In
questo capito facciamo una salto temporale, torniamo indietro di
qualche mese.
Il nostro caro succhiasangue ha lasciato Bella.
Capitolo
1.
Specchio
Specchio delle mie brame, dove la Bella del reame?
Stavo
facendo le valigie, il giorno dopo sarei tornata da Charlie e avrei
preparato
le ultime cose per andare al college, mi avevano accettato e con
l’aiuto di mia
mamma e Phill ero riuscita ad avere un prestito per poter frequentare i
quattro
anni.
Reneè
aveva insistito affinchè passassi qualche settimana con lei
prima di partire
per il college, non ero molto convinta ormai ma non ero stata in grado
di dare
una risposta negativa. In quelle due settimane con mia mamma mi resi
conto di
quanto ero assuefata al clima di Forks e che tutto quel caldo e
umidità non mi
facevano per niente bene e come se non bastasse mi mancava Jacob. Il
mio sole.
Jacob
nei mesi in cui il mio unico obbiettivo era stare male mi era stato
vicino e
quando avevo finalmente capito di aver toccato il fondo fu lui a
lanciarmi un
salvagente e tirarmi all’asciutto. Per mesi ero stata in
balia dell’oceano
della depressione, non ero piu io, non ero nessuno; per lui non fu
stato facile
avere a che fare con me dopo l’abbandono, mi ero trasformata
in una larva e lui
con la pazienza di un monaco tibetano è riuscito a tirarmi
fuori dal mio
bozzolo. Quello che provavo per lui non era amore, non come quello che
avevo
provato per Lui ma era un sentimento forte e sincero e Jake, il mio
Jake, era
disposto ad accontertarsi e aspettarmi.
Il
mio “io” di prima dei vampiri era parzialemente
tornato, forse alla fine aveva
ragione le ferite si sarebbero rimarginate e io l’avrei
dimenticato con il
tempo. Forse. Per ora avevo ancora una voragine nel mio petto e
nonostante il
balsamo Jacob la guarigione era ancora lontana: il college mi avrebbe
aiutato
ne ero certa.
-Bella
posso entrare? – mi chiese Phill aprendo leggermente la porta.
-Certo
vieni dentro. La mamma è gia tornata dalla lezione di yoga?
Gli
risposi e tornai a mettere via le mie cose nel borsone.
-Non
ancora, secondo te quando durerà questa sua nuova passione?
- Mi chiese
sorridendo. Phill era l’uomo giusto per la mamma ero contenta
che tra loro
andasse tutto bene.
-Bella
ti volevo parlare prima che tu tornassi a Forks. Vieni siediti qui
vicino a me.
Lasciai
il buitcase sul comodino e mi misi seduta sul letto.
-Cosa
c’è Phill? Cosa ti preoccupa? Mia mamma ha dato
segni di squilibrio, ormai
dovresti sapere che è fatta così?
Mi
sorrise.
-No,
non è tua madre a preoccuparmi sei tu. Quel
ragazzo… come si chiama il tuo
ragazzo,
-Jacob?
Il mio ragazzo si chiama Jacob.
Gli
dico con il tono di una mamma che corregge il figlio.
-No,
non lui Edward- alza gli occhi verso di me e forse si rende conto che
il mio
viso ha qualcosa che non va,- è lui che mi preoccupa. Quando
siamo venuti per
il diploma ho visto come guardavi Jacob e non è amore,
quello che ci ha
raccontato Charlie mi ha colpito, tua madre mi ha detto che non hai
voluto
parlarne del tuo blackout, sono convinto che quello che provavi per
questo
ragazzo era ed è amore; da quando sei qui hai parlato poco e
Jacob l’hai
nominato poche volte e in quelle occasioni perché tua madre
ti ha chiesto di
lui. Con me puoi parlare lo sai che non ti giudicherò.
Si
era reso conto anche lui che l’innominabile era ancora nei
miei pensieri?
Allora dovevo essere ancora uno straccio. Mi chiedevo cosa dirgli e
abbassai lo
sguardo verso il pavimento nella speranza che quella cosa
senz’anima mi
aiutasse a trovare una buona bugia da dire, d’altronde
eravamo cosi simili io e
il pavimento!
-Phill,
ti sbagli.
Mi
alzai dal letto se non gli avesse guardato negli occhi magari non
avrebbe
capito che gli stavo mentendo.
-Io
non penso piu a lui.
-Ok
ok stai cercando di mentirmi ma ormai vi capisco: tu non sai quanto
assomigli a
tua madre in questi frangenti. Comunque volevo chiederti solo una cosa:
mi devi
fare una promessa.
Mi
giro verso di lui e annuisco.
-Non
so perché ma sono sicuro che lui tornerà fammi il
piacere di non tornare da lui
subito, non perdonarlo alla prima parola, fagliela pagare per aver
tolto la
luce dai tuoi occhi. Non ti sto dicendo di non perdonarlo ma di farlo
aspettare.
-Lui
non tornerà Phill, me l’ha promesso
“Sarà
come se non fossi mai esistito” le sue parole erano nella mia
mente e le
ripetevo come un mantra da quel giorno.
-Non
ti preoccupare,prometto che lo farò aspettare. Ma tanto puoi
stare tranquillo
perché lui non tornerà.
