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Autore: Veggie12775    23/12/2009    1 recensioni
Ripercorre abbastanza fedelmente la serie Dragon Ball Z con in più qualche momento romantico fra la bellissima coppia Vegeta e Bulma. Questa fanfiction è la prima di una serie.
Genere: Generale, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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VENTESIMO CAPITOLO



“Kaioshin, ci potrebbe raccontare qualcosa riguardo a ciò che stiamo per affrontare?” chiese Goku.
“Naturalmente. Ragazzi, molti secoli fa esisteva un mago di nome Bibidi che aveva creato una creatura fortissima e malvagia di nome Majin Bu che distrusse innumerevoli pianeti e popolazioni. Oltre a me c’erano altre divinità Kaioshin che controllavano ogni galassia ma furono uccise dal mostro e io fui l’unico che mi salvai. Bibidi, non riuscendo più a tenere sotto controllo la sua creatura, la rinchiuse in una sfera che poi fu sepolta da qualche parte sulla Terra e io, poco dopo, uccisi il mago. Purtroppo, però, ho scoperto che il mago aveva un figlio, Babidi, dotato dei suoi stessi poteri e malvagio come lui e che ha intenzione di utilizzare Majin Bu per conquistare l’universo. Per fare uscire il mostro dalla sfera, però, ha bisogno di molta energia e per questo quei due, che sono al servizio di Babidi, hanno attaccato Gohan allo stadio. Noi dobbiamo assolutamente impedire il risveglio di Majin Bu altrimenti sarà una catastrofe. Lo so che tutti voi siete guerrieri molto potenti, ma credetemi Majin Bu è al di là della vostra portata!”
Tutti avevano ascoltato con attenzione le sue parole e si dichiararono pronti ad aiutarlo.
Vegeta, però, a differenza dei compagni era molto infastidito dalla faccenda e non credeva affatto che questo Majin Bu fosse così forte.
Per lui si trattava soltanto di uno spiacevole imprevisto che ritardava il suo scontro con Kakaroth, il suo rivale di sempre.
Il gruppo seguiva, mantenendosi a distanza, Spopovich e Yamu e quando i due si fermarono davanti ad un’astronave si nascosero fra le rocce per non farsi scoprire.
Dall’astronave uscirono due individui, un nanerottolo e un tipo alto e muscoloso.
Kaioshin e Kibith impallidirono quando videro il secondo individuo.
“Oh, mio dio, ma quello è Darbula, il Signore Degli Inferi!” esclamò Kibith.
“E questo rende ancora più difficile la nostra missione?” chiese Goku.
“Sì, perché Darbula è il guerriero più potente dell’altra dimensione! Babidi l’ha reso suo schiavo grazie ai suoi poteri magici e gli fa fare tutto ciò che vuole, esattamente come ha fatto con Spopovich e Yamu. Babidi, però, è in grado di controllare solo le persone malvagie, aumentandone in maniera impressionante la loro potenza.”


Mentre Kaioshin spiegava tutto ciò ai compagni, Babidi uccise Spopovich e Yamu ritenendo di non aver più bisogno di loro.
“Darbula, quegli sciocchi credono che non ci siamo accorti di loro, sistemali ma lascia in vita quei tre dotati di quella grande energia che servirà per risvegliare Majin Bu oltre, naturalmente a Kaioshin, che devo uccidere di persona per vendicare mio padre.”
“Sarà fatto, mio signore.”
Babidi rientrò nell’astronave mentre Darbula attaccò Kibith e lo uccise.
Usando la sua saliva, poi, tramutò in pietra Junior e Crili.
“Vi consiglio di andarvene, signori, perché non riuscirete mai a battermi” disse Darbula ridendo prima di rientrare nell’astronave.
“Kaioshin, non esiste un modo per far tornare normali i nostri amici?” chiese Goku.
“L’unico modo è uccidendo Darbula” rispose lui.
“Bene, allora cosa aspettiamo, papà? Andiamo ad affrontare quel mostro, presto” disse Gohan.
“Mi hai tolto le parole di bocca, figliolo!”
“No, aspettate! E’ una trappola! Per quale motivo credete che Darbula non vi abbia attaccato? Prima di agire dobbiamo elaborare un piano!” protestò Kaioshin.
Goku e Gohan, però non lo ascoltarono ed entrarono nell’astronave.
“I saiyan sono guerrieri impulsivi”disse Vegeta prima di seguire i compagni.
Kaioshin, malgrado fosse sicuro che sarebbero caduti in trappola, decise di seguire i tre saiyan poiché era stato lui a coinvolgerli in quella faccenda ed era suo dovere aiutarli.


