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Autore: Mary Lunanera    22/12/2009    6 recensioni
Londra, stazione di King’s Cross.Due nuovi studenti, un ragazzo ed una ragazza, avevano fatto la loro comparsa, sulla banchina, con le rispettive famiglie. La famiglia dei Malfoy e quella dei Weasley.
Dal capitolo quinto il rating sarà arancione per certe scene esplicite che si susseguiranno nel corso della storia.
Personaggi:Nuova generazione, Scorpius/Rose, Serpeverde, Grifondoro, Nuovi personaggi.
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Capitolo cinque

Hear You Me

 

Pov Scorpius

 

Lasciata Rose all’entrata del dipinto, mi diressi a grandi falcate verso la fonte dove proveniva l’ostilità, sentivo sul mio corpo brividi sgradevoli e dietro la nuca i peli si erano rizzati come se si fosse formato del ghiaccio. In fondo al corridoio del settimo piano, una figura indistinta si allontanava dal posto dove proveniva una negatività carica di odio e rancore: aleggiava ancora nell’ambiente un essenza dolciastra che mi dava la nausea, in modo indefinito, opprimendomi d’angoscia.

Con il cuore che batteva veloce per l’adrenalina, rincorsi l’ombra che fuggiva, sembrava non toccasse suolo. Girato l’angolo scomparve. Chiunque fosse sparì, come smaterializzato - il ché era impossibile, all’interno della scuola ci sono sigilli imposti dalla preside -. Perlustrai i corridoi in lungo e in largo un paio di volte, cercando qualche passaggio segreto di cui ero all’oscuro, ma purtroppo non c’erano indizi che mi portassero a pensare che ci fossero scorciatoie o vie di fuga.

Innervosito dal fatto, andai in Sala prefetti con grande ritardo rispetto all’orario prestabilito. Legend mi attendeva in piedi vicino al tavolo, dove gli altri colleghi avevano consegnato le pergamene.

- Hai idea di che ore sono? Siete gli ultimi che consegnano…ma dove è la Weasley?- chiese con voce irritata.

- Si é sentita male. Ho pensato fosse meglio accompagnarla sua Casa per non rischiare una ricaduta. È ancora debilitata.- risposi nervoso.

- Non m’importa della salute della WeasleyMalfoy solo che ho passato il tempo ad aspettare i tuoi comodi e che non hai preparato il resoconto della ronda.- disse velenoso.

Lo spocchioso arrogante osava fare il superiore! - Ti assicuro che la pergamena sarà pronta tra breve… non immaginavo che ti mancassi, Legend. Sei stato gentile a preoccuparti ma … vedi, preferorei che al tuo posto si fosse preoccupata Kim Young. Tendo a preferire le ragazze.

La frecciata arrivò dritta colpendolo in pieno. La Caposcuola Tassorosso era la ragazza di cui era interessato.

– Come ti permetti Malfoy!  Sono un Caposcuola, ti sono superiore di anni ed esperienza. Non transigo errori o dimenticanze riguardanti i doveri scolastici.

- Ti ripeto, che il resoconto della serata sarà pronto nel minor tempo possibile! Puoi tornare alla tua Sala Comune, mi occuperò personalmente di chiudere la Sala Prefetti. Non vorrei rovinarti le tue ore di sonno, altrimenti avrai le occhiaie e la tua perfezione verrà messa a dura prova.- dissi fissandolo con disprezzo come solo i Malfoy erano capaci di fare.

- Sarà meglio per te Scorpius!-  sibilò e uscì sbattendo la porta dietro di se.

La mia competizione con Legend si estendeva chiaramente oltre il campo di Quidditch. Non mandava giù che lo scorso anno i Serpeverde vinsero la Coppa delle Case contro i Corvonero  con pochi punti di distacco.