-Grazie
piccola, mi fai felice lo so che non sono tuo padre ma per me sei come
una
figlia.
Poi
guardò l’orologio e si alzò dal letto.
-Tra
un po arriva tua
madre, ti lascio finire
di fare i bagagli poi preparati tua madre ha trovato un nuovo
ristorante
vegetariano da provare. A dopo
Uscì
dalla stanza lasciandomi a finire il borsone. Le parole di Phill
comunque
continuavano a girarmi nella testa: se Edward fosse tornato io avrei
dovuto
tenerlo sulle spine. Mi guardai allo specchio e vidi quello che vedevo
tutti i
giorni un viso per niente straodinario, per lui non era abbastanza e
non lo
sarebbe mai stato, anche se lui fosse tornato, cosa impossibile; io non
ero
sufficiente per lui. Sorrisi a quell’immagine e la smorfia
che mi ha rimandato
lo specchio non era poi cosi male. Forse era vero, non ero bella come
Rosalie,
ma ero comunque una persona e lui mi aveva mentito aveva detto che mi
amava, e
poi neanche due giorni dopo aveva detto che era durato troppo, che i
sentimenti
che lui urlava ai quattro venti non erano veri. Le parole di Phill mi
avevano
fatto capire che mi avevo sottovalutato.
Mentre
la mia immagine allo specchio continuava a farmi le smorfie facendomi
sentire
bene, il mio cellulare si mise a suonare.
-Pronto
-Bells,
amore, sono io quando torni mi manchi tanto.
La
voce di Jacob era calda e sicura, mi faceva stare bene, come poteva
Phill dire
che non lo amavo.
-Ciao
Jake, parto domani e tu lo sai benissimo visto che mi devi venire a
prendere
all’aeroporto a Seattle, ti ricordi vero?
Mi
finsi un po offesa.
-Tesoro
mio secondo te non mi ricordo che ti devo venire a prendere? Mi manchi
tanto
tanto. Non vedo l’ora di averti di nuovo tra le mie braccia.
Mentre
il mio sole mi raccontava di cosa aveva organizzato per noi pensavo
alle parole
di Phill, e al fatto che quello che provavo per Jake non era amore,
anch’io sapevo
che quello che provavo per lui non vero amore ma era un profondo
affetto,
magari con il tempo si sarebbe trasformato in qualcosa di
più.
-Ma
mi senti quando ti parlo?
-Eh,
cosa hai detto?
Per
fortuna mi ha riportato con i piedi per terra.
-Che
Charlie ti lascia dormire da me la prossima settimana, non sei
contenta. Ho
chiesto a Sam di non darmi i turni di notte per poter stare con te di
notte.
Non è fantastico?
-Certo
amore.
Ecco
la mia fine si avvicinava, erano mesi che Jacob insisteva con voler
dormire con
me, o meglio voleva qualcosa da me e fino ad allora ero riuscita a
svincolare
ma la prossima settimana si avvicinava la resa dei conti.
-Non
vedo l’ora che arrivi domani. Ti amo.
-Jake
se non finisco di fare i bagagli non parto, quindi ci vediamo domani.
Bacio.
-Bacio.
Mi
guardai di nuovo allo specchio e se prima mentre la mia immagine mi
faceva le
smorfie mi sentivo leggera, in quel momento mi sentivo di nuovo legata,
costretta in qualcuno che non ero io. Volevo tornare ad essere la tipa
che avevo
visto nell’immagine riflessa; in quel momento capì
che la mia voragine per
chiudersi aveva bisogno che io volessi guarire e in quel momento mi
resi conto
che stavo finalmente uscendo fuori dal mio buio. Sorridendo al mio
alter ego
sullo specchio mi dissi
-Sei
tornata finalmente. Stavolta però vedi di
restare e non scappare alla prima difficoltà.
La
storia parte da qualche mese dopo la rottura con Edward, e si svolge
dopo il diploma. Credo che Bella manchi di coscienza di sé,
eccetto i primi capitoli in cui sembra avere una qualche
personalità dopo è sempre in balia di questo
sentimento, e non pensa mai. Sarebbe
bello vederla con due belle fiorentine negli occhi.!:D Grazie
per il commento. |
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Un grazie a tutti quelli che hanno letto e a coloro che hanno messo la storia tra i seguiti e preferiti.
Vi lascio anche il link del mio blog http://imieipensieriinparole.blogspot.com/, se riesco posterò qualche anticipo dei prossimi capitoli proprio li, in particolare troverete le risposte ai vostri commenti.
Un abbraccio a tutti.
Stefy
Il prossimo capitolo arriverà molto probabilmente dopo Santo Stefano.
Vi lascio una piccola anticipazione:
La voce nella mia mente tornò a parlarmi hai due possibilità: la prima ricominciare a nuotare e ritornare in superficie e far finta che non sia successo niente oppure lasciarti andare e lasciare che le fiamme divorino il tuo corpo e poi rinascere dalle ceneri come una fenice, in questo caso sarai una persona nuova. Fiamme? Quale fiamme? Ah ecco in fondo al mare c'era un bel falò, dovevo evitare i peperoni la sera.
Allora Buon Natale!!!!!
Stefy