Allo stadio, intanto, la folla rumoreggiava per la sospensione del torneo a causa dell’abbandono di molti concorrenti.
Mister Satan, allora, propose ai giudici un incontro sul ring dei cinque concorrenti rimasti dove al termine sarebbe stato decretato il vincitore ed essi si dichiararono d’accordo.
I cinque salirono sul ring ma due furono sbattuti fuori immediatamente da C18 e Mighty Mask, cioè Trunks e Goten.
La donna cyborg e il guerriero mascherato si affrontarono ignorando mister Satan.
I due concorrenti erano eccezionali e il pubblico li seguiva con entusiasmo.
Ben presto, però, si scoprì chi si nascondeva sotto il costume di Mighty Mask così i due bambini furono squalificati.
Mister Satan era spaventatissimo avendo capito di non essere assolutamente in grado di battere quella donna dal fisico mozzafiato e gli occhi di ghiaccio.
“Ascolta, ti lascerò vincere in cambio di diecimila zeni” propose C18.
“Che cosa? Ma è una cifra enorme!” esclamò l’uomo.
“Cinquemila zeni sono il premio per il vincitore e dovresti aggiungere di tasca tua solo l’altra metà. Se perderai, il tuo pubblico rimarrà molto deluso e ti volterà le spalle. Allora, cosa decidi?”
Per qualche istante mister Satan pensò a quello che sarebbe successo se avesse perso e capì che non poteva assolutamente permettersi di farlo altrimenti sarebbe di nuovo piombato nell’anonimato che aveva prima di appropriarsi ingiustamente del ruolo di salvatore dell’umanità contro il malvagio Cell.
“D’accordo, accetto.”
C18, quindi, finse di finire fuori dal ring per un colpo di Satan che in tal modo venne riconfermato campione.


Trunks e Goten, intanto, si allontanarono dallo stadio per non farsi sgridare dalle loro mamme per la bravata di partecipare di nascosto al torneo degli adulti, e incontrarono Videl.
“Ciao Videl, tu sai dove sono andati mio padre, mio fratello e gli altri?” chiese Goten.
“Di preciso non lo so, ma da ciò che ho capito dovevano affrontare un nuovo nemico” rispose la ragazza che avendo visto Gohan trasformarsi aveva finalmente capito chi aveva in realtà battuto Cell sei anni prima.
I due bambini, incuriositi, decisero di raggiungere gli altri seguendo la loro aura e si allontanarono a tutta velocità lasciando esterrefatta Videl.


Appena Goku, Gohan, Vegeta e Kaioshin si trovarono all’interno dell’astronave di Babidi, le porte si richiusero alle loro spalle e comparve Pui Pui, uno dei guerrieri al servizio del mago.
“Questa astronave è composta da vari piani e il mago Babidi si trova nel livello più basso. Per raggiungerlo dovrete affrontare i suoi guerrieri, ma per vostra sfortuna non ce la farete mai avendo me come primo avversario. Avanti, fatevi sotto tutti insieme.”
Sotto lo sguardo stupito di Pui Pui e Kaioshin, però, i tre saiyan iniziarono a giocare a carta, sasso e forbici per stabilire chi fra loro avrebbe combattuto per primo.
“A quanto pare, belli, ho vinto io” disse Vegeta dieci minuti dopo.
“Non dirmi che hai intenzione di affrontarlo da solo, spero! Babidi ha al suo servizio dei guerrieri molto potenti e non è il caso di sottovalutarlo” disse Kaioshin.
“Certo che lo affronterò da solo! Per quel pivello, io basto e avanzo!” ribatté Vegeta con tono spavaldo.
“Si rilassi, Kaioshin, vedrà che nel giro di pochi minuti Vegeta ci leverà di torno questo seccatore!”disse Goku.
Kaioshin aveva seri dubbi ma ben presto vide che Goku aveva ragione.
Vegeta riuscì a sconfiggere Pui Pui in brevissimo tempo senza doversi neppure trasformare in super saiyan nonostante Babidi, con la sua magia li avesse trasportati su Zun, il pianeta d’origine del suo guerriero.
Al termine dello scontro, furono riportati sull’astronave e ai loro piedi si aprì un passaggio così poterono accedere il secondo livello dell’astronave, venendo a trovarsi in una stanza identica alla precedente.
Goku affrontò Yakon, il secondo avversario.
Costui era più forte di Pui Pui ma trasformandosi in super saiyan Goku riuscì a sconfiggerlo piuttosto facilmente.
Kaioshin era esterrefatto dalla facilità con cui Goku e Vegeta avevano sconfitto i loro avversari e li seguì al terzo livello, incapace di spiccicare parola.