Presi a compilare controvoglia la pergamena messa a disposizione per la mia ala di sorveglianza: nulla di anomalo nelle ore di ronda, ma una presenza estranea al di fuori dell’orario di guardia nei corridoi del settimo piano. Il giorno dopo qualcuno si sarebbe mosso per scoprire di cosa si trattava, ma anch’ io avrei fatto le mie indagini in privato.

Andai nei sotterranei ed entrai nella mia stanza. Mi spogliai della divisa ed andai a letto. Accantonai  la sensazione sgradevole che provai seguendo quella creatura, perdendomi nei ricordi piacevoli che riguardavano la mia ragazza. Si, finalmente potevo definirla la mia ragazza.

La serata risultò una vittoria su tutta la linea. Avevo confessato il mio amore, ero riuscito ad aprire il cuore alla donna che era tutto il mio mondo. Il primo bacio…i nostri baci, un crescendo di calore che divampava. Lei, calda e passionale, baciava come se fossi stato il suo stesso respiro…la sua lingua ghermiva la mia con tale foga da lasciarmi sbalordito. Mi mordicchiava le labbra come se volesse approfondire il bacio ancora, e ancora. Se avessi dato retta al mio istinto l’avrei presa e trascinata via con me, per tutta la notte: diventando un essere unico con lei, fondendomi dentro di lei, baciando la sua morbida pelle, esplorando ogni suo anfratto, perdendomi nei suoi occhi d’ambra, sentire le sue mani delicate mentre l’avvolgo in un caldo abbraccio. Per fortuna o sfortuna, il buon senso mi fece trasalire nell’ essere avventato. Si meritava di meglio, ci saremmo amati con il tempo e avrei conosciuto ogni parte di lei, ogni suo punto più sensibile, sentendo il suo piacere intorno a me, la sua anima entrarmi dentro.

Mi eccitai come mai prima di allora, al solo pensiero di Rose. Dopo qualche minuto, le tensioni dei giorni passati, la stanchezza prese il sopravvento, di lì a poco ero morto per il mondo, cadendo in un sonno senza sogni.

 

                                                                                     *****************

 

 

Il mattino dopo, entrai nella Sala Grande. Come sempre, il mio sguardo vagò verso il suo tavolo. Era circondata dalle amiche, riuscivo solo a intravedere la sua chioma. Mi sedetti al solito posto.

Come un falco sulla preda, Narcissus si avvicinò posandomi una mano sulla spalla: -Ciao amico. Hai notato? Stamattina c’è una strana atmosfera al tavolo dei Grifoni.

-Già, le ragazze del quinto sono su di giri – convenni - é successo qualcosa?

-La Weasley. Non ha il suo solito sorriso spensierato, sembra sotto un incantesimo Confundus. Le compagne le chiedono che cosa abbia ma sembra che risponda a monosillabi. L’unica che se la gode di gusto è la McCain, guardala!

Aveva ragione. Quando si girava verso Rosie faceva un sorriso compiaciuto, poi guardava me di sottecchi, ridendo e continuava a fare colazione. Deve aver saputo. Essendo la sua migliore amica era inevitabile che non le sfuggisse un minimo cambiamento da parte sua. Sorrisi di rimando. Non mi dispiaceva che si sapesse di noi due.

Zabini mi fissò per un lasso di tempo abbastanza lungo. Io con indifferenza mangiavo senza far trapelare il mio stato d’animo, facendo finta di niente. Dall’altro lato si sedette Albus salutandoci come ogni mattina.

-Non ci posso credere. Per Salazar, il nostro Scorpius è riuscito nel suo intento! – urlò improvvisamente Narcissus

Mi guardava come se fossi stato una star.

- Abbassa la voce. Sei impazzito! Che vuoi dire?- feci lo gnorri.

- Non darmela a bere, cugino. Ti conosco. Ieri sera deve essere accaduto qualcosa con la Weasley. Avanti puoi dirmelo, finalmente non fai più parte verginelli?

VerginelliZabini! da quando sei un esperto in relazioni?

