aveva pensato a quello. Si era veramente domandata come.
- No... è solo che quel ristorante sarà costato... sarà costato...
Lui l'aveva messa ulteriormente in difficoltà, rivolgendole un'occhiata divertita.
- Non ho l'abitudine di rivelare alle ragazze che porto fuori a cena, quanto ho speso.
Si sentiva letteralmente il viso in fiamme.
- Comunque, non ti preoccupare. Diciamo che dopo l'esperienza del taxi, ho capito più o meno come cavarmela coi soldi babbani. E non ne sono venuto sprovvisto...
Anche se assolutamente in imbarazzo, sia per l'argomento, sia per come aveva sottolineato quel "portare fuori a cena"... come se loro fossero davvero fidanzati... Hermione non riusciva a non sentirsi in colpa. Fred non era altrettanto ricco come Emily o come Robert... lui, i soldi, se li guadagnava davvero.
- Sì, però... io non posso permettere che... che...
Oh - mio - Dio! Le si era avvicinato, troppo, posandole le mani sulle spalle. Nude, quindi il contatto di quelle mani lo aveva percepito in tutta la sua intensità.
- Hermione, ti ringrazio, ma non se ne parla nemmeno. Avrei potuto far finta di niente, sai che ne sono capace, invece non l'ho fatto. Ho pagato perchè "volevo" pagare. Stop. Per me, l'argomento si chiude qui.
- Ma...
- Niente ma. Adesso, direi che è ora di andare a letto...
COME?! Per un attimo, non poi così breve, un'immagine si era affacciata... lei e Fred in quel letto immenso... gambe e braccia che sbucavano da sotto le lenzuole... e... e... OH - MIO - DIO!
Lui stava evidentemente giocando a metterla in imbarazzo. E ci era riuscito perfettamente! Ma cosa le stava succedendo stasera?
L'aveva lasciata andare. Dandole le spalle e tornando a ravanare nelle sacca.
- Dicevamo... turni per andare in bagno...
Aveva estratto un pigiama... o così sembrava.
- Ti cedo il primo turno... se tu mi fai vedere...
Oh - Mio - Dio... perchè le doveva apparire così bello in quel momento? Hermione continuava a sentirsi molto, molto confusa.
- come si usano il phon ed il rasoio... prima o poi, così,  potrò dire a George che in fatto di utilizzo di oggetti babbani, non potrà mai eguagliare il mio record!!
Hermione era più che convinta che dovesse rispondere. Più che convinta. Il problema, però, era che aveva fatto l'errore di guardare il braccialetto. Un errore frutto di una sensazione ben precisa. Una sensazione che si era rivelata giusta.
La O si era trasformata nella N. Lo aveva intuito subito dopo aver pensato quanto fosse bello Fred. Quanto le facesse battere il cuore. Quanto il suo tocco, le sue mani, avessero lasciato un fuoco dove si erano posate.
- Fred? C'è una N ora...
Lui aveva guardato il suo.
- Così sembra...
"Così sembra"... che risposta era?
- Significa che ancora una lettera, poi il tuo desiderio si avvererà?
- Così sembra...
Ancora quella risposta "così sembra"...
- E mi libererò di questo braccialetto?
- Così sembra...
C'era una terza domanda che avrebbe voluto fargli. Quella che ora le premeva di più.
Ma aveva paura di farla. Avrebbe portato con sè altre mille domande. E lei prima doveva riflettere. Assolutamente riflettere.
Lei era Hermione Granger: razionale, obiettiva, riflessiva, programmatrice. Lei non improvvisava, lei ragionava, lei analizzava... lei non si ritrovava innamorata senza nemmeno accorgersene. No, a lei non accadeva questo.
OH - MIO - DIO!
Lei non poteva essersi innamorata di Fred Weasley! No... no... c'era sicuramente un'altra spiegazione!
Ecco... ecco, l'aveva trovata! Era Parigi, l'aria di Parigi! Ne aveva respirata troppo. Lei era la colpevole di quei pensieri!
Bene! Aveva capito quale era il problema... sarebbe bastato tenerlo sotto controllo. Ancora due giorni... solo due giorni! Poi avrebbero lasciato Parigi. Per tornare a respirare l'aria di sempre... l'aria che avrebbe riportato le cose alla normalità.
Sarebbe tornata a vedere Fred Weasley per quello che era: il gemello di George, il fratello di Ron, il figlio dei coniugi Weasley. Quasi un "fratellastro" per lei.
- C'è qualcos'altro che mi vuoi domandare, Herm?
OH - MIO - DIO! Non poteva sapere della terza domanda!
Troppo, troppo intenso quello sguardo. Troppo, troppo, cosciente del suo turbamento. Troppo, troppo... insomma, troppo da sopportare.
Si era lanciata verso il bagno. Afferrando al volo la sua valigia.
- Primo turno... quando esco, ti spiego tutto.
Si era richiusa la porta del bagno alle spalle, quasi fosse stato il ponte levatoio di un castello. Lasciando fuori, quello che le sembrava un nemico molto pericoloso. Molto insidioso. Qualcuno che stava tentando di intrufolarsi - e forse c'era già riuscito - dentro il suo cuore.