“Oh, mio dio, Darbula, hai visto come sono forti quelli? Credo proprio che li abbiamo sottovalutati” disse Babidi preoccupato.
“Non devi preoccuparti, Babidi. Ora andrò io ad affrontarli e li sistemerò una volta per tutte.”
“Sei sicuro di farcela, Darbula? Se anche tu venissi sconfitto, sarebbe la fine.”
“Non ti preoccupare, nessuno può battere il Signore Degli Inferi.”
Goku, Gohan, Vegeta e Kaioshin, intanto, si trovavano al terzo livello dell’astronave da più di mezz’ora e stavano cominciando ad innervosirsi perché non si era ancora presentato nessuno.
Rimasero dunque sorpresi quando videro apparire Darbula in persona.
“Avanti, fatevi sotto tutti insieme.”
“Niente affatto! Sarò solo io il tuo avversario” disse Gohan.
“Che cosa? No, Gohan, non ce la farai mai contro di lui da solo!” disse Kaioshin.
“Papà e Vegeta hanno affrontato singolarmente i loro avversari perciò lo farò anch’io” ribatté il ragazzo.
Gohan, quindi, iniziò a combattere contro Darbula ma i due avversari erano allo stesso livello e nessuno riusciva a prevalere.
Vegeta seguiva lo scontro innervosito.
“Accidenti, Gohan era molto più forte quando era un bambino! In questi anni non si è allenato per niente ed è peggiorato parecchio. Mi sono veramente stufato, ci penserò io a sistemare Darbula.”
“No, lascia che se ne occupi Gohan. E’ peggiorato, è vero, ma sono certo che alla fine vincerà” disse Goku.
Ad un tratto, sotto lo sguardo sbalordito dei presenti, Darbula si allontanò.
“Dove scappi, vigliacco? Il nostro incontro non si è ancora concluso!” protestò Gohan.
“Me ne vado solo perché mi sono reso conto che non è più necessario combattere. Fra poco ci penserà il guerriero più adatto a sbarazzarsi di tutti voi” disse Darbula mentre se ne andava.


“Darbula, si può sapere perché hai lasciato il combattimento a metà? Non dirmi che avevi paura di perdere!” chiese Babidi appena il Signore Degli Inferi lo raggiunse.
“Certo che no, Babidi! Ma ho scoperto che fra loro c’è un guerriero con l’animo malvagio che potresti facilmente assoggettare con i tuoi poteri. Se si ammazzassero fra loro raccoglieremo molto più velocemente l’energia di cui abbiamo bisogno per risvegliare il potente Majin Bu, non trovi?”
“E’ davvero un’idea eccellente, Darbula! Ma prima fammi controllare con la sfera magica cosa stanno facendo quei tizi.”