- Da quando ho notato che tira una strana aria tra te e Rose! Lei è diversa, tu non guardi come al solito nella sua direzione: sembri sempre un assetato alla sorgente… e adesso sorridi addirittura! Deduco che tra di voi sono volate scintille stanotte. Sbaglio?

Non potevo dargli torto. Mi sentivo diverso. Ero diverso. Fu come se mi fossi liberato da uno dei miei tanti macigni che mi opprimevano.

-Sai, Zabini? A volte sembri una delle zie di mia madre, che mette il naso negli affari altrui- risposi prendendolo in giro.

-Se non mi vuoi rivelare nulla…  chiederò direttamente dalla seconda fonte. Sai che posso essere persuasivo con le ragazze!

-Non oserai spero!

-Mettimi alla prova e vedrai!- mi sfidò con un ghigno beffardo.

Albus si alzò improvvisamente, lasciando il cibo a metà, dirigendosi verso l’uscita della Sala. Non riuscii a capire che cosa gli fosse preso, non proferì parola nemmeno una volta durante il nostro battibecco. Zabini ed io ci guardammo, pensando di aver esagerato. Ci incamminammo verso Sala Pozioni, la prima lezione del giorno.

Recuperato i libri dalla mia stanza - distanziava poco dall’aula- ritornai nei corridoi dei sotterranei. Vidi Rose all’entrata della classe. McCain vedendomi arrivare varcò la soglia, lasciandola sola. Mi avvicinai,  e mi regalò un sorriso da mozzandomi il fiato.

- Sei in ritardo Signor Prefetto.

- Un Malfoy non è mai in ritardo.

- Sono gli altri che arrivano in anticipo!- dicemmo ad un isono, si mise a ridere; avevo imparato a conoscerla in quegli anni trascorsi assieme, ogni suo modo di essere.

Le porsi la mano e lei intrecciò le sue dita con le mie,come la sera prima, senza riservo né timidezza, come se lo facessimo da sempre.

- Come hai trascorso la notte? Spero che tu sia riuscita a dormire.

- Oh si. Ho dormito come una bimbina.- rispose- E tu? Hai avuto problemi a causa della mia assenza con il Caposcuola Legend?

- Niente di preoccupante, è andato tutto liscio.- Non dissi in che cosa mi ero imbattuto nei corridoi e proseguii come se nulla fosse.

- Sarà meglio entrare o penseranno che vogliamo saltare la le lezioni.- la mia diligente Rose mi richiamava al dovere.

- Sai, l’idea non mi dispiacerebbe affatto. Con i nostri voti possiamo permetterci di perdere qualche ora.- Sorrisi e con un braccio le cinsi la vita, attirandola a me. Fece un leggero risolino. Mi cingevo a depositarle un bacio sulle labbra.

- Scusate. Ma devo entrare in classe. E anche voi!- Albus ci stava fermo davanti, con lo sguardo torvo che balzava da me a Rose.

Ci allontanammo e lui vi passò in mezzo, diretto verso la porta dell’aula di Pozioni. Potter doveva darmi delle spiegazioni riguardo i suoi modi acidi di primo mattino.

Sospirando ci guardammo, feci passare per la soglia prima Rose poi entrai. In mezzo a quei vapori, il prof. Lumacorno disponeva degli ingredienti sul suo tavolo per creare la pozione della settimana, il resto della classe era ordinata nei loro rispettivi tavoli con i calderoni pronti all’uso. Narcissus quando ci vide entrare sorrise malizioso e mi fece un cenno con il pollice all’insù: un modo Babbano di assenso, a quanto mi spiegò Rosie tempo addietro.