 
 
   
Lo so, adesso mi odierete. Vi ho lasciato sul più bello. Ma non è casuale la scelta. Nel prossimo capitolo ci sarà un risveglio... e a volte è più romantico un risveglio che non una buona notte! Perciò pazientate... ci sarà un risveglio, ci sarà una gita, ci sarà un'altra festa... e poi? Poi volete sapere troppo! Eh!eh!eh!
Per quanto riguarda il braccialetto, bè ormai avete capito tutte il suo funzionamento... anche un pò lo scopo... ma cosa avverrà veramente... bè quello lo so solo io! Ancora due capitoli, poi lo saprete anche voi!!! Portate pazienza....


DUBLINO: sono molto contenta che la storia ti piaccia. Ci tengo molto a questo pairing e gli ho prestato cura ed attenzione...la stessa che metto quando sono alle prese con una "dramione"! Ciao e a presto!

LUCYPEVENSIE: mia cara... non sai come sono soddisfatta di essere riuscita a strapparti una recensione! C'è molta soddisfazione strapparne una già quando la coppia è "amata"... ma quando è presa in esame perchè inusuale... bè c'è n'è ancora di più! Anche la mia passione per il pairing Fred/Hermione non è stato "amore a prima vista" come per il pairing Draco/Hermione. Ma forse, proprio perchè cresciuto nel tempo, le volte che scrivo di loro, lo faccio ancora con più convinzione. Nella speranza anche, come dico sempre, di mettere in circolo questa coppia che può ben amalgamarsi, a parer mio. Come vedi il soggiorno di Parigi non manca di divertimento e romanticismo... e non è ancora finito! Per cui, se hai voglia, resta. Ciao e a presto!

VULNERARIA: Fred innamorato? Guarda, innamorato è poco... stracotto, perso, completamente andato! Però anche Hermione... non scherza! Vediamo quando si accorgeranno che lo sono entrambi! Per Emily... bè alla fine, come si dice, non tutto il male viene per nuocere! Senza di lei chissà... forse Fred ed Hermione non si sarebbero mai "avvicinati"! Ciao e a presto!
 
SORELLINAMALFOY: direi che hai centrato ciò che adoro in questa coppia: le scintille! Trovo che solo due opposti come loro, siano in grado di produrne davvero. Soprattutto perchè Fred non ha lati in ombra... come, invece, ne ha molti un biondino di nostra conoscenza. La coppia Draco/Ginny non sempre mi entusiasma. Sono sincera, dipende veramente da come è scritta la ff. A volte è resa in una maniera che "spegne" entrambi i protagonisti. Per il braccialetto... bè ci hai preso al 100%! Ora rimane solo da vedere come si conclude il tutto! Per quanto riguarda Fred Weasley... bè, accidenti, inizia a piacere anche a me! Solo che chi glielo dice a Malfoy? Eh!eh!eh! Ciao e a presto!

BABY_BIRBA: come vedi, Hermione non rimane indifferente al fascino e alla dolcezza di Fred. Soprattutto perchè quel braccialetto davvero sta aiutando Hermione a capire tante cose... la scritta forse non sarà così lunga... però sicuramente porterà ad un epilogo che... ehi! Niente anticipazioni... tanto ormai manca poco per scoprirlo!!! Ciao e a presto.

PUFFETTA_DOLSHE: mi spiace informarti, mia cara, che la fila è già lunga... come per che cosa? Ma per questo Fred Weasley così "ragazzo ideale"!!! Anzi, la prima in lista sono proprio io! Scherzi a parte, mi fa piacere che ti piaccia come lo sto descrivendo... così lo immagino e così lo rendo! Sul braccialetto... bè hai indovinato la sua esatta funzione! Ma come ho già detto, ci sarà un epilogo che porterà a scoprire proprio tutto su di lui. Ciao e a presto!