“Sei davvero un rammollito, Gohan! Quando eri piccolo eri molto più forte. Ora, invece, sei un disonore per i saiyan! Come pensi di poter salvare Junior e Crili, debole come sei?” lo sgridò Vegeta con tono aspro.
“Vegeta, non devi essere così duro con lui, in fondo ha fatto del suo meglio e non ha perso! E’ Darbula che alla fine si è tirato indietro” disse Goku, difendendo il figlio.
“Lascia stare, papà. Vegeta ha ragione. Se fossi stato più forte a quest’ora avrei già battuto Darbula e liberato Junior e Crili dal suo incantesimo.”
“Ragazzi, ora è inutile discutere di questo, piuttosto mi chiedo chi possa essere il guerriero a cui si riferiva Darbula” disse Kaioshin.
Gli altri tre rimasero in silenzio non sapendo proprio di chi stesse parlando Darbula mentre Kaioshin aveva un brutto presentimento.
Purtroppo i suoi sospetti ebbero conferma qualche istante dopo quando Vegeta iniziò ad avere dei dolori lancinanti alla testa e a sprigionare un’enorme quantità d’energia.
“Vegeta, Babidi sta usando la sua magia su di te. Cerca di mantenere la calma e a pensare a cose positive così il mago fallirà.”
“E’ facile per lei parlare” gridò Vegeta mentre Goku e Gohan assistevano alla scena non sapendo come fare ad aiutare l’amico.
Vegeta continuava a gridare mentre la sua energia aumentava sempre più.
“Ma cosa sta succedendo?” chiese Goku.
“Babidi lo sta assoggettando con la sua magia. Vi ricordate che prima vi avevo detto che il mago riesce a controllare solo le persone malvagie? Darbula ha capito che Vegeta non ha il cuore puro e l’ha detto a Babidi così il mago approfitterà di questo per farvi combattere l’uno contro l’altro e assorbire la vostra energia per risvegliare Majin Bu.”
Goku ascoltò stupefatto le parole di Kaioshin, incapace di credere che ciò fosse vero.
Tuttavia dovette arrendersi all’evidenza quando vide lo sguardo crudele di Vegeta e gli sembrò di essre tornato indietro nel tempo a quando diversi anni prima il principe dei saiyan era giunto sulla Terra con oscuri propositi.
Il saiyan, inoltre, aveva gli occhi cerchiati di nero e una M disegnata sulla fronte come tutti i guerrieri assoggettati alla magia di Babidi.
“Bene, ora che il guerriero è in mio potere lo farò combattere contro di voi. Vi porterò in un luogo affollato così ci divertiremo di più” disse Babidi.
Pochi istanti dopo Goku, Gohan, Vegeta e Kaioshin si ritrovarono nuovamente allo stadio mentre stavano premiando mister Satan.
“Beh, mi dispiace ma siete tornati tardi. Ormai il torneo si è concluso” disse mister Satan azzittendosi, però, all’istante appena incontrò lo sguardo infuriato di Vegeta.
“Vegeta, avanti, inizia ad uccidere qualcuno” ordinò Babidi.
“Stai zitto, l’unica cosa che m’interessa è battere Kakaroth.”
Babidi rimase sorpreso dalla sua risposta che gli fece capire che il saiyan non era pienamente sotto il suo controllo mentale.
Di questo fatto, però, non si preoccupò più di tanto poiché l’unica cosa che gli interessava era raccogliere l’energia per risvegliare Majin Bu.
“Kakaroth, coraggio, combatti. Sono anni che aspetto di regolare i conti con te. Se ti tirerai indietro, giuro che inizierò ad uccidere tutte le persone presenti allo stadio finché non ti deciderai a batterti contro di me.”
Vedendo che Goku non reagiva, Vegeta diede atto alla sua minaccia lanciando una sfera che distrusse una parte dello stadio.
“Vegeta, come hai potuto farlo?” chiese Goku incredulo.
“Allora, ti decidi?” chiese Vegeta lanciando a sorpresa un’altra sfera.
La gente iniziò a fuggire dallo stadio terrorizzata mentre Bulma, sugli spalti con i suoi amici, osservava stupefatta suo marito comportarsi in quel modo.
“No, non può essere lui! Quello non è il mio Vegeta!” disse la donna prima di svenire davanti all’orrore a cui stava assistendo.
Goku, avendo capito che non c’era modo di evitare lo scontro con Vegeta chiese a Babidi di portarli in un luogo deserto.
“No, non puoi farlo. Non capisci che è proprio ciò che vuole Babidi?” chiese Kaioshin.
“Mi dispiace, Kaioshin, ma non posso fare altrimenti.”
Babidi, quindi, trasportò i quattro in un luogo deserto.
“Visto che il vostro scontro è inevitabile, nel frattempo io e Gohan cercheremo di fermare Babidi e Darbula prima che facciano uscire Majin Bu dalla sfera” disse Kaioshin.
“Presto Vegeta, fermali” ordinò Babidi.
“No, ti ho già detto che non m’interessano gli altri. L’unica cosa che voglio è battere Kakaroth” rispose Vegeta alla voce di Babidi che rimbombava nella sua testa.
“E’ incredibile! Mai nessuno è riuscito ad opporsi al controllo mentale di Babidi” disse Kaioshin mentre si allontava con Gohan.


Goku e Vegeta iniziarono a combattere con accanimento ma nessuno riusciva a prevalere sull’altro.
“Nell’al di là mi sono allenato tanto ma tu devi esserti allenato molto più di me per essere diventato così forte” disse Goku.
“E’ vero, mi sono allenato molto, ma tu sei un talento nato e vedendoti combattere con Yakon ho capito che i tuoi poteri erano ancora superiori ai miei perciò, dopo averci riflettuto, ho preso una decisione.”
“Ti sei lasciato stregare a posta da Babidi, non è così? Come hai potuto abbassarti a desiderare un potere fasullo, orgoglioso come sei?”
Vegeta distolse lo sguardo dal suo avversario per un attimo e puntò gli occhi verso il cielo perdendosi nei ricordi del suo passato.
“Io vivendo qui sulla Terra mi stavo trasformando in una cretura gentile senza neppure rendermene conto. Ho accettato persino di avere una famiglia e la cosa iniziava anche a piacermi. In questo modo, però stavo rinnegando le mie origini di guerriero spietato e senza scrupoli e sentivo in me l’inquietudine di tornare il saiyan di un tempo. Ora, grazie a Babidi, mi sento molto meglio.”
“Sul serio, Vegeta? Beh, io non ti credo. Cosa penseranno di te Bulma e Trunks? Non posso credere che di loro non t’importi più nulla”
“Stai zitto! Ora smettila di parlare, voglio solo combattere e distruggerti una volta per tutte!” disse Vegeta con tono feroce, desideroso di mettere a tacere la sua coscienza che si stava risvegliando sentendo parlare della sua donna e del suo moccioso.
I due continuarono ad infliggersi colpi su colpi e le energie che perdevano confluivano nella sfera di Majin Bu.