        -La Pozione della Verità, mie cari ragazzi, o Veritaserum, costringono chi la beve a dire la verità. La lingua si scioglie e il povero mago, contro la sua volontà è costretto a non mentire: creando questa pozione dovrete stare attenti alle esalazioni, anch’esse abbastanza potenti come la stessa, ma meno efficaci. Ho disposto gli ingredienti sul mio tavolo. Sta a voi realizzare il prezioso liquido dal colore rubino. Ci vorrà tempo per prepararla a dovere, infine passerò davanti ai calderoni per constatare le vostre opere. Buon lavoro a tutti.-

Con il libro di Pozioni Avanzate in mano mi cingevo a scegliere gli ingredienti. La procedura era complessa rispetto a quelle dell’anno prima: bruchi dorati dell’Irlanda, foglie di menta piperita, succo di melograno, uova di Ashwinder, corna tritati di unicorno, ali abbrustolite di Doxi. Polverizzavo e mescolavo perfettamente sul tavolo di lavoro, deponevo gli ingredienti dentro il calderone mescolando con cura, la fiamma era bassa per non rovinare le essenze. In aula si stava formando il vapore della pozione, l’odore era gradevole grazie alla menta, mi faceva sentire stranamente tranquillo. Accidenti! Il professore aveva ragione. Dovevo cercare di non inalare quegli odori. Non avevo nessuna intenzione di rendere partecipi gli altri dei miei segreti.

Albus, accanto a me era nervoso, mescolava il calderone facendo uscire gocce di liquido vischioso, imbrattando anche i libri che poggiavano sul piano di lavoro.

-Hei Al, datti una calmata. Si può sapere che hai? Ti sei alzato dal letto con il piede sbagliato?

-Oooh il grande Malfoy mi chiede che cosa abbia? Va bene ti accontento. Ho che mi hai rotto le palle! Avrei preferito non aver sentito i pettegolezzi di Zabini  su mia cugina. Non deve nemmeno nominarla, e tu stai attento a quello che fai con Rosie o te ne pentirai!- mi puntò il dito sul petto per poi strattonarmi la divisa, sfidandomi.

Con estrema lentezza e distaccato dissi:- Levami le mani di dosso o sarai tu a pentirti delle conseguenze, ritrovandoti senza un dito-.

Albus si ritrasse stralunato, si voltò uscendo dalla classe, sotto gli occhi impressionati degli studenti e del professore.

- Sig. Potter! Dove va?- disse Lumacorno sorpreso dal suo strano atteggiamento.

- Professore, vado a recuperare Potter e lo riporto qui.- dissi.

- Si, Sig. Malfoy. Lo faccia ritornare in aula, o sarò costretto a dargli una “T” nel compito.

Seguii Albus fuori dall’aula. Mi diressi nella nostra Sala Comune, nel dormitorio, ma non c’era. Ricordai, che i primi mesi del primo anno di scuola, Albus aveva un posto particolare dove si nascondeva. Andai nel passaggio segreto dietro i quadro di Ethelred il Sempre-Pronto, entrando poi nell’ala ovest. Salii in cima alla torre ed entrai nella Guferia. Le assi di legno del vecchio pavimento scricchiolavano sotto i miei piedi. Era lì, in piedi dando da mangiare delle noci di carne a Vlad, il mio gufo reale. Sapeva che ero presente ma non si girò, accarezzava le piume del petto di Vlad.

-Ero certo di trovarti qui…

Silenzio

Lumacorno vuole che torni in classe, devi continuare la pozione.

- …Non mancherò. Ho solo bisogno di sbollire il nervosismo. Prima di partire da Londra avevo comprato queste noci nell’Emporio del Gufo, non volevo che andassero a male.

Albus. Potrei sapere, se è lecito, a cosa è dovuto questo comportamento? Non ti ho mai visto in questo stato…di stronzaggine!

- Noto con stupore che i gerghi Babbani  fanno parte del tuo vocabolario di Sanguepuro! Sono impressionato.- Esagerava di proposito. Sapeva che non sopportavo essere apostrofato come un mago Purosangue.

- Ho avuto degli ottimi insegnanti e tu sei tra quelli.- risposi trattenendomi per non insultarlo.

Si girò avvicinandosi a passo veloce, gli occhi si erano fatti delle fessure. Era più alto di me e dovetti sollevare la testa per guardarlo in faccia.

