Capito
2
Nuotare
o Bruciare?
Non
era possibile stavo di nuovo annegando, è
incredibile come riuscivo ad essere cosi imbranata. Cercando nei
meandri della
mia coscienza qualche appiglio mi dissi: Bella non mollare soprattutto
adesso
che hai capito tutto. L’immagine che avevo visto nello
specchio a casa di mia
madre mi aveva in qualche modo perseguitato nei giorni a successivi
facendomi
pensare a quello che ero stata nei mesi precedenti. La voce nella mia
mente
tornò a parlarmi: “hai due possibilità:
la prima ricominciare a nuotare e
ritornare in superficie e far finta che non sia successo niente oppure
lasciarti andare e lasciare che le fiamme divorino il tuo corpo e poi
rinascere
dalle ceneri come una fenice, in questo caso sarai una persona
nuova”. Fiamme?
Quali fiamme? Ah ecco in fondo al mare c’era un bel
falò, mi dissi che dovevo
evitare i peperoni la sera.
“Allora
Bella cosa decidi di fare?” Guardai il
mio alter ego e gli chiesi se sapeva se una delle due mi avrebbe dato
piu
possibilità di essere felice, si mise a ridere e mi disse.
“Noi”
indicando me e lei, “saremo felici solo
se vorremo essere felici devi solo decidere come uscire fuori da questa
situazione, in
questi mesi ti sei
lasciata condurre prima dalla depressione poi da Jake, certo ti ha
aiutato ad
alzarti ma non può guarirti quindi cara me stessa a te la
scelta!”
In
quel momento sentì un rumore come di una
sirena, ma non capivo cosa fosse. L’immagine si
girò verso di me e mi disse: “Sveglia!
Farai tardi. Ricordati che devi scegliere: o risalire o
rinascere”.
“Bella
sveglia faremo tardi al pranzo casa di
Billy, lo sai che poi diventa isterico se arriviamo tardi”.
La voce di Charlie
mi riportò dal mondo dei sogni.
“Certo
Papà adesso mi alzo e mi faccio la
doccia”. Mi alzai e mi guardai allo specchio forse avrei
dovuto andare da uno
psicologo non solo facevo incubi tremendi ma pensavo di aver un alter
ego, si
ero da ricovero.
Jake
non smetteva di parlare della settimana
che avrei dormito da loro, persino gli altri componenti del branco non
lo
sopportavano più, ma dopo il pranzo ero convinta che
l’avrebbero ucciso; tra
risalire e morire bruciata non avevo ancora deciso ma avevo ben chiaro
in mente
una cosa: dovevo chiudere con Jacob, non sarebbe stato semplice
tuttavia dovevo
farlo sapevo bene cosa significassi perdere l’amore della tua
vita, ma in fondo
Edward aveva ragione ci voleva un bel taglio netto.
Mentre
mi vestivo cercavo di mettere insieme
un discorso diretto ma non duro come quello che avevo avuto io: dovevo
lasciarlo ma lo volevo ancora come amico, avevo bisogno di lui come
amico, di
sicuro mi avrebbe mandato a quel paese e aveva tutte le ragioni del
mondo.
“Bella
sei pronta?” La voce di Charlie mi
riportò di nuovo alla realtà
“Si
arrivo”.
Scesi
le scale e lo trovai ad aspettarmi in
salotto, “Bella prima di andare ti devo parlare”,
mio padre aveva il viso rosso
come un pomodoro. “
Sai
che Jake mi ha chiesto di lasciarti
dormire da lui questa settimana, e io ho acconsentito. Ma volevo che tu
sapessi
che vorrei che tu e lui insomma….”
“Stai
tranquillo Papà non dormirò da Jake
questa settimana anzi tanto vale dirtelo ho deciso di chiudere con lui,
voglio
restare solo sua amica”. E mi abbandonai sulla sua poltrona
mentre finivo di
dire quelle parole.
Il
viso di mio padre non era piu rosso ma era
diventato pallido: “perché? Bells ti ha fatto
qualcosa? Le sue mani si erano
chiuse a pugno ed erano bianche per lo sforzo”.
“No
Papà, Jacob non ha fatto niente di
sbagliato solo che andrò al college e non ho intenzione di
passare il mio tempo
con il pensiero di lui qui e io là”.
“Hai
paura che lui ti tradisca, credo però che
Jake non sia il tipo”.
“No,
papà non è lui che potrebbe farlo sono io
che potrei trovare qualcun altro”.
“Pensi
a Edward”. Ma allora sto ragazzo non
era solo il mio chiodo fisso.
“Negativo
sceriffo Swan, sto solo confessando
che passerò quattro anni al college e me li voglio godere
senza dover pensare a
qualcun altro che non siano i mei genitori, inoltre anche se Cullen
tornasse
con il capo cosparso di ceneri non cambierei idea, per quattro anni
voglio
studiare e divertirmi al resto ci penserò dopo”.