Gohan e Kaioshin, quando giunsero all’ultimo livello dell’astronave, videro che la sfera stava per aprirsi e non riuscirono ad impedire il risveglio di Majin Bu.
Costui era un grasso mostro rosa dall’apparenza sciocca e innocua ma Kaioshin mise in guardia Gohan di non giudicarlo dalle apparenze.
“Babidi, stando nella sfera tutti questi secoli Majin Bu deve essersi rimbambito. Lascia che mi sbarazzi di lui prima che ci dia dei grattacapi” disse Darbula osservando il mostro rosa che li guardava con un’ espressione idiota.
“Non ti azzardare! Majin Bu è la creatura ideata da mio padre e non permetterò a nessuno di toccarlo” ribatté Babidi.
Darbula, però, non gli diede ascolto e attaccò il mostro rosa che, però, lo spedì al tappeto in pochi istanti ferendolo gravemente.
“Bravissimo Majin Bu, sei fantastico!” gridò Babidi entusiasta.
“Ora attacca e distruggi quei due” aggiunse il mago indicando Gohan e Kaioshin.
Gohan provò a contrastare il mostro ma esso lo colpì, allora, per salvare il ragazzo, Kaioshin usò i suoi poteri per mandarlo lontano da lì.
Darbula, nel frattempo, sia pur ferito gravemente, provò a riattaccare il mostro ma Majin Bu, usando i suoi suoi poteri, lo trasformò in un biscotto al cioccolato e lo mangiò.
“Ho ancora fame” disse Majin Bu.
“Allora perché non ti mangi anche Kaioshin? Scommetto che è molto saporito!” dusse Babidi ridendo.


Goten e Trunks, giunti da pochi minuti, avevano osservato increduli le statue di Junior e Crili poi avevano visto Darbula venir tramuto in un biscotto ed essre mangiato da Majin Bu.
I due bambini rimasero sorpresi quando videro Junior e Crili tornare normali.
“Siamo tornati normali?” chiese Crili incredulo.
“Qualcuno deve aver ucciso Darbula. Ragazzi, cosa sta succedendo? Dove sono gli altri?” chiese Junior.
“Non lo sappiamo. Siamo appena arrivati” rispose Trunks.
Junior sgranò gli occhi sorpreso quando vide Majin Bu.
“Dannazione! Majin Bu è uscito dalla sfera e Kaioshin è in pericolo!” esclamò Junior vedendo il mostro rosa avvicinarsi pericolosamente a Kaioshin.