Riuscivo a sentire il suo stato d’animo: contrariato, dispiaciuto, triste.

Scorpius. Ti avverto, se solo proverai a far soffrire Rose, se la renderai infelice o tradirai la sua fiducia, ti starò addosso. Sarò tuo nemico a vita! Tengo a mia cugina più di quanto credi. Se la farai piangere te la faccio pagare cara, è una promessa! Niente magia, ne bacchette, ma a mani nude, ti farò a pezzi!

-E’ una minaccia, Albus? Non sopporto che qualcuno lo faccia o che mi dia ordini, soprattutto un amico come te. Ti consiglio di abbassate il tono; posso capire, che ti stia a cuore Rose ma io la amo. Hai capito bene, sono innamorato di lei e non farei mai nulla che possa affliggerla, in nessun modo. Hai la mia parola.

Mi fissava come se mi vedesse per la prima volta. Le mie parole erano sincere e pensai che pure Albus se ne rendesse conto.

-Ti credo... anche se avrei preferito da parte tua un Voto Infrangibile.-  i suoi occhi scintillarono e capii che dentro di lui c’era una vena di pazzia. Ma chi ero per giudicare?

- Siamo ancora amici?- mi porse la mano in attesa.

- Ovvio, ma la prossima volta che avrai un atteggiamento del genere avvisami, così non sarò costretto a farti rinsavire a forza di pugni, amico! Ti fa un brutto effetto l’esalazione della pozione di oggi. - risposi stringendogli la mano.

- Si, dovrei tapparmi il naso con una delle mollette che usa Lily per i capelli.- convenne.- ma anche tu non scherzi…hai dichiarato che ami Rose.

-Aah. Stai zitto Potter.- sorrisi.

Ci incamminammo a ritroso verso i sotterranei, il resto della giornata proseguì serenamente.

 

                                                                                         ****************

 

 

Quel pomeriggio, dopo le lezioni, trovai Rose in biblioteca. Finalmente ero libero di trascorrere del tempo con lei, prima dell’inizio delle nuove selezioni di Quidditch.

Quando mi vide sorrise e fece cenno di avvicinarmi.

-Scorp! Questo fine settimana andrò a Hogsmeade. Mio zio ha aperto una filiale di “Tiri Vispi Weasley” anche qui. Ora capisco perché James era così indaffarato. Mio padre mi ha mandato un gufo dicendomi che sarà in paese per organizzare gli oggetti nella nuova bottega. Vuole che vada a trovarlo.- prese un lungo respiro - Magari…dopo, noi due potremmo andare nel nuovo locale che hanno aperto gli ex giocatori di Quidditch. È situato vicino al Piede di Porco, si chiama il “Valhalla”, dicono che è arredato con riferimenti mitologici e ci sono delle fate dei boschi che leggono il futuro…sempre se ti va.

Si fece silenziosa all’improvviso. Sorrisi guardandola arrossire.

-…Scusa, quando sono nervosa parlo sempre più del dovuto.

- Perché sei nervosa? Per caso ti metto a disagio?

- No. ...e che non so come comportarmi…è tutto così… nuovo!

- Per me è lo stesso. Non ho mai avuto una ragazza…-

Il viso di Rose si tinse di un color porpora.

-…Sono la tua ragazza, allora?

- Sei la mia ragazza.- Mi piaceva dirlo ad alta voce, possedevo qualcosa di sincero, senza compromessi.- Quando sono con te mi sento felice.- aggiunsi.

- Ma capiterà così a tutti? Ogni momento che passa sento di volerti sempre accanto…guardare il tuo viso, toccarti… e baciarti. 

- Nonostante la tua timidezza te la cavi bene con le parole. Queste frasi dovrei pronunciarle io, nei tuoi confronti.-

Avvicinai il viso al suo:- Quando sei assorta nello studio…- le posai un bacio sul candido viso.- Imbronciata…- un bacio sulla mascella. - Allegra…- un bacio dietro l’orecchio.- Triste…- mi avvicinai alle labbra donandole un casto bacio- sei e resti sempre bellissima nella tua innocenza e spensieratezza.