NELL SEV SNAPE: ciao Francesca! Innanzitutto ti ringrazio per i bei complimenti. Sono contenta che ti piaccia sia la storia che la mia scrittura... ma per quanto riguarda la tua, non credo tu ti debba lamentare. Sono venuta a leggere la ff che stai scrivendo e devo dire che hai scelto un argomento e dei personaggi davvero originali. Io, per esempio, non mi prenderei mai la briga di scrivere più approfonditamente della McGranitt, di Silente, di M.me Chips... sono personaggi molto impegnativi, forse è anche per quello che incontri qualche difficoltà. Perchè lo stile e le capacità non mi sembra davvero che ti manchino! Perchè non provi con una Fred/Hermione? Soprattutto Fred, è un personaggio che ti permette di usare toni leggeri, divertenti... provaci, potresti proprio scoprire quanto è facile! Non c'entra nulla, ma siccome ho visto il tuo profilo... anch'io ho fatto liceo classico! Certo, un bel pò di tempo fa... però ogni tanto ho ancora gli incubi per qualche versione di greco particolarmente impegnativa! Il latino già sembrava più fattibile... e tu? Come va? Davvero, ricordo ancora quanto fosse impegnativo... però, ne vale la pena! Stile, scrittura, congiuntivi ringraziano! Eh!eh!eh! Ciao e a presto.

VALERY_IVANOV: un'altra nottambula... a volte all'ora in cui mi hai lasciato la recensione, sto ancora scrivendo... meno male che almeno ne vale la pena! Quindi grazie per i complimenti... e sii clemente se vorrai lasciare un giudizio più dettagliato!! Io ce la metto tutta... anche lavorando sino all'una di notte!! Eh!eh!eh!... ciao e a presto!

JEA: grazie mille per i complimenti! Sono contenta di riuscir a far apprezzare questa coppia... non è molto gettonata, a differenza di altri siti stranieri. Come vedi le cose a Parigi procedono per il meglio... e le sorprese non sono ancora finite!! Braccialetto compreso... avrà, ovviamente, un ruolo fondamentale! Ciao e a presto.

LUNANERA75: cara Mary! Uso questo piccolo spazietto per ringraziarti ancora! Per il resto, ci sono mail, msn... un bacione!

GATTORIDENS: ciao Elisa! Spero davvero che non te la sia presa! Voleva essere una sorta di sorpresa-omaggio! Quando mi sono ritrovata con Hermione e Ron a tavola, che facevano una specie di colazione... bè, il pensiero è davvero volato al tuo "mitico" Ron! Se non ti ha fatto piacere la cosa... fammi sapere l'ora della fucilazione e io mi presenterò! Comunque, mi ha fatto piacere ritrovarti anche qui. In questo campo dove "esploro" la famiglia Weasley... certo non è Ron (vedo lontano il momento in cui potrei scrivere qualcosa con lui protagonista), ma credo che anche Fred abbia feeling con Hermione! O almeno, io qui cerco di crearne... divertente e spensierato, come un pò solo i Weasley riescono ad esserlo! E meno male, perchè Draco ha sicuramente il suo fascino... però diciamolo - tra di noi, che se ci sente lui! - a volte è anche un pò pesante... con tutti i problemi che si porta dietro!!!
Perciò, ben venga il mio Fred ed il tuo Ron... ci danno la possibilità di incontrarci più spesso... e di deliziarci reciprocamente con il loro modo di essere! Ciao e a presto!

LAVIOLETTADISPIKE: grazie infinite per i complimenti! E poi sono molto contenta che questo pairing ti piaccia... tanto da specializzarti. Significa che presto ci sarà una tua ff su di loro? Sarebbe fantastico! Se ne trovano troppo poche di Fred/Hermione in circolazione! C'è bisogno di autrici che si cimentino con questo pairing! Quindi se è tua intenzione... non indugiare! Ciao e a presto!

ELI WEASLEY: con un nick come il tuo... bè, sono contenta che la mia ff ti piaccia! Che Fred soprattutto ti piaccia! Per quanto riguarda il braccialetto... indovinato! Il suo funzionamento serve anche a quello ipotizzato da te! Per capire fino in fondo dove arrivare... bisognerà aspettare però l'ultimo capitolo... ma non manca molto! Ciao e a presto!

PIKAPPA93: spero di averti dato la dose di romanticismo di cui necessitavi! Io personalmente ne sono più che soddisfatta... tieni presente che ho a che fare quasi sempre con Malfoy... e lì di romanticismo ne puoi mettere ben poco! Nel senso che Malfoy non è sicuramente Fred! Come vedi mi sono scelta due protagonisti maschili letteralmente agli antipodi! La costante rimane Hermione... lei, il mio mito, non ha bisogno di cambiare: le basta essere se stessa per andare sempre bene! Per la recensione, tranquilla, non è un obbligo, ma un piacere. Quando si ha tempo ci si dedica! Ciao e a presto!







 
  
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