“Vegeta la senti anche tu questa potente aura? Majin Bu è uscito dalla sfera!” disse Goku arrestandosi mentre stava per colpire il suo avversario.
“E allora? Noi siamo fortissimi, Kakaroth e non possiamo certo temere quel mostro!”
“No, Vegeta, non è il caso di sottovalutarlo. Quel mostro è molto pericoloso e si è risvegliato grazie ai nostri poteri.”
“Cosa vuoi che me ne importi? L’unica cosa che m’interessa è combattere contro di te!”
“A Bulma e Trunks non pensi? Quel mostro potrebbe far loro del male.”
“E va bene, Kakaroth, tanto sarebbe inutile continuare a batterci visto che non sei concentrato.”
“Grazie Vegeta, lo sapevo che quel perfido mago non poteva averti assoggettato completamente. Grazie ai fagioli magici che mi sono rimasti recupereremo le forze e sono certo che saremo in grado di battere Majin Bu” disse Goku.
Vegeta, però, quando il compagno gli voltò le spalle lo colpì facendolo svenire.
“A quanto pare sei vulnerabile anche tu se vieni colto di sorpresa. Kakaroth, tu rimarrai qui a riposarti mentre di quel mostro me ne occuperò io. E’ colpa mia se Majin Bu si è risvegliato e sarò io a sistemarlo a costo della mia vita.”
Con una grande determinazione e senso di colpa, Vegeta si preparò ad affrontare il terribile mostro rosa.
Quando Majin Bu stava per colpire Kaioshin, si sentì un gran botto che distrusse l’astronave di Babidi.
“Come hai osato distruggere la mia astronave, Vegeta?” chiese Babidi infuriato riconoscendo il guerriero appena il polverone causato dall’esplosione si diradò.
“Non avevo tempo da perdere con i convenevoli e dovevo fare in fretta prima che venisse ucciso qualcun altro oltre a Gohan. Quel ridicolo ciccione rosa sarebbe Majin Bu?”
“Babidi, posso sistemarlo?” chiese il mostro infuriato per le parole offensive del saiyan.
“Naturalmente. Non so proprio che farmene di uno come lui che non segue mai i miei ordini.”
Vegeta iniziò a combattere contro Majin Bu e al principio riuscì a tenergli testa ma ben presto il mostro fece vedere le sue reali potenzialità unite al fatto di essere immortale.
Vegeta le prese di santa ragione e Trunks, incapace di assistere al massacro di suo padre, corse ad aiutarlo nonostante Junior cercasse d’impedirglielo.
Goten seguì l’amico e i due bambini liberarono Vegeta dalla presa del mostro mentre Junior ferì gravemente Babidi.
“Papà, come ti senti? Rispondimi ti prego.”
Vegeta a fatica si riprese e dopo qualche istante di stordimento mise a fuoco i due bambini che lo guardavano preoccupati.
“Andatevene via di qui, ragazzi, con quel mostro voglio vedermela da solo.”
“Ma papà noi siamo forti e tutti e tre insieme riusciremo a sconfiggerlo facilmente, non è vero Goten?”
“Sì, certo. Quel brutto ciccione lo stendiamo in un minuto.”
Vegeta rivolse un triste sorriso ai due bambini, consapevole che c’era solo un modo per fermare il mostro.
“Trunks, se non ricordo male, figliolo, ti ho abbracciato pochissime volte da quando sei nato. Vieni qui e lascia che lo faccia ora” disse Vegeta avvicinandosi al bambino.
Trunks, sia pur sorpreso dall’insolito comportamento del padre, si lasciò abbracciare.
“Com’è strano, non lo riconosco. Comunque sia, anche se la maggior parte del tempo è burbero e severo, è sempre il mio papà ed io gli voglio tanto bene” pensò Trunks appoggiandosi al solido torace del padre.
“Figlio mio, perdonami, non sono stato un buon padre e non sono mai riuscito ad esprimere a pieno i miei sentimenti per te ma ti ho sempre voluto bene fin da quando ti ho visto per la prima volta prendere il latte dal seno di tua madre, malgrado non volessi ammetterlo neppure con me stesso” pensò Vegeta accarezzando i soffici capelli viola del bambino.
“Trunks, tu devi prenderti cura di tua madre. Perdonami per quello che sto per fare, figlio mio, ma non c’è altra soluzione” disse Vegeta colpendolo poco dopo allo stomaco per farlo svenire.
“Vegeta, perché l’hai colpito? Sei cattivo!” gridò Goten strattonandolo.
Vegeta, però, non gli diede il tempo di aggiungere altro perché lo colpì a sorpresa facendo svenire anche lui.
Vegeta sapeva che era l’unico modo per impedire ai due bambini di seguirlo, poi, vedendo Junior raggiungerlo, glieli affidò.
“Portali al sicuro, presto, con Majin Bu combatterò da solo.”
“Sì, d’accordo.”
“Un’ultima cosa. Dimmi, quando morirò potrò rincontrare Kakaroth nell’al di là?”
“Sarò sincero con te, Vegeta. No, non lo rincontrerai mai più. Goku è una persona buona e generosa, destinata al paradiso, mentre tu hai stroncato troppe vite innocenti e verrai mandato all’inferno a scontare i tuoi peccati. Laggiù la tua anima verrà purificata e fra molti anni tornerai in vita in un nuovo corpo senza più ricordi di chi sei stato in precedenza.”
Vegeta non disse niente anche se il suo sguardo malinconico valeva più di mille parole.
“Grazie, Junior. Ora vai via, presto.”
Junior dopo avergli rivolto un ultimo saluto si allontanò con i due bambini e disse a Crili di seguirlo.


Vegeta, senza più voltarsi indietro, riportò lo sguardo su Majin Bu e gli disse in tono sprezzante: “Ora so come fare per distruggerti. Fra poco non rimarrà più nulla di te.”
Vegeta raccolse tutta l’energia che aveva in corpo e la fece esplodere per distruggere il mostro.
“Addio Bulma, amore mio, anche se te l’ho detto poche volte tu sai che ti amo. Addio Trunks, mio piccolo e coraggioso guerriero. Io sono orgoglioso di te e so che ti prenderai cura di tua madre al posto mio.”
Mentre i ricordi delle persone che amava di più al mondo gli affollavano la mente, la sua vita si spegneva con le energie che lo abbandonavano finché non si ritrovò nel buio più completo.