-Oh…Scorp…

Ansimava profondamente e i suoi occhi si fecero velati. Sentivo i suoi pensieri, uguali ai miei, volevo donarle il piacere che desiderava. Che io desideravo.  

-… Sbaglio o sta cominciando a fare caldo tra questi scafali?- chiesi a poca distanza dalla sua bocca.

-Si, decisamente caldo…- convenne, con la voce affannosa e tremante.

Chiusi gli occhi per baciarla di nuovo. Ma la mia attenzione si spostò verso una presenza che stava arrivando nella nostra direzione. Seguii il mio primo istinto. Senza pensarci due volte, presi Rose per un braccio trascinandola via con me. Non ebbe nemmeno il tempo di chiedere che cosa stessi facendo che ci ritrovammo a sgattaiolare tra i reparti della biblioteca: il reparto della invisibilità, quello di letteratura sui draghi. L’unica via d’uscita era aprire le porte della sezione proibita. Sentivo i passi dietro di noi che si avvicinavano, non era Madama Chips, ne ero certo, lei era una strega anziana, non avrebbe potuto starci dietro così velocemente. Sfoderai la bacchetta sussurrando Alohomora per poi entrare varcando la soglia del reparto.

Mi appoggiai con le spalle alla porta richiusa, tenevo Rose fra le braccia, la sua schiena poggiava sul mio petto. Rimasi in attesa, sperando che chiunque fosse non entrasse per scoprirci. Sembra stupido scappare come dei ladri per avere udito dei semplici passi, ma la nostra posizione di prefetti e il non aver percepito prima chi fosse, mi spiazzava. Facevo troppo affidamento su i miei sensi, trascurando il resto.

Scorpius, mi vuoi spiegare perché ci siamo nascosti come dei criminali? Finiremo in grossi guai se ci scoprono qui dentro!

Sssh. Zitta. Qualcuno è proprio dietro la porta.- per non continuare a parlare le misi la mano sulla sua bocca.

[…]

Passarono dei lunghi secondi senza che sentissi alcun rumore, poi si aggiunsero altri passi frettolosi.

- Professoressa! Finalmente l’ho trovata.- era il Caposcuola Legend. Accidenti. Ci stava seguendo una docente.

- Sig. Legend. Non deve correre come un primino senza regole, si ricordi che deve dare l’esempio agli altri studenti.

- Mi scusi prof.ssa Cooper, ma avevo fretta di trovarla per riferirle una notizia.

La Cooper ci stava seguendo, con il mio dono non riuscii a sentirla. La sua alta protezione rendeva invisibile la sua presenza. Era degna della sua fama, come avevo letto sulla Gazzetta.

-Va bene. La ascolto Sig. Legend.

- Devo avvisarla che da stasera arriveranno ad Hogwards degli Auror dal Ministero. Presiederanno per un periodo indeterminato tutte le notti nelle ronde in giro per il castello, a causa di un avvistamento irregolare nei corridoi del settimo piano.

-“Avvistamento irregolare”?- chiese la Cooper.

- Si, uno dei prefetti la notte scorsa ha scritto nel suo resoconto, di avere visto qualcosa di forma umana che si allontanava nei corridoi. L’Ufficio Regolazione, stamattina ha mandato degli Investigamago  per constatare se ci fosse qualche indizio. Affermano che c’era davvero qualcosa che poteva essere classificato tra le Creature Oscure.

- Interessante. Grazie di avermi riferito le novità. Un ultima cosa, Sig. Legend. Chi era il prefetto che ha fatto la segnalazione?

-…Malfoy, Miss. Scorpius Malfoy.

- Il Sig. Malfoy. Davvero uno studente diligente e attento, non c’è che dire…può andare Sig. Legend. Grazie del riferimento.