Mio
padre mi sorrise “Bella ti appoggio ma fai
solo attenzione a non divertirti troppo e poi sono convinto che Jake ti
aspetterà se glielo chiederai”.
Mi
alzai dalla poltrona e lo abbracciai: “E tu
Papà mi aspetterai o mi chiuderai fuori casa?” Gli
dissi ridendo, io e mio
padre non eravamo molto espansivi ma in quel momento avevo bisogno di
mio lui,
di sentirlo vicino, di sentirmi protteta. Mio padre mi prese il viso
tra le
mani e mi diede un leggero bacio sulla fronte. “Sempre
piccola, sempre. Per te
la porta sarà sempre aperta qualunque cosa
succeda”.
Ci
sorridemmo e poi tra noi ci fu quel silenzio
pieno di significato che ci faceva stare cosi bene insieme.
Il
pranzo fu perfetto Billy era davvero bravo
a cucinare e mentre Charlie aiutava a riordinare proposi a Jake una
passeggiata, appena arrivati alla spiaggia mi attirò vero di
lui e mi baciò: “Non
vedo l’ora che arrivi lunedi”. Mi disse mentre si
allontanava leggermente da
me.
“Credo
che dobbiamo parlare”, mi guardò in
modo strano come se avesse capito che dovevo dirgli qualcosa di
importante.
“Lo
sai che non sei obbligata a fare nulla,
voglio solo dormire abbracciato a te. Partirai
tra qualche settimana e per mesi non ci vedremo, mi
mancherai tantissimo”.
Mi dissi mentalmente che non dovevo farmi intenerire dalla faccia da
cucciolo
che mi stava facendo in quel momento, con quell’espressione
riusciva sempre a
mettermi ko, ma stavolta non gliela avrei data vinta.
“Non
si tratta di questo, o meglio non è che
non voglio dormire con te, la verita è
che…”
“Va
bene non importa amore se non vuoi,
l’importante è che stiamo insieme questa
settimana” mi disse prendendomi la
meno per posare un bacio sul palmo.
“Aspetta
Jacob fammi finire” il suo sguardo si
fece pensieroso, si stava sicuramente chiedendo cosa stavo per dirgli.
“Ho
pensato molto a noi mentre ero da Reneè e ho capito che
è meglio chiudere la
nostra storia, sicuramente tu…”
Jacob
iniziò a tremare. “È tornato vero? Quel
succhiasangue maledetto è tornato? Dopo quello che ti ha
fatto tu hai anche il
coraggio di tornare da lui. Ma non hai un minimo di amor
proprio?”
“Cavoli.
Come sei sincero!? Non è tornato e
caro mio Jacob anche se tornassi non sarebbero comunque affari tuoi.
Per quanto
riguarda l’amor proprio ho cominciato a capire che stando con
te il mio amor
proprio ne risente. La verità Jake è che ti
voglio bene come a un fratello e
non me la sento di andare al college stando insieme a te e magari farti
soffrire”.
“Farmi
soffrire? Ma cosa stai dicendo, vai al
college per studiare quindi perché dovrei
soffrire”, la sua voce era tornata
normale e non tremava piu, i suoi occhi erano di nuovo quelli di un
cucciolo
bisognoso di amore, voleva fregarmi di nuovo, ma ero decisa. Avevo
preso una
decisione. Volevo rinascere.
“Perché
voglio vivere al college tutte le
sperienze che mi verrano offerte senza pormi problemi se
farò male a qualcuno
oppure no. Ma cosa più importante è che non
voglio mentirti: non ti amo e non
ti ho mai amato, per me sei un fratello”.
“Vattene”
mi disse mentre ricominciava a
tremare e questa volta più forte sembrava ci fosse un
terremoto in atto nel suo
corpo.
“Jake
voglio restare comunque tua amica
calmati per favore”. Provai a dire per tranquillizzarlo ma
iniziò a tremare
ancora piu forte.
“Vattene”,
mi disse un ultima volta, mi voltai
e mi diressi verso la casa; quando arrivai Charlie mi aspettava in
macchina. Mentre
passavamo il confine sentimmo l’ululato disperato di un lupo.
“Devo
dire a Bill che ci sono lupi nelle
vicinanze di LaPush”. E quelle furono le ultime parole della
giornata.
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Scusate
il ritardo ma tra feste e altro non ho
potuto concludere il capitolo. Volevo anche avvisare che avevo scritto
nel
prologo che avevo dei capitoli gia scritti, dimenticatevi tutto
perché mentre
correggevo i capitoli la storia ha preso vita e tutto quello che era
gia pronto
l’ho cancellato perché non mi piaceva piu, quindi
i capitoli li sto scrivendo
uno alla volta, quindi vi chiedo di avere pazienza.
Stefy
PS:
anche se in ritardo Buon 2010!!!