Bulma e i suoi amici, intanto, stavano cercando le sfere del drago per resuscitare le persone uccise da Vegeta allo stadio.
La giovane donna aveva lasciato la guida dell’aereo a Yamcha perché era ancora sconvolta da ciò che era successo.
Non riusciva a darsi pace ripensando allo sguardo crudele di Vegeta e alla facilità con cui aveva ucciso quei poveri innocenti.
“Perché avrà combinato quel disastro allo stadio? Non sembrava neanche più lui, il mio amato Vegeta. Possibile che sia tornato ad essere il malvagio principe dei saiyan che era quando è giunto sulla Terra tanti anni fa? No, mi rifiuto di crederlo, il mio Vegeta è molto cambiato in questi anni. L’amore mio e di Trunks l’hanno reso umano.”
Ad un tratto l’aereo si ritrovò in mezzo ad una turbolenza che causò un certo disagio a bordo perché Yamcha non riusciva a riprendere il controllo del mezzo dato che i motori andarono in avaria.
C18, grazie al suo sangue freddo, prese in mano la situazione e fece atterrare l’aereo su un isolotto.
Bulma, intanto, avvertì un dolore improvviso al cuore e capì che qualcosa di terribile doveva essere accaduto al suo amore.
“Vegeta, amore mio, cosa ti è successo?”


Dopo aver superato quel momento drammatico in cui rischiarono di precipitare, Bulma e i suoi amici ripresero la ricerca delle sette sfere magiche e grazie al Dragon Radar, creato dalla geniale scienziata, riuscirono in breve tempo a recuperarle tutte e si prepararono ad evocare Shenron.


Junior, dopo aver sentito l’enorme esplosione, tornò indietro e vide che di Vegeta non era rimasto più nulla.
Il namecciano rimase per un istante in rispettoso silenzio, colpito dal gesto estremo dello spietato saiyan che aveva dato la sua vita per salvarli dal pericoloso mostro.
Era consapevole che probabilmente non lo aveva fatto per lui o per i terrestri ma solo per Bulma e Trunks, la sua famiglia, le uniche persone che il suo cuore nero era riuscito ad amare, ma il risultato non cambiava in nessun modo.
Junior si riprese dalle sue riflessioni quando vide i pezzi di Majin Bu ricomporsi.
Il mostro, poi, guarì anche Babidi in fin di vita e insieme a lui partì per compiere altre stragi sul pianeta.
“Oh, mio dio, quel mostro è riuscito a rigenerarsi! Il sacrificio di Vegeta, allora, non è servito a niente!” gridò Junior scappando via.
Raggiunse Crili, a cui aveva affidato i due bambini, e dopo avergli raccontato ciò che aveva visto, andò con lui al palazzo del Supremo.