Ma…i nostri turni serali? Dovremo lavorare insieme agli Auror?- il tono della voce di Legend divenne pieno di speranza. Era sempre in cerca di fama e gloria, poteva essere la sua occasione per farsi notare al Ministero.

- No. Gli Auror si muovono da soli. Dopotutto è il loro lavoro. Tutti i prefetti saranno liberi dagli impegni notturni fino a nuovo ordine che verrà impartito direttamente dal Primo Segretario del Ministro della Magia-.

La Cooper era informatissima, come se lavorasse presso il Ministero da anni.

- Capisco... Buona sera Professoressa.

Legend si allontanò ma la Cooper non seguì il suo esempio, rimase al suo posto.

Malfoy. Che prefetto diligente...- ripeté ridendo delle sue parole e sentii come se graffiasse la porta dietro di me. Aveva intuito che ero nascosto la dentro oppure stava facendo delle deduzioni personali ad alta voce?

Finalmente si allontanò anche lei, i passi si fecero sempre più lontani per udirli. Tirai un sospiro di sollievo. Nel frattempo Rosie  si era appoggiata sul mio petto. Riuscivo a sentire il suo cuore agitato.

- Se ne sono andati?

- Si, siamo fuori pericolo, possiamo uscire e ritornare nei nostri dormitori. Come tu stessa hai sentito, stasera non avremo i nostri

consueti turni.

- Se devo essere sincera, mi dispiace…

- Ti dispiace?

- Si, mi dispiace non passare la serata insieme…

Hei. Devi smetterla di anticipare sul tempo i miei pensieri.- La strinsi più forte tra le braccia, lasciandomi andare e inspirando il profumo dei suoi capelli. Si girò di fronte di me, lentamente. Le sue mani scivolarono sul mio petto. Mi chinai e seguii sfiorandola con il naso la linea del collo. Gemeva leggermente, affondando le unghie sulla mia camicia. Il bacio che ci scambiammo fu diverso dai precedenti. Fu travolgente, la assaggiavo, mi insinuavo con la lingua dentro la sua bocca con estrema dolcezza, godendo di ogni secondo del suo contatto. Emisi un suono profondo e senza rendermi conto la mano scese ad accarezzarle il petto, le strappai un gemito e le nostre labbra si staccarono per poter immettere ossigeno nei polmoni.

- La.. tua mano…

- Scusa. Non volevo metterti a disagio-

-Non sono a disagio…e che non me lo aspettavo, tutto qui- affondò il viso sul mio petto come per nascondersi.

-Un giorno, succederà che faremo l’amore… Rose.- fui con me stesso, volevo fare l’amore con lei.

Rose strabuzzo gli occhi e non sapeva che dire. Dovevo assolutamente allentare la situazione…ero andato troppo oltre.

- Hai notato che ci scambiamo baci nei posti più particolari della scuola?- mi guardai intorno e iniziai a ridere di cuore per sciogliere la tensione che la mia dichiarazione le aveva provocato.

         -…Hai ragione, la nostra storia dopo tutto non si può definire meno che noiosa e monotona. Scegli sempre i luoghi più assurdi per scambiarci

          tenerezze… I bravi ragazzi non fanno di queste cose.

-Ti ho dato l’impressione di essere un bravo ragazzo? Sono pur sempre un Serpeverde, non tentarmi piccola Grifondoro.

- Altrimenti, che fanno le Serpi?- stava sfidando il mio autocontrollo, guardandomi languidamente e passandomi le mani tra i capelli.        

- Fanno molto di più.- la sollevai alla mia altezza, mi girai e la spinsi, con il peso del mio corpo sulla parete, tenendola per la vita. Ci baciammo con ardore, le lingue si cercavano affannosamente. Sentii la mia erezione mentre poggiava sul suo ventre. Anche lei la sentì, infatti smise di baciarmi per guardarmi negli occhi. Entrambi senza fiato,

la lasciai andare per riportarla a terra, facendola scivolare volontariamente sul mio corpo.