Goku, nel frattempo, finalmente si riprese e dopo qualche attimo di stordimento, ricordò cos’era successo.
“Accidenti a quel testone! Scommetto che è andato a combattere da solo! Non riesco più a percepire la sua aura mentre quella di Majin Bu è più forte che mai. Devo assolutamente farmi raccontare cosa è successo” pensò Goku, poi, usando il teletrasporto, si recò al palazzo del Supremo.
“Goku, allora tu stai bene! Ero così preoccupato!” disse Crili vedendosi comparire davanti l’amico.
“Sto bene per modo di dire, Crili. Lo sai bene che sono morto! Ragazzi, raccontatemi cosa è successo.”
Junior raccontò a Goku del sacrificio di Vegeta e della probabile morte di Gohan di cui non si percepiva più l’aura.
“Goku, ci penserai tu a sistemare quel mostro, non è vero?” chiese Crili speranzoso.
“Mi dispiace, ma non credo proprio di essere in grado di farlo. La potenza mia e di Vegeta era pressoché identica e se non c’è riuscito lui, io non credo di poter fare molto di più” rispose Goku.
“Se solo Vegeta e Gohan fossero ancora vivi, avrei potuto usare la fusione. E’ una tecnica che ho imparato nell’al di là ma non ho mai potuto usarla perché non c’erano altri saiyan. Per farla occorre che due guerrieri abbiano potenza e caratteristiche fisiche molto simili. Tramite la fusione i due guerrieri danno vita ad un nuovo combattente fortissimo, quindi, se io avessi potuto farlo con Gohan o Vegeta, sono certo che avremmo potuto battere facilmente quel mostro.”
Tutti rimasero in silenzio per alcuni minuti riflettendo sulle parole di Goku poi, con sorpresa, fu Popo ad intromettersi.
“Non potrebbero utilizzare Goten e Trunks la fusione? Hanno caratteristiche fisiche e potenziali molto simili.”
“Già, hai ragione, Popo! Sei un genio! Io insegnerò ai bambini finchè non scadrà il mio tempo a disposizione sulla Terra poi ci penserai tu, Junior, a proseguire gli allenamenti, d’accordo?”
“Ok, Goku” acconsentì il namecciano.
Mentre prendevano questa decisione, videro il cielo oscurarsi e capirono che qualcuno aveva evocato il drago Shenron.
“Oh, no! Se le sfere vengono utilizzate adesso non si potranno più usare per un anno mentre potrebbero esserci utili per lo scontro finale fra i bambini e Majin Bu” disse Dende.
“Deve essere stata Bulma ad evocare il drago per resuscitare le vittime che Vegeta ha fatto allo stadio. Andrò a fermarla” disse Goku.
Utilizzando il teletrasporto, il saiyan giunse alla Capsule Corporation dove Bulma, però, aveva già espresso il primo desiderio chiedendo al drago di resuscitare tutte le persone buone morte quel giorno , sia che fossero state uccise da Vegeta che da altri.
Goku, allora, dopo essersi mentalmente consultato con Dende, congedò il drago che era in attesa di un altro desiderio da realizzare e portò tutti i suoi amici al palazzo del Supremo dove si apprestò a raccontar loro ciò che era successo.


Kibith, tornato in vita grazie al desiderio di Bulma, andò a cercare Kaioshin e lo trovò in fin di vita non lontano dal luogo in cui c’era stato lo scontro fra Majin Bu e Vegeta e lo curò grazie ai suoi poteri magici.
Kaioshin, una volta ripresosi, decise di cercare Gohan e appena lo trovò decise di portarlo con sé nel suo pianeta.
“Ma Kaioshin, a nessuno è permesso di recarsi sul nostro pianeta, neanche alle altre divinità” protestò Kibith quando il suo signore gli espose la sua decisione.
“Non possiamo formalizzarci per una stupida regola, Kibith! Questo ragazzo è più che degno di venire sul nostro pianeta. Io ho visto la sua forza e sono certo che se si allenasse con la leggendaria spada Z riuscirebbe a distruggere Majin Bu e a salvare l’universo.”
Kibith era scettico a tal riguardo ma non fece altre obiezioni e con Kaioshin e Gohan, ancora svenuto, si recò nel loro pianeta divino.


“Dove sono Gohan e Goten?” chiese Chichi guardandosi intorno e notando l’assenza dei figli.
“E di Vegeta e Trunks sapete qualcosa?” chiese Bulma.
Goku aveva temuto questa domanda per tutto il tempo e facendosi forza si decise a rispondere.
“Goten e Trunks stanno bene e ora stanno riposando in una delle stanze del palazzo mentre Vegeta e Gohan sono morti per colpa di Majin Bu.”
Tutti i presenti rimasero pietrificati sentendo le sue parole e in particolare due donne e una ragazzina scoppiarono in un pianto a dirotto.
Chichi, poco dopo, svenne e sarebbe caduta a terra se suo padre non fosse stato accanto a lei a sorreggerla.
Videl era disperata al pensiero che Gohan, il suo dolce e gentile compagno di scuola, il primo ragazzo per cui il suo cuore di adolescente aveva iniziato a palpitare, non ci fosse più, anche se qualcosa nel suo intimo le diceva che lui era ancora vivo.
La più angosciata era Bulma le cui urla e pianti riecheggiavano per tutto il palazzo.
“No, non può essere vero! Vegeta, il mio Vegeta!”
In quell’istante Bulma ricordò la fitta al cuore provata sull’aereo e capì che lui era morto in quel momento.
Il suo amato marito era morto e lei avrebbe voluto seguirlo anche all’inferno a cui sicuramente era stato destinato a causa delle stragi che aveva compiuto nel corso della sua esistenza ma per il momento doveva dimostrarsi forte poiché Trunks era ancora piccolo e aveva bisogno di lei.
Per ora il bambino dormiva tranquillo, ignaro di ciò che era accaduto a Vegeta, ma Bulma sapeva che nonostante Trunks fosse uno fra i guerrieri più forti del pianeta avrebbe versato tutte le sue lacrime per aver perso il suo amato papà.
  
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