-…Ora sai l’effetto che provochi quando mi sei accanto.- dissi con voce rauca dall’eccitazione.

Non parlò, ma nello sguardo mi sembrò di intravedere… un filo di soddisfazione?.

Sciolsi il mio abbraccio per darle modo di ricomporsi. Feci lo stesso ma non potevo ancora uscire dalla biblioteca come se nulla fosse: -Dammi un minuto Rosie. In queste condizioni mi è impossibile.- le turbe ormonali erano ormai al limite della ragionevolezza.

- Oh mi dispiace. Posso fare qualcosa?- chiese in modo innocente.

Sorrisi. Pensai che mi stava tentando ma non avrei rispettato il giuramento di poco prima:- Potresti allontanarti un po’? Il solo vederti mi risveglia la voglia di… “ continuare a baciarti”.-  o di saltarti addosso dovrei affermare.

         -Oh…forse è meglio che vada in Sala Grande per la cena e tu ci raggiungerai…quando sarai apposto, hemm… si, ecco…ok.- farfugliò.

- Ottima idea. Rose… Ritornando al discorso precedente, la mia risposta e si. Andremo insieme al Valhalla, spero di non incontrare delle Valchirie. - le feci l’occhiolino.

- Penserò io a proteggerti da loro. Tu sei il mio guerriero.

- Perciò, tu sei la mia Dea protettrice…

Prima di lasciarci le  accarezzai le labbra con il pollice. Rose le schiuse al mio passaggio, lasciandosi andare. Mi mancò il fiato ed una scossa mi pervase il corpo.

Rosie…stai mettendo a dura prova…il mio controllo.- la gola si fece secca e non riuscii ad aggiungere altro.

Con riluttanza si allontanò, sorridendo maliziosa.

-Ho sempre sostenuto che la tua vera Casa doveva essere Serpeverde, sei un angelo tentatore principessa… Prima mi hanno chiesto di recarmi al campo per scegliere con il capitano i nuovi giocatori…devo cercare di essere concentrato per le selezioni… almeno ci proverò. Ci vediamo a cena.

Presi la mano di Rose posandole un bacio sul dorso, prima che lei sgattaiolasse dalla porta, sospirando. La sua presenza era il mio respiro.

Aspettai il tempo necessario e uscii dalla sezione proibita per dirigermi a destinazione.

Ripensando alla Cooper, ero certo che sapesse che mi nascondevo dentro la sezione proibita, altrimenti non avrebbe graffiato di proposito la porta e pronunciato ad alta voce il mio nome. La prossima mossa stava a lei. Mi avrebbe punito o avrebbe fatto finta di nulla per poi magari

ricattarmi in qualche maniera? I miei dubbi aumentavano. Ormai non sapevo più cosa pensare di Avalon Cooper.

 

 

Angolo dell’amica di piuma

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In questo capitolo ci sono molti riferimenti a varie serie di libri:

-Morto per il mondo- il titolo del quarto libro che è stata tratta la serie di True Blood

-I bravi ragazzi non fanno di queste cose- dal  film “il diario di Bridget Jones”, quando lei bacia Mark sotto la neve.^^

 

Ora passiamo ai ringraziamenti:

 MorwenBlood

: come vedi, i nostri piccioncini sono sempre interrotti, ma sanno rimediare abbastanza bene!XD

sam05 ciao cara! Grazie dei complimenti. Nel disegno si intuisce che Avalon sa tutto. Ora la faccenda diventerà complicata.

mollicadipane Ciao principessa. Mi manchi tantissimo e spero di leggere le tue meravigliose opere al più presto. Ancora non ho il collegamento internet e devo arrangiarmi come posso.  tvb

nefertari83 la Cooper sarà una spina nel fianco per ancora tanto tempo. Ma c’è un motivo ben preciso, che più avanti scoprirete…^^

Ringrazio coloro che mi seguono  e che mi hanno inserito tra i preferiti anche senza recensire

lunanera

  
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